Cicix ha scritto:... non avendo mai fatto un lavaggio mi servirebbero consigli. So che va fatto usando smalti molto diluiti ed il problema è che in zona dove vivo trovo solo gli acrilici tamiya. Pensavo infatti di non effettuare il lavaggio sul motore perché alla fine una volta montate le carene non si vedrà praticamente più. ...
Ciao Riccardo,
comincerei con una considerazione
rogeriana: se l'intervento non si vede è inutile dedicargli molto tempo.
In questo caso però hai un grosso vantaggio che consiste proprio nel fatto che le parti sulle quali eseguire il lavaggio non si vedranno se le carene sono fisse e non rimovibili. Questo aspetto ti consentirà di eseguire delle prove con una certa tranquillità senza preoccuparti del fatto che potresti rovinare il modello per inesperienza.
Il
lavaggio o
washing è una tecnica tutto sommato semplice una volta imparato come padroneggiarne alcuni aspetti. Vediamola per punti:
- un modello, anche se verniciato con i colori del mezzo reale che rappresenta, a causa della riduzione in scala, risulta alla vista più piatto dell'originale. Per incrementare la tridimensionalità si usano diverse tecniche una delle quali è proprio il lavaggio. In generale esso serve ad enfatizzare le ombre nei recessi anche se viene usato pure per altri scopi;
- per prima cosa è necessario che la superficie sulla quale il lavaggio viene eseguito sia lucida. Di solito diciamo che il modello viene caramellato
. Su una superficie lucida il colore del lavaggio scorrerà facilmente senza lasciare aloni o patine, risultando quindi ben controllabile, al momento della rimozione degli eccessi. Si eseguono anche lavaggi su superfici satinate o opache quando l'intenzione è proprio quella di lasciare sulle superfici aloni e patine. Poiché il controllo è più difficoltoso e richiede esperienza almeno all'inizio è meglio eseguire i lavaggi su superfici lucide;
- per caramellare le superfici si possono usare vernici lucide o passare un lucido trasparente. Solitamente la seconda strada è la più utilizzata anche se incrementa gli strati di vernice sul modello a scapito dei dettagli più minuti (es.: negli aeroplani le pannellature delicate risultano meno definite ed il lavaggio al loro interno fa più fatica a scorrere). Nella scala della tua moto direi che è un aspetto trascurabile;
- il tipo di vernice usata per ottenere la superficie lucida deve essere differente da quello usato per il lavaggio. Nella norma il lucido è acrilico ed il lavaggio olio o, più recentemente, smalto. Il motivo è semplice: se si usano per le superfici e per il lavaggio vernici aventi il medesimo solvente l'applicazione del lavaggio si fisserà allo strato sottostante mischiandosi ad esso indissolubilmente e l'asportazione del lavaggio asporterà anche la vernice sottostante rovinandola.
Si può anche verniciare le superfici con uno smalto ed eseguire i lavaggi con l'acrilico ma la prima strada è più seguita perché gli acrilici asciugano più rapidamente consentendo di eseguire la verniciatura di ampie superfici in tempi brevi mentre il lungo tempo di essiccazione degli oli consente di eseguire il lavaggio con calma e su ampie superfici senza fretta;
- per quanto detto al punto 1 i colori da usare per il lavaggio sono solitamente tonalità più scure del colore delle superfici. In questo caso si dice che il lavaggio è eseguito tono su tono. Ci sono casi in cui il lavaggio può essere eseguito per contrasto con un colore il cui tono stacca decisamente da quello sottostante e si parla di lavaggio a contrasto.
