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siderum_tenus
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La nascita della passione per il modellismo!

Messaggio da siderum_tenus »

Ciao a tutti,

Ho il piacere di aprire questo topic raccontando la mia piccola esperienza personale per quanto riguarda il racconto di come è nata la passione modellistica.

In realtà, nel mio caso, la nascita della passione per l'aviazione (specialmente quella militare) ha preceduto quella modellistica.

Durante l'infanzia, ricordo di aver montato (limitandomi al mero incollaggio, senza che mi passasse neanche per il cervello l'idea di verniciarlo :-D ) un paio di F-104 in '72 (uno credo fosse Revell: il kit comprendeva anche i figurini che trasportavano un Sidewinder) ed un Viggen (tentativo quest'ultimo abortito in quanto ex post mi resi conto di aver montato la struttura dorsale del biposto, mentre volevo realizzare il single seat, finendo per non riuscire a proseguire il montaggio :-sbraco ).

Nel 1987, ad inizio novembre (se la memoria non mi inganna) vidi "Top Gun" al cinema (questa fu la prima visione, cui ne sono seguite svariate decine, una delle quali in inglese ed una in tedesco: tanto, conoscendolo a memoria, la lingua era ormai irrilevante :-prrrr ), ed acquistai un Tornado ESCI da regalare a mio fratello. Quest'ultim non avrebbe potuto essere meno interessato ad un simile regalo (in realtà, speravo fosse così, in modo da potermene curare in prima persona :-sbraco ), per cui mi dedicai al montaggio, seguito da una verniciatura con gli smalti utilizzati per le inferriate dei balconi :-sbrachev ).

Il risultato non era malvagio, ma il modello fece una brutta fine: nel maggio successivo, durante un'occasione del quale ero lontano da casa in viaggio con la scuola, il Tornado ebbe un incidente... e di esso rimase la sola deriva :-sbrachev :-coccio

Nel frattempo la passione aviatoria si accresceva: ricordo ancora che in quei giorni acquistai la mia prima rivista a tema aviazione militare: uno dei primi numeri di "Aeronautica & Difesa", che aveva in copertina un F-4 in arrampicata ripreso ventralmente. Quella rivista -insieme ad altri numeri- è stata regalata l'anno scorso in vista del trasloco (che tuttavia ha avuto luogo con leggero ritardo... un anno dopo :-D ).

Al Tornado seguirono un Phantom ed un F-15...

In quegli anni Internet era ancora di lá da venire, e le uniche occasioni per entrare in contatto e tenersi aggiornato con quel mondo erano le esibizioni della PAN, le rare visite all'aeroporto di Grazzanise (ahimè, il non aver amici con cui condividere la passione limitava molto le possibilità e le occasioni di coltivarla) e le riviste tematiche, per cui cominciai ad acquistarne sempre più; il modellismo, però, non era più in cima ai miei pensieri, e le mie preferenze andavano agli aerei veri e propri.

Il diciottesimo compleanno mi portò in dono vari modelli, cui mi dedicai adottando per la prima volta un approccio che andava oltre quello sono ad allora seguito: la colorazione a pennello seguendo le indicazioni delle istruzioni.

Nel '92 festeggiai la maturità correndo in un negozio di modellismo al Vomero (oggi, purtroppo, chiuso da tanti anni), e comprai il kit Italeri dell'YF-23: è l'unico modello di quell'epoca sopravvissuto ed arrivato ad oggi, e guardarlo mi fa ancora oggi una grande tenerezza; poco dopo seguirono un Apache ed un Cobra, tutti realizzati utilizzando gli smalti: ricordo ancora l'odore nauseabondo dei Testors che appestavano la camera in cui (al termine della giornata di studio dei libri universitari) mi dedicavo ai modelli :-D

Metà anni '90 / inizio 2000: le occasioni e le possibilità di tenermi aggiornato si ridussero per la concorrenza di altre passioni ed interessi, tanto che interruppi anche l'acquisto delle riviste.

Ma all'inizio del 2001, passando davanti ad un'edicola, vidi un numero di "Aerei" con una foto in copertina della PAN: la passione rinacque con rinnovata intensità.

Nel 2002, il salto di scala: comprai il Tomcat in '48 Italeri: avrei voluto verniciarlo ad aerografo, ma la cosa all'epoca non faceva per me, per cui consumai litri di vernice per colorarlo a pennello :-D :-D .

