Horten 229 1/32 zoukei-mura
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Re: Horten 229 1/32 zoukei-mura
Quindi con questa camo è da considerare a tutti gli effetti un what-if, la tua realizzazione.
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Re: Horten 229 1/32 zoukei-mura
L’aereo non ha mai volato, non è mai stato completato ne dipinto, qualunque camo sarebbe stata un what if dal momento che uno reale non esisteFreestyleAurelio ha scritto: ↑30 settembre 2021, 15:13 Quindi con questa camo è da considerare a tutti gli effetti un what-if, la tua realizzazione.
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Re: Horten 229 1/32 zoukei-mura
Sto leggendo un po' di storia di questo velivolo, e questa cosa mi lascia di stucco:
"La fusoliera dell'Horten H IX era costituita da un telaio tubolare rivestito di compensato, le ali erano interamente in legno. I flap retrattili vicino alle estremità delle ali fungevano da timoni. La pelle esterna, costituita da singoli strati di fournier, aveva uno spessore di 2 cm, in cui era incorporata una miscela di polvere di carbone e colla per assorbire i raggi radar. Essendo realizzato interamente in legno - cioè non conduttivo - non poteva essere localizzato per i sistemi radar dell'epoca, come confermarono test successivi negli anni '90. Ciò avrebbe reso l'Horten H IX uno dei primi velivoli ad essere deliberatamente progettato come aereo stealth."
(Testo tradotto automaticamente in italiano da Google, tratto da questo link: https://www.flugzeug-lexikon.de/Air_and ... gzeug.html)
Anche se in un altro articolo (https://airandspace.si.edu/collections/ ... tealth.cfm) poi si confuta questa teoria, comunque è interessantissimo notare come ci fosse un aereo praticamente uguale al Northrop B2 (che ok deriva da un progetto coevo similare ma l'Horten gli somiglia molto di più), ma 40 anni prima...
"La fusoliera dell'Horten H IX era costituita da un telaio tubolare rivestito di compensato, le ali erano interamente in legno. I flap retrattili vicino alle estremità delle ali fungevano da timoni. La pelle esterna, costituita da singoli strati di fournier, aveva uno spessore di 2 cm, in cui era incorporata una miscela di polvere di carbone e colla per assorbire i raggi radar. Essendo realizzato interamente in legno - cioè non conduttivo - non poteva essere localizzato per i sistemi radar dell'epoca, come confermarono test successivi negli anni '90. Ciò avrebbe reso l'Horten H IX uno dei primi velivoli ad essere deliberatamente progettato come aereo stealth."
(Testo tradotto automaticamente in italiano da Google, tratto da questo link: https://www.flugzeug-lexikon.de/Air_and ... gzeug.html)
Anche se in un altro articolo (https://airandspace.si.edu/collections/ ... tealth.cfm) poi si confuta questa teoria, comunque è interessantissimo notare come ci fosse un aereo praticamente uguale al Northrop B2 (che ok deriva da un progetto coevo similare ma l'Horten gli somiglia molto di più), ma 40 anni prima...


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Lavori posposti:
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Re: Horten 229 1/32 zoukei-mura
Che non sia stato mai dipinto... sì e no. La verniciatura che ha attualmente è frutto della fantasia degli americani che, per presentarlo nel 1950, lo verniciarono con lo schema fittizio che ancora porta. Ma c'è anche da dire che durante i lavori di preparazione al restauro (che ancora non è iniziato purtroppo), i restauratori dell'Udvar Hazy Center hanno trovato parecchi pannelli ricoperti di una vernice verde che, molto probabilmente, era un rivestimento ignifugo sviluppato appositamente.shen_lei ha scritto: ↑30 settembre 2021, 15:29L’aereo non ha mai volato, non è mai stato completato ne dipinto, qualunque camo sarebbe stata un what if dal momento che uno reale non esisteFreestyleAurelio ha scritto: ↑30 settembre 2021, 15:13 Quindi con questa camo è da considerare a tutti gli effetti un what-if, la tua realizzazione.
Ma a prescindere da questo, l'esemplare V2 (che ha volato ed è anche andato perso in uno dei test) sembra fosse verniciato in RLM 65 per le superfici inferiori (probabile visto che anche il Dornier 335, nonostante fosse stato abolito dal '43, utilizzava quel colore) e un verde chiaro per le superfici superiori (probabilmente proprio l'RLM 82 che hai usato). Pensare che anche il prototipo V3 avrebbe avuto la stessa colorazione è logico, no?
