Per rispondere agli ultimi due post:
Nel caso di vetri piatti si può anche fare come dice Nic, ma il metodo da me proposto ti evita la grossa rogna dell'incollaggio dei singoli vetri, rischiando di fare un lavoro poco pulito. Il frame sottostante può restare anche solo appoggiato e si incolla solo il perimetro dell' assieme termoformato con la carlinga.
Per quanto riguarda lo spessore io uso fogli da 0,3 mm, di più sottile non mi fido a usarlo, e ho notato che per pezzi non esageratamente estesi e alti resta di spessore invariato, per cui tengo conto di questo spessore come strato finale da aggiungere alla parte esterna del frame.
Per rispondere a Bruno, ho letto diversi forum oltre oceano dove diversi utenti sono già passati da queste problematiche e tutti alla fine hanno scartato la soluzione della stampa con resina trasparente, io sinceramente mi fido di loro. Anche perché trovarsi a lucidare un pezzetto di resina sottile e piccolo è davvero difficile e si romperebbe facilmente, inoltre è possibile anche che ingiallisca nel tempo.
Comunque se vuoi provare sarà occasione di crescita per chiunque frequenta queste pagine ...
Enrico 75 ha scritto: 25 ottobre 2025, 12:52
Per rispondere agli ultimi due post:
Nel caso di vetri piatti si può anche fare come dice Nic, ma il metodo da me proposto ti evita la grossa rogna dell'incollaggio dei singoli vetri, rischiando di fare un lavoro poco pulito. Il frame sottostante può restare anche solo appoggiato e si incolla solo il perimetro dell' assieme termoformato con la carlinga.
Per quanto riguarda lo spessore io uso fogli da 0,3 mm, di più sottile non mi fido a usarlo, e ho notato che per pezzi non esageratamente estesi e alti resta di spessore invariato, per cui tengo conto di questo spessore come strato finale da aggiungere alla parte esterna del frame.
Enrico
Grazie mille! Adesso ho capito meglio la sovrapposizione come la fai, scusami! effettivamente deve essere molto più comoda! Ci provo
Che bel lavoro di progettazione in primis, Bruno.
Molto interessante anche leggere delle soluzioni applicate per "far funzionare" il tutte le parti tra loro.
I motori sono veramente realistici.
Complimenti.
Pensare che eri partito affrontando i problemi del kit con un approccio di tipo tradizionale, per poi evolvere in metodologie completamente nuove, che ti hanno permesso di raggiungere i risultati in modi del tutto nuovi .
IWATA...Nothing else for successful goals!
<<L'uomo è la misura di tutte le cose, di quelle che sono in quanto sono e di quelle che non sono in quanto non sono.>>
[Πρωταγόρας - Protagora 486-411 a.C.]
FreestyleAurelio ha scritto: 26 ottobre 2025, 7:21
Che bel lavoro di progettazione in primis, Bruno.
Molto interessante anche leggere delle soluzioni applicate per "far funzionare" il tutte le parti tra loro.
I motori sono veramente realistici.
Complimenti.
Pensare che eri partito affrontando i problemi del kit con un approccio di tipo tradizionale, per poi evolvere in metodologie completamente nuove, che ti hanno permesso di raggiungere i risultati in modi del tutto nuovi .
GRAZIE mille Aurelio per le tue cortesi parole!
In effetti questo modello rappresenta per me una transizione nel concepire quest'hobby, da un approccio di tipo tradizionale - come dici tu - ad uno più innovativo con problematiche completamente diverse. Mi auguro, al termine, di riuscire ad ottenere un risultato in cui tali approcci si fondano e diano un risultato piacevole e, soprattutto, storicamente più valido.
Confesso che in un momento di pazzia ho pensato di progettare ex-novo anche la fusoliera, dettagli interni inclusi, magari per la versione monoderiva.
Chissà.....
Un caro saluto
Questo mio sito NON è un sito commerciale e l'ho creato solo per condivisione e come repository. Non traggo in alcun modo un beneficio dalle visite esterne. Infatti tale sito non compare in alcun motore di ricerca.
Buongiorno a tutti,
La soluzione per i canopy vac+frames a parte è interessante ma credo che che sia applicabile alle scale più grandi.
In 1/72, dovendo affrontare tettuccio lunghi e ricchi di frames come sul Kate o Devastator, ne vedo veramente rischiosa la stampa. Mi sembra che la loro finezza li renda facilmente deformabili, fragili e difficili da staccare dal supporto. Ovviamente ne parlo da inesperto ne campo 3D, posso sbagliarmi. In 1/72 vedo bene la creazione di stampi al negativo per ottenere canopy sul genere Falcon/Squadron.
sonny ha scritto: 26 ottobre 2025, 12:18
Buongiorno a tutti,
La soluzione per i canopy vac+frames a parte è interessante ma credo che che sia applicabile alle scale più grandi.
In 1/72, dovendo affrontare tettuccio lunghi e ricchi di frames come sul Kate o Devastator, ne vedo veramente rischiosa la stampa. Mi sembra che la loro finezza li renda facilmente deformabili, fragili e difficili da staccare dal supporto. Ovviamente ne parlo da inesperto ne campo 3D, posso sbagliarmi. In 1/72 vedo bene la creazione di stampi al negativo per ottenere canopy sul genere Falcon/Squadron.
Buona domenica
Probabilmente hai ragione Salvatore.
Un caro saluto
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Un piccolo aggiornamento.
Le ali le avevo progettate basandomi sia sui manuali del velivolo sia sui disegni di A. Bruschi. La linea che separa l'ala dal raccordo karman ovviamente non combacia con l'invito presente sulle semifusoliere del kit. Ho dunque progettato e stampato delle "interfacce" atte a correggere gli inviti del kit:
Necessita ora un lavoro di stuccatura e carteggio per rendere le superfici perfettamente raccordate.
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Che Genere di Modellista?: Modellista aereonautico di tutte le scale possibili ed immaginabili..nel modellismo "mai dire mai"..ma prevalentemente,appassionato alle leggendarie eliche della WW2!
rob_zone ha scritto: 31 ottobre 2025, 18:19
Ciao Bruno,
con quella mano di surfacer si vede la bontà delle pannellature. Stupende.
La situazione raccordo come è? Basterà solo stuccare o è proprio tragica?
Saluti
Rob
Buongiorno Roberto
la tua curiosità è anche la mia. Mi auguro di aver ridotto al massimo i problemi relativi all'interfacciamento tra ala e fusoliera. L'interfaccia (così l'ho chiamata) che ho applicato ora sulla fusoliera si raccorda perfettamente all'ala dato che in sede di progettazione si raccorda in continuità con quest'ultima e la linea di separazione sarà quella che rimarrà visibile come pannellatura. Con la carteggiatura dovrò "solo" adattare l'invito del kit all'interfaccia; in questo modo evito carteggiature sull'ala che farebbero sparire le pannellature. Il problema sarà costituito dal dare il corretto diedro alle ali (non ci dovrebbero essere sorprese ma mai dire mai). Non prevedo di inserire dei rinforzi longitudinali per ché secondo me non è necessario: la cianoacrilica tra due parti in resina è sufficientemente robusta.
Un caro saluto
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avendole aggiunte a posteriori le interfacce incrementeranno l'apertura alare inizialmente prevista?
microciccio
Ho visto cose che voi umani non potete nemmeno immaginare...E tutti quei momenti andranno perduti come lacrime nella pioggia...
Nota: i siti linkati nei miei post hanno il solo scopo di mostrare i prodotti di cui si discute e non vogliono in alcun modo essere sollecitazioni all'acquisto.