Fu una vera svolta per i motociclai, come anche io, perchè con le novità proposte da suzuki arrivava sul mercato una moto
praticamente pronta per correre in circuito, io la guardavo con occhi rassegnati (non era alla mia portata) io ho avuto per 20 anni
una kawasaki gpz 600 che già regalava qualche emozione, ma non come la suzuki.
Fondamentalmente i progettisti giapponesi puntarono sul peso e su una nuova invenzione chiamata SACS.
Per il peso ad esempio furono in grado di costruire il primo telaio in alluminio scatolare di appena 8Kg
e utilizzando materiali tipo magnesio ecc, realizzarono un motore di 72Kg, ma la novità più eclatante fu il SACS, che altro non
era che un sistema di raffreddamento a olio che circolava in tutto il motore e veniva poi raffreddato dal radiatore davanti ai cilindri
risparmiando cosi di dover realizzare canali e tubazioni per l'acqua.
Questa fu anche la base per una delle realizzazioni del preparatore yoshimura che realizzò sempre nel 1986 la moto relativa al modello
che ho realizzato e postato qui 8 ore si suzuka
Per la verniciatura userò tamiya lacquer, gunze mr.color e alclad, al solito, a parte alclad, diluizione 30/70 e pressione 0.7/0.8 atmosfere
per il trasparente mi affiderò a tamiya X22.
Di seguito le prime immagini.
Alle prossime immagini

Dimenticavo un dettaglio, il bel fanale doppio che si vede nella immagine della scatola non arrivò in italia perchè
il nostro codice della strada, allora non consentiva quella soluzione, al suo posto montarono un bruttissimo
fanale rettangolare con una dima che copriva l'ingombro dei due circolari, di seguito l'immagine della versione rossa.
Immagine scaricata da motociclismodepoca.eu