hai già verificato l'assetto con gli pneumatici montati?
microciccio
Ho visto cose che voi umani non potete nemmeno immaginare...E tutti quei momenti andranno perduti come lacrime nella pioggia...
Nota: i siti linkati nei miei post hanno il solo scopo di mostrare i prodotti di cui si discute e non vogliono in alcun modo essere sollecitazioni all'acquisto.
Che Genere di Modellista?: Modellista aereonautico di tutte le scale possibili ed immaginabili..nel modellismo "mai dire mai"..ma prevalentemente,appassionato alle leggendarie eliche della WW2!
Ottimo lavoro, alla grande!
Mi piace la tecnica che hai utilizzato, sui carrelli rende molto bene, però in particolare in quelli dove sono presenti tanti cablaggi!
microciccio ha scritto: ↑28 agosto 2021, 14:18
Ciao Mattia,
hai già verificato l'assetto con gli pneumatici montati?
microciccio
Buongiorno Paolo,
yes, ho provato il tutto (anche con i motori in resina della Aires) e il modello non siede per fortuna, il peso del bestione con tutti i dettagli si aggira sui 500g e riempire il radome di bulloni ha ripagato.
Riguardo l'inclinazione finale che poi vedrai secondo me poteva sedere un pelo di più soprattutto visti i carichi alari che, seppur inerti, penso contribuiscano a spostare il baricentro del Mig.
Oltre a dare un effetto peso agli pneumatici posteriori non posso intervenire sul compasso anteriore che da scarico dovrebbe essere aperto al massimo, e un blocco unico in metallo bianco e non mi son sentito "armato" per una modifica del genere!
rob_zone ha scritto: ↑28 agosto 2021, 15:02
Ciao Matti
Ottimo lavoro, alla grande!
Mi piace la tecnica che hai utilizzato, sui carrelli rende molto bene, però in particolare in quelli dove sono presenti tanti cablaggi!
Forza Matti!!
Saluti
RoB da Messina
Grazie Robertino,
la scala grande permette di avere un buon gioco con il pennello ma vorrei far pratica e applicarla anche alle scale minori perché nei carrelli ingrovigliati dai cablaggi io mi sento un pó più tranquillo per evitare sbrodolamenti.
fabio1967 ha scritto: ↑28 agosto 2021, 17:55
Grazie per la spiegazione Matti, tutto chiaro adesso!!!
Saluti.
Fabio
Buongiorno a tutti,
iniziamo a parlare dei carichi del Mig-29 dato che l'aereo é in dirittura d'arrivo. Ho terminato il serbatoio PTB-1500 e ho deciso di concedermi una piccola licenza poetica in particolar modo sulle condizioni e l'invecchiamento: ho pensato ad un serbatoio preso in prestito da un aereo operativo e non di un dimostratore tirato a lucido, questo per creare un punto di interesse che spezzasse la linea "pulita" del soggetto.
Per realizzarlo mi sono inspirato ad un serbatoio visto sulla monografia di Yefim Gordon, Famous russian aircrafts dove appare un serbatoio con numero di identificazione in punta e sul lato sinistro, ammaccato sul fianco e con molti ritocchi della verniciatura.
Spero vi piaccia
Con del Silver della Vallejo Air dato a spugnetta ho scrostature la punta del serbatoio come si vede in diversi esemplari, per quanto riguarda il condotto di scarico superiore ho verniciato con un Alluminium della AK Extreme Metal e brunito con del Hot metal violet della Alclad.
Tutte le sporcature e colature sono realizzate con colori ad olio tradizionali, diverse tonalità dal nero al marrone Bruno Van Dick al Terra di Siena.
Ecco il serbatoio montato tra le gondole motore, si vedrà poco e niente:
Spero vi piaccia l'idea, ditemi le vostre impressioni che sono sempre utili
pankit ha scritto: ↑29 agosto 2021, 8:52... i carichi alari che, seppur inerti, penso contribuiscano a spostare il baricentro del Mig. ...
Ciao Mattia,
oggi ho un po' di tempo, facciamo due chiacchiere molto light su questo tema per andare oltre il modellismo e fare un po' di cultura aeronautica generale (se fare modellismo lo considerate solo montare e verniciare saltate pure quanto segue).
