, e uno di questi è proprio un P-40 dell'80° FG. La scatola che dopo vari passaggi di mano è finita a casa mia diversi anni fa,conteneva due kit e mezzo di P-40 Hasegawa
, senza ne decal ne istruzioni, ma con diversi pezzi cosparsi di ditate di colla 
. Ho scelto le mezze fusoliere conciate peggio e le ho scartavetrate per benino prima di cominciare. Un problema inatteso è stato la consistenza durissima della plastica che mi ha fatto impazzire come un matto per la minima reincisione, con l'ago che scappava da tutte le parti 
, una cosa che mi aveva vagamente innervosito..... tra l'altro le incisioni,già di suo sono finissime e non ben definite in alcuni punti. Era comunque un modello da fare "alla come viene viene", ma nonostante questo mi sono ritrovato ad utilizzare tre distinti set in resina ( mio record personale.....): interni della true detail, che avevo in casa da oltre un decennio, io li preferisco a quelli dell'aires in quanto essendo tutti in resina c'è solo da verniciare e incollare e tra l'altro sono pure belli , per via della particolare versione, mi sono visto costretto ad aggiungervi le ruote senza copricerchio dell'aires, e gli scarichi quicboost. Le decal provengono da quattro distinti fogli (stravecchi) della superscale,uno per i teschi,più insegne ,numeri bianchi e neri . Per conto mio mi sono limitato a realizzare una nuova piastra del poggiatesta e basta..... non ho nemmeno rifatto i flabelli sotto il cofano, dato che quelli che fonisce il kit non sono male, anche se sicuramente con l'aereo a terra sono generalmente più aperti. Il tettuccio molto sottile era però in un unico pezzo, per cui dopo averlo tagliato (col filo caldo), ho ristampato la parte centrale scorrevole.Dimenticavo, al momento, oltre a questo non ho altri modelli in "costruzione nascosta"
sia che fossero su prato che su terra battuta 
,il serpente già ce l'ho, magari la prossima volta faccio un E con la testa di tigre..... 