Altro vantaggio degli oli, usati per l'esecuzione di questa tecnica, consiste nel fatto che i tubetti di colore hanno un contenuto molto rilevante in relazione agli scopi per i quali sono destinati e, se ben tenuti, dureranno al modellista moltissimo tempo. Inoltre con pochi colori mescolati tra loro è possibile ottenere moltissime combinazioni (per il lavaggio basta individuare la tonalità utile, ad esempio un grigio od un marrone, mentre non occorre scervellarsi per individuare con esattezza la tinta secondo le codifiche più diffuse come il Federal Standard ecc.);
- il colore del lavaggio deve essere molto diluito affinché possa scorrere lungo gli anfratti delle superfici che deve ombreggiare ed agevolare la successiva rimozione. Personalmente mi trovo bene diluendo gli oli con essenza di trementina ma ti verranno fornite altre alternative e sarai tu a trovare quella che più si addice al tuo stile;
- l'applicazione del lavaggio è eseguita a pennello. Sempre come metodo personale uso pennelli a punta tonda e preferisco l'applicazione selettiva sulle parti che necessitano di lavaggio lasciando che scorra negli interstizi e tirandolo ove necessario. Altri preferiscono l'applicazione su tutte le superfici usando pennelli piatti e successiva rimozione dalle superfici più ampie (attenzione, questa tecnica richiede che la caramellizzazione delle superfici - punto 3 - sia stata eseguita perfettamente altrimenti aloni e patine sono inevitabili lasciando il cosiddetto effetto filtro - punto 2);
- la rimozione del lavaggio si esegue di norma usando bastoncini nettaorecchie o panni, i migliori secondo me sono quelli in microfibra che si usano per la pulizia degli occhiali, inumiditi di diluente. Mi è capitato di veder usare anche spugnette simili a quelle utilizzate per l'applicazione del trucco;
- il tempo di permanenza del lavaggio dipende dal tipo di colore utilizzato. Gli oli col loro lungo tempo di asciugatura possono rimanere in sede più a lungo di smalti e di acrilici. Questi ultimi sono quelli il cui tempo di asciugatura è più breve a causa del solvente ad alta volatilità col quale vengono diluiti (c'è qualche trucchetto per farli durare di più ma in questa sede è superfluo parlarne).
Alcune avvertenze generali:
- mentre il lavaggio agisce il modello, se proprio deve essere maneggiato, richiede l'uso dei guanti in lattice e la presa su parti prive di lavaggio. L'uso dei guanti durante tutte le fasi di lavorazione è una buona abitudine;
- poiché l'applicazione del lavaggio prevede per sua natura l'evaporazione del solvente in quantità rilevanti è indispensabile lavorare in ambiente ben aerato e con la mascherina;
Guanti e mascherina sono due tutele della salute da tenere in attenta considerazione. Magari son regole che pratichi sempre ma rammentarle è comunque una buona cosa.
Una "alternativa" al lavaggio è la
profilatura.
Questa tecnica è usata maggiormente dai figurinisti e, diversamente dall'altra, va applicata esclusivamente in modo mirato nelle parti in cui si vogliono esaltare delle ombre (si usa anche per altro ma limitiamoci a questo aspetto). Resto più sintetico lasciando gli approfondimenti, eventualmente, ad un altro momento.
Si esegue col pennello piccolo a punta tonda facendolo scorrere nelle parti in cui si vuole sia presente l'ombra. Si possono usare i colori ad olio la cui diluizione è inferiore rispetto al lavaggio perché la traccia lasciata deve essere ben evidente. Con le medesime avvertenze dei punti 2 e 3 la rimozione - punto 8 - in caso di eventuali errori risulta molto semplice.
C'è chi la esegue con pennarelli, rapidograph ecc. ma queste tecniche esulano dallo scopo di questo
post.
Alcuni l'apprezzano poco perché se molto marcata produce delle linee nette e scure che restituiscono il cosiddetto
effetto fumetto. Volendo comunque si può sfumare addolcendo le linee.
Prima di concludere ti segnalo che nella sezione
Tecnica Modellistica del forum troverai altre discussioni sul tema e per tua comodità alcuni video eseguiti da utenti di MT che potranno esserti d'aiuto:
Video Tutorial: Highlighting & Dry Brushing di un Cockpit (prima parte),
Lumeggiature, lavaggi e filtri! e
Tutorial: Washing, The best technique!.
Facci conoscere l'esito delle tue sperimentazioni e buon modellismo.
microciccio