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P-47D-15 "Razorback" - Little Rock-ette - Tamiya 1/48
Moderatore: Madd 22
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- Che Genere di Modellista?: Modellista generico con la passione del 48, raramente lavoro in 72 per il resto apprezzo tutti gli aerei dal '39 in poi!
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Re: P-47D "Razorback" 19th FS - Tamiya - 1/48
Ciao Luca!! bentornato al lavoro!! soggetto approvato al 200%
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Re: P-47D "Razorback" 19th FS - Tamiya - 1/48
Finalmente ti sei rimesso a lavoro...!
Io preferisco i Bubbletop... li reputo più eleganti.
Buon lavoro Lu...!
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- FreestyleAurelio
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Re: P-47D "Razorback" 19th FS - Tamiya - 1/48
Eccoti al lavoro, Luca!
Ti seguo con interesse, bellissimo soggetto che hai scelto!
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- microciccio
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Re: P-47D "Razorback" 19th FS - Tamiya - 1/48
Ciao Luca,
hai scelto un velivolo tradizionale sui tavoli da lavoro con una livrea meno vista in quanto siamo sommersi da Thunderbolt che volarono nei cieli d'Europa.
So che stai approfondendo il tema motore e sicuramente realizzerai un modello accurato.
Buon lavoro
microciccio
hai scelto un velivolo tradizionale sui tavoli da lavoro con una livrea meno vista in quanto siamo sommersi da Thunderbolt che volarono nei cieli d'Europa.
So che stai approfondendo il tema motore e sicuramente realizzerai un modello accurato.
Buon lavoro
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Re: P-47D "Razorback" 19th FS - Tamiya - 1/48
Ciao Luca, ti seguo attentamente poiché il p47 è il mio modello di aereo preferito (come puoi anche notare dalla mia foto), ho la tua stessa scatola nell'armadio anche se devo dirti che il bubbletop non mi dispiace, li amo entrambi
In oltre mi piacciono le spiegazioni che hai dato fin ora.. Ne attendo delle altre, soprattutto la differenza tra le versioni
Ti auguro buon lavoro e divertiti con questo gigante dei cieli
In oltre mi piacciono le spiegazioni che hai dato fin ora.. Ne attendo delle altre, soprattutto la differenza tra le versioni
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Re: P-47D "Razorback" 19th FS - Tamiya - 1/48
Ciao Lù!
Sempre bello il P-47, se ne potrebbero fare anche un paio di seguito, non stancherebbero mai...NM...OD.. sono tutti belli!!
Buon lavoro, aspettiamo le prime foto!!
Saluti
RoB da Messina
Sempre bello il P-47, se ne potrebbero fare anche un paio di seguito, non stancherebbero mai...NM...OD.. sono tutti belli!!
Buon lavoro, aspettiamo le prime foto!!
Saluti
RoB da Messina
- Madd 22
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- Che Genere di Modellista?: Ogni modellista con esperienza è per me un punto di riferimento, metto subito in atto quello che vedo e apprendo subito, sperando di ricreare un modello più vicino alla realtà, per quanto possibile.
Modellismo è un ottimo esercizio per la mente, rafforza la logica, incita la curiosità e allena la pazienza! Il soggetto non è importante, mi basta che abbia un ala. - Aerografo: si
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Re: P-47D "Razorback" 19th FS - Tamiya - 1/48
UDITE, UDITE...AGGIORNAMENTI!
Ho iniziato a lavorare sul motore in realtà mesi fa, prima dell'estate, prima che esigenze lavorative mi portassero all'estero.
Adesso sono tornato e la voglia è tanta, ma non vi nascondo che rimettere in ordine tutte le idee sul modello, le informazioni raccolte, non è affatto semplice.
Cercherò quindi di procedere per gradi.
Iniziamo dal motore, il leggendario P&W R-2800 Double Wasp.
Prodotto in decine di migliaia di esemplari, costruito dalla P&W, Ford, Buick, Chevrolet, cuore pulsante di molti velivoli della IIWW: P-47, F-4U Corsair, F6F Hellcat, B-26 Invader, P-61 Black widow, solo per citarne alcuni.
Progettato in numerose varianti, alcune con piccole modifiche, altre con importanti aggiornamenti. Proposto in tre "Series", ma le più utilizzate sul P-47 sono state la "B Series" e la "C series".
Mi piacerebbe molto trattare i vari aspetti del motore, ma per necessità di sviluppo del WIP, mi limiterò ad evidenziare solo le differenze che interessano il mio modello.
