

Per ora parte storica e poi a breve, inizio dei disegni in 3D

Il Douglas DC-6
Il DC-6 è un quadrimotore ad ala bassa con fusoliera pressurizzata, carrello triciclo e costruzione interamente metallica. Nato nel dopoguerra come evoluzione del DC-4, rappresentò un salto generazionale enorme: maggiore autonomia, cabina più capiente e comfort migliore.
• Motori: 4 Pratt & Whitney R-2800 Double Wasp (fino a 2.400 cv con iniezione acqua-metanolo)
• Apertura alare: 35,87 m
• Lunghezza: 32,20 m
• Peso max al decollo: 43.550 kg
• Velocità di crociera: 498 km/h a 6.280 m
• Autonomia di trasferimento: circa 8.000 km
Differenze tra DC-6 e DC-6B
Il DC-6B era una versione migliorata del DC-6 standard, con motori più potenti e serbatoi maggiorati. Esternamente le dimensioni principali (lunghezza, apertura alare, altezza) erano identiche; le differenze erano soprattutto interne e di prestazioni.
Lunghezza 32,20 m
Apertura alare 35,87 m
Motori 4 x Pratt & Whitney R-2800-CB15/16 (1.800–2.400 cv) | 4 x Pratt & Whitney R-2800-CB17 (2.500 cv)
Peso max T/O 43.550 kg | 48.125 kg
Carburante 12.560–17.770 litri | fino a 24.583 litri
Velocità max 597 km/h | 597 km/h
Autonomia max ~8.000 km | ~8.800 km
Capacità pax 54–92 | fino a 102
l DC-6 in Italia (compagnie civili)
Nei primi anni ’50, con il sostegno dei fondi ERP americani, LAI (Linee Aeree Italiane) e Alitalia introdussero i DC-6 sulle rotte a lungo raggio.
• LAI battezzò i suoi con marche come I-LADY, I-LOVE, I-LIKE.
• Dopo la fusione con Alitalia, questi velivoli ricevettero nuove marche, ad esempio I-DIMS.
• Vennero utilizzati sulle rotte transcontinentali Roma–New York, Sud America, Medio Oriente.
• Dopo la carriera passeggeri, alcuni passarono alla SAM (Società Aerea Mediterranea), che operava charter e voli di supporto.
Il DC-6 in Aeronautica Militare
A metà anni ’60 alcuni ex civili furono ceduti all’Aeronautica Militare, destinati al Reparto Volo Stato Maggiore (RVSM) di Ciampino. Successivamente, con la riorganizzazione del 1976, confluirono nel 31° Stormo.
Gli impieghi principali furono:
• voli di Stato e trasporto autorità;
• missioni ONU e internazionali (Congo, Zambia, Nepal, Kenya);
• trasporto umanitario in Italia (Belice 1968, Friuli 1976).
Tabella matricole
Tipo | Matricola | Codice 31° Stormo | Provenienza civile | Note
DC-6 | MM.61900 | 31-6 (ex SM-6) | ex Alitalia I-DIMC | ex LAI I-LIKE
DC-6 | MM.61923 | 31-8 (ex SM-8) | ex Alitalia I-DIMT | ex LAI I-LOVE
DC-6 | MM.61922 | 31-26 (ex SM-26) | ex Alitalia I-DIMS | ex LAI I-LADY
DC-6 | MM.61964 | 31-5 (ex SM-23) | ex Alitalia I-DIMI | ex SAM
DC-6 | MM.61965 | 31-15 (ex SM-5) | ex Alitalia I-DIM | ex SAM
DC-6 | MM.61987 | 31-29 (ex SM-29). | ex Alitalia I-DIME | ex SAM
DC-6B | MM.61964? | 31-5 (doppia fonte) | ex Alitalia I-DIMI | alcuni elenchi lo riportano come B
DC-6B | MM.61965? | 31-15 | ex Alitalia I-DIM | idem come sopra
DC-6B | MM.61987 | 31-29 | ex Alitalia I-DIME | idem come sopra
Il soggetto: il DC-6 MM.61922 31-26 “Ciao Vecio”
Origini civili
• Consegnato nuovo alla LAI (Linee Aeree Italiane) nel 1950 con marche I-LADY. La compagnia battezzava i suoi DC-6 con nomi femminili (I-LOVE, I-LIKE, ecc.).
• Dopo la fusione con Alitalia del 1957, il velivolo passò alla nuova compagnia come I-DIMS. In questa veste volò sulle grandi rotte internazionali: New York, Sud America, Medio Oriente.
Transizione militare
• Negli anni ’60, ormai sostituito da jet più moderni in servizio civile, fu ceduto all’Aeronautica Militare.
• Ricevette la matricola militare MM.61922 e inizialmente il codice SM-26, entrando nel Reparto Volo Stato Maggiore (RVSM) a Ciampino.
• Con la riorganizzazione del 1976, il reparto divenne parte integrante del 31° Stormo, e l’aereo assunse il codice definitivo 31-26.
Carriera operativa
Il 31-26 fu uno degli aerei di punta del trasporto VIP e di Stato. In più di un decennio di servizio militare effettuò:
• Missioni istituzionali in Italia ed Europa, trasportando alte cariche civili e militari.
• Missioni ONU e umanitarie, in Africa e Medio Oriente, seguendo la tradizione dei DC-6 italiani impiegati in Congo e in altri scenari delicati.
• Trasporto di emergenza: durante calamità naturali come il terremoto del Belice (1968) e quello del Friuli (1976), questi velivoli vennero utilizzati per spostare rapidamente uomini e materiali.
L’ultimo volo
Il momento più celebre rimane il suo ultimo volo, il 3 luglio 1981, da Ciampino a Capua. Era una missione simbolica: accompagnare il DC-6 verso il ritiro definitivo dal servizio.
Per quell’occasione speciale, l’equipaggio e il personale di terra scrissero sul muso, in bianco, la frase “Ciao Vecio” . Un saluto ironico e affettuoso al veterano che, con oltre 28.300 ore di volo accumulate in 31 anni di carriera, aveva servito con affidabilità sia nel mondo civile sia in quello militare.
Testimonianze raccontano che il volo verso Capua fu carico di emozione: molti tecnici, piloti e appassionati seguirono il decollo e l’atterraggio come un rito di commiato. Alcuni scatti fotografici dell’epoca immortalano la scritta sul muso e gli uomini dell’Aeronautica che lo salutavano come si fa con un vecchio compagno di tante avventure.
Tutte le immagini sono inserite a scopo di discussione modellistica. Fonte Facebook "...quelli del 31°STORMO"