Ecco che hai sfornato un altro "mini" aggiornamento ma pieno di dettagli e chicche da manuale!
Bravo Luca!
IWATA...Nothing else for successful goals!
<<L'uomo è la misura di tutte le cose, di quelle che sono in quanto sono e di quelle che non sono in quanto non sono.>>
[Πρωταγόρας - Protagora 486-411 a.C.]
Luca, ho ordinato le decals che sai tu per il Razorback
Ovviamente poi copierò spudoratamente il tuo WIP, anche perchè come sai le eliche non sono esattamente nella mia confort zone e da questo WIP c'è tanto tanto da imparare.
Bravissimo
Che Genere di Modellista?: Ogni modellista con esperienza è per me un punto di riferimento, metto subito in atto quello che vedo e apprendo subito, sperando di ricreare un modello più vicino alla realtà, per quanto possibile. Modellismo è un ottimo esercizio per la mente, rafforza la logica, incita la curiosità e allena la pazienza! Il soggetto non è importante, mi basta che abbia un ala.
Eccomi qui, dopo lungo tempo.
I lavori vanno avanti lentamente, anche perché per mia testardaggine, aggiungo dettagli che si vedranno ben poco o niente.
Come anticipato, dopo i dettagli degli "Oil coolers", ho riprodotto l'ultima sezione del sistema Intercooler del P-47, praticamente la zona degli scarichi aria calda.
Certo molti di voi si potrebbero chiedere, giustamente, se non fosse stato più sensato prendere l'aftermarket in resina della Quickboost, e tagliare la testa al toro. Ma purtroppo, durante gli ultimi due ordini su un noto sito polacco, gli elementi in resina che mi servivano non erano presenti, quindi, ho dovuto ricrearmeli da solo.
Non nascondo comunque una certa soddisfazione nel risultato ottenuto.
Per chi non lo sapesse, il P-47 è stato progettato interamente attorno al sistema "Turbo Superchanger", ovvero un complesso sistema di sovralimentazione grazie al quale il velivolo poteva ottenere un alto rapporto di potenza anche a quote molto elevate (con ossigeno rarefatto).
Non avendo spazio a sufficienza nella zona anteriore della fusoliera, il capo Ing. Kartveli, fu costretto ad installare l'enorme sistema del compressore a valle della fusoliera, creando una serie di complessi condotti che convogliavano aria fresca verso la turbina, e contestualmente anche dei condotti che tornavano indietro verso il motore fornendo aria compressa.
Dopo essere stata compressa, (l'aria fresca proviene dalla grande presa posta nella parte inferiore della cofanatura motore) viene convogliata attraverso un enorme scambiatore di calore, chiamato appunto "intercooler". Questo elemento non fa altro che raffreddare l'aria compressa, che per le leggi della fisica si è anche riscaldata, assicurando al carburatore un volume d'aria ricco di ossigeno ed alla giusta temperatura per sfruttare al meglio il rapporto stechiometrico durante la fase di combustione.
E' un sistema molto complesso, assai affascinante, occupa buona parte dello spazio all'interno della fusoliera, e proprio per questo motivo il "Thunderbolt" ha questa forma ovoidale (vista frontale).
Giusto per farvi capire le dimensioni di tutto il sistema, allego una foto:
Proprio da questa ultima foto si può vedere chiaramente lo scambiatore di calore dell'intercooler. Ovviamente tutto il sistema è contenuto all'interno della fusoliera, e quindi non è visibile all'esterno. Tranne che dalle due fessure, una per lato, di sfogo dell'aria calda proveniente dall'intercooler. Queste due fessure sono controllare in apertura/chiusura da una sistema di portelli scorrevoli così detti "Intercooler door shutters".
Il kit fornisce due possibilità: i portelli nella loro posizione di massima apertura o massima chiusura.
Dalle foto visualizzate, ho notato che nell'area del Pacifico, I velivoli a terra avevano sempre le fessure in massima apertura. Quindi la scelta è stata semplice, ma Tamiya non ha previsto nessun pezzo interno per simulare il condotto (tra le altre cose è un condotto convergente) né per simulare lo scambiatore di calore.
Resta semplicemente un buco nero!
Quindi armato di pazienza ho riprodotto lo scambiatore e i due condotti di scarico (in realtà lo scambiatore è un unico pezzo, sul quale sono innestati due condotti differenti per lato).
Ho utilizzato del plasticard da 0,5 mm, sagomato a mano utilizzando qualche disegno ma soprattutto le foto di un P-47D in restauro (o meglio una totale ricostruzione da zero) da parte di una azienda specializzata nel settore dei recuperi e restauri di velivoli storici. https://www.aircorpsaviation.com/
Potete seguire gli aggiornamenti sul P-47D-23 direttamente sul loto sito Project P-47D
Ho quindi utilizzato molte dei loro aggiornamenti per riprodurre, almeno avvicinarmi, ai pezzi reali.
In realtà, riprodurre lo scambiatore e quella specie di involucro prima del condotto, non è stato difficile. La mia difficoltà maggiore è stata prendere le misure a fusoliera chiusa, per poter fare collimare la parte sinistra con la destra senza creare fastidiosi spessori in fase di chiusura. Ho dovuto fare svariati tentativi.
Inoltre far raccordare perfettamente, come fosse un unico pezzo, la parte in plasticard costruita, e la parte finale già presente sul kit, ha richiesto una preparazione dei pezzi millimetrica.
Superati con pazienza questi ostacoli, ho verniciato il tutto con della vernice alluminio, ho usato gli olii per dare contrasto alle maglie del radiatore, cercando di massimizzare il contrasto.
Successivamente ho chiuso lateralmente il condotto, dando al plasticard un andatura ricurva, per simulare il condotto convergente. Anche in questo caso far collimare bene le parti è la parte più difficile.
Alla fine, se si potesse aver una buona luce che colpisce i particolari, si vedrebbe qualcosa dall'esterno.
Ma non ho riprodotto questo dettaglio con la speranza che si veda, semplicemente mi avrebbe dato un grande fastidio aver un enorme buco nero all'interno dei condotti.
Prossima volta, tutta la resina possibile la compro! Poca spesa tanta resa!
-Talvolta un pensiero mi annebbia l'Io: sono pazzi gli altri, o sono pazzo io?
-Non tutto ciò che può essere contato, conta. Non tutto ciò che conta può essere contato
-Non cercare di diventare un uomo di successo, ma piuttosto un uomo di valore Albert Einstein
Che Genere di Modellista?: Modellista aereonautico di tutte le scale possibili ed immaginabili..nel modellismo "mai dire mai"..ma prevalentemente,appassionato alle leggendarie eliche della WW2!