Buongiorno a tutti,
in questi giorni di smart working forzato, oltre a riprendere questo modello, sono anche riuscito a fare qualche ricerca in merito alla storia (breve) ed a recuperare informazioni sulla colorazione dell'aereo che volevo riprodurre.
A questo scopo, è stato utilissimo
Questo volume, consigliatomi ottimamente dal buon Paolo / microciccio: (non riesco proprio ad inserire foto tratte da siti...

).
Comunque, passando all'aspetto storico, il primo
Spit di serie (K9787) entrò in servizio con la R.A.F. con il 19 Squadron, ed effettuò il primo volo il 4 agosto 1938, presentando uno schema mimetico con superfici superiori in Dark Earth e Dark Green, e superfici inferiori in alluminio.
A seguito dell'Air Ministry Order A. 154/39 del 27 aprile 1938 -anche per effetto della Crisi di Monaco del settembre 1938, che fece percepire chiaramente l'imminenza dello scoppio della guerra- fu stabilito che la superficie inferiore dell'ala destra (unitamente alla parte destra della fusoliera inferiore) dovesse essere verniciata in bianco, ed in nero l'altra metà, in modo da facilitare il riconoscimento degli aerei da parte della contraerea.
Ciò finì per causare un lavoro aggiuntivo per le fabbriche che assemblavano i componenti provenienti dalle aziende sub-appaltatrici (la Supermarine era stata aspramente criticata dal Ministero dell'Aviazione per i tempi lunghi della produzione sin dai primi mesi trascorsi dalla firma del contratto di fornitura, tanto che i lavori furono assegnati anche a numerose altre fabbriche), le quali consegnavano ali bicolori inferiormente, che dovevano essere applicate ad una fusoliera che invece presentava superfici inferiori in alluminio, comportando così la necessità della verniciatura di quest'ultima in aderenza allo schema mimetico alare. Tale schema, peraltro, NON veniva applicato ai piani di coda(che quindi restavano colorati inferiormente in alluminio) in quanto non si era sicuri che il peso della vernice influisse sulle prestazioni dell'aereo.
Non sempre, tuttavia, la fusoliera inferiore veniva verniciata in accordo con le ali in sede di assemblaggio finale in fabbrica: poteva accadere, per accelerare l'afflusso di aerei ai reparti di prima linea -impegnati nella Battaglia d'Inghilterra- che la fusoliera fosse lasciata in alluminio.
E' da notare inoltre che in questo periodo le superfici alari inferiori NON riportavano le insegne di nazionalità: le fabbriche infatti ricevettero disposizioni in tal senso a partite dal 17 gennaio 1939; questa situazione era tuttavia destinata a cambiare nelle prime settimane di guerra; infatti nell'ottobre 1939 un ricognitore fu abbattuto per sbaglio, cosicché nel corso dello stesso mese i reparti ricevettero un telegramma che ordinava il ripristino delle coccarde nazionali sulle superfici alari inferiori di tutti i velivoli inglesi.
Il 6 giugno 1940 -anche sulla scia dell'adozione da parte della R.A.F. dell'IFF (Identification Friend or Foe), che rendeva superflua l'identificazione visiva degli aerei- il Ministero dell'Aviazione sancì l'adozione, per le superfici inferiori, del colore Sky S (anche noto, tra gli altri, come "Duck Egg Blue") allo scopo di rendere gli aerei meno distinguibili sullo sfondo del cielo, ma per allora l'esemplare N3290 (che voglio rappresentare, entrato in servizio nel gennaio 1940) non volava già più.
La storia dell'N3290. L'N3290 era uno Spitfire Mk. Ia (c / no. 503) volò per la prima volta il 16 gennaio 1940, e fu consegnato alla R.A.F. (27 Maintainance Unit) il successivo 24 gennaio, per essere poi assegnato al 92 Squadron con i codici GR-U.
Fu abbattuto il 23 maggio dello stesso anno, probabilmente dal BF-110 del 6 / Z6 76, pilotato dall'Uffz. Karl Huber, precipitando vicino a Calais (nello specifico, a St. Martins Boulogne, ad est di Boulogne); nel tardo pomeriggio del 23 maggio, nel corso di un pattugliamento effettuato da 3 Spitfire del 92 Squadron su Dunkerque verso le 18.07 gli aerei inglesi incontrarono una formazione di He-111 pesantemente scortati da Bf.109 e Bf.110: i tre Spitfire ebbero la peggio, con un pilota ucciso e due catturati: tra il 24 gennaio ed il 23 maggio, l’N3290 aveva accumulato 95,45 ore di volo.
Il pilota dell'N3290, Flying Officer John A. Gillies, fu catturato, e trascorse il resto del conflitto come prigioniero di guerra nel campo Stalag Luft III di Sagan, in Polonia.
Una nota di "colore": Jonh Gillies era figlio di Harold Gillies, un chirurgo otorino-laringoiatra che è universalmente riconosciuto come il padre della chirurgia plastica maxillo-facciale.
L'N3290 ha quindi combattuto per un arco di tempo piuttosto limitato: per questo motivo -come suggerivano Mattia / Pankit e Valerio- pensavo di colorare l'aereo in Dark Green / Dark Earth le superfici superiori (conformemente allo schema mimetico "B type" che giustamente indicava Paolo / microciccio), e sotto le ali in bianco / nero, mentre il cofano inferiore, e la fusoliera (con l'aggiunta della sezione inferiore dei piani di coda) in White Aluminium in quanto più brillante, per meglio rendere l'idea l'idea di un aereo non troppo "vissuto"; i vani dei carrelli saranno colorati anch'essi in White Aluminium per lo stesso motivo.
Bene, se siete ancora vivi, vi aspetto per i prossimi aggiornamenti.
