Per rendere meno traumatico il passaggio da una superfice assorbente come la carta ad una impermeabile come la plastica usa come secondo step esercitativo un pannello di plexiglass delle misure di un A3 verniciato di bianco opaco spray a bomboletta( quelle che vende la ferramenta da 3-4 €).
Ripeti gli stessi esercizi fatti sul cartoncino utilizzando la china.
Su un secondo pannello utilizza i Tamiya a queste diluizioni e pressioni:
70% e 0.7 bar, poi 0.5 bar
80% e 0.5 bar, poi 0.3 bar
90% e 0.5 bar, poi 0.3 e 0.2 bar
IWATA...Nothing else for successful goals!
<<L'uomo è la misura di tutte le cose, di quelle che sono in quanto sono e di quelle che non sono in quanto non sono.>>
[Πρωταγόρας - Protagora 486-411 a.C.]
Ciao,
dopo aver acquistato tutta la prima attrezzatura per l'aerografo sono riuscito finalmente ad avere un po' di tempo per fare la mia prima prova (aerografo Fengda183 da 0,3).
Come consigliato da Aurelio ho acquistato un inchiostro di china nero della W&N e fogli di cartoncino. Ho versato l'inchiostro puro nella coppetta e spruzzato a 0,5 bar.
La prima cosa che volevo fare era partire facendo dei punti, ma sin da subito, appena aperta l'aria con il trigger ed aver iniziato a tirare indietro pian piano per capire come e quando l'inchiostro iniziasse ad uscire, sono iniziati i problemi.
L'inchiostro ha disegnato un puntino tutto frastagliato sulla carta, fatto di microscopici puntini. Ho provato allora fare delle linee, più o meno grosse, più o meno da vicino, ma sempre con lo stesso effetto nuvola molto marcato (le foto non sono sfocate!!). Mi aspettavo un tratto pieno, più o meno fine rispetto alla distanza di spruzzo.
Ho pensato di allungare un po' l'inchiostro con acqua ma la situazione non è migliorata minimamente. Addirittura, non so per qualche mio errore, la penna ha iniziato a scrivere anche solo con il trigger dell'aria premuto! Questa si è disegnata con la punta vicinissima alla carta e solo l'aria aperta!
Ho pensato a questo punto che la penna avesse qualcosa che non andasse, che magari nel montare la duse e l'ago da 0,3 (il kit arrivava con la 0,5 montata) avessi magari non inserito bene l'ago nella duse e questo lasciasse un varco aperto per il colore... Allora ho smontato tutto, pulito e rimontato con cura e facendo attenzione che tutto fosse chiuse e ben messo.
La punta dell'ago era bella sporca.
Riprovo allora sempre con la china pura. Nessun cambiamento nello spruzzo, sempre i puntini e quando vado ad aggiungere acqua, di nuovo il colore esce solo con l'aria!
Mi sono chiesto allora se stessi sbagliando qualcosa e nonostante mi fosse stato consigliato di iniziare ad impratichirmi con la china ho deciso di provare con un Tamiya, l' XF1.
Ripulito l'aerografo ho diluito il Tamiya in un bicchierino al 70% (10 gocce di colore e 23 di X20A). Ero molto fiducioso, imposto la pressione a 0,7 BAR e..... niente esattamante lo stesso risultato!! Il tratto leggermente più pulito della china ma non pieno e sempre con questo fastidiosissimo alone attorno di puntini! (anche qui foto non sfocate!!)
Nel pieno della frustrazione, prima di ripulire e chiudere tutto ho preso un cucchiaio di plastica e provato velocemente con rapide passate in successione (consapevolmente senza attendere tra una passata e l'altra). In realtà devo dire che nonostante tutto qui l'effetto finale mi sembra ben coprente e satinato.
Vi chiedo di potermi aiutare. Che cosa può essere, cosa sto sbagliando?? E' la prima volta che uso un aerografo.
PS: è normale che alla fine della sessione ci sia sempre una goccia di glicerina sopra il buchino di sfogo del manometro??
Ciao Simone, purtroppo questi problemi di overspray trovano 3 cause:
Diluizione bassa
Pressione bassa
Duse lacerata
Avendo tra le mani un Fengda la qualità della nebulizzazione, anche quando lo strumento è meccanicamente ok, è purtroppo mediocre.
Prova a montare il set da 0.5 e fare nuovamente delle prove.
Tu ci sarai a Verona?
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Ciao Aurelio,
avendo visto e letto qualcosa su internet sembrava anche a me un problema di diluizione/pressione. Pur essendo alle prime armi però sui valori sono abbastanza sicuro.
China pura e 0,5bar.
Tamiya al 70% (col contagocce è matematica...) e 0,7bar.
Il manometro l’ho appena installato ed è a bagno di glicerina con scala a 2,5. Spero sia preciso quindi.
Ieri sera dopo l’ultima prova e la pulizia, nel rimontarlo mi sono reso conto che la vite del pezzo che tiene l’ago e si attacca nella parte posteriore al trigger (scusami non so proprio come chiamarla) non era del tutto avvitata. Magari anche per questo dopo un po’ usciva inchiostro in modo continuo solo con la sola aria, perché la punta dell’ago non chiudeva perfettamente (a dir la verità questo problema lo ha fatto solo nelle prime due prove con la china e non col Tamiya...).
Oggi proverò comunque di nuovo utilizzando anche pressioni un po’ più alte e proverò a rimontare la 0,5 che era originariamente montata sulla penna (ho anche una 0,8...). Vediamo che succede. Mi consigli di riprovare con la china o col Tamiya?
