pitchup ha scritto: 19 novembre 2020, 8:12
Ciao Ing. RoB
Il tuo urlo di battaglia ci aveva messo la pulce nell'orecchio in effetti. Poi hasegawa, quando si impegnava, produceva ottimi kit con ottimi dettagli.
Buon lavoro!
saluti
Ciao Max, grazie mille!!! Un giapponese era tanto che non ve lo proponevo!!
Jacopo ha scritto: 19 novembre 2020, 10:14
Anche se ho sempre preferito il "Grace" il Jill resta uno dei miei preferiti! seguo molto interessato Rob, buon lavoro
Ciao Jacopino, grazie mille! Bellissimo anche il Grace...Ma anche il Judy mi piace molto ad esempio, sia con il motore in linea che radiale..
siderum_tenus ha scritto: 19 novembre 2020, 10:53
Ciao RoB,
sei già partito con gli interventi sul cockpit: si prospetta un altro wip interessante su... questo
coso
Ammetto di non averlo mai sentito neanche nominare, ma dato che ci sei tu al timone, di certo non mi perderò il seguito del wip.
Buon lavoro!
Grazie mille Mario!! Speriamo bene su sto wip!!
Aquila1411 ha scritto: 19 novembre 2020, 11:38
Ciao Rob,
Quando vedo degli interni così ben assortiti ed affollati mi viene la bava alla bocca a prescindere dal modello!
Non vedo l'ora di vedere gli aggiornamenti!
Buon lavoro,
Andrea
Ciao Andrea grazie anche a te, il modello è un'ottima base, a secco il resto del kit ha qualche problemino, ma niente di che, vedremo tutto insieme!
Bonovox ha scritto: 19 novembre 2020, 12:20
EVVAIII un altro japponesino...tanto per cambiare. Ormai ti sei specializzato però occhio se ti vengono "gli occhi a mandorla".
Sono proprio l'uomo che non ti aspetti vero???

Grazie Cicciuzzo!!
Giangio ha scritto: 19 novembre 2020, 13:43
Non dico altro Rob
Scherzi a parte l'aereo mi piace un sacco, prima o poi me ne porto a casa uno anche io
Buon Lavoro
Grazie Gian, ma non potevo deludervi, un giapponese era d'obbligo!
Ps : tempo fa, ci avevi azzeccato alla grandissima...a casa mia come auto-regalo di Laurea sono arrivati un Nell ed un Peggy..Hase in 72!
fabrizio79 ha scritto: 19 novembre 2020, 14:24
Ciao Rob!!
bel soggetto!! ti seguo!!
sarà super usurato o no?
Ciao Fabri, grazie!!
Allora, il soggetto si presta ad un usura massiccia, non mi sento di dire che sarà molto scrostato più che altro le foto non mi convincono, ma sarà comunque alla base un adeguato invecchiamento!!!
microciccio ha scritto: 19 novembre 2020, 18:40
rob_zone ha scritto: 19 novembre 2020, 0:28...mi sono avvalso ancora una volta, dove ho potute,delle fibbie foto-incise prelevate da un kit di auto in scala 1/43 (Paoloooooo!! ) ...
Presente Rob! :-
rob_zone ha scritto: 19 novembre 2020, 0:28... Questa volta ho scelto oserei dire un velivolo molto da appassionati nipponici, una di quelli di cui forse non gliene frega niente a nessuno e che probabilmente nemmeno si sapesse dell'esistenza, ovvero il
Nakajima B6N2 Tenzna o "
Jill" come veniva chiamato dagli Alleati! ...
E invece lo conosco e plaudo la scelta!
rob_zone ha scritto: 19 novembre 2020, 0:28... Un velivolo forse non riuscitissimo come ci sia aspettava, la versione B6N1 è stata introdotta nell'agosto del 1943 come Model 11 e talvolta con risultati convincenti, la versione B6N2 è arrivata troppo tardi, nel bel mezzo del 1944 come Model 12, sebbene ben potenziata ed armata.
Il Tenzan, sebbene si dica che sia stato uno dei migliori aerosiluranti del conflitto, doveva essere il successore del Kate, ma non ha avuto i risultati del suo precedessore. ...