Da allora, è iniziata l'escalation :-prrrr , tradottasi nell'accumulazione compulsiva di kit (sono certo che voi tutti possiate capire di cosa sto parlando :-sbraco :-sbraco ), sebbene a quell'epoca abbia omprato quasi solo Italeri (vedasi il wip sull'Hurricane per capire come sto scontando queste colpe :-sbrachev ; la passione modellistica cresceva sempre più (di pari passo a quella per la musica, che mi ha portato, p.e., a vedere più di 20 concerti degli U2 dal 2005 ad oggi, una dozzina del Boss, ecc :-prrrr ), ma -complice anche una certa mia avversione nei confronti degli strumenti tecnologici (avevo fatto studi umanistici nella speranza di non dover utilizzare questi trabiccoli, e mi sono ritrovato a fare un lavoro nel quale senza pc, smartphone e tablet sei perso :-prrrr )- le uniche occasioni per cercare di apprendere qualcosa erano quelle in cui andavo da "Caputo" (altro negozio storico di Napoli) a guardare le scatole e chiacchierare con il titolare.

A giugno del 2015, dopo una breve ricerca online, ho trovato MT, e quasi subito ho deciso di iscrivermi; mi hanno convinto l'atmosfera, il clima che si respira su questo forum, e l'approccio adottato nella gestione: la parola d'ordine (come ho scritto altrove) è CONDIVISIONE, e qualunque iscritto può sempre trovarvi un consiglio, uno spunto, un suggerimento, un incoraggiamento.

Qui scrivono -con una umiltà da principiante- dei modellisti di altissimo livello, che non si pongono su un piedistallo, ma sono sempre disposti a mettere a disposizione degli altri le proprie esperienze idee e tecniche.

Per me sono due anni e mezzo di frequentazione di MT, purtroppo non ho ancora avuto occasione di conoscere altri utenti (a parte uno), ma spero di poter porre rimedio a ciò quanto prima.

Mi rendo conto che queste parole non brillano per connessione, sono un po' dei flash, delle istantanee... chiedo scusa per la lunghezza del post (una prolissità davvero spropositata: forse questo solo post supera in lunghezza la somma di quelli scritti finora, ed auguro ancora BUON COMPLEANNO, E LUNGA VITA AD MT! :-oook
Ultima modifica di siderum_tenus il 17 febbraio 2024, 19:16, modificato 1 volta in totale.
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Re: La nascita della passione per il modellismo!

Messaggio da PanteraNera »

Ora racconto la mia...

All' età delle scuole elementari mio papà, affezionato di fermodellismo, mi comprò un trenino seguito dopo mi diveriiqualche anno dalla costruzione di un plastico. Per vari anni mi divertii con questo, ma poi..venne il giorno :-sbraco ...Mio papà aveva una cugina che aveva aperto un negozio di modellismo nella mia città. Ricevetti in regalo un F-16 Hasegawa in 1/72.... ricordo che tentai un montaggio ma che poi risultò difficoltoso, e alla fine gettai disperato il modello nella spazzatura. Passarono diversi anni e quando ero alle medie ricomincia ma con i carri e le autoblinda. Prima un BTR-80, poi un T-72, uno Shilka ed un camion da trasporto militare Usa. Successivamente sono passato agli aerei...ricominciando da un Tiger Aggressor americano, che fece una brutta fine....avvicinandolo troppo alla stufa elettrica per far asciugare gli smalti, si deformò tutto! :-sbraco . Da lì in poi non feci più stupidate di quel tipo e cominciai a fare aerei su aerei, qualche carro ed una portaerei usa (quest'ultima con effetti disatrosi, fu la prima e l'ultima :-asp )

E voi?
Massimo
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Clausewitz
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Re: La nascita della passione per il modellismo!

Messaggio da Clausewitz »

OK adesso la versione di Clausewitz....

Da sempre lettore e divoratore di libri di storia, e, da piccolo, appassionato di gioco con soldatini. Non so se sono stai i soldatini a farmi nascere l'interesse per la storia o viceversa.

Poi, nel 1978, mi imbatto nel mio primo modello: un biplano Boeing P-12 in 1/72 della Matchbox. Da lì comincio a fare modellismo, prima assemblando solo i kit e poi passando agli smalti Humbrol e Molak.
Le marche gloriose erano Airfix e Matchbox, ma, nel caso di bei voti a scuola, ci scappavano i miei preferitissimi: i Monogram

A 17 anni, "scopro" la scala 1/35 e così le mensole a casa dei miei si riempiono velocemente di carri.

Poi, dal 1987, più nulla. Mi iscrivo all'Università, acquisto altri interessi e ahimè, capitano nella mia vita anche una serie di situazioni non proprio gradevoli che mi allontanano dal modellismo e non solo da quello.

Per 20 anni non faccio più nulla, se non comprare qualche rivista ogni tanto, o guardare malinconicamente le vetrine dei negozi di modellismo, molte delle quali sono andate nel frattempo online.

Nel 2007 perdo mio papà e, fresco del lutto, mi fermo a guardare la solita vetrina, dove campeggia un T-72 Revell. Entro e lo compro. Forse un po' per esorcizzare la perdita di mio padre, chissà.

Comunque, ho ricominciato e da allora non ho mai smesso veramente, pur se logicamente con periodi di alti e bassi, causa il poco tempo a disposizione e il poco spazio, che mi costringe, periodicamente, a "rottamare" i vecchi modelli per lasciare posto ai nuovi.

