Considerazioni su colori e nuovi prodotti
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- Che Genere di Modellista?: WW2 in Italia, Aerei Moderni
- Aerografo: si
- colori preferiti: Gunze, Tamiya
- scratch builder: no
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Considerazioni su colori e nuovi prodotti
Ultimamente sto vivendo molti problemi legati alla sperimentazione e non solo di nuovi colori e tecniche. La mia postazione attuale è in un angolo dello scantinato di casa che funge da cantina, fortunatamente dotato di finestra, ma con l’obbligo di fare meno odori possibile. Sono modellista dagli anni ’80, ma con molti periodi di stanca in cui ho lasciato questo hobby per dedicarmi ad altro. Per questo, pur rimanendo sempre aggiornato, ho sperimentato ultimamente alcuni prodotti e tecniche, spinto dalla compatibilità con l’ambiente domestico. Quello che riporto di seguito sono problemi e considerazioni emerse lavorando su alcuni modelli che vorrei condividere.
FATTORE TEMPERATURA: sembra banale, ma è uno dei fattori importanti. I colori ad aerografo devono essere diluiti molto per essere ben spruzzati e contemporaneamente il diluente deve evaporare per permettere al colore di aggrapparsi alla superficie. Se la temperatura è troppo bassa ed il solvente evapora poco, il colore tende a colare, mentre se la temperatura è molto alta il solvente evapora nel tragitto tra l’aerografo e la superficie, lasciando una finitura rugosa ed intasando la duse ed il cappellotto dell’aerografo. Temperatura ottimale di circa 20/24°C. I colori a smalto (Humbrol, Molak, Model Master) sono i meno sensibili in quanto hanno un solvente molto volatile (white spirit o similare). I colori acrilici con solvente alcoolico (Gunze, Tamiya) sono più sensibili e richiedono temperature di almeno 18°C, mentre a temperature superiori ai 24°C è opportuno utilizzare un retarder. I colori vinilici (Vallejo Model Air, Italeri) sono molto sensibili e richiedono una temperatura elevata perché il loro diluente acquoso è poco volatile e tende a far colare il colore (fenomeno che si manifesta sotto i 18°C – richiedendo l’uso di una stufetta elettrica per scaldare il locale ed un flusso caldo per eseguire l’asciugatura).
COLORI ENAMEL HUMBROL: Attualmente vengono prodotti in Cina perché l’humbrol è parte del gruppo Hobbyco. La qualità è nettamente inferiore rispetto ai colori prodotti fino agli anni ’80. I materiali attualmente utilizzati portano a tempi di asciugatura lunghi e superfici che denotano la poca finezza del pigmento, oltre ad un aumento dell’odore emanato dal legante durante l’asciugatura. Si comportano bene sia ad aerografo che a pennello. Buon aggrappaggio. Reggono molto bene le mascherature. Sono insensibili a prodotti come Maskol e liquidi emolienti delle decal. Resistono bene alla carteggiatura leggera della superficie. Vernici trasparenti lucide/opache presentavano degli ingiallimenti nel tempo e produzioni di infiorescenze che rovinavano negli anni le superfici verniciate. Metalizzer (metal Cote), facili da utilizzare, ma non più in produzione.
COLORI ENAMEL MOLAK: prodotti in Italia dal Colorificio Gandola, gli smalti sono sempre stati dei cloni dell’Humbrol. Negli anni ’80 facevano concorrenza agli Humbrol, poi sono spariti dal mercato. Buon aggrappaggio. Reggono molto bene le mascherature. Sono insensibili a prodotti come Maskol e liquidi emolienti delle decal. Resistono bene alla carteggiatura leggera della superficie. Vernici trasparenti lucide/opache presentavano degli ingiallimenti nel tempo e produzioni di infiorescenze che rovinavano negli anni le superfici verniciate. Odore simile agli Humbrol.
