abbandonato momentaneamente il progetto del 747 versione Iron Maiden e dato che sto ultimando il Focke-Wulf Fw190 A-8 apro questo topic per descrivervi il progetto (a lungo termine) che mi è balenato per la testa.
Dato che mi fanno impazzire i caccia ad elica della seconda guerra mondiale stavo pensando di riprodurre gli aerei migliori, o comunque più significativi ,delle principali forze armate che hanno preso parte alla guerra. Inizieri quindi con Germania, Giappone, Gran Bretagna, USA, URSS, Italia e Francia.
So che forse è un progetto un pò troppo ambizioso per le mie attuali capacità e so anche che è impossibile definire quale sia il miglior aereo di una nazione X in quanto, come è logico che sia, ogni velivolo aveva dei punti di forza e punti deboli.
Fatta questa premessa, vi elenco i "paletti" che mi sono prefissato e che vorrei rispettare:
- per un lavoro "uniforme" e dato che mi ci sono trovato bene, vorrei stare sulla scala 1:48
- in fase di scelta del modello, oltre alla sua storia ed alle sue doti, reputo molto importante l'aspetto estetico e la sua linea
- a lavoro finito (semmai lo finirò
) vorrei avere una flotta con livree variopinte e differenti tra loro (per intenderci, vorrei evitare di fare due aerei con colori o camouflage identici o quasi).- data la mia inesperienza, il modello non dovrà esser particolarmente complicato da assemblare ma avere un un livello di dettaglio
- vorrei evitare di acquistare roba after market tipo decal etc.
Che ne pensate? E' un idea alla "corazzata Potëmkin"?
Per simpatia inizierei con le FORZE ARMATE RUSSE. Secondo voi quali sono stati i migliori e i più bei caccia?
Cercando un pochino tra ciò che propone il mercato a parer mio vi direi:
- Ławoczkin La-5FN
- Mikoyan-Gurevich 3
- Yakovlev Yak-7
- Yakovlev Yak-3
Non vi nascondo che la colorazione "total white" mi intriga parecchio..
Un saluto
Emanuele
), ma dal punto di vista modellistico se vuoi fare 1 modello in 48 della WWII per ogni nazione con un buon dettaglio di base e senza spendere in decals o altro fai pure una visita approfondita al sito della Eduard. 
