vi presento il mio ultimo lavoro che rappresenta "l'Angelo della Morte".
Per chi che era Novegro, lo ha già visto "in progress"
Un po' di mitologia/storia
L’Angelo della Morte è una figura esistente fin dall’antichità nella mitologia e nella cultura popolare, con una vaga forma umana o come personaggio fittizio. La raffigurazione più diffusa nell’immaginario collettivo è quella di uno scheletro che brandisce una falce, a volte vestito da un saio nero, una tunica o da un mantello di colore nero munito di cappuccio.
La figura della morte è nota con il nome di Tristo Mietitore. La personificazione della morte viene generalmente associata all’idea di un’entità neutra, ossia né buona né cattiva. Il suo unico compito sarebbe quello di accompagnare nel trapasso le anime degli esseri umani al regno dei morti.
Nella Bibbia il quarto cavaliere dell’Apocalisse è rappresentato con l’inferno che lo segue.
Nell’Antico Testamento il cosiddetto “Angelo del Signore” colpisce 185.000 nell’accampamento Assiro.
Nel libro dell’Esodo, il Signore “percuote” ogni primogenito d’Egitto ma non fa passare lo “sterminatore” nelle case in cui c’è un segno di sangue sulla porta.
Sempre l’Angelo Sterminatore causa una pestilenza in Israele finché il Signore non gli ordina di “ritirare la mano”.
Re David vede l’Angelo della Morte descrivendolo “stava tra terra e cielo con la spada sguainata in mano, tesa verso Gerusalemme”.
Di solito Azrael è riconosciuto come Angelo della Morte.
Nell’Ebraismo
Secondo il Midrash, l’Angelo della Morte fù creato da Dio nel primo giorno.
Egli abita nei cieli e possiede dodici ali.
Quando un uomo sta per morire, l’Angelo fa cadere una goccia di fiele in bocca all’uomo e questo ne causa la morte.
Inoltre l’Angelo possiede un mantello nero che gli permette di trasformarsi in tutto ciò che vuole per meglio assolvere il suo compito, di solito si trasforma in mendicante o studioso.
Nel Cristianesimo
Nel Nuovo Testamento la morte è citata solo qualche volta e affrontata con un atteggiamento notevolmente positivo. Basti pensare a Cristo che risorge dai morti, alle numerose allusioni della vittoria sulla morte e alla scomparsa di paura della morte. La morte, quindi, mantiene la sua accezione negativa ma assume il ruolo di vinta e non di vincitrice. Prima, infatti, la condizione umana sia buona che cattiva aveva conclusione nella morte, ora la morte è solo un “periodo transitorio”, una sorta di lungo sonno. La morte non è eterna e da essa si può risuscitare.
Nella tradizione ci sono due Angeli della Morte: Michele, che è buono, e Samaele, che è malvagio.
Nell’Islam
Azrael, uno dei quattro Arcangeli principali nella teologia islamica, appare come la personificazione della Morte nella tradizione islamica.
Il soggetto:
E’ un busto commercializzato dalla “Galapagos Miniatures” in resina, scolpito molto bene dal bravissimo Ju Won Jung e senza difetti di “bolle o ritiri” sulla stessa resina.
La pittura è tutta in acrilico, qualche informazione l’ho presa dalla Bibbia e dalla rete, ma sostanzialmente la pittura è inventata.




A voi le critiche, osservazioni ecc.