COLORI ENAMEL MODEL MASTER: Colori a smalto prodotti dalla Testor ed importati in Italia dalla Italeri. Rispetto agli Humbrol hanno una qualità nettamente superiore, con finitura superficiale paragonabile ai Gunze. Si comportano ottimamente a pennello ed aerografo, sempre molto “sinceri” e prevedibili con diluizioni standard al 30%/50% con White Spirit o diluente sintetico. Aggrappano molto bene e si asciugano velocemente. Poco sensibili alle variazioni di temperatura, anche se lavorano a livello ottimale attorno ai 20/22°C. La serie Model Master II ha molti colori secondo il Federal Standard molto fedeli. L’unico difetto (come molti smalti) l’odore. Buon aggrappaggio. Reggono molto bene le mascherature. Sono insensibili a prodotti come Maskol e liquidi emolienti delle decal. Resistono bene alla carteggiatura leggera della superficie. Metalizzer, facili da utilizzare, ma poco reperibili.
COLORI ACRILICI GUNZE: Ottimi ad aerografo, pigmento molto fine, difficili da utilizzare a pennello (l’uso del retarder è fondamentale) ed un comportamento non sempre prevedibile tra uso ad aerografo ed a pennello (nel senso che ritocchi a pennello su una superficie colorata ad aerografo portano a differenze cromatiche evidenti – pur utilizzando il medesimo colore). Alcune tinte, vendute secondo Federal Standard, sono poco fedeli. Utilizzando come diluente l’alcool isopropilico, molto volatile, riescono a comportarsi abbastanza bene rispetto alla temperatura, anche se sotto i 18°C tendono rapidamente a colare e sopra i 25°C asciugano troppo velocemente. Da utilizzare il retarder con percentuali variabili rispetto alla temperatura. Odore fastidioso di alcool non meno di quello del diluente sintetico. L’acqua da utilizzare solo per la pulizia dell’aerografo e del pennello. Discreto aggrappaggio. Reggono le mascherature, ma con attenzione. Non presentano particolari problemi a contatto con prodotti come Maskol e liquidi emolienti delle decal. Carteggiatura della superficie con molta attenzione. Colori metalizzati poco realistici. Ottime le vernici trasparenti lucide ed opache.
COLORI ACRILICI TAMIYA: Come i Gunze, ma hanno poche tinte aeronautiche e richiedono varie misture non sempre agevoli. Diluizioni consigliate 20% alcool isopropilico ed 80% colore. L’acqua da utilizzare solo per la pulizia dell’aerografo e del pennello. Discreto aggrappaggio. Odore fastidioso di alcool non meno di quello del diluente sintetico. Reggono le mascherature, ma con attenzione. Non presentano particolari problemi a contatto con prodotti come Maskol e liquidi emolienti delle decal. Carteggiatura della superficie con molta attenzione. Colori metalizzati poco realistici.
COLORI VINILICI VALLEJO AIR: Colori prodotti dalla Vallejo, reperibili in Italia in un numero esiguo di negozi oppure direttamente dalla Ripa srl di Milano. Sono a base di acqua con legante vinilico, con pigmento fine e già diluiti per uso con aerografo. La gamma di colori è discreta, anche se rivolta più ai settori dei mezzi corazzati che degli aerei. Tinte sia standard che FS ed RLM con alcuni dubbi sulla fedeltà. I colori devono essere leggermente diluiti con il loro diluente (una sorta di acqua e vinavil). La pulizia dell’aerografo deve avvenire con acqua e poi un prodotto pulente come Purawipe di Dr Toffano. Sono poco aggrappanti, lasciano una finitura fine ma liscia, con una sensazione di gommosità. Hanno necessità di almeno 1 o 2 giorni per asciugarsi completamente. Sono molto sensibili alla temperatura e sotto i 20°C tendono a colare. Hanno una ottima capacità coprente, ma un basso aggrappaggio. Sono molto sensibili alle mascherature che tendono a strappare il colore. Non resistono alla carteggiatura della superficie, anche se leggera, tendendo a staccarsi dal supporto e rovinarsi. Maskol e liquidi emolienti delle decal da utilizzare con molta attenzione. Vantaggio nell’assenza di qualsiasi odore.