Sono consapevole dei limiti dei Fengda ma questo risultato non posso ascriverlo che ad un problema che devo assolutamente risolvere. Avevo oltretutto preso questo 183 perché con la duse ad interferenza e non avvitata sperando di non avere problemi. Leggo di tanti che usano in modo più che soddisfacente i Fengda e per iniziare non volevo lanciarmi su penne costose e complesse. Devo trovare la soluzione a questa.
Parti con la china e pressione 0.5 bar con la duse da 0.5 e man mano aumenti la pressione se il problema dell'overspray persiste. Prova anche a filtrare la china con una calza da donna, per essere sicuro che non ci siano grumi da "anzianità".
Poi prova con il tamiya.
Se riesci, posteresti una foto ravvicinata della punta della duse e dell'ago da 0.3, separati tra loro
Per Verona ti aspetto allo stand di MT, allora.
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Innanzitutto parto con alcune foto di ago e duse da 0,3. A mio parere sembrano apposto ma dimmi tu se riesci a percepire qualcosa dalle immagini....
Ho rifatto le prove con la china (anche filtrandola) a pressioni diverse (0,5 - 0,7 - 1,0) sia con la duse da 0,3 che da 0,5 ma direi che la situazione non è migliorata, forse un po' più attenuato con 1 bar ma sempre molto presente.
Sono poi tornato con la duse da 0,3 ed ho provato il nero Tamiya questa volta diluito all' 80%, sempre a pressioni diverse.
Questa volta devo dire che qualcosa di meglio è venuto fuori, soprattutto dagli 0,7 bar in su.
A questo punto non so che fare. Tu pensi che ci possa essere un problema tecnico (comunque i giorni per restituirlo sono scaduti) ?
O devo provare ad usarlo con queste diluzioni?
A Verona passerò di sicuro dallo stand per salutarvi e conoscervi! Può avere senso che porti l'aerografo per una controllo da vicino dello specialista?
Che Genere di Modellista?: Prediligo i Jet moderni ma non rifiuto qualche bella elica! cultore sfegatato dei velivoli IAF, perdo completamente la testa di fronte al mio amore di sempre... il mitico F-104!
A me la situazione non sembra così disperata Simone, anzi. In particolare nelle prove fatte con pressione a 0,7 bar il tratto mi sembra abbastanza pulito.
Molto dipende anche da quanto allontani l'aerografo dalla superficie che stai verniciando... più sei distante, più overspray ottieni. Al contrario, più sei vicino (a volte si lavora anche senza corona, la "ghiera" che copre la parte finale dell'ago), più la linea è netta... come se stessi scrivendo.
Ripeto... a me sembra in regola.
I problemi di fuoriuscita del colore anche col trigger in posizione di "riposo" possono dipendere da due fattori: ago non completamente a battuta o copri duse/altro componente lento. Mi pare di aver capito che hai riscontrato che il copri duse, appunto, non fosse ben serrato...
La diluizione dei Tamiya andava già bene... ma prova ad aumentare ancora il diluente stabilizzando la pressione a 0,8 bar (la misurazione si fa sotto sforzo, ricordalo sempre)... e prosegui con le prove. Puoi spingerti fino al 90%... il bello dei Tamiya/Gunze è che reggono benissimo le diluizioni estreme.
Per ultimo... è normale che la glicerina possa uscire... molto dipende dalla temperatura ambientale.
"I migliori modellisti sono costantemente alla ricerca di metodi per migliorare la qualità del loro lavoro e non sono mai pienamente soddisfatti dei loro risultati" (Bill Horan)
Ciao Simone, anche io ho le stesse sensazioni di Valerio a valle del tuo ultimo post, molto ben organizzato e chiarissimo nelle info dei settaggi.
Per ridurre l'overspray e realizzare linee sottili, devi essere veloce e molto vicino alla superfice, non più di 1 cm.
A Verona se verrai portala l'aeropenna, mi troverai allo stand di MT.
Se ti avanzerà un po' di tempo ti farò provare anche l'Iwata Eclipse HP-CS e la Badger S.O.T.AR.
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Ciao Aurelio e Valerio,
grazie ad entrambi per il vostro tempo e per le delucidazioni. Sono contento di sentire che a vostro parere la performance della penna sia corretta (restando ovviamente nei limiti dei Fengda).
Quello che adesso devo iniziare a capire è come utilizzare l'aerografo per riempire delle aree dei modelli (fusoliere, ali, interni cockpit): se mi avvicino molto l'overspray tende a sparire ma disegno linee sottili, se mi allontano copro aree più grandi ma con overspray.
Per fortuna il problema della fuoriuscita di colore con trigger a riposo non si è mai verificata con i Tamiya ma solo con la china.
Ci vediamo di sicuro Domenica mattina a Verona. Proprio adesso che sono anche un nuovo socio non posso mancare di passare dallo stand di MT!
Che Genere di Modellista?: Prediligo i Jet moderni ma non rifiuto qualche bella elica! cultore sfegatato dei velivoli IAF, perdo completamente la testa di fronte al mio amore di sempre... il mitico F-104!
Per le grandi superfici non portarti a più di 20 cm di distanza dal modello e diluisci molto... così eviterai anche l'effetto "cipria", ovvero la creazione di polvere di vernice che arriva già secca sulle superfici e crea una finitura non omogenea.
Come ulteriore prevenzione dovresti utilizzare anche il paint retarder... o il Mr.Leveling Thinner (meglio).
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