Ciao a tutti quanti, dopo una sparizione dovuta a uno stranissimo caso di superlavoro (e chi si lamenta di sti tempi???) ho finalmente rimesso le zampette nei miei (incasinatissimi) Cantieri Navali Riuniti della Scrivania...visto che grazie a una misteriosa congiunzione astrale ho sia tempo (ferie) che voglia/ispirazione.
Tra le centoottantamila cose gia iniziate che ho a spasso...ho ovviamente iniziato una "barchetta" tutta nuova, e tanto per gradire ho deciso anche di sperimentare qualche cosa di (per me) nuovissimo: resina trasparente per il mare.
La scena vede la nostra povera Palin(e)uro impegnata in una tranquilla navigazione in un mare mooolto calmo.
Veniamo al sodo, la nave la conoscete credo tutti, basti sapere che quest'anno compie 80 anni (e non li dimostra) e che è una delle piu belle golette in circolazione sul globo terraqueo.
Ovviamente modelli in scala 1/700 non ne esistono, quindi l'autocostruzione è d'obbligo. A differenza di quanto successo con la Regina Maria Pia questa volta non posso proprio dire "non c'è documentazione" o tirare a indovinare, anche perchè la Palin(e)uro è stata, per un breve periodo, casa mia...quindi non ho proprio scuse!!!!!
Comincio con due fotografie, tanto per gradire...
Sistema di costruzione dello scafo:
Ordinate e sezioni stampate su normalissima carta da fotocopie, successivamente imbevuta di cianoacrilato liquido sia sopra che sotto.

Si ritaglia il tutto con attenzione a seguire bene le linee di curvatura dello scafo, poi si monta il tutto come nel modellismo navale "classico".

e poi riempio lo spazio tra una ordinata e l'altra con la schiuma interna del "carton-plume"

Via di lime, lame e carta vetra, sgrosso il tutto e ricopro con un numero tendente a infinito di sottilissimi strati di stucco Tamiya (visto che, purtroppo, lo stucco Revell dalle mie parti non si trova piu devo accontentarmi di quel sudiciumazzo del Tamiya...sigh). quando la sagoma dello scafo è ben definita e la superficie abbastanza liscia la copro con del nastro mascherante tamiya a imitare le piastre dello scafo

Incollo sul ponte i "piani" per il successivo posizionamento degli allestimenti

Nel frattempo, a scafo "chiuso" ho cominciato a scolpire il "master" per il mare.
Primo enorme errore: la scelta del materiale. ho usato lo stucco da finestre, quella sorta di plastilina marrone che non secca praticamente MAI...e che a mie spese (strasigh) ho scoperto non comportarsi per un cappero bene con le gomme siliconiche...
comunque non lo sapevo, e ho scolpito al meglio che potevo un mare bello "ignorante e cattivo" in cui far dondolare la povera goletta, usando come base le mai troppo benedette teche della Trumpeter.

Soddisfatto del risultato, do una spruzzata di lucido acrilico per sigillare il tutto e faccio il primo tentativo di realizzare lo stampo in gomma siliconica, che fregandosene dello strato di acrilico spruzzato a protezione si ciuccia tutti gli olii possibili e immaginabili dallo stucco e va a farsi benedire.
scornato e incaspiato, rimuovo il silicone, noto con piacere che il master non ha subito danni, e stavolta lo isolo con una spruzzata di vernice da carrozziere chimica e cattiva.
tento lo stampo e stavolta riesce senza danno.
fase 2: la resina. Ho comprato (a buono prezzo) la resina "Artificial water" della Andrea Miniatures, ho fatto qualche esperimento per padroneggiare tempi di lavorazione e percentuali e ho fatto il primo tentativo di colata.
la sfiga è sempre dietro l'angolino, e cosi tra una colata e l'altra una mosca kamikaze si è autointrappolata nella resina..quindi ho estratto dallo stampo l'esperimento e mentre lo estraevo..tac! spezzato di netto.
comunque, a parte mosca e lesione non era troppo male....


Secondo tentativo, questa volta senza intrusioni animali di sorta...e non mi lamento per niente! mi piace!



prima mano di colore alla nave e test per la realizzazione delle bande bianche di scafo con striscioline di decal. funziona. bene. mi piace.
alla prossima con la realizzazione dei primi elementi dell'allestimento del ponte!!!!!!!