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Re: Pulizia interna duse autocentrante
Inviato: 3 maggio 2025, 20:45
da 00hussar00
Se si pulisce la duse adeguatamente dopo l'utilizzo non c'è bisogno di utilizzare il raschietto chiatamente, in presenza di un aerografo appena utilizzato i conetti di carta che sono della forma giusta, bastano e avanzano, ma mi pareva fosse una situazione di recupero di qualcosa di straodinario.
[BBvideo 425,350]
http://www.youtube.com/watch?v=bSuFy4q9lOU]The Art Workshop[/BBvideo]
Video dal canale di The Art Workshop
Re: Pulizia interna duse autocentrante
Inviato: 3 maggio 2025, 20:53
da 00hussar00
Il raschietto è extremaratio per una situazione straordinaria, i conetti di carta molto meglio
[BBvideo 425,350]
http://www.youtube.com/watch?v=bSuFy4q9lOU[/BBvideo]
dal canale The Art of Workshop
Re: Pulizia interna duse autocentrante
Inviato: 4 maggio 2025, 8:51
da Starfighter84
Il "raschietto" si chiama, tecnicamente, REAMER e andrebbe usato solo in casi estremi in cui la duse è fortemente ostruita o sporca.
Per la pulizia ordinaria è assolutamente sconsigliato perché a lungo andare alesa il condotto dove scorre l'ago.
Re: Pulizia interna duse autocentrante
Inviato: 12 maggio 2025, 12:34
da Paolo F14
Concordo con Valerio e gli altri, il "raschietto" è un oggetto pericoloso che può rovinare irrimediabilmente la duse graffiandola, ovalizzando la punta o anche semplicemente alesandola modificandone il diametro, infatti la traduzione di reamer è alesatore, quindi....
Tra l'altro reputo altamente improbabile che la duse si otturi così tanto, bisognerebbe lasciare seccare la vernice dentro senza spruzzarla via e pulire la coppetta e spruzzare ad alta pressione del diluente pulito, come penso facciamo tutti preliminarmente prima di smontare l'aerografo e finire la detersione.
Se uno volesse ad ogni costo stappare una duse completamente e malauguratamente tappata, ci sono, sempre in ambito odontoiatrico, gli strumenti canalari manuali per le devitalizzazioni (alesatori e lime ovvero reamers e files) a partire da diametri in punta di 0,06 mm poi 0,08 - 0,10 - 0,15 - 0,20 e così via, sempre da usare con estrema cautela