Per un approfondimento maggiore vi consiglio questo volume:
ISBN-10 0768002729
Immagine: Amazon.com
Per gli amanti della meccanica è molto interessante, per i modellisti utile perché esplicita e mostra tutte le differenze tra le varie versioni. Soprattutto, troverete indicate le varianti montante su ogni singolo aeroplano. Un controllo incrociato tra i vari capitoli del libro, vi permetteranno di avere la certezza di scegliere il motore giusto.
Le differenze fondamentali tra le varianti sono il tipo di campana frontale (la parte che ospita all'interno gli ingranaggi del riduttore giri elica) e vari "accessori": Magneto - Distributori - Governo elica.
Immagini provenienti da: motore 1; motore 2; motore 3
Dalle immagini si può notare che cambia la forma dei due distributori posti sopra la campana: questi due elementi, facenti parte del sistema di ignizione, dopo aver ricevuto la corrente ad alta tensione prodotta dal magneto (accessorio nero posto al centro della campana in alto), la distribuivano, rispettando la sequenza di accensione, a tutte le candele dei cilindri.
Nella prima foto i contenitori dei due distributori sono simili a una goccia, nella seconda sono circa di forma esagonale. Entrambi prodotti dalla Bentix-Scintilla.
Nella terza foto invece la forma ricorda il guscio delle tartarughe, infatti sono conosciuti come "turtleback". Prodotti dalla GE, assolvevano nello stesso accessorio, sia a magneto che a distributore.
Un altro piccolo accessorio presente sulla campana, in posizione più avanzata rispetto al resto, è il governo elica: accessorio deputato a far variare il passo dell'elica e mantenere i giri costanti del motore. (nella prima foto è assente, infatti la flangia è coperta con un tappo)
Ovviamente le diverse forme dei distributori sono legate ad un diverso tratto costruttivo del motore.
*Nota: in realta c'è ancora un altro elemento che differisce tra questi motori, lo evidenzierò dopo.
La scatola Tamiya (dedicata al Razorback) offre, giustamente, i distributori del primo e del secondo tipo per poter riprodurre il motore corretto in base alla matricola del velivolo.
Quindi non mi rimaneva altro da fare che controllare, tra i soggetti proposti dal foglio HGW acquistato, quale tipo di motore dovessi riprodurre.
Il foglio P47D over new guinea offre la possibilità di scegliere (oltre ad altri soggetti di razorback che hanno operato nel pacifico) tra otto proposte del 19th FS.
Alcuni sono P-47D-15, altri sono -20 e altri ancora -21.
Tra le pagine della pubblicazione proposta sopra, troverete una bella tabella in cui vengono esplicitate tutte le varianti montate dal P-47, quindi:
P-47D-15 RE/RA ---------------> Montavano la versione R-2800-63 (Magneto centrale, due distributori Bentix a "goccia")
P-47D-20 RE/RA ---------------> Montavano la versione R-2800-59 (Nessun magneto centrale, due distributori della GE "turtleback")
Con i pezzi proposti dalla scatola, si può realizzare o R-2800-21 o un R-2800-63, in altre parole tutte le versione del P-47D dal tratto 1 al tratto 16.
Se volete riprodurre un P-47D successivo fino al tratto 40, dovete montare un R-2800-59. (Pezzi che trovate nelle scatole tamiya dedicati ai "bubbletop" e alla serie M)
(La "C Series" del double wasp è assai diversa, sia nella forma della campana che nei due distributori. Inoltre cambia l'aspetto dei cilindri).
Qualcuno di voi potrebbe chiedersi: ma perché non prendevi un bel motore in resina della versione corretta? Semplice, perchè con un bel pezzo di resina non potrei mai chiudere la cofanatura e nasconderlo. Le cofanature, tra le altre cose, dei soggetti del 19th FS hanno tutte la "nose art" particolari.
Detto ciò, passiamo al modellismo pratico:
Nonostante la cofanatura coprirà buona parte del motore, dall'ampia apertura frontale, si vede la prima fila di cilindri, la campana del riduttore e tutti gli accessori prima trattati.
Avevo già intenzione di rendere la parte frontale del motore nei migliori dei modi, i dettagli sono tanti, ma alla fine ho cercato di dare più realismo anche alla prima fila di cilindri.
