Dato che sto ancora valutando il prossimo soggetto da mettere sul tavolo (e leggendo troverete un indizio


Quindi, curioso di capire se veramente la fedeltà delle tinte fosse un tabù per i produttori spagnoli, ho deciso di "buttarmi" su uno degli argomenti più studiati e diffusi nel nostro campo: i colori tedeschi.
Premessa: non sono un appassionato della Luftwaffe e l'argomento mi annoia abbastanza... in giro si vedono Bf.109 e Fw.190 in continuazione, soggetti troppo inflazionati e riprodotti. Al contrario da sempre mi appassionano i velivoli tedeschi che sono stati usati dall'Aeronautica Nazionale Repubblicana... quindi, prima o poi, avrei comunque dovuto affrontare la documentazione circa le vernici impiegate su questi velivoli.
Per logica ho iniziato dagli interni dove, almeno in questo caso, pensavo di avere pochi dubbi e una sola certezza: RLM66 Schwarzgrau.
Avendo in casa il Gunze H-416 ho fatto subito una prova e, sul momento, il tono mi è sembrato un pò chiaro. Ed è lì che mi sono detto... "ma sì, approfittiamo e testiamo sti AK".
Prima di tutto, aprendo il catalogo on line, ho scoperto che gli spagnoli producono due toni dell'RLM66... uno dal 1938 al 1941, e l'altro dal 1941 a fine guerra. Primo campanello d'allarme dato che, in vita mia, non avevo mai sentito parlare di due Schwarzgrau differenti. Ad ogni modo, conscio della mia ignoranza sul tema, mi sono detto che la mancata conoscenza di questo sdoppiamento di colori fosse sicuramente una mia lacuna.
Posto che il soggetto che vorrei affrontare è ben postumo al 1941, ho acquistato subito l'RLM66 "late" col codice RC273. Arriva la boccetta a casa... la guardo... e dentro mi pare ci sia un VERDE. Mah... sarà che non è ben agitata... gli do una bella shakerata... mah, sempre verde rimane.
Carico l'aerografo e faccio la prova del nove... spruzzo il colore, non può essere davvero un verde. Ed ecco a voi il risultato (con confronto diretto fatto con l'RLM66 Gunze):
A questo punto c'è stato un mix di sensazione che andavano dall'incaxxatura per aver buttato dei soldi, alla curiosità di capire come l'AK potesse aver tirato fuori questa fantomatica tinta quando i tedeschi erano iper standardizzati sui colori da utilizzare...
Grazie all'aiuto del nostro Giangio (che ha avuto i miei stessi dubbi), ho reperito un pò di materiale a partire dalla brochure di presentazione (gratuita) della serie Real Color:
PDF scaricabile QUI.
Riassumendo, sotto la guida di Ferdinando Vallejo e con la collaborazione di un noto ricercatore dell'ambito - Jurgen Kiroff, l'AK ha approfondito le ricerche sulle vernici standard per gli interni RLM 02 e 66 arrivando alla conclusione che, dopo il 1941, entrambe le vernici cambiarono nettamente i toni. Nel caso specifico del 66, questo passò (sempre secondo la AK) da un grigio scuro bluastro ad un verde oliva scurissimo.
Come sono arrivati a questa conclusione?
Da come è scritto nella brochure riportata sopra, sono state analizzate le chip colore contenute nel documento LDv. 521/1 che era lo standard utilizzato dalle industrie aeronautiche tedesche (e dai produttori di vernici). Il documento redatto dall'RLM (Reichsluftfahrtministerium - ministero dell'aviazione del Reich) vide due versioni: quella del 1938 e l'aggiornamento del 1941. Da sottolineare, però, che la versione del 1941 aggiungeva UFFICIALMENTE solo alcune tinte come le 74/75/76 che divennero standard per i caccia diurni (ad esempio). Non abrogava o variava le più vecchie.
Secondo l'AK, comparando le tue tabelle si possono notare delle evidenti differenze... colte con un'analisi fatta in una particolare camera con luci naturali (la chiamano Daylight Chamber). Ad avvalorare la tesi, citano anche delle foto riportate nel loro libro "Real Colors of WWII" a pag.50 e 51.
Bè... io il libro l'ho reperito e me lo sono letto. Non ci sono riferimenti specifici all'interno delle pagine su un'eventuale cambio di colore non ufficializzato dai documenti del ministero e, oltretutto, nel capitolo dedicato ai cockpit (da pagina 92) un RLM66 più simile ad un verde oliva non viene proprio menzionato.
Non contento mi sono andato a leggere anche il libro di Michael Ullman intitolato "Luftwaffe Colours 1935-1945" ed edito dalla Hikoki Publications... e anche lui non riporta differenze tra RLM 66 del 1938 e del 1941.
Leggendo anche on line, chiare evidenze non le riporta nessuno... qualche modellista cita la possibilità che verso la fine del conflitto, nella confusione generale, alcune tinte cambiarono per problemi di produzione... ma da qui a standardizzare un nuovo Schwarzgrau, secondo me, ce ne passa.
Alla fine, su cosa hanno basato la loro ricerca? su quali basi certe?
Non sono rimasto molto convinto della loro tesi e, a mio avviso, la decisione di proporre due tinte differenti è più parte del meccanismo commerciale che di quello storico (che dovrebbe essere sempre imprescindibile).
Per ultimo, lascio un ulteriore spunto di riflessione. La foto sotto è il cockpit dell'He.219 UHU conservato presso il NASM di Washington (qui il LINK completo) e che, straordinariamente, ha mantenuto i colori originali (fino al restauro che è stato concluso da poco). L'abitacolo è rimasto intatto ed è come quando il velivolo fu ritrovato in Danimarca nel 1945... il cockpit è chiaramente nell'RLM66 classico che tutti conosciamo.
Magari questo post può essere fonte di discussione e approfondimento... mi piacerebbe se chi ne sa di più di me sull'argomento, al netto delle mie scarse ricerche, possa dare un ulteriore contributo!
