Grazie per la guida ma la cosa che mi da più fastidio è oltre al fuori registro il colore che sbiadisce e non di poco... io avrei fatto con le mascherine a questo punto.. anche perchè la differenza tra il rosso delle Hinomaru e quello delle Walk è troppo marcato.
Che Genere di Modellista?: Prediligo i Jet moderni ma non rifiuto qualche bella elica! cultore sfegatato dei velivoli IAF, perdo completamente la testa di fronte al mio amore di sempre... il mitico F-104!
Continuano a non convincermi e a rappresentare una lavorazione ad alto rischio (dato che la pellicola va eliminata per forza, pena degli spessori delle insegne inaccettabili). Mi convinco sempre di più che queste decal siano una convenienza, in termini economici, solo per la Eduard (che se le stampa in casa)... per il modellista non ci sono grossi vantaggi a conti fatti.
"I migliori modellisti sono costantemente alla ricerca di metodi per migliorare la qualità del loro lavoro e non sono mai pienamente soddisfatti dei loro risultati" (Bill Horan)
Starfighter84 ha scritto: ↑5 ottobre 2022, 8:57
Continuano a non convincermi e a rappresentare una lavorazione ad alto rischio (dato che la pellicola va eliminata per forza, pena degli spessori delle insegne inaccettabili). Mi convinco sempre di più che queste decal siano una convenienza, in termini economici, solo per la Eduard (che se le stampa in casa)... per il modellista non ci sono grossi vantaggi a conti fatti.
Sono d'accordo. Inoltre il fatto che perdano saturazione è davvero fastidioso, perchè non le controlli e non sai cosa verrà fuori dopo aver pelato il film
A parte i complimenti per il lavoro di fino, soprattutto per la colorazione, hai descritto molto bene queste specie di decal.
Così a occhio, e dalla tua descrizione del montaggio, queste decal sono tutto tranne che una vera alternativa a quelle classiche. A parte il macchinoso montaggio e il pericolo di rovinarle nel togliere la pellicola superiore, quella desaturazione è un vero pugno nel occhio.
A questo punto, tanto vale farsele da soli.
Buongiorno a tutti,
sono in forte ritardo con gli aggiornamenti di questo modello ma come sempre amo far parte del forum e dare un contributo con contenuti potenzialmente utili a tutti. Dovrò togliermi il vizio di fare i wip in differita Oggi vi mostro tutto quello che concerne la zona motore, cofanatura, scarichi etc.
Mi ricordo come, all'inizio del wip, Paolo "microciccio" ha espresso la curiosità di vedere la cofanatura motore insieme allo strumento (fornito da Eduard e incluso in una delle stampate) per favorire l'allineamento e quindi l'incollaggio delle 5 parti che la compongono:
Nella foto potete osservare come le giunzioni della cofanatura siano prossime alla perfezione, anche gli scarichi stampati in 3D fittano senza problemi. Quello sulla destra è lo strumento di cui vi parlavo, fortunatamente si ritroverà in ogni scatola della famiglia Zero.
Ho verniciato la cofanatura con un nero semilucido, il Mr.Color C125 Cowling Color dedicato agli aerei giapponesi della seconda guerra mondiale, lo lascerò cosi, senza lavaggi ne ulteriori trasparenti. Gli scarichi invece sono verniciati a mano con un colore della Citadel della serie base, Iron hands steel
Parliamo del motore, il Nakajima Sakae, motore radiale a 14 cilindri a doppia stella raffreddato ad aria. Ho utilizzato il kit Brassin cod.648694, A6M2 engine PRINT 1/48, e (come temevo sin da prima che arrivasse) è stampato in un unico pezzo di resina ebbene si. Vado con la pagella, ormai ci sto prendendo gusto
Pro: Non si impazzisce con il montaggio (grazie direte voi...) e non si rischia di perder pezzi minuti per strada, più che un aftermarket tradizionale lo definirei una prova di forza da parte di Eduard che mostra fin dove può spingersi con la stampa 3D in termini di precisione e pulizia, a differenza degli scarichi qui non si intravede nessun layer di stampa, è pazzesco.
Contro: Va verniciato tutto a mano per evitare di impazzire con mascherature contorsionistiche e Maskol ovunque, io ho proceduto cosi e, ad eccezione del nero lucido dei cilindri verniciati ad aerografo, tutto il resto è dipinto a mano con colori vinilici Vallejo a pennello.
Dopo la verniciatura ho cablato il motore con cavi di piombo della Plus model con diametro da 0.2 e 0.3, ad onor del merito si vedranno solo in queste foto.
Per oggi è tutto, alla prossima puntata (senza far passare settimane magari)
Il motore mi aveva lasciato un po dubbioso ma ben dipinto e aggiunti i cavetti ecc rende davvero bene quindi ottimo lavoro da parte di Eduard! per il resto attendiamo i prossimi sFiluppi
Che Genere di Modellista?: Prediligo i Jet moderni ma non rifiuto qualche bella elica! cultore sfegatato dei velivoli IAF, perdo completamente la testa di fronte al mio amore di sempre... il mitico F-104!