Ora... che non vi saranno mai certezze è vero, ma ci sono anche molti elementi su cui basarsi per ottenere un quasi "what if" che punti più alla fedeltà storica. Non volendo rivolgere l'attenzione alla probabile mimetica del V2, il Do.335 e l'Arado 234, che erano coevi, hanno ricevuto lo stesso schema... perchè un'eventuale versione di serie del Ho.229 avrebbe potuto utilizzare una mimetica diversa, visti i dettami di quel periodo?
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Re: Horten 229 1/32 zoukei-mura
Ciao
saluti
...per me l'Horten è molto più avanti del B2, anzi, quasi fantascientifico rispetto al B2!

saluti
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Re: Horten 229 1/32 zoukei-mura
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Re: Horten 229 1/32 zoukei-mura
Quando ho scritto “non è mai stato dipinto” davo per scontato “dai tedeschi per poterlo utilizzare”, la verniciatura post bellica applicata dagli americani nemmeno la consideravo. Sulla sensatezza del tuo ragionamento nessuno obietta ma l’unico dato di fatto indiscutibile è che non è stato completato quindi come sarebbe stato non è dato saperlo. Chi può dire se alla fine non lo avrebbero dipinto “nachtjäger “?! Oppure che nel 46-47 ad aereo completato non sarebbe uscita una direttiva per una camo diversa dato che in 5 anni di guerra ne hanno variate diverse? Chi ci dice che l’aereo non sarebbe stato pronto solo nel 48 e sarebbe stato blu? Nessuno. Questo è. È probabile che se fosse uscito di lì a poco sarebbe stato colorato come un Arado? Sì. È probabile anche che i fratelli Horten però lo finissero 2 anni dopo o più dato che tardavano in ogni modo perché usavano quel progetto come scusa per stare ben lontani dal fronte. Per farla breve….tutto può essere. Non lo sapremo. Anche Ivano “redkomet” mi disse di scegliere una mimetica qualsiasi suggerendo solo che almeno i colori più storici di quel periodo erano gli RLM 81-82.Starfighter84 ha scritto: ↑30 settembre 2021, 18:39Che non sia stato mai dipinto... sì e no. La verniciatura che ha attualmente è frutto della fantasia degli americani che, per presentarlo nel 1950, lo verniciarono con lo schema fittizio che ancora porta. Ma c'è anche da dire che durante i lavori di preparazione al restauro (che ancora non è iniziato purtroppo), i restauratori dell'Udvar Hazy Center hanno trovato parecchi pannelli ricoperti di una vernice verde che, molto probabilmente, era un rivestimento ignifugo sviluppato appositamente.shen_lei ha scritto: ↑30 settembre 2021, 15:29L’aereo non ha mai volato, non è mai stato completato ne dipinto, qualunque camo sarebbe stata un what if dal momento che uno reale non esisteFreestyleAurelio ha scritto: ↑30 settembre 2021, 15:13 Quindi con questa camo è da considerare a tutti gli effetti un what-if, la tua realizzazione.
Ma a prescindere da questo, l'esemplare V2 (che ha volato ed è anche andato perso in uno dei test) sembra fosse verniciato in RLM 65 per le superfici inferiori (probabile visto che anche il Dornier 335, nonostante fosse stato abolito dal '43, utilizzava quel colore) e un verde chiaro per le superfici superiori (probabilmente proprio l'RLM 82 che hai usato). Pensare che anche il prototipo V3 avrebbe avuto la stessa colorazione è logico, no?
Ora... che non vi saranno mai certezze è vero, ma ci sono anche molti elementi su cui basarsi per ottenere un quasi "what if" che punti più alla fedeltà storica. Non volendo rivolgere l'attenzione alla probabile mimetica del V2, il Do.335 e l'Arado 234, che erano coevi, hanno ricevuto lo stesso schema... perchè un'eventuale versione di serie del Ho.229 avrebbe potuto utilizzare una mimetica diversa, visti i dettami di quel periodo?