Cosa dire del modellismo? Cos'è per me? Ci sono tante risposte, che spaziano dalla possibilità di rivivere in un certo qual modo gli eventi storici, di approfondirli, certo. Ma c'è anche qualcosa di più. Avere quelle poche ore alla settimana, magari anche solo 1 o 2, dove si può staccare completamente da ansie e preoccupazioni. Tornare un po' bambini, nel senso più innocente e spensierato del termine.

Quando ero più giovane, la vita secondo me era più semplice di oggi. C'era più tempo. Meno distrazioni e meno menate a cui pensare e il lavoro, più o meno c'era, senza doverlo difendere coi denti e le unghie come oggi.

A volte si ha quindi l'impressione di "perdere" del tempo facendo modellismo, ma non è così. In realtà è tempo guadagnato, perché regalato a qualcosa che ci rasserena e che se anche fosse sacrificato per supplire di più ai mille impegni e scadenze di oggi, non avremmo poi guadagnato molto.

Ecco, forse è questo il più grande insegnamento che mi ha dato il modellismo: l'enorme valore che ha il nostro tempo.

Ciao a tutti

Marco
L’uomo moderno pensa che tutto deve essere fatto in vista di qualcos’altro e non come fine a se stesso.
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Tutti sognamo di tornare bambini, anche i peggiori di noi. Forse i peggiori lo sognano più di tutti.
(Don Jose da "The wild bunch" di Sam Peckinpah)
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Re: La nascita della passione per il modellismo!

Messaggio da Bonovox »

Bhè, così mi fate commuovere al pensiero di tornare indietro nel tempo :.-( :-love
Nei primissimi anni 80 (altra commozione :.-( ) mi fu regalata una scatola in 72 del Tornado con tanto di pennello colla e colori! Mi ricordo ancora oggi, quando lo colorai con mimetica NATO. Quei colpi di pennello erano una vera goduria ed una volta finito lo misi su un ripiano e me lo guardavo 1000 volte al giorno :-love
Da lì scoccò la scintilla per quest'Hobby che poi coltivai pian piano nel tempo per poi interromperla per circa 10 anni, ma è stato grazie ad MT che la passione si riaccese (2009) diventando ancora oggi una fiamma ormai indomabile. :-banana :-banana
Ciao e B(u)onomodellismoVox a tutti :-D

"Quello che so fare ancora non lo so, però quel poco che faccio lo faccio bene!" (questa è mia)
"Il mio avversario è colui che ancora non sa di essere sconfitto" (...sempre mia)
”La curiosità a volte porta a sbagliare ecco perché mi faccio i caxxi miei” (…ancora mia)


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washaki
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Adoro il dettaglio estremo e l'auto-costruzione di ciò che manca.
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Re: La nascita della passione per il modellismo!

Messaggio da washaki »