Ho prima di tutto rimosso le coperture delle aste di comando valvole, sono due per ogni cilindro, poste frontalmente. Le originali sono stampate sulla plastica dei cilindri e non mi piacevano proprio. Ho quindi usato del filo di acciaio da 0,5 mm (circa) per fare le coperture delle aste, sistemata la prima della giusta misura, o poi realizzato le altre diciassette della stessa misura.
La sostituzione delle aste interessa solo la prima fila di cilindri.
Ho poi aggiunto un piccolo particolare, che si vede ben poco frontalmente a dire il vero, però mi sono divertito parecchio a rifarli. Sono delle alette deflettori, convogliano l'aria a lambire la superficie del cilindro. In questo modo l'aria che entra dalla grossa apertura frontale, non attraversa la cofanatura in modo turbolento, ma viene forzata in un flusso che massimizza il raffreddamento scorrendo tra i cilindri.
Le ho riprodotte con il classico foglio di rame che si usa in campo artistico. Anche in questo caso ho creato due alette per cilindro e poi ho copiato le coppie per gli altri nove.
Altro dettaglio che ho rimosso ed ho ricostruito, è un elemento tubolare che abbraccia la circonferenza della campana quasi per tutta la sua lunghezza.
Questo è il collettore di distribuzione che porta la corrente ad alto voltaggio dai distributori verso i cilindri.
In questo caso la versione del collettore era esatta per il motore che sto riproducendo, ma ad occhio mi sembrava troppo sottile, e la forma nella parte inferiore non mi convinceva molto.
Quindi, usando un rod di plasticard dello spessore di 0,8 mm, lo ho ricostruito per intero, aggiungendo anche le singole uscite dei cavi. Il tutto fissato con un velo di "tappo verde".
*Altro elemento che differisce tra i motori di cui ho parlato, é il collettore di distribuzione, in gergo tecnico "ignition harness".
Poteva essere di due tipologie, caratteristiche diverse ma medesima funzione:
Tubular harness: un semplice tubo pressurizzato prodotto dalla Bendix-Scintilla. Ad alta quota l'aria è molto rarefatta, a bassa pressione diventa un mezzo conduttore e favorisce archi spontanei di corrente andando ad inficiare sulla sequenza di accensione dei cilindri. Al fine di evitare fenomeni di crossfiring e flashover si pressurizza l'aria all'interno mantenendo la massa di aria a condizioni standard, ovvero di materiale dielettrico.
Filled cast harness: un collettore di tipo stampato (facilmente individuabile per la stampigliatura P&W ben leggibile) che oltre ad essere pressurizzato, era riempito di un gel dielettrico, aumentandone l'efficienza. Prodotto solo dalla P&W
Per la cronaca, ecco un dettaglio di un motore che aveva il collettore del tipo filled harness:
Immagine primeportal
Attenzione quando scegliete il motore da riprodurre.
Per completare il motore, ho sistemato la forma del magneto al centro della campana, aggiungendo qualche particolare. Ho aggiunto i due cavi di alta tensione che vanno verso i due distributori. Il governo elica lo ho ricostruito da zero, in quanto nella scatola tamiya non è previsto. Si trovano parecchie foto online per poter prendere spunto, alla fine è un dettagli molto piccolo.
Interrompo l'aggiornamento a questo punto per non far risultare la pagina troppo lunga da leggere.
A presto con la verniciatura.
Saluti!
Ho iniziato a lavorare sul motore in realtà mesi fa, prima dell'estate, prima che esigenze lavorative mi portassero all'estero.
Adesso sono tornato e la voglia è tanta, ma non vi nascondo che rimettere in ordine tutte le idee sul modello, le informazioni raccolte, non è affatto semplice.
Cercherò quindi di procedere per gradi.
Iniziamo dal motore, il leggendario P&W R-2800 Double Wasp.
Prodotto in decine di migliaia di esemplari, costruito dalla P&W, Ford, Buick, Chevrolet, cuore pulsante di molti velivoli della IIWW: P-47, F-4U Corsair, F6F Hellcat, B-26 Invader, P-61 Black widow, solo per citarne alcuni.
Progettato in numerose varianti, alcune con piccole modifiche, altre con importanti aggiornamenti. Proposto in tre "Series", ma le più utilizzate sul P-47 sono state la "B Series" e la "C series".
Mi piacerebbe molto trattare i vari aspetti del motore, ma per necessità di sviluppo del WIP, mi limiterò ad evidenziare solo le differenze che interessano il mio modello.