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Re: Horten 229 1/32 zoukei-mura
chi puo dire che non sarebbe stato colorato di blu? semplice i tedeschi sono tedeschi, è tutto scritto e codificato, e poi per evitare un assoluto what if esiste una fusoliera da cui prendere spunto, basta farla cosi.shen_lei ha scritto: ↑30 settembre 2021, 19:17Quando ho scritto “non è mai stato dipinto” davo per scontato “dai tedeschi per poterlo utilizzare”, la verniciatura post bellica applicata dagli americani nemmeno la consideravo. Sulla sensatezza del tuo ragionamento nessuno obietta ma l’unico dato di fatto indiscutibile è che non è stato completato quindi come sarebbe stato non è dato saperlo. Chi può dire se alla fine non lo avrebbero dipinto “nachtjäger “?! Oppure che nel 46-47 ad aereo completato non sarebbe uscita una direttiva per una camo diversa dato che in 5 anni di guerra ne hanno variate diverse? Chi ci dice che l’aereo non sarebbe stato pronto solo nel 48 e sarebbe stato blu? Nessuno. Questo è. È probabile che se fosse uscito di lì a poco sarebbe stato colorato come un Arado? Sì. È probabile anche che i fratelli Horten però lo finissero 2 anni dopo o più dato che tardavano in ogni modo perché usavano quel progetto come scusa per stare ben lontani dal fronte. Per farla breve….tutto può essere. Non lo sapremo. Anche Ivano “redkomet” mi disse di scegliere una mimetica qualsiasi suggerendo solo che almeno i colori più storici di quel periodo erano gli RLM 81-82.Starfighter84 ha scritto: ↑30 settembre 2021, 18:39Che non sia stato mai dipinto... sì e no. La verniciatura che ha attualmente è frutto della fantasia degli americani che, per presentarlo nel 1950, lo verniciarono con lo schema fittizio che ancora porta. Ma c'è anche da dire che durante i lavori di preparazione al restauro (che ancora non è iniziato purtroppo), i restauratori dell'Udvar Hazy Center hanno trovato parecchi pannelli ricoperti di una vernice verde che, molto probabilmente, era un rivestimento ignifugo sviluppato appositamente.
Ma a prescindere da questo, l'esemplare V2 (che ha volato ed è anche andato perso in uno dei test) sembra fosse verniciato in RLM 65 per le superfici inferiori (probabile visto che anche il Dornier 335, nonostante fosse stato abolito dal '43, utilizzava quel colore) e un verde chiaro per le superfici superiori (probabilmente proprio l'RLM 82 che hai usato). Pensare che anche il prototipo V3 avrebbe avuto la stessa colorazione è logico, no?
Ora... che non vi saranno mai certezze è vero, ma ci sono anche molti elementi su cui basarsi per ottenere un quasi "what if" che punti più alla fedeltà storica. Non volendo rivolgere l'attenzione alla probabile mimetica del V2, il Do.335 e l'Arado 234, che erano coevi, hanno ricevuto lo stesso schema... perchè un'eventuale versione di serie del Ho.229 avrebbe potuto utilizzare una mimetica diversa, visti i dettami di quel periodo?
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si vedono bene anche i tubolari e il loro colore.
ci sono anche delle foto d'epoca dei vari prototipi, pochissime, e anche l'unico che ha volato non aveva mimetica.


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e durante il trasporto negli usa

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anche gli altri prototipi di tutt'ala precedenti non avevano mimetica.
poi il modello è il tuo e se lo vuoi fare a pois bianchi su sfondo rosa puoi farlo ma non è storicamente corretto, perche i seguendo le briciole lasciateci, è piu probabile fosse con un unico colore sopra e uno sotto, che piutosto che con una mimetica mai vista.
vogliamo immaginare che mimetica avrebbe avuto se invece che in un garage a fine guerra fosse stato assemblato e verniciato in fabbrica per andare in battaglia?
sicuramente i tedeschi avrebbero applicato una mimetica gia codificata.
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Re: Horten 229 1/32 zoukei-mura
Mi permetto di obiettare al riguardo e poi per me il discorso mimetica si chiude perché le mie scelte le ho ponderate e non rivernicio nulla sulla base di teorie.denis ha scritto: ↑30 settembre 2021, 22:21chi puo dire che non sarebbe stato colorato di blu? semplice i tedeschi sono tedeschi, è tutto scritto e codificato, e poi per evitare un assoluto what if esiste una fusoliera da cui prendere spunto, basta farla cosi.shen_lei ha scritto: ↑30 settembre 2021, 19:17Quando ho scritto “non è mai stato dipinto” davo per scontato “dai tedeschi per poterlo utilizzare”, la verniciatura post bellica applicata dagli americani nemmeno la consideravo. Sulla sensatezza del tuo ragionamento nessuno obietta ma l’unico dato di fatto indiscutibile è che non è stato completato quindi come sarebbe stato non è dato saperlo. Chi può dire se alla fine non lo avrebbero dipinto “nachtjäger “?! Oppure che nel 46-47 ad aereo completato non sarebbe uscita una direttiva per una camo diversa dato che in 5 anni di guerra ne hanno variate diverse? Chi ci dice che l’aereo non sarebbe stato pronto solo nel 48 e sarebbe stato blu? Nessuno. Questo è. È probabile che se fosse uscito di lì a poco sarebbe stato colorato come un Arado? Sì. È probabile anche che i fratelli Horten però lo finissero 2 anni dopo o più dato che tardavano in ogni modo perché usavano quel progetto come scusa per stare ben lontani dal fronte. Per farla breve….tutto può essere. Non lo sapremo. Anche Ivano “redkomet” mi disse di scegliere una mimetica qualsiasi suggerendo solo che almeno i colori più storici di quel periodo erano gli RLM 81-82.Starfighter84 ha scritto: ↑30 settembre 2021, 18:39
Che non sia stato mai dipinto... sì e no. La verniciatura che ha attualmente è frutto della fantasia degli americani che, per presentarlo nel 1950, lo verniciarono con lo schema fittizio che ancora porta. Ma c'è anche da dire che durante i lavori di preparazione al restauro (che ancora non è iniziato purtroppo), i restauratori dell'Udvar Hazy Center hanno trovato parecchi pannelli ricoperti di una vernice verde che, molto probabilmente, era un rivestimento ignifugo sviluppato appositamente.
