questa è l'equivalente di UNDER CONSTRUCTION. Visto che sulla Stazione Spaziale si condurranno esperimenti, è giusto che in questo sub-forum si presentino i nostri work in progress e le prove delle nostre costruzioni.
thunderjet ha scritto: ↑30 novembre 2018, 1:05
i motori erano alimentati dallo stesso mix dei motori principali: Aeroxine 50 (una miscela 50/50 di idrazina e dimetilidrazina asimmetrica) e Tetrossido di azoto come ossidante
Roba da respirare a pieni polmoni.... l'idrazina in particolar modo! praticamente erano seduti su parecchie cose che li potevano ammazzare all'istante.... poveracci!
Comunque gran bei lavori Leo! ora sono curioso di vedere come risolverai il problema delle torrette...
una marea di cose che potevano ucciderli all'istante e protetti da un "foglietto di stagnola".
gli specialisti sono stati creati perchè anche i piloti hanno bisogno di eroi.
cit: anonimo crewchief
Che Genere di Modellista?: appassionato di modelli star wars ma riesco a fare danni anche in in altri campi. L'importante e' creare qualcosa e mettersi alla prova ogni volta cercando di imparare sempre cose nuove.
Che Genere di Modellista?: Principiante ma con il "Sacro Fuoco". Approdato in tarda età, ho fretta di colmare il divario. Adoro il dettaglio estremo e l'auto-costruzione di ciò che manca.
DA "malato" di scratch non posso che inchinarmi
Avanti tutta Leonardo, facci sognare. Qualcosa mi dice che questo LEM sarà un piccolo capolavoro.
... mi viene quasi quasi la voglia di provarci anche io prendendo il tuo WIP come esempio ...
ciao a tutti
Marco
"L'uomo non smette di giocare perché invecchia, ma invecchia perché smette di giocare" (George Bernard Shaw)
Che Genere di Modellista?: Modellista statico. La mia passione sono i jet anche se non disdegno qualche elica. Il mio preferito è senza dubbio l'F-14 dal mitico film Top-Gun. Grande Maverick!
Wow, un DocuWip. Un wip documentario.
Gran bei lavori di scratch Leonardo. Mi affascina un sacco il mondo che che c'è dietro alle ferie missioni spaziali.
Ho trovato solo adesso questo wip e ora non lo mollo.
"Ma ricordatevi una cosa, fate una stronzata anche piccola...e vi farò pilotare un cargo pieno di M£!*a di cavallo per il resto della vostra vita!" [Top-Gun]
scusate per l'assenza, l'università mi ha tenuto impegnato
senza perdere tempo veniamo subito a noi che oggi c'è molto da dire. L'argomento di oggi sono i coatings e i materiali vari utilizzati sul LEM. Cercherò di non dilungarmi troppo perchè ci sarebbe veramente un mondo di roba da dire, considerando che il top del top dei materiali sviluppati dall'uomo li troviamo praticamente tutti qui applicati.
prima di tutto vi lascio il riferimento alla pagina da dove ho appreso le informazioni,e può essere considerata la guida definitiva ai materiali usati sui LEM: lunar module coatings page nb: le foto non citate provengono da questo sito, a cui vanno tutti i diritti
ora,per fare mente locale,una foto del LEM:
Partiamo dal basso verso l'alto. Quello che sembra una carta stagnola dorata è in realtà https://it.wikipedia.org/wiki/KaptonKapton , un materiale polimerico stabile su un range molto elevato di temperatura . In ambito aerospaziale viene quindi usato per i thermal blanket, ossia rivestimenti esterni che hanno lo scopo di isolare termicamente un mezzo.
Sui Lem troviamo tre diversi tipi di Kapton alluminizzati, che si distinguono per lo spessore ed il colore che ne risulta:
alcune parti dello stadio di discesa,come potete vedere nella foto seguente, sono nere
trattasi di un sottile strato di Inconel, una superlega a base nichel che viene utilizzata per le altissime temperature ( palette di turbina, ma qualcuno lo conoscerà per l' X-15). il colore nero è dovuto ad una vernice Pyromark per le alte temperature.
Passiamo ora allo stadio di ascesa, la parte superiore del lem. Qui mi direte 'tutto apposto Leo, si vede che è tutto alluminio'...Vero! ma c'è un però...
quello che vediamo,in realtà, non è la 'scocca' vera e propria del modulo, ma un rivestimento con uno scopo ben preciso.
Se sulla terra le probabilità di essere colpiti da un meteorite sono mooolto basse...nello spazio questo discorso non vale..anzi!!
un oggetto in orbita,infatti, ha un elevata probabilità di impattare con micrometeoriti o con detriti dovuti a missioni spaziali precedenti. Considerando le velocità relative in gioco, che possono superare gli 11 km/s, detriti anche di pochi millimetri possono arrivare a perforare completamente spesse lastre di alluminio.
