Quella degli “Special Color” in Italia, è una tradizione relativamente recente. Essa, infatti, ha inizio negli anni ’70 quando già nella maggior parte delle aeronautiche estere la pratica era ben diffusa. Mai visti di buon grado dallo stato maggiore, gli “special” sono stati spesso oggetto di divieti, e sicuramente mai approvati dalle alte sfere anche se spesso è stato attuato il famoso principio “occhio non vede, cuore non duole”. Con il decreto n°202 del 1991 in materia di bassa visibilità, questi esotici schemi commemorativi hanno incontrato un ulteriore ostacolo alla loro proliferazione ma, per fortuna, grazie alla grande dedizione e fantasia di tecnici e specialisti possiamo ancora ammirare dei velivoli con colorazioni di grande effetto.
Il modello:
C’era una volta un F-104 che giaceva lì, semi-montato e lasciato non si sa da quanto tempo nel magazzino pezzi… Vabbè, la sto facendo un po’ fiabesca, ma la storia comincia veramente così! Ad ogni modo mi dispiaceva vedere quello “spillone” così abbandonato, ancora di più per il fatto che il modello in questione è un kit della oramai defunta e quasi introvabile Esci. Senza avere una precisa idea sulla sua finitura finale, mi sono comunque deciso a completarlo aspettando magari un’ispirazione in corso d’opera. Nonostante la sua età il kit Esci è sicuramente una delle migliori riproduzioni in scala dell’F-104, e la sua bontà è sottolineata ancora di più dalla recente acquisizione dei vecchi stampi da parte dell’Italeri. Tra i vari esponenti delle correnti di pensiero modellistiche c’è anche chi afferma che l’Esci sia addirittura migliore del kit Hasegawa, poiché esso rappresenta più accuratamente le linee generali del velivolo e le sue pannellature. Non è di sicuro questo lo spazio migliore per aprirne un dibattito ma se posso esprimere un giudizio, il mio voto va sicuramente al modello giapponese. Ad ogni modo l’assemblaggio del kit italiano procede senza grandi difficoltà di sorta, i vari pezzi combaciano quasi alla perfezioni limitando molto l’uso dello stucco. La scomposizione delle parti riflette una scelta abbastanza logica e vede il muso, il tronco centrale e le ali unite in un solo blocco mentre il tronco di coda è separato dal resto. Colto da un attacco improvviso di pigrizia ho preferito trascurare un pochino l’abitacolo, limitandomi a verniciarlo interamente in Netrual Grey. La palpebra sopra al cruscotto è invece in Olive Drab, mentre la parte superiore del vano avionica alle spalle del pilota in Extra Drak Sea Grey. La strumentazione è stata recuperata dall’inesauribile e quanto mai utile cassettino delle “spare parts”. L’unica modifica apportata al cockpit ha riguardato il seggiolino GQ.7A: quello presente nel kit Esci riproduce un Lockheed C.2 che, seppur abbia equipaggiato i ‘104 A.M.I. delle prime versioni, è stato quasi subito sostituito con il Martin Baker. Quindi ho recuperato un sedile avanzato da un precedente assemblaggio di un Hasegawa ed ho asportato dalla base circa 2 mm di plastica in eccesso che lo rendeva sovra dimensionato per la sua sede. Dopo aver verniciato l’imbottitura in Olive Drab e il resto della struttura in Flat Black, ho provveduto a evidenziarne i dettagli con un leggero dry brush in grigio chiaro, ad aggiungere le leve di espulsione foto incise e a dotarlo delle cinture di sicurezza riprodotte con striscioline sottili di nastro adesivo da carrozziere. Prima di chiudere la cabina di pilotaggio, ho aggiunto l’Head Up Display sul cruscotto e sottoposto il canopy al solito bagno nella cera Future per esaltarne la limpidezza. A questo punto il modello è stato lucidato con un’abbondante passata di pasta abrasiva SBM e ultimato per la stesa del primer di fondo.