Con piacere mi aggiungo con il mio racconto.
Rileggendo prima di inviare mi rendo conto che è lunghissimo. Perdonatemi ma proprio non ci riesco a essere coinciso ... :?
Credo di essere sempre stato un modellista ... il problema è che non sapevo di esserlo :-D
Fin da piccolo sono stato un accanito fan della LEGO e ricordo quasi con commozione i pomeriggi passati a costruire ... qualsiasi cosa.
Ogni anno a Natale mio padre mi montava un piccolo ma completo plastico nella mia camera e, per tutto il periodo delle vacanze scolastiche, passavo intere giornate a far viaggiare trenini fantasticando sui veri treni (per la cronaca, mio padre era ferroviere...).
Anche dopo l'età del trenino ricordo che le mie fantasie, quando non riguardavano esponenti dell'altro sesso, erano per lo più orientate a fantasticare su progetti (mai realizzati) di strane e impossibili macchine/giocattolo. Potrei essere stato il primo :) a pensare ad un oggetto come il Drone. Solo che, dati i materiali dell'epoca, non avrebbe mai potuto volare: il mio "Drone" aveva 4 bei palloncini al posto delle più moderne 4 eliche :-D :-D
Passano gli anni e scopro le scatole di montaggio della marca POLITOYS (la fabbrica, la POLISTIL, era a pochi chilometri da casa mia, ora purtroppo è chiusa). Si potevano montare con poche difficoltà bellissimi modelli di automobili d'epoca abbastanza dettagliati e con carrozzeria in metallo. Ricordo che, ormai adulto e accoppiato, pian piano, sotto lo sguardo perplesso di mia moglie, mi sono comprato e montato quasi tutta la collana.
Qui si è manifestata per la prima volta quella che oggi è la mia paranoia (ma anche il mio divertimento più grande): la mania per iper-dettaglio. Ricordo che ricercavo le foto d'epoca (NB: senza internet) per ricostruire, oltre ai pezzi della scatola, i più piccoli dettagli. Per darvi un'idea, in scala 1:43 i motori delle mie macchinine avevano tutti le candele con i cavi, la bobina, lo spinterogeno e le cinghie delle ventole. Qui ho anche iniziato a pasticciare con le vernici. Allora c'erano solo gli smalti della Humbrol nei negozi che frequentavo. Pennello rigorosamente. Non avevo nemmeno idea che esistesse una cosa che si chiama "Aerografo".
1996. Nasce mio figlio. In un attimo arriva all'età del gioco e io resisto, resisto, resisto ... finché un giorno gli consento di accedere al mio "garage".
Errore!!!
Tempo una settimana tutti i miei modelli erano compromessi. La cosa buffa è che il "pargolo" dopo un mesetto circa (giusto il tempo di distruggerle tutte) si è stufato delle macchinine ed è passato ad altro.
In un momento di sconforto ho buttato tutto nella spazzatura ... :-disperat :,-(
Passano altri anni. Vagando per un ToysCenter con mio figlio vedo una scatola di montaggio per la costruzione dell'Apollo 11, modulo di atterraggio e LEM. Una delle mie passioni è l'astronomia (in generale cose dello spazio). Provo una certa inaspettata eccitazione all'idea di costruirlo con le mie mani e darlo a mio figlio come giocattolo. Compro e costruisco il mio primo modello in plastica.
Difficoltà enormi che oggi saprei come aggirare, ma allora ...
Comunque, dopo pochi attimi di gioco, anche questo modello fa la fine delle macchinine. Ma non mi importa. La vera "goduria" è stata costruirlo.
Ancora non lo so ma oramai sono perduto. Il modellismo fatto di incollaggi, verniciature, ricerche storiche, dettaglio estremo e realizzazione con le proprie mani, è ormai diventato una passione vera.
Passa ancora qualche anno. Lunghe soste davanti alle vetrine dei negozi di modellismo finché un giorno mi decido. Entro e compro una locomotiva in scala 1:87 (H0 per intenderci) della Revell.
Tempo per la costruzione: 4 anni
Risultato: un "pasticcio"
Ma non mi perdo d'animo. Ormai, come dice Max di Livorno (Pitchup), il "sacro fuoco" si è impossessato di me.
Da qui in poi è una valanga.
Gli acquisti di scatole e di attrezzature si susseguono impetuosi ... sotto lo sguardo sempre più perplesso di mia moglie ... e dei gatti.
Scopro il forum MT e mi iscrivo quasi subito, per istinto, nel 2015.
Non so perché ma percepivo che questo era il posto giusto. Non ce ne sono molti altri, forse nessuno.
Così arriviamo ad oggi. Alla tenera età di 54 anni vorrei modellare per 10 ore al giorno ... ma non posso :roll:
Che cosa è il modellismo per me?
E' difficile da spiegare ma una buona approssimazione potrebbe essere: "ZEN". Una attività che, attraverso la ricerca delle soluzioni migliori secondo la tua "visione" ti porta ad un contatto sempre più intimo con il tuo io più vero. Un viaggio dentro di te attraverso la realizzazione di lavori che tendono ad un ideale di perfezione ... mai raggiunto ... irraggiungibile. Una pace interiore che è quasi una preghiera (... e ve lo dice un ateo convinto e militante).
Insomma, cosa che mia moglie psicologa non riesce a capire (ma è donna... credo che molte di loro non potranno mai capire), una piccola parentesi di "assoluto" nel nostro quotidiano di rincorsa della vita. Assoluto che ti mette in pace col mondo e con te stesso.
Esagero?
Per la cronaca: oggi mio figlio, che nel frattempo è cresciuto e va all'università, è l'unico che mi comprende veramente.
A lui vanno tutti i miei modelli ed è l'unico che ascolta, paziente e curioso, tutti i racconti sulla loro costruzione.
Ne è valsa la pena di fargli distruggere le macchinine ! ! :-D
Grazie a tutti per la pazienza.
:thumbup: :wave:
Marco

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Re: La nascita della passione per il modellismo!

Messaggio da fearless »

La passione per il modellismo, è stata per me diretta conseguenza della mia passione per tutto ciò che vola...

Questa nacque circa in terza o quarta elementare, quando ci portarono in gita a Cameri, e vidi per la prima volta dal vivo un aereo, per di più militare... Quei "cosi" lunghi, con le ali tozze e pitturati di verde e grigio mi affascinarono fin da subito... Fu un colpo di fulmine, si...
E quindi via, più grandicello (ma non molto) comprai con i pochissimi soldi a disposizione, soprattutto riviste, per cercare di conoscere il più possibile qualcosa del mondo dall'aviazione...
A questo si unì il modellismo, grazie ad un regalo di natale dei miei genitori: un UH-1H in 32 della Revell... Fu il mio primo modello...
Mi sembrava logico dedicarmi al modellismo, non riuscendo spesso a stare a contatto con gli aerei veri, potevo così farlo con quelli finti...

