Ciao Marcello,
mi sono rimesso in pari.
Leggo che sono rimaste in sospeso un paio di domande e provo a dirti come mi regolerei io.
vogliadimare ha scritto: 27 febbraio 2022, 19:01
Alecs® ha scritto: 27 febbraio 2022, 18:02...
Un bel dry brush darebbe quel giusto tocco di tridimensionalità.
che colore mi suggerisci?
Un po' come sui lavaggi anche per il
drybrush puoi usare il tono su tono. Nel tuo caso, vista la predominanza di grigio direi
grigio molto chiaro e, solo alla fine per gli spigoli più esposti, bianco.
Come tipo di colore ti direi di valutare prima gli oli, poi gli smalti e infine gli acrilici. Li ho messi in ordine di velocità di asciugatura e quindi di efficacia per eseguire questa tecnica. Ci sono anche prodotti già pronti all'uso di cui scrivo nella risposta successiva.
vogliadimare ha scritto: 28 febbraio 2022, 9:47
xDm ha scritto: 28 febbraio 2022, 7:22... secondo me, la sala macchine potrebbe essere meno "rugginosa" e più "unta"
... Hai qualche suggerimento in merito come posso procedere per rendere più unto un ambiente?
Che tipo di lavoro dovrei fare? ...
Per realizzare l'effetto unto, probabilmente, il tipo migliore di colore resta ancora adesso quello a olio.
Come procedere: individua i punti in cui possono essere presenti delle naturali perdite di fluidi lubrificanti (di solito sono utili le foto e anche conoscenze di meccanica sono di grande aiuto), quindi non indiscriminatamente ovunque, altrimenti avrebbe poco senso. Depositi una puntina di colore e poi la tiri con un pennello quanto basta, senza esagerare. Anche eventuali lavaggi possono contribuire a offrire un aspetto unto all'ambiente.
Il colore da usare naturalmente dipende dal tipo di lubrificante anche se, in generale, un bruno scuro è abbastanza caratteristico. Le tracce di questi fluidi solitamente tendono a ossidarsi e raccogliere sporcizia dall'ambiente pur tendendo a rimanere leggermente lucide.
Se poi vuoi semplificarti la vita ormai ci sono in commercio prodotti specifici per eseguire il
drybrush, i lavaggi e per simulare tipi specifici di sporco. In generale tendo a utilizzare miscele di oli ma penso che, se i modelli da realizzare sono pochi, anche questi prodotti possano assolvere allo scopo e non li demonizzo affatto, restano una buona idea commerciale e agevolano i modellisti. Magari rendono i risultati molto simili, come accadde nei primi anni '80 del secolo scorso quando
Francois Verlinden descrisse le sue tecniche nei primi libri
moderni di tecniche modellistiche portando una generazione di modellisti a usarle e finendo col rendere il
look finale dei modelli e diorami di quel periodo abbastanza uniforme sia pure su standard più elevati della media precedente. Lo stesso, anche se in misura inferiore, accadde all'arrivo della cosiddetta
Scuola Spagnola ecc.. Alla fine mica è detto che sia necessariamente un male visto che, col tempo, si evolve sempre e comunque anche in questo
hobby.
La differenza principale tra i due tipi di prodotto sta nel costo e nella disponibilità iniziale di tinte.
- I tubetti di colore a olio consentono di ottenere una grande varietà di tinte che si possono adattare agli scopi specifici per cui sono preparate. Il costo totale è basso in relazione alla quantità di prodotto offerta (attenzione: i colori di alta qualità restano comunque costosi). Si possono/potevano (adesso che i colorifici sono praticamente spariti le cose sono un po' cambiate) acquistare singolarmente alla bisogna o in confezioni che contengono parecchi tubetti e il contenuto di un tubetto, solitamente, dura una vita intera se ben tenuto.
Aurelio, in questo post, suggerisce alcuni produttori, i diluenti e una lista di colori per avere uno spettro iniziale abbastanza ampio da coprire la maggior parte delle esigenze e rimanda anche a questa discussione.
- I prodotti già pronti sono mediamente più cari e offrono confezioni dalle dimensioni più limitate. Solitamente si acquistano singolarmente per scopi precisi e la disponibilità di tinte risulta, nel primo periodo limitata per crescere nel tempo. Pure questi, se si hanno più confezioni, possono essere miscelati anche se i produttori, di norma, propongono delle tonalità già pronte all'uso, quindi è più raro miscelarli, piuttosto si tende ad acquistare una nuova confezione con la tinta che serve.
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