COLORI VINILICI ITALERI: Colori prodotti dalla Vallejo e commercializzati con marchio Italeri, sono disponibili facilmente in Italia e si presentano in barattoli di forma cilindrica. Le tinte sono più ampie di quelle dei Vallejo Air e hanno una buona fedeltà cromatica, sicuramente superiore agli equivalenti colori FS di Gunze. Sono molto densi e adatti all’utilizzo a pennello. Sono in grado (con pennello a setole morbide ed una leggera diluizione ad acqua) di ottenere finiture paragonabili a quelle ottenute ad aerografo. Per un uso con aerografo è necessario diluirli con 1/3 colore, 1/3 diluente Italeri (praticamente un “latte” formato da acqua e vinavil) ed 1/3 acqua. La pulizia dell’aerografo deve avvenire con acqua e poi con un prodotto pulente come Purawipe di Dr Toffano. Sono molto coprenti e sensibili alla temperatura, necessitando di averla ad almeno 22°C per evitare colature. Richiedono tempi di asciugatura di circa 2 giorni. Hanno una ottima capacità coprente, ma un basso aggrappaggio. Sono molto sensibili alle mascherature che tendono a strappare il colore. Non resistono alla carteggiatura della superficie, anche se leggera, tendendo a staccarsi dal supporto e rovinarsi. Maskol e liquidi emolienti delle decal da utilizzare con molta attenzione. Vantaggio nell’assenza di qualsiasi odore.
CERA LUCIDA FUTURE: E’ il prodotto più discusso e controverso. Da oltre 10 anni le riviste lo declamano come prodotto “innovativo”, in realtà è una cera autolivellante per pavimenti prodotta negli USA, con base acrilica ed odore (persistente) di pesca. Avendo una base di acqua ed ammoniaca è molto sensibile alla temperatura che deve essere di circa 22°C o maggiore. Può essere spruzzata direttamente così com’è, ma con attenzione perché essendo molto densa tende a non aggrappare e colare. I tempi di asciugatura sono di 1 giorno almeno. Essendo un fluido autolivellante è ottimo per essere utilizzato per “glassare” i tettucci e le parti trasparenti. E’ molto sensibile ai prodotti emolienti delle decal (in particolare il Mr. Mark Softer) che la rende biancastra in quanto il liquido Gunze possiede ammoniaca. Le parti rese biancastre ritornano lucide con una nuova applicazione della Future, eccetto le parti trasparenti (non scontornate) delle decal trattate con tali liquidi. Molto sensibile a prodotti come il Maskol (lattice sciolto in ammoniaca). Invecchiamenti con colori acrilici, anche ad aerografo tendono a far sciogliere la cera con effetti disastrosi. Sono molto sensibili alle mascherature che tendono a strappare il colore. Non resistono alla carteggiatura della superficie, anche se leggera, tendendo a staccarsi dal supporto e rovinarsi.
Se qualcuno ha qualche commento ed aggiunta da fare …
FATTORE TEMPERATURA: sembra banale, ma è uno dei fattori importanti. I colori ad aerografo devono essere diluiti molto per essere ben spruzzati e contemporaneamente il diluente deve evaporare per permettere al colore di aggrapparsi alla superficie. Se la temperatura è troppo bassa ed il solvente evapora poco, il colore tende a colare, mentre se la temperatura è molto alta il solvente evapora nel tragitto tra l’aerografo e la superficie, lasciando una finitura rugosa ed intasando la duse ed il cappellotto dell’aerografo. Temperatura ottimale di circa 20/24°C. I colori a smalto (Humbrol, Molak, Model Master) sono i meno sensibili in quanto hanno un solvente molto volatile (white spirit o similare). I colori acrilici con solvente alcoolico (Gunze, Tamiya) sono più sensibili e richiedono temperature di almeno 18°C, mentre a temperature superiori ai 24°C è opportuno utilizzare un retarder. I colori vinilici (Vallejo Model Air, Italeri) sono molto sensibili e richiedono una temperatura elevata perché il loro diluente acquoso è poco volatile e tende a far colare il colore (fenomeno che si manifesta sotto i 18°C – richiedendo l’uso di una stufetta elettrica per scaldare il locale ed un flusso caldo per eseguire l’asciugatura).