Il
Jill soffrì alcuni problemi di dentizione ma fu un passo avanti rispetto al
Kate, comunque solitamente considerato il miglior aerosilurante di inizio guerra, rispetto al quale era più veloce. Il suo successo fu limitato da alcuni aspetti della Guerra del Pacifico che sembrano essere poco noti ai più:
- quando entrò in servizio la guerra per il Giappone era ormai perduta, anche se per riconoscerlo i giapponesi ci avrebbero messo parecchio tempo e avrebbero sacrificato molte vite umane, infatti venivano da mezzo secolo di guerre vittoriose ed era per loro inconcepibile dover ammettere la sconfitta, soprattutto la resa incondizionata ad un certo punto voluta dal Presidente Roosevelt;
- lo strapotere militare statunitense era ormai un dato di fatto legato, sia alla potenza industriale enormemente superiore alle possibilità del Giappone, paese in cui l'industrializzazione era una evoluzione recente e limitata dalla mancanza di materie prime (che poi fu una delle principali leve del conflitto anche se mascherata da motivazioni più o meno ideologiche), sia da una evoluzione sociale che rendeva impossibile fornire sufficienti quantitativi di personale specializzato/addestrato all'altezza delle esigenze richieste dall'allora guerra moderna (che fu invece uno dei punti di forza dei loro avversari, insieme ad uno sviluppo tecnologico molto più marcato, basti pensare ai radar messi in campo dalle due parti per rendersene subito conto), così come garantire il rimpiazzo dei materiali bellici (la situazione generale era, in questo senso, simile a quella dell'Italia con la differenza che, in solo campo aeronautico, il Giappone produsse per fini bellici praticamente il quadruplo dei velivoli realizzati dalla nostra industria dell'epoca);
- la presenza dello Zero, eccellente a inizio guerra, ma ormai superato dall'evoluzione e surclassato da Hellcat e Corsair anche nella sua versione più avanzata, l'A6M5, in quantità insufficiente a garantire la protezione di bombardieri e aerosiluranti in occasione degli scontri che si verificarono nel Pacifico quando il Jill entrò in servizio.
Nota: anche i velivoli da bombardamento e gli aerosiluranti statunitensi di seconda generazione, Helldiver e Avenger, rappresentarono il canto del cigno per queste specialità, anche perché la potenza dei nuovi caccia li rese idonei a trasportare un carico bellico sufficiente a sostituirli ed la specialità aerosilurante era comunque al tramonto, richiedendo un solo uomo di equipaggio e lasciando loro una valida capacità di autoprotezione una volta sganciato il carico bellico al prezzo, allora sostenibile, di un consumo mediamente più elevato anche se mitigato dall'aerodinamica che, nei caccia, è solitamente più evoluta che nelle altre specialità di velivoli imbarcati.
So che sono andato un po' per le spicce ma era soltanto per dare un'idea generale. Chi volesse approfondire troverà moltissimo materiale e, in particolare, segnalo due titoli in italiano:
La Guerra del Pacifico di
Sergio Valzania di recente pubblicazione (secondo me non il suo saggio migliore ma leggibile in tempi assai brevi e spende due parole proprio sul
Jill a pagina 202) e
La grande guerra sui mari di Elmer B. Potter e
Chester W. Nimitz (edizione di qualità modesta e con un assunto che ritengo solo parzialmente condivisibile, ma che descrive in modo secondo me molto chiaro ciò che accadde nel Pacifico circa 80 anni fa). Ho letto che anche
La Guerra del Pacifico 1941-1945 di Bernard Millot è una buona scelta
ma personalmente non l'ho ancora letto - aggiornamento del 10 aprile 2021 - che ho letto da poco e consiglio a chi volesse una cronistoria descrittiva dettagliata di ciò che accadde nel Pacifico. Non ci sono foto, né descrizioni dei mezzi usati, trittici o il racconto delle storie di singoli uomini, solo mappe, alcune delle quali di qualità modesta (il contenimento del prezzo ha probabilmente influito sulla resa grafica finale).
rob_zone ha scritto: 19 novembre 2020, 0:28...
Dopo questo breve excursus storico (ma ci hanno fatto un libro su sto coso vi rendete conto? Precisamente il volume Kagero n.3 a cura di Leszek A. Wieliczko "Nakajima B6N Tenzan" ), ...
Ben più d'uno Rob.
A parte il
titoletto da te citato, davvero sintetico, per i velivoli
giappo meno noti ai più, secondo me, una preventiva ricerca del
Maru Mechanic è d'obbligo se si vuole fare il modello.
