HornetFun ha scritto:... il probema; quando lo acquistai, mi ero accorto tardi che non era chiuso bene, quindi, era secco, ed ho dovuto buttargli il diluente; ora è quasi finito, e sul fondo è rimasta tutta la "pasta", domani gli butto qualche altra goccia di diluente

Ciao Lorenzo,
non è garantito che dipenda da quello. Piuttosto potrebbe essere una caratteristica del tipo stesso di colori che usi:
acrilici Tamiya. In media li trovo buoni anche se, come tutti i colori con
legante (o solvente) ad alta volatilità, in generale, sono classificabili come segue:
- Vantaggi: asciugatura rapida nell'ordine dei minuti che consente di passare ulteriori mani in tempi brevi;
- Svantaggi: il tempo di diffusione del pigmento* è scarso rendendo difficile l'uso a pennello (perché ne resteranno visibili le tracce sulla superficie dipinta) mentre ad aerografo si correrà il rischio che le goccioline di vernice evaporino tra l'uscita dall'ugello ed il contatto con la superficie (effetto granuloso);
- Campi di utilizzo: mani di fondo (anche pre-shading) e trasparenze (anche post-shading). Per la copertura di superfici ampie è preferibile l'uso aerografico, meglio se con percentuali di diluizione piuttosto spinte.
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In realtà anche gli acrilici possono essere utilizzati a pennello anche se è meglio evitare le grandi superfici, come nel caso del tuo Tornado.
Alternativa:
hai pensato a utilizzare gli smalti?
Dato che sono colori con
legante a media volatilità la loro classificazione generale è:
- Vantaggi: buone diffusione del pigmento* e caratteristiche coprenti molto valide;
- Svantaggi: i solventi contengono frazioni più e meno volatili, quindi, le frazioni più volatili asciugano superficialmente, in modo evidente, entro una mezz'ora mentre le frazioni meno volatili, a seconda dei casi, possono richiedere anche 4 giorni con le relative difficoltà di maneggiamento delle superfici dipinte;
- Campi di utilizzo: mani coprenti (anche fondo purché rispettati i tempi di asciugatura) a pennello o aerografo. Sopportano percentuali di diluizione meno spinte richiedendo un numero inferiore di mani per coprire le superfici che possono essere anche rilevanti a seguito dei tempi di asciugatura e la conseguente diffusione del pigmento* le quali li rendono più facilmente addomesticabili col pennello.
Il prezzo da pagare è evidentemente legato ai maggiori tempi di asciugatura. Per gli smalti aerografati personalmente suggerisco un tempo
minimo di 48 ore prima di sottoporli a qualsiasi trattamento successivo. Col pennello i tempi aumentano almeno in proporzione allo spessore degli strati di vernice.
Naturalmente quello che ho scritto è tutta teoria perché contano anche la bontà dei materiali utilizzati (colore scarso o in condizioni imperfette = resa scadente), gli attrezzi (pennello sporco o di bassa qualità = righe assicurate), tecnica della pennellata (scarsamente precisa e in direzione casuale = grumi e righe alla stragrande) e infine ... l'imponderabile, l'abilità del singolo individuo nel padroneggiare inconsciamente tutte queste componenti con naturalezza.
Tornando al tuo caso un amico mi dice di aver sperimentato l'uso della carta abrasiva finissima (almeno una 2.000)
molto usurata. La passa sulle superfici verniciate, anche ad aerografo, con l'ausilio di acqua e con un delicato movimento rotatorio per ottenere finiture perfettamente levigate ed omogenee (non ne sono sicuro ma credo che dopo la levigatura le decalcomanie vadano su bene senza la necessità del trasparente che può essere dato successivamente alla loro applicazione per sigillarle).
Potresti fare una prova su un pezzo di scarto per verificare se anche nel tuo caso può essere efficace.
Attenzione: l'effetto finale provoca una alterazione nelle tonalità di colore perché le superfici levigate riflettono la luce in modo differente.
Qualunque cosa deciderai di fare: buon lavoro!
microciccio
* La diffusione o distribuzione del pigmento è una caratteristica tipica delle vernici colorate. In pratica, dopo che sono state stese sulla superficie il pigmento, cioè la parte colorata, tende a distribuirsi negli strati di vernice. Tanto più il legante consente alle particelle di pigmento di muoversi posizionandosi in modo omogeneo in questi strati tanto meglio sarà realizzata la verniciatura. Negli acrilici l'estrema volatilità del legante rende questo momento problematico, tanto che alle volte conviene utilizzare appositi ritardanti dell'asciugatura per ottenere buoni risultati. I leganti a media volatilità come quelli utilizzati per gli smalti consentono, in genere, una buona resa sotto questo aspetto. I leganti a bassa volatilità, come negli olii, creano il problema opposto dato che, ad esempio, sulle superfici verticali l'azione della forza di gravità può arrivare a generare accumuli di pigmento nella parte bassa delle aree verniciate.