Finalmente ho finito il modello, dopo più di un mese (anche con diverse interruzioni).
Prima di mettere le foto, ecco cosa ho imparato:
- Forse il punto più importante: come mi si diceva sin da subito, un compressore decente fa miracoli
ma ovviamente, come dicevo anche io, è importante prima capire se è un hobby che piace per cominciare a investire su di esso.
- Non fidarti delle istruzioni nella scatola.
- Prima di incollare i pezzi, verifica che siano davvero, davvero ben adiacenti, sin da subito, perché se non fai caso al minimo dettaglio in questa fase, poi è un casino sistemarle una volta incollate e quindi ha ripercussioni su tutto quello che viene successivamente.
- Fare un modellino richiede tempo: il mio approccio iniziale, che è quello che uso con tutto, non si sposa bene con questa attività, che invece deve essere fatta passo passo, con calma (un mese e mezzo la dice tutta), assicurandosi che quello che viene prima venga portato a termine. Probabilmente la parte più bella di questo hobby è il viaggio, non l'arrivo a destinazione.
- Lo stucco deve essere assolutamente lavorato alla perfezione, altrimenti si vede moltissimo una volta verniciato: sperare che con la vernice non si noti non funziona.
- Il primer Tamiya proprio non mi piace, perché mi fa intasare l'aerografo. O forse, quando ho cominciato più di un mese fa, non avevo ancora ben chiaro come diluirlo e come gestire bene la pulizia dell'aerografo. Non lo so, ma nel dubbio ho preso il Mr Surfacer 1000. Che però è grigio e quindi già mi immagino che non capirò bene se l'ho steso o meno (un po' come il lucido, prossimo punto).
- Il marbling è fighissimo e divertente, seppur richieda un po' di tempo, però è normale chiedersi se ne valga la pena o se abbia più senso usare altre tecniche come il pre-shading e basta. Per ora però mi diverte e quindi continuerò a farlo.
- Gli aerei non si arrugginiscono.
- Colora tutto durante la fase di colorazione, senza dimenticare i dettagli.
- Non toccare il modellino quando non è asciutto, perché poi ok, puoi dire che sono segni del tempo, ma no, le impronte digitali non sono segni del tempo.
- Il lucido va messo bene, altrimenti poi ha ripercussioni sulle fasi successive, soprattutto sui lavaggi. Non è così facile come possa sembrare perché non si ha un feedback visivo immediato. Ottimo il consiglio di spararlo controluce di Aurelio, ma in casa mia significa sparare la vernice in mezzo alla stanza. Devo trovare un'altra soluzione, ma, non avendo possibilità di mettere un punto luce sul tavolo dove lavoro, devo ancora capire quale.
- Quando carteggi, non carteggiare sulle parti in rilievo perché le togli tutte.
- Non usare la colla normale per incollare le parti trasparenti, oppure usala ma con uno stuzzicadenti, perché sennò quando attacchi il pezzo poi la colla si schiaccia e si vede.
- Non incollare le parti piccoline delicatine se non all'ultimo momento, perché sennò le rompi.
- Le decal spesse sono odiose e comprerò MicroSol e MicroSet perché, come confermato da Valerio, non spinge bene sulle decal spesse.
- Fare i modellini è complesso non tanto per il lavoro da fare (che, con il tempo, si impara) quanto per la mole di informazioni che si devono (dovrebbero) raccogliere per cercare di essere fedeli all'originale. Chiaramente questo pezzo può essere modulato: si può costruire un modellino anche senza essere super-precisissimi. Dipende un po' dal livello di profondità che si vuole dare a questa attività.