Ho sempre avuto "dentro" la voglia di costruirmi le cose, qualsiasi (e qui sarebbe una storia nella storia, tra LEGO, Meccano, ma anche stando in garage di casa, con pezzi di legno, ferro e qualsiasi cosa passasse tra le mani), quindi vidi che mi piaceva parecchio, e che nonostante l'inesperienza, intuivo già la necessità di fare le cose per bene... Da lì è stato un crescendo di colla, stucco e smalti Humbrol/Molak...
Poi come tanti, la siesta adolescenziale, per dedicarmi ad altre cose e ad altre passioni, sapendo che solo in quel momento avrei potuto farle, e sapendo che il modellismo avrei potuto farlo anche più in là con l'età..
Devo ammettere che MT è stata la scintilla che ha riacceso la voglia, mai del tutto assopita...
Odio la plastica bianca!!

AD HOSTES RUGENS! Once a tiger, Always a tiger!

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Re: La nascita della passione per il modellismo!

Messaggio da Dioramik »

Poiché ancora non ci siamo mai incontrati, volevo anch’io raccontarmi un po’.
Mi chiamo Silvio e ho 54 anni suonati, quasi 55.

Per semplificare molto e per non tirarla troppo lunga prima di tutto faccio l’elenco delle passioni modellistiche e non.
1) Lego, da sempre e per sempre anche se da anni non ci gioco più.
2) Soldatini, prevalentemente Atlantic.
3) Lettura, storia, storia militare e storia aeronautica ma non disdegno racconti di fantascienza e fantasy.
4) La montagna, passeggiate, escursioni, trekking.
5) Fotografia paesaggistica e urbano-paesaggistica.
6) Diorami e/o scenici.
7) L’amore di sempre e il più amato, il modellismo statico aereo.
8) Ovviamente non è mai mancato lo sport, tra il calcio e l'atletica agli inizi, lo Judo, lo sci di fondo.

Ho iniziato verso i 10 anni con un elicottero, un Agusta Bell 47 o qualcosa di simile non ricordo bene ora, acquistato con i miei risparmi, incollato con chili di colla e nastro adesivo dove non teneva la colla e senza colorarlo, ci giocai per ore e ore nei giorni a seguire.
Nel tempo ho iniziato la raccolta dei soldatini Atlantic ma in contemporanea acquistavo di tanto in tanto dei kit da montare, mi pare il primo fosse uno Zero giapponese, non è venuto molto bene ma ho cercato di farlo al meglio e colorarlo come da istruzioni ma con colori raccattati qua e là.
In un paio di anni, continuando la raccolta dei soldatini insieme a mio fratello minore, che era cresciuto, ho collezionato modelli di aerei e qualche mezzo terrestre, Spitfire, Bf109, Hurricane, Tempest, un Me262, alcuni Macchi e altri ancora, una portaerei e alcuni veicoli terrestri.
Alcuni di essi sono sopravvissuti e credo di aver postato le foto da qualche parte di alcuni di loro.
I soldatini ci sono ancora tutti, in un baule a casa dei miei in Friuli, custoditi da mio fratello.

Poi tra la scuola, il lavoro con molti fuori sede in missione, il matrimonio, il miniappartamento (spazio zero) e la nascita del figlio, mi ha portato ad assopire la passione modellistica. :-disperat
In questi anni cresce in me la passione per la fotografia e inizio a coltivarla con passione crescente, tutt'ora mi piace e continuo a fotografare ma avendo avuto alcuni problemi di motilità ho dovuto diminuire le mie uscite fotografiche.

Nel 2000 circa ho cambiato casa e anche se con un figlio di 3 anni, ho iniziato a fare le miniature del Signore degli Anelli ma con molta calma, avevo una zona modellismo apri e chiudi e ogni volta tira fuori e metti via, quindi era un’impresa e con il bambino piccolo devi stare anche attento. Avanzavo molto lentamente e a dire il vero devo ancora finirli per la maggior parte, montati tutti ma non tutti colorati, il lavoro più laborioso e difficile.
In questi anni, ho tentato di coinvolgere il figliuolo che ha iniziato un Ah64 Apache in 1/72 ma mai portato a termine, fallito il tentativo. :.-(

Gli anni passano, siamo nel 2011, il lavoro impegna ancora moltissimo ma si trasloca e finalmente una postazione con uno spazio tutto per il mio modellismo, prima in uno studiolo ma vicino alle stanze da letto quindi la sera tarda non si modella, in questo periodo ho iniziato, grazie ad un forum, a interessarmi agli scenici e ai diorami, anche se questi ultimi li facevo già per gli aerei.

