Sopratutto considerando che la mia Messina non è affatto distante dall'Africa, quindi è come se ci fossi da sempre nel GB
Era da due annetti che non partecipavo, quindi, questo anno, spero di essere più attivo e di partecipare addirittura con ben piu di un wippozzo.
Pensando al tema africano, fin da subito mi son venuti in mente tantissimi soggetti..ma, quale era quello più appetibile? Pensando ad i vari soggetti, sopratutto a quelli ad elica, la risposta è stata ovviamente...tutti!
Tra le pietre miliari che hanno solcato quei cieli, questa volta ho voluto trovare qualcosa di più interessante, nuovo per certi versi, per me un piccolo sogno nel cassetto da realizzare, o meglio, da piazzare in vetrina, vi presento uno dei miei velivoli preferiti, il Bristol Beaufighter Mk VI f.
Un aereo potente ed imponente, che è davvero difficile da non notare, ricordo ancora la prima volta che lo vidi al museo della RAF di Hendon (Londra ) e rimasi impressionato dalla sua mole, sembrava un po Davide contro Golia.
Il soggetto da me scelto è molto singolare, poichè non veste le classiche vesti di un esemplare continentale o dello Sbarco in Normandia, bensì, un esemplare dedicato alla caccia notturna o intercettamento, infatti "f" sta per "fighter", del Fighter Command, durante la campagna africana del 1941.
Un piccolo accenno di storia, durante il 1941, la RAF disponeva dei nuovi Bristol Beaufighter Mk VI, piu potenti dei Mk I, con una coppia di motori Hercules da ben 1,670 hp, serbatoi ampliati e sopratutto, diedro alare piu pronunciato, differenza fondamentale per la costruzione di questa versione.
Durante il 1941, in Egitto, in un piccolo angolino confinante con il Mar Mediterraneo chiamato Idku, era stanziato il 46esimo Squadron, di cui faceva parte l'esemplare che ho scelto, il V8520 denominato "H".
I Beaufighter che combatterono a Idku erano destinati alla caccia notturna, infatti erano provvisti sul muso e sulle ali delle antenne radar "AI" per combattere le incursioni notturne della Luftwaffe.
Mi dispiace se al momento non vi mostro delle foto del velivolo originale, ma sono sempre alla ricerca, spero non tarderanno ad arrivare.
Cominciamo a parlare anche un pochino di plastica...
La scatola che ho scelto per questa nuova avventura modellista è ricaduta sulla piccola opera d'arte giapponese, la scatola Tamiya in 1/48.
Non mi soffermerò nella sua bontà del montaggio o del dettaglio, in quanto eccelsi entrambi, bensi sulla possibilità di ricreare correttamente un esemplare Mk. VI f, produzione early mi raccomando, senza perdere la testa con auto-costruzioni o conversioni in resina.
Nella scatola trovate le parti aggiuntive con cui riprodurre correttamente la coppia di motori Hercules aggiornati, le antenne AI, gli sfiati dei motori corretti e sopratutto, il diedro dei piani di coda, con inclinazione di 12°.
Perchè è proprio qui che molti modellisti sbagliano, con questa scatola non si può riprodurre l'esemplare della box-art, poichè è un Mk I C (dove C sta per Costal Command) ne tanto meno un VI f molto molto early, in quanto è semplicemente un I.f aggiornato.
Il motivo, perchè gli If ed i VI f molto early avevano il diedro alare non pronunciato, problema risolvibile solo acquistando uno dei tanti set in resina commercializzati.
A questo giro, siccome ultimamente ho fatto il bravo ( ...
) mi sono concesso qualche piccolo aftermarket!1) Decals Model Alliance : davvero un foglio come si deve, tanti velivoli e decals di buon fattura, un must per chi come me, è appassionato di velivoli alleati desertici.
2) Mask Eduard : le avete viste tutte quelle belle parti vetrate? Ecco, anche io
3) Seggiolino in resina : minima spesa, massima resa! Dovro sistemare solo quello del mitragliere!
Bene ragazzi, dopo aver chiacchierato un po sul prossimo soggetto da realizzare, è arrivato il momento di salutarci, sono carichissimo e spero di non far tardare i primi aggiornamenti!
Buona notte ragazzi!!
Saluti
Rob da Messina