Per un approfondimento maggiore vi consiglio questo volume:
ISBN-10 0768002729
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Per gli amanti della meccanica è molto interessante, per i modellisti utile perché esplicita e mostra tutte le differenze tra le varie versioni. Soprattutto, troverete indicate le varianti montante su ogni singolo aeroplano. Un controllo incrociato tra i vari capitoli del libro, vi permetteranno di avere la certezza di scegliere il motore giusto.
Le differenze fondamentali tra le varianti sono il tipo di campana frontale (la parte che ospita all'interno gli ingranaggi del riduttore giri elica) e vari "accessori": Magneto - Distributori - Governo elica.
Immagini provenienti da: motore 1; motore 2; motore 3
Dalle immagini si può notare che cambia la forma dei due distributori posti sopra la campana: questi due elementi, facenti parte del sistema di ignizione, dopo aver ricevuto la corrente ad alta tensione prodotta dal magneto (accessorio nero posto al centro della campana in alto), la distribuivano, rispettando la sequenza di accensione, a tutte le candele dei cilindri.
Nella prima foto i contenitori dei due distributori sono simili a una goccia, nella seconda sono circa di forma esagonale. Entrambi prodotti dalla Bentix-Scintilla.
Nella terza foto invece la forma ricorda il guscio delle tartarughe, infatti sono conosciuti come "turtleback". Prodotti dalla GE, assolvevano nello stesso accessorio, sia a magneto che a distributore.
Un altro piccolo accessorio presente sulla campana, in posizione più avanzata rispetto al resto, è il governo elica: accessorio deputato a far variare il passo dell'elica e mantenere i giri costanti del motore. (nella prima foto è assente, infatti la flangia è coperta con un tappo)
Ovviamente le diverse forme dei distributori sono legate ad un diverso tratto costruttivo del motore.
*Nota: in realta c'è ancora un altro elemento che differisce tra questi motori, lo evidenzierò dopo.
La scatola Tamiya (dedicata al Razorback) offre, giustamente, i distributori del primo e del secondo tipo per poter riprodurre il motore corretto in base alla matricola del velivolo.
Quindi non mi rimaneva altro da fare che controllare, tra i soggetti proposti dal foglio HGW acquistato, quale tipo di motore dovessi riprodurre.
Il foglio P47D over new guinea offre la possibilità di scegliere (oltre ad altri soggetti di razorback che hanno operato nel pacifico) tra otto proposte del 19th FS.
Alcuni sono P-47D-15, altri sono -20 e altri ancora -21.
Tra le pagine della pubblicazione proposta sopra, troverete una bella tabella in cui vengono esplicitate tutte le varianti montate dal P-47, quindi:
P-47D-15 RE/RA ---------------> Montavano la versione R-2800-63 (Magneto centrale, due distributori Bentix a "goccia")
P-47D-20 RE/RA ---------------> Montavano la versione R-2800-59 (Nessun magneto centrale, due distributori della GE "turtleback")
Con i pezzi proposti dalla scatola, si può realizzare o R-2800-21 o un R-2800-63, in altre parole tutte le versione del P-47D dal tratto 1 al tratto 16.
Se volete riprodurre un P-47D successivo fino al tratto 40, dovete montare un R-2800-59. (Pezzi che trovate nelle scatole tamiya dedicati ai "bubbletop" e alla serie M)
(La "C Series" del double wasp è assai diversa, sia nella forma della campana che nei due distributori. Inoltre cambia l'aspetto dei cilindri).
Qualcuno di voi potrebbe chiedersi: ma perché non prendevi un bel motore in resina della versione corretta? Semplice, perchè con un bel pezzo di resina non potrei mai chiudere la cofanatura e nasconderlo. Le cofanature, tra le altre cose, dei soggetti del 19th FS hanno tutte la "nose art" particolari.
Detto ciò, passiamo al modellismo pratico:
Nonostante la cofanatura coprirà buona parte del motore, dall'ampia apertura frontale, si vede la prima fila di cilindri, la campana del riduttore e tutti gli accessori prima trattati.
Avevo già intenzione di rendere la parte frontale del motore nei migliori dei modi, i dettagli sono tanti, ma alla fine ho cercato di dare più realismo anche alla prima fila di cilindri.
Ho prima di tutto rimosso le coperture delle aste di comando valvole, sono due per ogni cilindro, poste frontalmente. Le originali sono stampate sulla plastica dei cilindri e non mi piacevano proprio. Ho quindi usato del filo di acciaio da 0,5 mm (circa) per fare le coperture delle aste, sistemata la prima della giusta misura, o poi realizzato le altre diciassette della stessa misura.