COLORI ENAMEL HUMBROL: Attualmente vengono prodotti in Cina perché l’humbrol è parte del gruppo Hobbyco. La qualità è nettamente inferiore rispetto ai colori prodotti fino agli anni ’80. I materiali attualmente utilizzati portano a tempi di asciugatura lunghi e superfici che denotano la poca finezza del pigmento, oltre ad un aumento dell’odore emanato dal legante durante l’asciugatura. Si comportano bene sia ad aerografo che a pennello. Buon aggrappaggio. Reggono molto bene le mascherature. Sono insensibili a prodotti come Maskol e liquidi emolienti delle decal. Resistono bene alla carteggiatura leggera della superficie. Vernici trasparenti lucide/opache presentavano degli ingiallimenti nel tempo e produzioni di infiorescenze che rovinavano negli anni le superfici verniciate. Metalizzer (metal Cote), facili da utilizzare, ma non più in produzione.
COLORI ENAMEL MOLAK: prodotti in Italia dal Colorificio Gandola, gli smalti sono sempre stati dei cloni dell’Humbrol. Negli anni ’80 facevano concorrenza agli Humbrol, poi sono spariti dal mercato. Buon aggrappaggio. Reggono molto bene le mascherature. Sono insensibili a prodotti come Maskol e liquidi emolienti delle decal. Resistono bene alla carteggiatura leggera della superficie. Vernici trasparenti lucide/opache presentavano degli ingiallimenti nel tempo e produzioni di infiorescenze che rovinavano negli anni le superfici verniciate. Odore simile agli Humbrol.
COLORI ENAMEL MODEL MASTER: Colori a smalto prodotti dalla Testor ed importati in Italia dalla Italeri. Rispetto agli Humbrol hanno una qualità nettamente superiore, con finitura superficiale paragonabile ai Gunze. Si comportano ottimamente a pennello ed aerografo, sempre molto “sinceri” e prevedibili con diluizioni standard al 30%/50% con White Spirit o diluente sintetico. Aggrappano molto bene e si asciugano velocemente. Poco sensibili alle variazioni di temperatura, anche se lavorano a livello ottimale attorno ai 20/22°C. La serie Model Master II ha molti colori secondo il Federal Standard molto fedeli. L’unico difetto (come molti smalti) l’odore. Buon aggrappaggio. Reggono molto bene le mascherature. Sono insensibili a prodotti come Maskol e liquidi emolienti delle decal. Resistono bene alla carteggiatura leggera della superficie. Metalizzer, facili da utilizzare, ma poco reperibili.
COLORI ACRILICI GUNZE: Ottimi ad aerografo, pigmento molto fine, difficili da utilizzare a pennello (l’uso del retarder è fondamentale) ed un comportamento non sempre prevedibile tra uso ad aerografo ed a pennello (nel senso che ritocchi a pennello su una superficie colorata ad aerografo portano a differenze cromatiche evidenti – pur utilizzando il medesimo colore). Alcune tinte, vendute secondo Federal Standard, sono poco fedeli. Utilizzando come diluente l’alcool isopropilico, molto volatile, riescono a comportarsi abbastanza bene rispetto alla temperatura, anche se sotto i 18°C tendono rapidamente a colare e sopra i 25°C asciugano troppo velocemente. Da utilizzare il retarder con percentuali variabili rispetto alla temperatura. Odore fastidioso di alcool non meno di quello del diluente sintetico. L’acqua da utilizzare solo per la pulizia dell’aerografo e del pennello. Discreto aggrappaggio. Reggono le mascherature, ma con attenzione. Non presentano particolari problemi a contatto con prodotti come Maskol e liquidi emolienti delle decal. Carteggiatura della superficie con molta attenzione. Colori metalizzati poco realistici. Ottime le vernici trasparenti lucide ed opache.