In seconda istanza ci sarebbero i fascicoli della serie
Famous Airplanes of the World ma, salvo mia svista, sembra che questo velivolo debba ancora essere trattato.
Per restare su titoli più accessibili, anche Osprey
ha dedicato un volume a questo velivolo e al suo progenitore.
rob_zone ha scritto: 19 novembre 2020, 0:28... QUando si parla di velivoli del Sol Levante..guarda caso, casualmente..Hasegawa risponde presente!
...
La scatola in mio possesso, mi da la possibilità di realizzare un modello B6N2 Type 12 aerosilurante, senza però la possibilità di realizzarne uno radar con il radar Type 2 Yogy. ...
Hasegawa in questo si è sempre mostrata
parac..., ops, attenta al mercato interno!
Una nota:
yagi sono le antenne che hanno forma analoga a quelle televisive che si possono vedere sui tetti delle abitazioni come da immagine.
Buon lavoro
microciccio
Ciao Paolo, sempre graditissimo il tuo intervento!!
Arricchirà ancora di piu il wip!!!
Siccome leggo non poco interesse nei confronti di questo soggetto, tu in casa come minimo avrai una delle scatola Fujimi in 72!!
In particolare ti ringrazio avermi elencati i libri, non ti nascondo che tante foto in rete le sto prendendo come spunto dal Maru Mechanic, che tra l'altro ho trovato ad un prezzo onestissimo su ebay insieme a tanti altri volumi utili per futuri progetti giapponesi!!
Grazie ancora Paolo!!
daniele55 ha scritto: 19 novembre 2020, 20:27
Ottima scelta, non vedo l'ora di gustarmi gli aggiornamenti.
Ciao
Daniele
Grazie anche a te Daniele!
Vegas ha scritto: 19 novembre 2020, 20:51
Evvai, di nuovo al lavoro il nostro Rob, mi metto comodo in pantofole allora e prendo appunti.
Bellissimo aereo quello che hai scelto, buon lavoro
Grazie mille Michele!!!
Fly-by-wire ha scritto: 19 novembre 2020, 22:37
Buon lavoro Rob

Da ignorante in materia lo avrei scmabiato per un "Kate"...questi Jappo WWII sembrano tutti uguali
Questo kit Hasegawa ha un dettaglio davvero molto bello Se quello è il cockpit non vedo l'ora di vedere il resto!
Grazie mille Fabio, anche per la fiducia!! Comunque i giapponesi sono tutti fantastici, poi gli aereo siluranti..uno piu bello dell'altro!!
Edomanzo97 ha scritto: 20 novembre 2020, 7:57
Solo tu potevi tirare fuori un nippo del genere XD
Son proprio curioso di vedere cosa ne tirerai fuori ma conoscendoti sono sicuro che sarà un capolavoro
Buon lavoro mate
EDO
Lo sa che è un onore!!
Grazie mille Edo!
davmarx ha scritto: 20 novembre 2020, 10:18
Bellissimo aereo il Tenzan, ovviamente presente nella mia collezione, a mio gusto molto più bello del Kate che sostituì.
Buon lavoro!
Immaginavo che lo avessi anche tu Davide, grazie mille!!!
Madd 22 ha scritto: 21 novembre 2020, 20:21
Ciao Rob
BAAANZAAAIIII!!!
Solo tu potevi uscir fuori dall'armadio un jappo nippo del genere. La mia cultura sui velivoli giapponesi è praticamente nulla. Però il livello di usura che raggiungevano per noi modellisti è una vera e propria manna cuccagna.
Bene il cockpit, veramente ben fatto per essere da scatola. Ho qualche dubbio sulle cinghie che hai realizzato con il nastro Kabuki, mi sembrano un pelo fuori scala.
Buona lavoro Rob
Ciao Lù! A mano a mano che la mia voglia/cultura/curiosità va avanti, cerco sempre i soggetti giapponesi piu..ehm...strani??
Ti dico solo che mi sono arrivati anche due bombardieri in 72!!
Per il discorso cinture, avevo anche io lo stesso pensiero, ma penso che si siano amalgamate per bene post verniciatura e trattamenti!! Vi farò vedere e spero confermerete
Ragazzi, il cockpit è terminato!! Ma adesso è meglio.. andare a dormire!
Domani vi mostrerò e spiegherò tutto!!
Saluti e.. buona domenica!!
RoB da Messina