La sostituzione delle aste interessa solo la prima fila di cilindri.
Ho poi aggiunto un piccolo particolare, che si vede ben poco frontalmente a dire il vero, però mi sono divertito parecchio a rifarli. Sono delle alette deflettori, convogliano l'aria a lambire la superficie del cilindro. In questo modo l'aria che entra dalla grossa apertura frontale, non attraversa la cofanatura in modo turbolento, ma viene forzata in un flusso che massimizza il raffreddamento scorrendo tra i cilindri.
Le ho riprodotte con il classico foglio di rame che si usa in campo artistico. Anche in questo caso ho creato due alette per cilindro e poi ho copiato le coppie per gli altri nove.
Altro dettaglio che ho rimosso ed ho ricostruito, è un elemento tubolare che abbraccia la circonferenza della campana quasi per tutta la sua lunghezza.
Questo è il collettore di distribuzione che porta la corrente ad alto voltaggio dai distributori verso i cilindri.
In questo caso la versione del collettore era esatta per il motore che sto riproducendo, ma ad occhio mi sembrava troppo sottile, e la forma nella parte inferiore non mi convinceva molto.
Quindi, usando un rod di plasticard dello spessore di 0,8 mm, lo ho ricostruito per intero, aggiungendo anche le singole uscite dei cavi. Il tutto fissato con un velo di "tappo verde".
*Altro elemento che differisce tra i motori di cui ho parlato, é il collettore di distribuzione, in gergo tecnico "ignition harness".
Poteva essere di due tipologie, caratteristiche diverse ma medesima funzione:
Tubular harness: un semplice tubo pressurizzato prodotto dalla Bendix-Scintilla. Ad alta quota l'aria è molto rarefatta, a bassa pressione diventa un mezzo conduttore e favorisce archi spontanei di corrente andando ad inficiare sulla sequenza di accensione dei cilindri. Al fine di evitare fenomeni di crossfiring e flashover si pressurizza l'aria all'interno mantenendo la massa di aria a condizioni standard, ovvero di materiale dielettrico.
Filled cast harness: un collettore di tipo stampato (facilmente individuabile per la stampigliatura P&W ben leggibile) che oltre ad essere pressurizzato, era riempito di un gel dielettrico, aumentandone l'efficienza. Prodotto solo dalla P&W
Per la cronaca, ecco un dettaglio di un motore che aveva il collettore del tipo filled harness:
Immagine primeportal
Attenzione quando scegliete il motore da riprodurre.
Per completare il motore, ho sistemato la forma del magneto al centro della campana, aggiungendo qualche particolare. Ho aggiunto i due cavi di alta tensione che vanno verso i due distributori. Il governo elica lo ho ricostruito da zero, in quanto nella scatola tamiya non è previsto. Si trovano parecchie foto online per poter prendere spunto, alla fine è un dettagli molto piccolo.
Interrompo l'aggiornamento a questo punto per non far risultare la pagina troppo lunga da leggere.
A presto con la verniciatura.
Saluti!
W.I.P. P-47D Razorback
-Talvolta un pensiero mi annebbia l'Io: sono pazzi gli altri, o sono pazzo io?
-Non tutto ciò che può essere contato, conta. Non tutto ciò che conta può essere contato
-Non cercare di diventare un uomo di successo, ma piuttosto un uomo di valore
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- Che Genere di Modellista?: Modellista Generico, importante che voli, velivoli AMI ed Elicotteri FF.AA. e FF.PP. Italia, non disdegno Jet o eliche di altre nazionalità!
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Re: P-47D "Razorback" 19th FS - Tamiya - 1/48
ciao Luca,
un bel racconto e grandi lavori su questo motore!
un bel racconto e grandi lavori su questo motore!
- Jacopo
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Re: P-47D "Razorback" 19th FS - Tamiya - 1/48
Ottimo lavoro Luca, grazie per le foto dei motori, quando farò il mio D-5 saranno Fondamentali
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Modellismo è un ottimo esercizio per la mente, rafforza la logica, incita la curiosità e allena la pazienza! Il soggetto non è importante, mi basta che abbia un ala. - Aerografo: si
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Re: P-47D "Razorback" 19th FS - Tamiya - 1/48
Altri aggiornamenti:
Prima di passare alla verniciatura delle parti del R-2800, ho riprodotto anche la centina anteriore che fa da supporto alla cofanatura motore.
Praticamente è una semplice struttura in alluminio che fa da scheletro sul quale fissare i pannelli della cappottatura motore.