Lo spostamento del baricentro in un velivolo deve essere sempre estremamente contenuto (per capirci: già il centimetro è una misura rilevante in velivoli di moderate dimensioni come quelli da turismo, mono o bimotori, che si possono vedere in molti aeroporti civili) per evitare di compromettere le qualità di volo (uno spostamento eccessivo rende il velivolo un ferro da stiro, come si sente dire).
Per questo motivo ad esempio il carburante nei serbatoi viene consumato secondo precise modalità (ad esempio i Mustang, che è argomento a te gradito , nei voli di scorta a largo raggio, richiedevano al pilota delle precise selezioni per evitare di trovarsi, al momento del combattimento, con aeroplani problematici da manovrare e quindi in difficoltà rispetto agli avversari).
La regola vale per qualsiasi tipo di carico. Sempre per esemplificare, in caso di cargo, un carico di piccole dimensioni e massa rilevante viene posizionato preferibilmente verso il centro del velivolo (con tutti i limiti di una affermazione così vaga), normalmente dove si trova l'ala o comunque distribuito in modo da garantire il corretto centraggio (nel video uno dei casi, tragici, più noti di disastro aereo dovuto allo spostamento del carico).
Una spiegazione semplice e leggermente più dettagliata si trova qui per chi volesse approfondire.
La disposizione dei carichi bellici è soggetta anch'essa alle stesse regole generali con l'aggiunta della difficoltà dello sgancio/lancio ecc.. Naturalmente ci sono delle eccezioni che vengono solitamente analizzate e testate prima dell'impiego (es.: carichi asimmetrici che influiscono sulla stabilità trasversale invece che su quella longitudinale). Nota: nella progettazione del velivolo anche la posizione del carrello principale è influenzata da quella del baricentro ... e non solo da quello. Pensate al pilota che deve eseguire la rotazione in decollo con un velivolo molto disequilibrato. Se il baricentro è molto davanti al carrello farà fatica a sollevare il muso, nel caso opposto, baricentro molto arretrato, rischierà il contatto della parte posteriore del velivolo con la pista (se ci fate caso esistono sono aeroplani che hanno posteriormente dei dispositivi antiurto, talvolta semplici piastre, che prevengono proprio questo tipo di problema - es.: B-29 e Concorde).
Dove intervengono i carichi è sicuramente sull'incremento della massa totale, il peso per capirci, del velivolo che, aumentando, sollecita maggiormente gli elementi ammortizzanti accorciando la parte visibile del pistone del carrello quando l'aeroplano è in mostra statica (anche se in quel caso i carichi sono solitamente espositivi, quindi meno pesanti dell'armamento reale).
L'effetto si nota su molti aeroplani perché i carrelli hanno di frequente una consistente estensione atta a sopportare le sollecitazioni, specialmente in atterraggio (alzi la mano chi non ha mai preso una pacca alla fine di un volo di linea), che, tra le altre cose, vengono assorbite dall'ammortizzatore del carrello la cui rigidità è normalmente di tipo progressivo (cresce al crescere della sollecitazione). I carichi statici, come gli armamenti installati sui velivoli in mostra, accorciano l'ammortizzatore sfruttando proprio la parte meno rigida della capacità ammortizzante del carrello.
Con tutti i limiti di un simile confronto posto, a scopo di discussione traendole da qui e quo, due immagini che danno un'idea enfatizzata e, penso, sufficientemente chiara di quanto ho scritto.
microciccio
PS: scrivendo mi ero perso il post sul serbatoio.
Ho visto cose che voi umani non potete nemmeno immaginare...E tutti quei momenti andranno perduti come lacrime nella pioggia...
Nota: i siti linkati nei miei post hanno il solo scopo di mostrare i prodotti di cui si discute e non vogliono in alcun modo essere sollecitazioni all'acquisto.
pankit ha scritto: ↑29 agosto 2021, 8:52... i carichi alari che, seppur inerti, penso contribuiscano a spostare il baricentro del Mig. ...
Ciao Mattia,
oggi ho un po' di tempo, facciamo due chiacchiere molto light su questo tema per andare oltre il modellismo e fare un po' di cultura aeronautica generale (se fare modellismo lo considerate solo montare e verniciare saltate pure quanto segue).
