"Quello che so fare ancora non lo so, però quel poco che faccio lo faccio bene!" (questa è mia) "Il mio avversario è colui che ancora non sa di essere sconfitto" (...sempre mia) ”La curiosità a volte porta a sbagliare ecco perché mi faccio i caxxi miei” (…ancora mia)
Ho visto cose che voi umani non potete nemmeno immaginare...E tutti quei momenti andranno perduti come lacrime nella pioggia...
Nota: i siti linkati nei miei post hanno il solo scopo di mostrare i prodotti di cui si discute e non vogliono in alcun modo essere sollecitazioni all'acquisto.
Che Genere di Modellista?: Prediligo i Jet moderni ma non rifiuto qualche bella elica! cultore sfegatato dei velivoli IAF, perdo completamente la testa di fronte al mio amore di sempre... il mitico F-104!
"I migliori modellisti sono costantemente alla ricerca di metodi per migliorare la qualità del loro lavoro e non sono mai pienamente soddisfatti dei loro risultati" (Bill Horan)
Che Genere di Modellista?: 1:48 (aerei prevalentemente WWII ma mi piacciono anche i jet della guerra fredda, i sottomarini antichi e lo stoccafisso accomodato)
Che Genere di Modellista?: Ogni modellista con esperienza è per me un punto di riferimento, metto subito in atto quello che vedo e apprendo subito, sperando di ricreare un modello più vicino alla realtà, per quanto possibile. Modellismo è un ottimo esercizio per la mente, rafforza la logica, incita la curiosità e allena la pazienza! Il soggetto non è importante, mi basta che abbia un ala.
A questo punto non mi rimane altro da fare che chiudere le due valve della fusoliera.
Ovviamente, essendo un tamiya, non ho avuto nessun problema di sorta. E' una goduria assemblare la fusoliera con un filo di colla tappo verde e dare successivamente una leggera carteggiata per eliminare gli eccessi prodotti dall'incollaggio.
Da notare in foto il perfetto "fitting" del canopy e del Windscreen (solo appoggiati). Sono talmente precisi al millimentro, che se capovolgete il modello, restano in sede
Successivamente ho incollato gli stabilizzatori orizzontali del piano di coda.
Prima di fissarli, ho voluto dare un po' di movimento alle superfici mobili. E' una prassi che applico ormai a quasi tutti i miei modelli, soprattutto perché non sopporto lasciare tutte le superfici in posizione neutra. Altra motivazione è la coerenza con la realtà: dalla foto si può notare che le superfici mobili degli stabilizzatori erano lasciate in posizione picchiata per ragioni tecniche.
Quindi, aiutandomi con uno scriber, ho modificato il solco già presente tra superficie fissa e superficie mobile, fino ad arrivare ad una profondità tale da permettere alla superficie di flettersi verso il basso.
Di solito preferisco tagliare la plastica, ma in molti velivoli della IIWW ci sono le zone di cerniera sulle superfici di comando che devono essere ricostruite. Per questo motivo preferisco piegarle, anche se mi rendo conto che basta poco per rovinare tutto.
Da quest'ultima foto si può notare che ho rivettato per intero la deriva. Tamiya rivetta solo le superfici mobili, e non capisco la scelta sinceramente.
Poco male, perché spesso i rivetti, che nel 90% dei casi sono a testa piatta, non si vedevano neppure sotto la verniciatura.
Ma spulciando le foto d'epoca che ho trovato sulla rete, una ha particolarmente solleticato la mia attenzione
Oltre ad essere una foto bellissima, con una risoluzione strabiliante (per essere scattata nel 1944) che immortala uomo e macchina in un classico bianco e nero che la rende senza epoca,
mette in evidenza tutti quei rivetti sulla deriva.
Solitamente, le varie mani di fondo e di vernici, livellavano le teste dei rivetti con il resto della superficie. In questo caso tutto il piano di coda del P-47 è lasciato in NM.
Ma si nota palesemente che sullo stabilizzatore i rivetti si notano appena, sulla deriva invece sono molto visibili. Non ho ben chiaro il perchè le teste dei rivetti siano cosi scure, probabilmente una specie di ossidazione, non credo che sia semplice sporco.
Come contro prova, un altra foto in cui invece le teste dei rivetti sono uniformi sia sulla deriva che sullo stabilizzatore.
Infine mi sono dedicato ai trasparenti.
Mentre avevo la rivettatrice in mano ho aggiunto le viti sulla struttura del windscreen. Parlo di viti non a caso, perchè le parti trasparenti potevano essere sostituite per vari motivi, ed i rivetti non sarebbero stati tecnicamente vantaggiosi. Le viti avevano il classico inserto a croce Philips.
Quindi ho aggiunto questo particolare proprio per riprodurre un effetto simile in foto.
Piccola parentesi sullo specchietto retrovisore posto sulla sommità del windscreen, tamiya propone il tipo circolare, molto comune ma non l'unico in uso.
Infatti, visionando le varie fotografie d'epoca, ho notato che era montato indistintamente anche il tipo rettangolare (ovviamente parlando di Razorback).
Non ho ben capito sinceramente se c'è una scelta tecnica, oppure è una necessità che cambia da pilota a pilota.
Sta di fatto, che tutti i velivoli del 19th FS presentano il tipo rettangolare, in qualsiasi foto in cui sono ritratti.
Probabilmente dipendeva dai lotti di produzione.
Nella scatola tamiya sono presenti entrambi, anche se quello rettangolare lo dovete cercare nei telaietti delle stampate.
Per oggi è tutto, poco modellismo questa volta, ma sentivo la necessità di spiegare alcune scelte fatte.
-Talvolta un pensiero mi annebbia l'Io: sono pazzi gli altri, o sono pazzo io?
-Non tutto ciò che può essere contato, conta. Non tutto ciò che conta può essere contato
-Non cercare di diventare un uomo di successo, ma piuttosto un uomo di valore Albert Einstein