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Ora... che non vi saranno mai certezze è vero, ma ci sono anche molti elementi su cui basarsi per ottenere un quasi "what if" che punti più alla fedeltà storica. Non volendo rivolgere l'attenzione alla probabile mimetica del V2, il Do.335 e l'Arado 234, che erano coevi, hanno ricevuto lo stesso schema... perchè un'eventuale versione di serie del Ho.229 avrebbe potuto utilizzare una mimetica diversa, visti i dettami di quel periodo?
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si vedono bene anche i tubolari e il loro colore.
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anche gli altri prototipi di tutt'ala precedenti non avevano mimetica.
poi il modello è il tuo e se lo vuoi fare a pois bianchi su sfondo rosa puoi farlo ma non è storicamente corretto, perche i seguendo le briciole lasciateci, è piu probabile fosse con un unico colore sopra e uno sotto, che piutosto che con una mimetica mai vista.
vogliamo immaginare che mimetica avrebbe avuto se invece che in un garage a fine guerra fosse stato assemblato e verniciato in fabbrica per andare in battaglia?
sicuramente i tedeschi avrebbero applicato una mimetica gia codificata.
Quello blu che hai postato non significa nulla perché è una verniciatura di pura fantasia applicata dagli americani dopo la guerra quindi con quel ragionamento andrebbe fatto blu ed in condizioni di relitto o quasi perché anche uno blu perfetto non ha senso.
Il colore dei prototipi non ha nessun senso….sono prototipi. Ha senso se fai il modello di un prototipo.
Ultima parte, sì io volevo fare un aereo come sarebbe stato se lo avessero impiegato; i tedeschi avrebbero usato una già codificata? Ed in base a quale certezza? Sai entro quanti mesi o anni sarebbe diventato operativo? Sai se nel 47-48 o oltre non avrebbero codificato altre mimetiche? Tutte quelle che sono cambiate durante la guerra non le hanno appunto cambiate? I 109 che sono colorati in 50 modi? La guerra è durata 5 anni, ne hanno cambiate diverse. Se fosse così “ovvio” nei testi dedicati al 229 si menzionerebbe sicuramente che la eventuale livrea sarebbe stata la…ecc ecc.
Cosa è storicamente corretto se sto caspita di aereo nemmeno è finito? Ma te sai come avrebbero dipinto gli aerei magari 2-3 anni dopo ed hai certezza che ke mimetiche non sarebbero cambiate? A me pare veramente che si voglia parlare del sesso degli angeli a volte
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Re: Horten 229 1/32 zoukei-mura
Anche questo era un prototipo.... neanche finito... e te hai fatto il modello di un prototipo, nulla più... nulla meno.
Marco... sarò diretto, come sono sempre: se questo Horten avesse avuto un ragionamento solido dietro le scelte della mimetica da applicargli, nessuno avrebbe avanzato dubbi. Il ragionamento sarebbe stato ponderato, studiato, coerente.
Leggere "la mimetica è a mano libera...i colori li ho rispettati... ma il resto è venuto come è venuto perché tanto non ci sono riferimenti e l'aeroplano non è stati mai verniciato"... non suona bene così, non funziona secondo me.
Dà proprio l'impressione che a prevalere sia il lato scenico piuttosto che quello storico/realistico...
Fare un what if convincente è 10 volte più difficile che realizzare un aeroplano operativo e iper fotografato.
Marco... sarò diretto, come sono sempre: se questo Horten avesse avuto un ragionamento solido dietro le scelte della mimetica da applicargli, nessuno avrebbe avanzato dubbi. Il ragionamento sarebbe stato ponderato, studiato, coerente.
Leggere "la mimetica è a mano libera...i colori li ho rispettati... ma il resto è venuto come è venuto perché tanto non ci sono riferimenti e l'aeroplano non è stati mai verniciato"... non suona bene così, non funziona secondo me.
Dà proprio l'impressione che a prevalere sia il lato scenico piuttosto che quello storico/realistico...
Fare un what if convincente è 10 volte più difficile che realizzare un aeroplano operativo e iper fotografato.