Siamo nel 2016, rinasce in me una scintilla per il modellismo in kit, trovo e seguo per un po’ vari forum di modellismo, tra cui M.T. e piano piano mi conquistate e sento un’atmosfera diversa (non sono parole solo per elogiarvi è proprio vero), così nell’aprile 2017 mi presento nell’apposita sezione ed eccomi qua, il resto è storia recente dove quest’anno mi sono pure iscritto all’associazione di M.T.
Proprio in quest'anno appronto un angolo tutto mio per il modellismo nel laboratorio nell'interrato con uno spazio adeguato.
Quindi in questi anni divido il mio tempo libero tra la famiglia, la fotografia, la montagna e il modellismo ed è anche per questo che produco molto poco e lentamente. :-laugh

Qui con voi ho ricevuto moltissimo e imparato altrettanto, spero di apprendere ancora di più.
Grazie M.T. di cuore per aver riacceso in me questa passione.
A presto in quel di Verona per chi ci sarà e a Istrana presso il 51° Stormo, sempre per chi ci sarà.
Silvio
...e "Senza Cozzar Dirocco"
:wave: Mandi a ducj :wave:

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ma l'importante è divertirsi...
e io mi diverto!
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Re: La nascita della passione per il modellismo!

Messaggio da heinkel111 »

Ciao a tutti!
La nascita della passione modellistica arriva da molto lontano, e non è propriamente nata come modellismo, ma assieme ad altri amici iniziò come gioco.
Negli anni 70 qualsiasi "tabacchino" aveva l'angolo dei giocattoli e tutte impilate per bene c'erano tante scatolette neroazzurre che con 100 lire ti portavi a casa, erano le mitiche atlantic. Una collezione sterminata di vari eserciti e truppe d'elite coadiuvate anche da vari mezzi corazzati e aerei, alla fine si finiva a giocarci per ore con gli amici dell'epoca. Visto che mi piaceva costruire e assemblare ogni tipo di mezzo un giorno qualcuno (non ricordo chi purtroppo...forse uno zio..) ,mi regalò questo <URL url="https://www.scalemates.com/kits/181800- ... -jetstream"> un grazioso ed elegante aereo airfix, nella sua scatola di cartone, di cui ricordo perfettamente la plastica bianca e il portellone per la salita dei passeggeri che si poteva aprire ...
Nel cortile dove abitavo io c'erano altri ragazzi con le stesse passioni. Ricordo bene che un giorno un ragazzo piu grande mi disse che aveva delle cose da darmi che suo fratello non usava più, così in una borsa mi ritrovai diversi aerei gia montati e colorati di cui ricordo bene uno stuka e un henshel 129 che aveva il cannone anticarro montanto sotto la cabina.Da li in poi con altri amici piano piano cominciò questa passione. Passavamo ore a studiare e fantasticare sul catalogo dell'airfix e ogni tanto un mio carissimo amico (che ora si dedica al modellismo dinamico) mi faceva invidia (e un po incazzare...) perchè i suoi genitori gli regalarono per santa Lucia uno short stirling (ricordo bene plastica nera e una scatola sterminata) e l'anno successivo addirittura il b29 airfix!!! :-coccio
Il resto veniva da solo visto che non esistevano giochi elettronici, cellulari e altri passatempi e divertimenti di quest'epoca moderna.C'era molta piu fantasia e quando ti andava di leggere qualcosa (oltre al classico topolino) per me era d'obbligo il "super eroica" fumettone con ben 4 storie d'eroi (ovviamente tutti alleati...)ambientati nella WWII con mezzi e aerei in azione...
Poi negli anni a seguire ricordo bene che costruii idrovolanti tedeschi (con gli scarponi J52) navi come la corazzata graf spee o la portaerei ark royal, e ovviamente il mio amato heinkel 111 italeri https://www.scalemates.com/kits/157757- ... -he-111-h6 assieme al mosquito matchbox https://www.scalemates.com/kits/168320- ... d-mosquito
Si colorava ovviamente tutto a pennello con colori humbrol a smalto puzzolenti...
Poi ci furono dei cambi di rotta e mi appassionai alle auto d'epoca in 1/32 dell'airfix . Feci quasi tutta la serie (la possiedo ancora ovviamente ben nascosta :-D ) e poi approdai alle F! tamiya in 1/20 . Un altro mondo!!! Mi dotai di bombolette (il pennello non reggeva più) e ne costruii una ventina .
Poi tra alti e bassi arrivai sul questo forum circa 4 anni fa e riscoprii tutto un mondo che pensavo ormai scomparso.
Purtroppo il problema è che le nuove generazioni, tranne rarissime eccezioni non hanno piu la manualità voglia e pazienza minima per potersi dedicare a questo hobby. Io temo che andremo scomparendo, anche se spero di sbagliarmi.
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miki68
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Re: La nascita della passione per il modellismo!

