su consiglio di un amico per un kit veloce da assemblare ho preso questo kit della hobby boss a 7,40€.
Corretto nelle linee generali presenta un abitacolo totalmente privo di dettagli, solo seggiolino e cloche, mentre la fusoliera e le ali sono in due pezzi unici veloci da assemblare ma da stuccare parecchio nelle linee di giunzione. Le decal sono per due versioni, una cinese e l'altra inglese, e penso vengano fatte dalla stessa ditta che le fa per la Trumpeter, quindi hanno il vizio di incollarsi praticamente subito e si ha poco gioco per il posizionamento, indubbio il fatto che va messo parecchio liquido per decal sotto le stesse per posizionarle meglio. Si scollano bene se l'acqua dove vengono immerse è calda.
Appena recupererò una punta adeguata vorrei forare gli scarichi e aggiungere un paio di particolari sul cofano, perchè di dettagli non ce ne sono molti.
Tettuccio in due configurazioni, aperto e chiuso, visto gli interni scarni ho optato per la seconda versione.
Per la mimetica ho cercato parecchio in giro e per quelli inviati in Cina c'è poco e quel poco che c'è è molto confuso, così lo ammetto ho utilizzato un paio di colori che mi erano avanzati per altro...

alla prox

PS: Estratto da wikipedia sulle Tigri Volanti
"Poco dopo l'entrata in guerra degli USA a seguito dell'attacco giapponese contro Pearl Harbor, un centinaio di Tomahawk Mk IIA furono prelevati da una commessa destinata alla RAF e inviati nella Cina nazionalista, dove equipaggiarono il 1st American Volunteer Group – meglio noto con il soprannome di Tigri Volanti – al comando del generale Claire Chennault.
Inizialmente inquadrati nell'aviazione della Cina nazionalista, la Chung-Hua Min-Kuo K'ung-Chün, in seguito i volontari delle Tigri Volanti entrarono regolarmente a far parte della United States Army Air Force, dove passarono sotto l'autorità della XVI Air Force. Nel periodo iniziale della guerra, tra il dicembre 1941 e il luglio 1942, quando il 1st AVG si trasformò nel 23rd Fighter Group dell'USAAF, le Tigri Volanti riuscirono a tenere testa con successo alle forze giapponesi, meglio equipaggiate e più numerose. Nonostante il P-40 fosse sostanzialmente inferiore agli aerei giapponesi, e in particolare al Mitsubishi A6M, le Tigri Volanti riuscirono a distruggere 286 velivoli nemici perdendo solo 23 uomini (anche se controlli incrociati successivi alla guerra suggeriscono che il numero di avversari abbattuti potrebbe essere apprezzabilmente minore di quello riportato).
In buona parte, questo successo fu dovuto all'innovativo approccio al combattimento aereo predicato da Chennault, il quale aveva studiato accuratamente le tattiche e l'equipaggiamento dei giapponesi, nonché le tattiche dei piloti sovietici in Cina e i punti di forza e di debolezza dei suoi stessi uomini e aerei. Gli effettivi delle Tigri Volanti non superarono mai i 62 equipaggi in condizioni di volo, e Chennault ebbe ulteriori difficoltà perché molti dei suoi volontari erano privi di una reale esperienza di combattimento; tuttavia, fu in grado di volgere questi problemi a suo vantaggio, relegando i piloti inadatti a lavori secondari e facendo in modo di disporre sempre di riserve consistenti.
La sua tattica di combattimento prevedeva di attaccare i nemici in gruppo da una quota superiore, buttandosi in picchiata su di essi per poi disimpegnarsi in fretta, evitando a tutti costi di ingaggiare un combattimento manovrato a distanza ravvicinata, poiché i P-40 non erano né altrettanto manovrabili né altrettanto numerosi degli aerei giapponesi.
Inoltre, le Tigri Volanti si avvalsero dell'importante appoggio tattico di una vasta rete di osservazione e allarme sparsa sul territorio cinese, composta di persone, telefoni, radio e linee telegrafiche che fornivano informazioni sugli attacchi nemici e dirigevano gli intercettori verso di essi, guidavano gli aiuti verso i piloti che precipitavano e indicavano agli esperti di intelligence la posizione dei relitti degli aerei nemici abbattuti."