Lo spostamento del baricentro in un velivolo deve essere sempre estremamente contenuto (per capirci: già il centimetro è una misura rilevante in velivoli di moderate dimensioni come quelli da turismo, mono o bimotori, che si possono vedere in molti aeroporti civili) per evitare di compromettere le qualità di volo (uno spostamento eccessivo rende il velivolo un ferro da stiro, come si sente dire).
Per questo motivo ad esempio il carburante nei serbatoi viene consumato secondo precise modalità (ad esempio i Mustang, che è argomento a te gradito , nei voli di scorta a largo raggio, richiedevano al pilota delle precise selezioni per evitare di trovarsi, al momento del combattimento, con aeroplani problematici da manovrare e quindi in difficoltà rispetto agli avversari).
La regola vale per qualsiasi tipo di carico. Sempre per esemplificare, in caso di cargo, un carico di piccole dimensioni e massa rilevante viene posizionato preferibilmente verso il centro del velivolo (con tutti i limiti di una affermazione così vaga), normalmente dove si trova l'ala o comunque distribuito in modo da garantire il corretto centraggio (nel video uno dei casi, tragici, più noti di disastro aereo dovuto allo spostamento del carico).
Una spiegazione semplice e leggermente più dettagliata si trova qui per chi volesse approfondire.
La disposizione dei carichi bellici è soggetta anch'essa alle stesse regole generali con l'aggiunta della difficoltà dello sgancio/lancio ecc.. Naturalmente ci sono delle eccezioni che vengono solitamente analizzate e testate prima dell'impiego (es.: carichi asimmetrici che influiscono sulla stabilità trasversale invece che su quella longitudinale). Nota: nella progettazione del velivolo anche la posizione del carrello principale è influenzata da quella del baricentro ... e non solo da quello. Pensate al pilota che deve eseguire la rotazione in decollo con un velivolo molto disequilibrato. Se il baricentro è molto davanti al carrello farà fatica a sollevare il muso, nel caso opposto, baricentro molto arretrato, rischierà il contatto della parte posteriore del velivolo con la pista (se ci fate caso esistono sono aeroplani che hanno posteriormente dei dispositivi antiurto, talvolta semplici piastre, che prevengono proprio questo tipo di problema - es.: B-29 e Concorde).
Dove intervengono i carichi è sicuramente sull'incremento della massa totale, il peso per capirci, del velivolo che, aumentando, sollecita maggiormente gli elementi ammortizzanti accorciando la parte visibile del pistone del carrello quando l'aeroplano è in mostra statica (anche se in quel caso i carichi sono solitamente espositivi, quindi meno pesanti dell'armamento reale).
L'effetto si nota su molti aeroplani perché i carrelli hanno di frequente una consistente estensione atta a sopportare le sollecitazioni, specialmente in atterraggio (alzi la mano chi non ha mai preso una pacca alla fine di un volo di linea), che, tra le altre cose, vengono assorbite dall'ammortizzatore del carrello la cui rigidità è normalmente di tipo progressivo (cresce al crescere della sollecitazione). I carichi statici, come gli armamenti installati sui velivoli in mostra, accorciano l'ammortizzatore sfruttando proprio la parte meno rigida della capacità ammortizzante del carrello.
Con tutti i limiti di un simile confronto posto, a scopo di discussione traendole da qui e quo, due immagini che danno un'idea enfatizzata e, penso, sufficientemente chiara di quanto ho scritto.
Gran bell'intervento Paolo grazie!!!
La bellezza di avere un forum valido a disposizione é proprio questa, trovare persone appassionate in grado di approfondire e andare nell'occhio del ciclone o al centro dell'argomento in questione che dir si voglia.
Ogni aereo come hai detto tu é studiato, progettato nonché caricato e utilizzato secondo il suo baricentro, tornando sul discorso Mustang un problema particolare proprio sul baricentro lo dava anche il serbatoio centrale sotto il gruppo radio e batteria che venne aggiunto in un secondo momento sui motorizzati Merlin (e indicato in fusoliera con un grosso + bianco sugli aerei retrofittati), non veniva riempito oltre l'80% della capacità proprio perché creava problemi di sbilanciamento e difficoltà di assetto in volo.