Colorazione:
Scartabellando tra la moltitudine di fogli decalcomanie accumulati in anni di folle shopping, ho ritrovato un paio di articoli riguardanti gli special color dell’aeronautica: il 72561 della Tauromodel e il 72042 dell’Americana Cutting Edge. Tra le varie opzioni, entrambi permettono di riprodurre il famoso “The Witch”, uno dei più bei “special” (se non il più bello) mai realizzati. L’F-104G M.M.6579 (ex 3-42) fu dipinto in occasione del raduno del 28° gruppo del 3° stormo caccia ricognitori dell’A.M. sulla base di Verona – Villafranca il 2 Dicembre 1989, e su gran parte della coda presentava un’enorme “strega”, intarsiata in una miriade di stelline, che scendeva in picchiata… ovviamente sulla sua scopa! Il velivolo vedeva il suo muso verniciato in Lemon Yellow, la parte centrale della cellula in Bianco Lucido Alta Brillantezza ed il terminale in Nero Lucido. A questo punto vale la pena fare una piccola recensione delle decals in mio possesso, giusto per esaltarne pregi e difetti e lasciare a voi qualche consiglio utile:
Tauromodel: Gli adesivi Tauro presentano delle istruzioni molto dettagliate con spaccati completi nelle cinque viste che agevolano non poco il posizionamento delle suddette stelline. Non molto sottili a dir il vero, hanno suscitato in me più di qualche dubbio sull’effettivo potere coprente delle insegne poiché molte di esse, soprattutto la streghetta andranno poste sulla superficie nera. In compenso la quantità di stelle a disposizione permette di stare un po’ più tranquilli e rimediare alle sempre in agguato rotture.
Cutting Edge: Il foglio statunitense è quello da me scelto per la riproduzione, forse anche per la curiosità di costatare la sua fattura. Il potere coprente è davvero buono e l’adesione è ottima. Nonostante tutto le decals sono veramente molto fragili, le stelle a disposizione sono poche e per concludere il lavoro bisognerà attingere da un altro foglio della medesima ditta o dal Tauro. Oltretutto le istruzioni accluse non sono assolutamente sufficienti e riportano una singola vista (quella sx) del velivolo. Suggerisco inoltre di dare una passata di trasparente lucido alle decal per sigillarle meglio ed evitare che le stesse si sfaldino una volta immerse in acqua.
In conclusione posso affermare che il proverbio “mogli e buoi dei paesi tuoi” non sbaglia mai, quindi mi sento di scartare prontamente il prodotto americano o al massimo, di integrarlo con quello Tauro e avere un giusto mix.
Tornando alla verniciatura il primo colore steso è stato il bianco, “prolungato” anche alla zona dell’abitacolo per creare un fondo appropriato all’adesione del giallo limone. L’ultimo colore è stato il nero. Particolare attenzione va messa nel realizzare le mascherature poiché queste dovranno aderire bene alla superficie per evitare che le linee di divisione delle vernici non siano nette e si accentui il difetto a causa dell’elevato contrasto tra le tinte: allo scopo basterà dirigere il getto dell’aeropenna meno perpendicolarmente possibile alle maschere e non diluire eccessivamente il colore. Le antenne UHF sul dorso, sulla pinna ventrale e sotto al cockpit sono state verniciate con il Yellow Green della Tamya, ma qui mi duole affermare che forse il tono della vernice non è proprio fedele a quello originale. Ad ogni modo per non buttare il lavoro di qualche mese e proprio perché non è facile determinare il colore a causa dell’effetto di scolorimento degli agenti atmosferici, ho preferito lasciare tutto così com’è… spero che nessuno me ne vorrà! I pozzetti carrello con le relative gambe di forza e i cerchioni sono in Alluminio mentre gli pneumatici in Flat Black.
Infine mettetevi l’anima in pace e armatevi di tanta pazienza per collocare correttamente e senza sgradevoli lesioni la “mitica “ strega. Io personalmente sono stato vittima di questo inconveniente e alla fine costretto a utilizzarne due per riparare i danni… per fortuna avevo a disposizione un foglio di riserva.
Senza dubbio il modello finito fa la sua scena, catturando l’attenzione con quella sua strana e affascinante livrea. Di sicuro non stonerà tra quella massa di piatti e poco entusiasmanti schemi mimetici imposti dal diktat del low visibilty. Buon Modellismo a tutti!
Starfighter84.
Tabella Riferimento Colori:
Federal Standard Color |
Gunze |
Tamya |
|
Bianco Alta Brillantezza |
17875 |
H-21 |
X-2 |
Nero Alta Brillantezza |
17038 |
H-2 |
X-1 |
Giallo Limone |
33655 |
— |
X-3 |
Yellow Green |
33481 |
— |
XF-4 |
Extra Dark Sea Grey |
36118 |
H-333 |
XF-8 |
Netrual Grey |
36270 |
H-306 |
XF-20 |
Olive Drab |
34087 |
H-304 |
XF-62 |