Un pò di dry brush sui cilindri l'avrei fatto... giusto per mettere bene in risalto il bel dettaglio delle alette di raffreddamento.
"I migliori modellisti sono costantemente alla ricerca di metodi per migliorare la qualità del loro lavoro e non sono mai pienamente soddisfatti dei loro risultati" (Bill Horan)
Ciao Mattia
Ottimo motore... secondo me si accende e parte
Un bello Zero fin qui.... e quasi quasi ti esorterei ad affiancargliene quanto prima anche uno verdone, giusto per dare sfogo a invecchiamenti mostruosamente sfrenati
saluti
Massimo da Livorno
"NON HANNO IL PANE???? CHE MANGINO BRIOCHES"
COGLI L'ATTIMO...FAI SEMPRE IL MODELLO CHE VUOI, QUANDO VUOI E COME VUOI!
pankit ha scritto: ↑30 settembre 2022, 14:15... una piccola pubblicazione di Nick Millman intitolata "Painting the Early Zero-Sen A Primer for Modellers & Artists" ...
Se vuoi ricambiare suggeriscimi dove trovarlo in rete perché pare sparito dal web. Il linkpostato dall'autore non c'è più.
Ciao Paolo, il sito da cui comprare il PDF nominativo è www.aviationofjapan.com, ringrazio il nostro amico Gianluca "giangio" per avermelo fatto conoscere, vi allego il link da cui poter comprare questo piccolo prezioso documento:
pankit ha scritto: ↑14 ottobre 2022, 13:57... Mi ricordo come, all'inizio del wip, Paolo "microciccio" ha espresso la curiosità di vedere la cofanatura motore insieme allo strumento (fornito da Eduard e incluso in una delle stampate) per favorire l'allineamento e quindi l'incollaggio delle 5 parti che la compongono:
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Nella foto potete osservare come le giunzioni della cofanatura siano prossime alla perfezione, anche gli scarichi stampati in 3D fittano senza problemi. Quello sulla destra è lo strumento di cui vi parlavo, fortunatamente si ritroverà in ogni scatola della famiglia Zero. ...
Alla prova dei fatti si tratta quindi di una ingegnerizzazione del modello che fornisce un valido supporto al modellista. Brava Eduard.
pankit ha scritto: ↑14 ottobre 2022, 13:57... Ho verniciato la cofanatura con un nero semilucido, il Mr.Color C125 Cowling Color dedicato agli aerei giapponesi della seconda guerra mondiale, lo lascerò cosi, senza lavaggi ne ulteriori trasparenti. ...
Ho letto di altri che parlano di questo colore (anche il primo link al blog citato nel primo post merita una lettura). Aspetto di vedere altre foto d'insieme.
pankit ha scritto: ↑14 ottobre 2022, 13:57... Parliamo del motore, il Nakajima Sakae, motore radiale a 14 cilindri a doppia stella raffreddato ad aria. Ho utilizzato il kit Brassin cod.648694, A6M2 engine PRINT 1/48, e (come temevo sin da prima che arrivasse) è stampato in un unico pezzo di resina ebbene si. Vado con la pagella, ormai ci sto prendendo gusto
... Pro: Non si impazzisce con il montaggio (grazie direte voi...) e non si rischia di perder pezzi minuti per strada, più che un aftermarket tradizionale lo definirei una prova di forza da parte di Eduard che mostra fin dove può spingersi con la stampa 3D in termini di precisione e pulizia, a differenza degli scarichi qui non si intravede nessun layer di stampa, è pazzesco.
Contro: Va verniciato tutto a mano per evitare di impazzire con mascherature contorsionistiche e Maskol ovunque, io ho proceduto cosi e, ad eccezione del nero lucido dei cilindri verniciati ad aerografo, tutto il resto è dipinto a mano con colori vinilici Vallejo a pennello. ...
Alla fine la scelta Eduard appare coerente con quanto ci hai già raccontato a proposito dell'abitacolo in resina. Ancora più spinta in questo caso.
Dopo il mio post pensavo che in parecchi avrebbero accolto la tua richiesta di esprimere un parere ma evidentemente il tema, o è sottovalutato, o di scarso interesse.
Starfighter84 ha scritto: ↑15 ottobre 2022, 9:06
Un pò di dry brush sui cilindri l'avrei fatto... giusto per mettere bene in risalto il bel dettaglio delle alette di raffreddamento.
In effetti ...
microciccio
Ho visto cose che voi umani non potete nemmeno immaginare...E tutti quei momenti andranno perduti come lacrime nella pioggia...
Nota: i siti linkati nei miei post hanno il solo scopo di mostrare i prodotti di cui si discute e non vogliono in alcun modo essere sollecitazioni all'acquisto.