COLORI ACRILICI TAMIYA: Come i Gunze, ma hanno poche tinte aeronautiche e richiedono varie misture non sempre agevoli. Diluizioni consigliate 20% alcool isopropilico ed 80% colore. L’acqua da utilizzare solo per la pulizia dell’aerografo e del pennello. Discreto aggrappaggio. Odore fastidioso di alcool non meno di quello del diluente sintetico. Reggono le mascherature, ma con attenzione. Non presentano particolari problemi a contatto con prodotti come Maskol e liquidi emolienti delle decal. Carteggiatura della superficie con molta attenzione. Colori metalizzati poco realistici.
COLORI VINILICI VALLEJO AIR: Colori prodotti dalla Vallejo, reperibili in Italia in un numero esiguo di negozi oppure direttamente dalla Ripa srl di Milano. Sono a base di acqua con legante vinilico, con pigmento fine e già diluiti per uso con aerografo. La gamma di colori è discreta, anche se rivolta più ai settori dei mezzi corazzati che degli aerei. Tinte sia standard che FS ed RLM con alcuni dubbi sulla fedeltà. I colori devono essere leggermente diluiti con il loro diluente (una sorta di acqua e vinavil). La pulizia dell’aerografo deve avvenire con acqua e poi un prodotto pulente come Purawipe di Dr Toffano. Sono poco aggrappanti, lasciano una finitura fine ma liscia, con una sensazione di gommosità. Hanno necessità di almeno 1 o 2 giorni per asciugarsi completamente. Sono molto sensibili alla temperatura e sotto i 20°C tendono a colare. Hanno una ottima capacità coprente, ma un basso aggrappaggio. Sono molto sensibili alle mascherature che tendono a strappare il colore. Non resistono alla carteggiatura della superficie, anche se leggera, tendendo a staccarsi dal supporto e rovinarsi. Maskol e liquidi emolienti delle decal da utilizzare con molta attenzione. Vantaggio nell’assenza di qualsiasi odore.
COLORI VINILICI ITALERI: Colori prodotti dalla Vallejo e commercializzati con marchio Italeri, sono disponibili facilmente in Italia e si presentano in barattoli di forma cilindrica. Le tinte sono più ampie di quelle dei Vallejo Air e hanno una buona fedeltà cromatica, sicuramente superiore agli equivalenti colori FS di Gunze. Sono molto densi e adatti all’utilizzo a pennello. Sono in grado (con pennello a setole morbide ed una leggera diluizione ad acqua) di ottenere finiture paragonabili a quelle ottenute ad aerografo. Per un uso con aerografo è necessario diluirli con 1/3 colore, 1/3 diluente Italeri (praticamente un “latte” formato da acqua e vinavil) ed 1/3 acqua. La pulizia dell’aerografo deve avvenire con acqua e poi con un prodotto pulente come Purawipe di Dr Toffano. Sono molto coprenti e sensibili alla temperatura, necessitando di averla ad almeno 22°C per evitare colature. Richiedono tempi di asciugatura di circa 2 giorni. Hanno una ottima capacità coprente, ma un basso aggrappaggio. Sono molto sensibili alle mascherature che tendono a strappare il colore. Non resistono alla carteggiatura della superficie, anche se leggera, tendendo a staccarsi dal supporto e rovinarsi. Maskol e liquidi emolienti delle decal da utilizzare con molta attenzione. Vantaggio nell’assenza di qualsiasi odore.