Messaggio da miki68 »

Sono nato aeronauticamente e modellisticamente nel settembre 1984. Infatti, dopo aver frequentato il biennio propedeutico all'Istituto Tecnico “Malignani” di Udine ho dovuto scegliere la specializzazione e dopo aver scartato meccanica, elettronica, elettrotecnica ed edilizia mi senti “a pelle” che la soluzione migliore era invece aeronautica. Fino a quel momento riuscivo a malapena a capire la differenza tra un aeroplano ed una bicicletta e fu una decisione strana di cui ancora oggi non so darmi una spiegazione razionale. Ma a volte certe decisioni a sensazione sono le migliori così in quel settembre del ’84 mi trovai in una classe di ragazzi che diventammo subito amici (tant’è che ci siamo rivisti ultimamente a festeggiare i 25 e 30 anni dal diploma) e con alcuni di essi dei veri appassionati di aeronautica e modellismo. Così, assieme allo studio di temi aeronautici ed in un clima assai prolifico, il passo fu breve nel contrarre questa “malattia”. Feci subito amicizia con Lorenzo (ancora oggi ci sentiamo e ci vediamo quando possiamo) che mi passo alcune fotocopie dell’enciclopedia “Aviazione” della De Agostini. Ricordo che una di esse era sul Blackbird. Poi decisi di comprarmi un modello per capire come era fatto un aeroplano. Convinsi mia madre a sponsorizzarmi ed andai da solo in un negozio/cartoleria di dintorni e mi feci rapire dalla grossa scatola dell’Harrier Gr.1 della Revell in scala 1:32. Quando tornai a casa mi accorsi di avere fatto un acquisto molto avventato, ben 32.000 lire, tant’è che mia madre non fu molto soddisfatta. Però a scuola cominciai ad andare bene e così riusci a sfangarla, e montando i vari pezzi con la colla bostik iniziai a capire anche com’era fatto un velivolo, fusoliera, ali, piani di coda, motori …
A Natale con mia sorella mi trovai nella libreria Feltrinelli a Firenze a comperare il mio primo libro, uno dei sette della collana Mondadori “aeroplani di tutto il mondo” che lessi velocemente mentre mi trovavo a trascorrere le vacanze presso i parenti. Già al rientro a gennaio non riuscì a trattenermi e nella libreria di udine presi il volume 3 di questa collana e rimasi rapito dalle macchine volanti descritte, velivoli racer degli anni ’30 ed aerei strani come il Short Mayo composit. Poi nel colorificio vicino casa trovai gli smalti Maimeri Rainbow cloni degli Humbrol e passai alla colorazione dell’Harrier.
A febbraio iniziai la grande enciclopedia "l'Aviazione" a fascicoli settimanali, 15 volumi e cinque anni per completarla (avviamente letta dalla prima all'ultima parola) poi su consiglio dei compagni, passai alla scala 1:72 con un Mc.205 della Supermodel e l’elenco dei colori che mi aveva fornito l’amico Lorenzo. Il resto venne rapidamente, la prima rivista aeronautica acquistata JP4, il primo numero della Rivista Aerei (7/8 del 1985) durante le vacanze estive a Firenze, il primo numero acquistato di aerei modellismo nel giugno del 1985. Riuscendo abbastanza bene nelle materie tecniche io e Lorenzo trascorremo due estati insieme, mentre lui mi mostrava come costruire i modelli (mi regalò un Phantom in scala 1:48 della ESCI, pennelli ed alcuni colori Molak ed un barattola di colla Beringher) insegnandomi i trucchi del mestiere, ed insieme studiavamo le materie tecniche. Alla fine giungemmo ad ottimi risultati in entrambi i campi! Oggi lui è un alto ufficiale dell’AMI, ma ha quasi abbandonato il modellismo, un vero peccato!
Fu un triennio fantastico tra libri di scuola, modelli, odore di colori a smalto, ed uscite in compagnia. L’età era quella giusta per iniziare a volare con le proprie ali, conoscere molte altre persone ed iniziare altre attività extra scolastiche.
Con il diploma però tutto cambiò rapidamente compresa la dolorosa perdita di mia madre, dovetti cambiare i miei piani futuri ed i vecchi compagni di classe sparirono ognuno per la propria strada. Altri interessi ed il lavoro mi distolsero dal modellismo che rimase però come brace sotto la cenere. Ricordo che la chiusura di un negozio in zona (ho scoperto recentemente che trent’anni fa ha cambiato solo ragione sociale, da negozio modellistico all’avanguardia a negozio per forniture tecniche industriali!) e relativa svendita a prezzi stracciati mi portò nel gennaio 1991 a rientrare a casa con un sacco nero pieno di modelli. Non mi era mai successo prima di acquistarne più di uno alla volta! Con l’entusiasmo dei giovani iniziai anche a suonare uno strumento musicale, lezioni di musica, oltre che a tempo da dedicare alla fidanzata (in seguito moglie).
Si arriva al 1993 quando decisi di continuare gli studi lavorando a part-time, giusto per complicarsi un po’ la vita. Gli anni ’90 furono così caratterizzati anche dall’abbonamento alle riviste Aerei ed Aerei Modellismo. Ho letto decine e decine di articoli dei vari modellisti romani che si alternavano a mostrare i vari soggetti e ho capito che avrei dovuto rimettere mano al cutter e migliorare il mio livello modellistico. Le riviste dell’epoca però non approfondivano molte le tecniche modellistiche ma puntavano a presentare lavori fatti. Rispetto ai numeri degli anni ’80 molto bibliografici (riutilizzo ancora articoli di Salerno sulla disamina dei particolari di vari soggetti), le nuove possibilità di Desktop Publishing avevano permesso di dare una grafica impensabile prima di allora, ma non era sufficiente per colmare le lacune modellistiche che solo il contatto tra le persone può dare.
A metà degli anni ’90 iniziai ad interessarmi all’aviazione storica partendo prima in sordina e poi sempre più convinto ad eseguire ricerche storiche aeronautiche soprattutto sulle mie zone e grazie a vari contatti intrapresi iniziai un decennio molto bello (contatti con i maggiori archivi di tutto il mondo, acquisizione di montagne di copie di documenti originali, scoperta di fatti mai rivelati fino ad ora, dare un volto ed un nime a ricordi di mio padre, ecc.) che mi porta a pubblicare un libro nel 2008 molto apprezzato. Oltre alla fatica editoriale mi porta una grande ricchezza nell’amicizia con Ferdinando D’Amico e Giuseppe Versolato, interrotta purtroppo dalla dipartita di entrambi negli ultimi anni.
Dopo la nascita della figlia e cambiamenti di lavoro, ho riscoperto di nuovo il modellismo, questa volta come svago, ma attratto dalle molte informazioni presenti sulla rete. Dopo aver frequentato un forum “Warbirds in scale” nel 2000 che si sciolse a causa di troppo modellismo parlato, solo nel 2012 trovai quasi per caso modelling time. Mi iscrissi per curiosità, ma trovai subito un grande aiuto in tutti partecipanti. La competenza e la disponibilità, le tecniche modellistiche lì a portata di tutti, working in progress interattivi, la possibilità di mettersi al servizio della comunità e condividere le proprie conoscenze e far crescere tutti mi colpirono fin da subito. Mi riappassionai subito e dopo 25 anni trovai di nuovo modellisti con cui parlare e chiedere informazioni e spiegazioni, con un clima che mi ha riportato ai giorni migliori di quel triennio delle superiori.
In pochi anni credo di essere riuscito a fare dei miglioramenti grazie ai tanti suggerimenti ricevuti, sia sul forum che dai modellisti del club che (quando posso) frequento.
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Re: La nascita della passione per il modellismo!