La centina era fissata direttamente sulle teste dei cilindri, i quali rappresentavano la struttura portante.
Immagine inserita a solo scopo discussione. 368th FG
Ho utilizzato del plasticard da 0,5 mm e come dima, per avvinarmi alla forma esatta della cofanatura interna, ho utilizzato la paratia posteriore del kit sul quale si innesta il motore.
Dopo aver ottenuto la forma esterna, ho disegnato lo spessore da ritagliare (1mm) cercando di mantenerlo costante, poi ho ritagliato in più passate con una lama bisturi.
Attenzione quando ritagliate, perchè il plasticard è sottilissimo e tende a spezzarsi applicando troppa forza.
Ho simulato la centina posteriore anche sulla paratia del kit in cui si innesta il motore, non si vedrà completamente con la cappotta chiusa, ma il contrasto tra il fondo nero e la centina (in alluminio anodizzato) crea prodondità.
Visivamente aggiunge un gran dettaglio al motore, ma il problema sorge nel momento di fissarla, con la cofanatura chiusa non si può fissare sul motore già da prima.
Infatti, avendo preso come riferimento il perimetro della centina posteriore (che ha un diametro maggiore rispetto all'anteriore), sono stato costretto a ridurre la circonferenza per posizionarla alla giusta profondità all'interno della cofanatura anteriore.
In altre parole, in caso sceglieste di riprodurla, dovete fare molte prove a secco ed aggiustamenti.
Quando mi dedicherò alla verniciatura della cappotta motore, credo che la fissero momentaneamente sulla faccia dei cilindri, e una volta insierito il motore all'interno della cappota, la vissero progressivamente sperando di non lasciare vistori residui di colla.
Infine, ho preparato le parti per la verniciatura. Ho steso il solito primer mr surfacer 1500, nero sul corpo del motore, e bianco sulla campana anteriore.
Prossimo aggiornamento verniciatura e wheatering.
Prima di passare alla verniciatura delle parti del R-2800, ho riprodotto anche la centina anteriore che fa da supporto alla cofanatura motore.
Praticamente è una semplice struttura in alluminio che fa da scheletro sul quale fissare i pannelli della cappottatura motore.
La centina era fissata direttamente sulle teste dei cilindri, i quali rappresentavano la struttura portante.
Immagine inserita a solo scopo discussione. 368th FG
Ho utilizzato del plasticard da 0,5 mm e come dima, per avvinarmi alla forma esatta della cofanatura interna, ho utilizzato la paratia posteriore del kit sul quale si innesta il motore.
Dopo aver ottenuto la forma esterna, ho disegnato lo spessore da ritagliare (1mm) cercando di mantenerlo costante, poi ho ritagliato in più passate con una lama bisturi.
Attenzione quando ritagliate, perchè il plasticard è sottilissimo e tende a spezzarsi applicando troppa forza.
Ho simulato la centina posteriore anche sulla paratia del kit in cui si innesta il motore, non si vedrà completamente con la cappotta chiusa, ma il contrasto tra il fondo nero e la centina (in alluminio anodizzato) crea prodondità.
Visivamente aggiunge un gran dettaglio al motore, ma il problema sorge nel momento di fissarla, con la cofanatura chiusa non si può fissare sul motore già da prima.
Infatti, avendo preso come riferimento il perimetro della centina posteriore (che ha un diametro maggiore rispetto all'anteriore), sono stato costretto a ridurre la circonferenza per posizionarla alla giusta profondità all'interno della cofanatura anteriore.
In altre parole, in caso sceglieste di riprodurla, dovete fare molte prove a secco ed aggiustamenti.
Quando mi dedicherò alla verniciatura della cappotta motore, credo che la fissero momentaneamente sulla faccia dei cilindri, e una volta insierito il motore all'interno della cappota, la vissero progressivamente sperando di non lasciare vistori residui di colla.
Infine, ho preparato le parti per la verniciatura. Ho steso il solito primer mr surfacer 1500, nero sul corpo del motore, e bianco sulla campana anteriore.
Prossimo aggiornamento verniciatura e wheatering.
W.I.P. P-47D Razorback
-Talvolta un pensiero mi annebbia l'Io: sono pazzi gli altri, o sono pazzo io?
-Non tutto ciò che può essere contato, conta. Non tutto ciò che conta può essere contato
-Non cercare di diventare un uomo di successo, ma piuttosto un uomo di valore
Albert Einstein