CERA LUCIDA FUTURE: E’ il prodotto più discusso e controverso. Da oltre 10 anni le riviste lo declamano come prodotto “innovativo”, in realtà è una cera autolivellante per pavimenti prodotta negli USA, con base acrilica ed odore (persistente) di pesca. Avendo una base di acqua ed ammoniaca è molto sensibile alla temperatura che deve essere di circa 22°C o maggiore. Può essere spruzzata direttamente così com’è, ma con attenzione perché essendo molto densa tende a non aggrappare e colare. I tempi di asciugatura sono di 1 giorno almeno. Essendo un fluido autolivellante è ottimo per essere utilizzato per “glassare” i tettucci e le parti trasparenti. E’ molto sensibile ai prodotti emolienti delle decal (in particolare il Mr. Mark Softer) che la rende biancastra in quanto il liquido Gunze possiede ammoniaca. Le parti rese biancastre ritornano lucide con una nuova applicazione della Future, eccetto le parti trasparenti (non scontornate) delle decal trattate con tali liquidi. Molto sensibile a prodotti come il Maskol (lattice sciolto in ammoniaca). Invecchiamenti con colori acrilici, anche ad aerografo tendono a far sciogliere la cera con effetti disastrosi. Sono molto sensibili alle mascherature che tendono a strappare il colore. Non resistono alla carteggiatura della superficie, anche se leggera, tendendo a staccarsi dal supporto e rovinarsi.
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Re: Considerazioni su colori e nuovi prodotti
Molto interessante Michele, ti ringrazio per aver condiviso le tue esperienze
Anche a me piace molto sperimentare anzi credo che sia la cosa più stimolante; aggiungo alle tue ricche considerazioni che i Gunze Aqueous color e Tamiya Acrilic sono diluibili anche con il Laquer thinner Tamiya o con il Mr.leveling Thinner senza perdere le loro proprietà.
Forse sarà stato un errore di battitura, le proporzioni di diluizione ottimali sono pari a circa 60-80% thinner versus 40-20% colore, bensì il contrario
Inoltre i Vallejo Air si diluiscono bene anche con l'X-20A ed il retarder è caldamente consigliato con i Tamiya.
Sarebbe interessante capire se i colori acrilici Italeri sono della stessa chimica dei Vallejo Air oppure uguali ai Vallejo Model Color.
Anche per gli acrilici vinilici è consigliabile un retarder del tipo Slow Dry Fluid della Liquitex o quello della Maimeri in confezione bianca ed azzurra(non ricordo il nome)

Anche a me piace molto sperimentare anzi credo che sia la cosa più stimolante; aggiungo alle tue ricche considerazioni che i Gunze Aqueous color e Tamiya Acrilic sono diluibili anche con il Laquer thinner Tamiya o con il Mr.leveling Thinner senza perdere le loro proprietà.
Forse sarà stato un errore di battitura, le proporzioni di diluizione ottimali sono pari a circa 60-80% thinner versus 40-20% colore, bensì il contrario

Inoltre i Vallejo Air si diluiscono bene anche con l'X-20A ed il retarder è caldamente consigliato con i Tamiya.
Sarebbe interessante capire se i colori acrilici Italeri sono della stessa chimica dei Vallejo Air oppure uguali ai Vallejo Model Color.
Anche per gli acrilici vinilici è consigliabile un retarder del tipo Slow Dry Fluid della Liquitex o quello della Maimeri in confezione bianca ed azzurra(non ricordo il nome)
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Re: Considerazioni su colori e nuovi prodotti
Il Mr Levelling Thinner e l'X20A sono praticamente la stessa cosa, ovvero alcool isopropilico che si trova facilmente nei negozi di belle arti. Il retarder, oltre che a far lavorare al meglio i colori acrilici ad aerografo è indispensabile per renderli fluidi a pennello. Con una buyopna dosa di retarder i Gunze e Tamiya diventano addomesticabili anche a pennello.