Ovviamente si è dovuto fare in modo che un mezzo spaziale potesse resistere tranquillamente ad un numero elevati di impatti di questo genere. La soluzione adottata ancora oggi è la seguente:
foto inserita a scopo di discussione, fonte
piuttosto che utilizzare lastre di alluminio più spesse ( più spesse= più peso= col cavolo che decolli) si utilizza una barriera fatta a più strati, in modo che un corpo impattante perda tutta la sua energia PRIMA di arrivare sulla superficie vera e propria del mezzo ( indicata in figugra come skin)
si stima che l'effetto protettivo di una lastra di alluminio piena spessa 't' ,è equivalente a quello di due fogli di alluminio spessi uno t/30 , e l'altro t/6 , posti tra loro a una distanza che sia uguale a 5 volte lo spessore della lastra.
Quindi, quello che noi vediamo della capoccia del LEM, di fatto sono dei pannelli di alluminio molto sottili. La cosa interessante dal punto di vista modellistico, è che questi pannelli non sono tutti uguali, ma sono fatti di diversi tipi di alluminio anodizzato, con delle sfumature di colore diverse. nella foto seguente si nota lo stacco da un alluminio classico e uno tendnete al beige:
bene..dopo questa filippica possiamo passare al LEM fatto di plastica
ovviamente riprodurre questa varietà di materiali è una bella sfida. per il kapton utilizzerò foglia d'oro (oro finto ) , preso su amazon in tre diversi colore ( oro,ambra scuro e alluminio), come in foto
per quanta riguarda invece l'inconel ricoperto di vernice nera, il discorso è più complesso. Come avete visto dalle foto, trattandosi comunque di una lamina sottile, produce un 'drappeggio' simile a quello del kapton, ma anche della carta stagnola se vogliamo. E infatti si potrebbe pensare di usare la stagnola e poi dipingerla di nero opaco. Ma quanto regge il colore sulla stagnola, che poi al primo urto si deforma? boh.
dopo mesi di riflessioni ho usato il seguente metodo: Fazzoletti e colla vinilica diluita in acqua. (avete presente art-attack?..)
Il vantaggio di questo metodo è che il fazzoletto prende perfettamente la forma della superficie sottostante, ed ho quindi potuto ricoprire facilmente una protuberanza dovuta all alloggiamento di un radar (che si nota nelle foto precedenti).
inoltre, quando il mix si asciuga, il fazzoletto diventa molto duro, mantenendo la forma e le pie.ghe
come noterete,alla fine ho modificato le torrette dei RCS allungandole un po' con del plasticard . Ho anche completato i 'deflettori'degli stessi.
il metodo dei fazzoletti è stato usato anche su altre parti ricoperte in inconel, come la parte superiore delle 'zampette'
il prossimo step è passare lo stucco liquido sulle zone fazzolettate, colorarle in nero e poi applicare il 'kapton'. Attualmente sto studiando qual'è il metodo migliore per applicarlo. Per ora con la colla vinilica aderisce molto bene, ma il problema è trovare un modo di proteggerlo esternamente perchè è estremamente fragile
quindi,ci sentiamo presto! spero
the only excuse for making a useless thing is that one admires it intensely.all art is quite useless
Che Genere di Modellista?: Prediligo i Jet moderni ma non rifiuto qualche bella elica! cultore sfegatato dei velivoli IAF, perdo completamente la testa di fronte al mio amore di sempre... il mitico F-104!
Non so se mi piace di più la spiegazione tecnica o quella modellistica... diciamo che mi piacciono tantissimo allo stesso modo!
Bravissimo Leo!!!
"I migliori modellisti sono costantemente alla ricerca di metodi per migliorare la qualità del loro lavoro e non sono mai pienamente soddisfatti dei loro risultati" (Bill Horan)
Che Genere di Modellista?: Principiante ma con il "Sacro Fuoco". Approdato in tarda età, ho fretta di colmare il divario. Adoro il dettaglio estremo e l'auto-costruzione di ciò che manca.
Starfighter84 ha scritto: ↑13 febbraio 2019, 2:22
Non so se mi piace di più la spiegazione tecnica o quella modellistica... diciamo che mi piacciono tantissimo allo stesso modo!
Bravissimo Leo!!!
Mi hai tolto le parole di bocca, Valerio!
È un wip interessantissimo sia dal punto di vista modellistico (per le sfide che presenta per riprodurre fedelmente -e, Leo, ci stai riuscendo in maniera egregia- le strutture ed il loro rivestimento), sia per quanto riguarda le informazioni storiche e tecniche.
Avrei una gran voglia di procurarmi qualcosa da leggere al riguardo...
Complimenti ancora, Leo, il tuo è un wip spettacolare.