
Procederò a step simultanei per la costruzione, ma la verniciatura la affronteranno uno per uno, o rischio di sbroccare. I modelli sono rispettivamente Hasegawa per l'F-16A Block 10 e l'F-16B Block 15 e Revell per l'F-16C Block 25.
Gli Hasegawa hanno i cockpit completamente lisci e hanno ricevuto le fotoincisioni precolorate della Eduard (in 1/72 le trovo ancora accettabili, non avendo nessuna voglia di smazzarmi a trovare l'alchimia di colore che si avvicinasse a quella specie di azzurrino che loro spacciano per grigio, ho verniciato in 36270 Gunze e ritoccato a pennello le cornici con la corrispettiva tinta vinilica). Ho aggiunto la struttura sullo schienale e le paratie laterali in plasticard, mentre le griglie dell'impianto di climatizzazione e le varie manigliette sono fotoincisioni (quest'ultima finezza non c'è sul B, perché il foglio dedicato a quel kit non le prevedeva). Il Revell ha un buon dettaglio di base sulle consolles, mentre il cruscotto ha i dettagli in rilievo, ma impastatissimi, per cui l'ho sostituito con una fotoincisione dedicata all'Hasegawa. Anche qui paratie e struttura in plasticard. Colorazione con violente profilature scure, ma prometto che sulla 1/48 non lo farò!

Riceveranno tutti un simpatico scarico P&W Aires e seggiolini Quickboost.

Il B sarà un Block 15 americano della Shaw AFB negli anni '80, con configurazione abbastanza pulita, le decals sono avanzi. Per i Desert Storm mi avvarrò del foglio della Print Scale, il Block 10 sarà ovviamente della NY ANG (se riesco ad autocostruire il pod del cannone e un Maverick, oltre all'ALQ-119, lo ritrarrò come la prima notte di guerra, altrimenti CBU sotto le ali).
Per il Block 25 il discorso si complica. Il foglio offre diversi esemplari, tra cui il Death Dealer (riprodotto da un utente del forum e mio secondo modello da bimbo da kit Italeri in 1/48, incollato con colla in tubetto e colorato con smalti Humbrol dati col pennello Cinghiale, per cui avrebbe un certo valore affettivo).
Però, e c'è un però, mi sono innamorato di questa colorazione. E' stato un esperimento con vernici acriliche durante il dispiegamento Desert Shield del '90, prima della campagna vera e propria, abbandonato dopo una settimana di test. Durante il primo decollo il wingman aveva perso il contatto in formazione col leader (non riusciva a individuarlo visivamente, tanto era efficace), ma pare che tra i motivi dell'abbandono ve ne fosse anche uno più "politico". Dato che i velivoli erano di base ad Al Dhafra, poteva essere considerato "poco simpatico" stanziare in un paese arabo ospitante dei velivoli che ricordassero come livrea quelli IAF, ma questa probabilmente è più una leggenda metropolitana.
Foto prese da dstorm.eu e inserite solo a scopo di discussione
Questo esemplare era presente in un vecchio foglio della Hi Decal Line in 1/72 e (credo) in un foglio Afterburner in 1/48, ma è ricavabile incrociando i numeri sul mio foglio, dato che le insegne dovrebbero avere il colore standard. Ci penserò su un po', intanto ecco qualche foto dei lavori:
A presto!