Ricordo anche da aneddoto personale che mio papà, tecnico di volo sui 747 Alitalia, passeggeri e cargo, seguiva le procedure di stivaggio e carico dei pallets sul Jumbo nonché l'ancoraggio degli stessi sulle rotaie proprio per scongiurare il problema nel video shockante di quel 747F dove tutto il peso del carico finendo a poppa ha fatto stallare l'aereo... mammamia!
Parlando del Mig-29 e in particolare del mio M concordo sull'influenza dei carichi sull'assetto del velivolo, io ho ulteriormente "caricato" il mio aereo del serbatoio ventrale per creare un ulteriore punto di interesse su un modello altrimenti quasi nuovo dato che ha sfoggiato questa veste per tre anni scarsi, dal 1991 al 1993, anno in cui é diventato il 301 blu.
I carrelli del Mig sono in metallo bianco principalmente con due semigusci in plastica e modificarne l'estensione é un brutto affare considerando che anche i compassi sono in metallo, io ho sfruttato tutto quello che la rete e la documentazione hanno da offrirmi e ho constatato che l'estenzione degli ammortizzatori varia a seconda del tempo di fermo del velivolo e suppongo al tempo di caduta di pressione degli impianti idraulici. Quindi considero il mio modello come la rappresentazione di un Mig-29M fermatosi da poco e ancora in pressione, ho pensato che alla Trumpeter abbiano rappresentato un carrello sostanzialmente neutro, rappresentarlo quasi seduto l'avrei comunque escluso visto il rischio di far sedere il modello.
Ti mostro degli esempi di ciò di cui parlo:
La prima foto mostra il 301 blu, ex 156 (ancora presente sulle tip delle derive), anche qui particolarmente carico e fermo in display.
Guardando le foto che circolano del 156 blu particolarmente seduto presumo che l'ammortizzatore del carrello anteriore si sia scaricato del tutto e il peso dei carichi e dei motori sia andato a gravare sugli ammortizzatori posteriori. Io non penso che il carrello anteriore abbia una qualsivoglia capacità di estendersi ulteriormente (sulla falsa riga dei carrelli di alcuni jet imbarcati) anche se il dubbio mi ha sfiorato, la serie M e la serie K (imbarcato) del Mig-29 del resto condividono diversi elementi di fabbricazione e non so se il K per questioni di ponte possa avere una tale caratteristica. Che ne pensi Paolo?
Che Genere di Modellista?: Prediligo i Jet moderni ma non rifiuto qualche bella elica! cultore sfegatato dei velivoli IAF, perdo completamente la testa di fronte al mio amore di sempre... il mitico F-104!
L'assetto più o meno seduto (il Fulcrum è già molto seduto di suo) dipende dal carico di carburante, di armamento e, alcune volte, anche da come il pilota arresta il velivolo prima del parcheggio (sul '104, ad esempio, se si affondava parecchio il muso oscillava e lasciava l'ammortizzatore del ruotino anteriore più esteso). Il baricentro non c'entra come dice Paolo...
Hai una foto del modello sui suoi pneumatici?
In alcune foto in mostra statica, comunque, si nota come sia meno seduto per l'assenza del carburante.
"I migliori modellisti sono costantemente alla ricerca di metodi per migliorare la qualità del loro lavoro e non sono mai pienamente soddisfatti dei loro risultati" (Bill Horan)
Ciao
Diciamo subito che il serbatoio la sotto è davvero sprecato vista la qualità e bellezza del pezzo finito. Bravo Mattia davvero realistico!!!
Per il resto, dal mio punto di vista, l'assetto leggermente "seduto" del Fulcrum ci deve stare. Non penso però che sia necessario arrivare calcolare la quantità di carburante presente in relazione all'estensione dell'attuatore per dichiarare quale assetto in scala rappresenti il modello.
Si assisterebbe alla nascita ad una nuova categoria di modellisti! Dopo i "contarivetti" ecco i "conta calcolo dei pesi"!
saluti
Massimo da Livorno
"NON HANNO IL PANE???? CHE MANGINO BRIOCHES"
COGLI L'ATTIMO...FAI SEMPRE IL MODELLO CHE VUOI, QUANDO VUOI E COME VUOI!