Cos'è il Laquer thinner Tamiya ? Attenzione all'uso di vernici "lacche" con i colori enamel/acrilici/vinilici perchè hanno un solvente molto aggressivo. Anni addietro un negoziante mi diede una bomboletta Tamiya di verlice lucida dicendo che si poteva utilizzare al posto delle normali vernici. Avendo tutte le scritte in giapponese sono andato di fiducia e ho spruzzato una bella finitura mimetica. Il risultato è stato che la lacca ha sollevato completamente il colore, ovvero un ottimo sverniciatore!
Il rapporto colore 80% e 20% thinner X20A dei tamya è consigliato dalla Tamiya stessa sul loro catalogo. La diluizione 70% colore - 30% thinner la Tamiya consiglia per finitura semilucida.
Gli Italeri ed i Vallejo Model Color e Vallejo Air sono esattamente la stessa cosa. Su un modello ho spruzzato questi colori e la finitura finale era la stessa, indistinguibile.
Cos'è il Laquer thinner Tamiya ? Attenzione all'uso di vernici "lacche" con i colori enamel/acrilici/vinilici perchè hanno un solvente molto aggressivo. Anni addietro un negoziante mi diede una bomboletta Tamiya di verlice lucida dicendo che si poteva utilizzare al posto delle normali vernici. Avendo tutte le scritte in giapponese sono andato di fiducia e ho spruzzato una bella finitura mimetica. Il risultato è stato che la lacca ha sollevato completamente il colore, ovvero un ottimo sverniciatore!
Il rapporto colore 80% e 20% thinner X20A dei tamya è consigliato dalla Tamiya stessa sul loro catalogo. La diluizione 70% colore - 30% thinner la Tamiya consiglia per finitura semilucida.
Gli Italeri ed i Vallejo Model Color e Vallejo Air sono esattamente la stessa cosa. Su un modello ho spruzzato questi colori e la finitura finale era la stessa, indistinguibile.
Re: Considerazioni su colori e nuovi prodotti
Caiao Michele,in altre parole gli acrilici gunze-tamiya puoi diluirli con la nitro con ottimi risultati...a scapito della tossicita'....!.ciao Enrico.Per la diluizione è corretto quanto affermato da Aurelio.Ciao Enrico. 

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Re: Considerazioni su colori e nuovi prodotti
Ciao
ottima elencazione grazie!!!
saluti
ottima elencazione grazie!!!
...di certo la vita era più facile allora: due passate di Humbrol (anzi di molak che costavano meno) a pennello.... bottiglione di acquaragia della ferramenta.... un tipo di colla liquida.... un tipo di stucco... niente aftermarketmiki68 ha scritto:Sono modellista dagli anni ’80

saluti
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Re: Considerazioni su colori e nuovi prodotti
Ho provato oggi ad aerografare un pigmento Gunze diluito con nitro....
Devo dire che l'esperienza è stata decisamente positiva...
Il dubbio è: a parte il discorso tissicità, ci sono altre problematiche di cui tener conto?



Devo dire che l'esperienza è stata decisamente positiva...
Il dubbio è: a parte il discorso tissicità, ci sono altre problematiche di cui tener conto?
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Re: Considerazioni su colori e nuovi prodotti
Altre problematiche non le ho riscontrate quando ho fatto la prova io. Dalla mia esperienza non ho visto grandi vantaggi nel diluire i Gunze con la nitro... alla fine si comportano più o meno allo stesso modo di quando vengono diluiti con alcool.skorpio73 ha scritto: Il dubbio è: a parte il discorso tissicità, ci sono altre problematiche di cui tener conto?
Tu che impressioni hai avuto?

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Re: Considerazioni su colori e nuovi prodotti
A me è sembrato meno incline all'effetto "ragnatela" a parità di rapporto di diluizione e un pelino più coprente, almeno a confronto con l'alcool bianco... In generale mi è sembrato meglio gestibile rispetto agli altri diluenti