Messaggio da pitchup »

Ciao
nascita della passione modellistica???? Non saprei ...boh... diciamo che all'inizio (8/9 anni) mi affascinavano i disegni delle boxart senza sapere che in realtà il "tutto" era da montare ( e chi lo leggeva l'inglese???). In realtà la vera "botta finale" è stato il regalo di un libro da parte di mio padre "Gli aeroplani" di Enzo Angelucci. In pratica un librone con disegni al tratto degli aeroplani di tutte le epoche (fino al 1973) con una breve descrizione. Alla fine, sfogliandolo, avevo imparato a riconoscere tutti gli aerei appassionandomi alla materia. Per il resto poi a scuola strinsi amicizia con un bambino (tutt'ora ottimo modellista) che casualmente mi raccontò di avere circa 30 modellini di aerei da lui montati. All'inizio non gli credetti ma poi andai a casa sua .... beh.. li aveva davvero! In pratica aveva montato tutto il catalogo "Matchbox 2 colori". Da qui ed andare al negozio (una merceria profumeria) il passo fu breve ed anche casa mia comincio a popolarsi di "2 colori" (i più economici). Poi mi capitò di comprare un kittino Monogram (P40 1/72).... beh...ragazzi...l'odore Monogram di quelle scatole.... io ancora lo sogno...secondo me provoca assuefazione perchè da allora presi solo kit Monogram!
Diciamo che fino all'età di 14 anni fu un bellissimo gioco e passatempo, poi comprai la prima rivista "AEREI" nel 1982.... in quell'anno inoltre a Cassino aprì il primo negozio di modellismo "serio" (scatole, colori, attrezzi...) e da li iniziò la crescita (o la perdita dell'innocenza, fate voi) dal gioco alla ricerca della realtà storica. Il grosso del "mio" modellismo si è forgiato in quel periodo fino al 1987. Poi le varie fasi della vita...servizio militare... ricerca del lavoro... lavoro... altri interessi... cambio lavoro... cambio varie città... si arriva al 1996. Con mia moglie (mi ero appena sposato) passo davanti la vetrina di un negozio che vendeva anche kit e mi fa " ma tu non fai più modellismo??? Dai entriamo!!"... Non l'avesse mai detto! ;-)
saluti
Massimo da Livorno

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"NON HANNO IL PANE???? CHE MANGINO BRIOCHES"
COGLI L'ATTIMO...FAI SEMPRE IL MODELLO CHE VUOI, QUANDO VUOI E COME VUOI!
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