Pagina 1 di 2

Vickers Wellington Gr MK.VIII - 1/72 - Airfix

Inviato: 23 novembre 2025, 21:21
da washaki
Saluti a tutti,
non ci posso credere, il Wellington è finito.
Dopo 55 (cinquantacinque) pagine di WIP (record personale 😊) sono finalmente giunto alla fine.
Per prima cosa grazie infinite a tutti. A mio figlio per il regalo e a tutto il forum per il supporto, l’aiuto, i validi consigli e lo sprone nei momenti di crisi.

Detto questo farei una piccola introduzione per raccontare quello che ho imparato di questo velivolo e della storia che gli gira intorno.
So che su questo forum ci sono super esperti di su queste tematiche, ma ho pensato che se per caso qualche neofita, totalmente a digiuno sul Wellington come lo ero io prima di affrontare la costruzione del modello, si imbattesse in questa galleria, magari avrebbe piacere di trovare una piccola introduzione che lo aiuti a comprendere meglio quello che sta vedendo così come ho piacere io quando questo accade nelle gallerie di altri.
Ma correggetemi se sbaglio qualcosa perché … vado a memoria 😊.

Dunque, ci troviamo di fronte al “Vickers Wellington”, che altro non è che un bombardiere bimotore della Seconda Guerra Mondiale con una particolarità che lo rende unico rispetto a quasi tutti gli altri aerei di utilizzo analogo del periodo: la struttura geodetica.
Questo fatto è stato la prima sorpresa quando ho iniziato ad affrontare lo studio della costruzione e vorrei che lo fosse anche per chi sta leggendo.
Il progetto è della seconda metà degli anni ’30.
L’aeronautica era una scienza giovane ma, dai primi incerti modelli, erano stati fatti enormi passi avanti. A questo si aggiungeva la guerra (la “Grande Guerra” e poi la imminente “Seconda”) che purtroppo, come sempre accade in ogni campo, stava dando un fortissimo impulso alle innovazioni costruttive e alle tecniche di volo.
La grande innovazione presente su questo bombardiere era proprio, come detto sopra, la sua struttura. Diversamente dagli altri modelli questo bombardiere aveva una struttura autoportante fatta di elementi in alluminio assemblati fra loro secondo linee cosiddette “geodetiche”. Per spiegare di che si tratta occorrerebbe entrare nel campo della matematica, cosa che non farò, anche per non fare brutte figure.
Ci basti sapere che, con una tale configurazione, il peso dell’aereo si sosteneva da solo in ogni suo punto e tutte le forze legate alla portanza e al volo in generale si distribuivano lungo la struttura rendendo inutili tutte quelle strutture di sostegno tipiche di altri velivoli più tradizionali. Tutta questa struttura metallica veniva poi rivestita con una tela rendendo il tutto contemporaneamente leggero e robusto.
Tra i numerosi lati positivi spiccano lo spazio libero disponibile all’interno e sulle ali e, soprattutto, la forte resistenza agli inconvenienti di volo (rotture da stress ma anche … proiettili). Il Wellington, infatti, era duro da buttare giù e poteva volare anche in caso di gravi danneggiamenti in quanto la sua struttura non cedeva facilmente mantenendo il più delle volte integra la forma dell’aereo e consentendogli il volo là dove altri sarebbero precipitati inevitabilmente.
Ma purtroppo ogni medaglia ha anche il suo rovescio. La “bellezza” intrinseca di una idea così originale portava con sé anche il “difetto” più importante: l’impossibilità di effettuare grandi modifiche alla struttura stessa che, per sua natura, andava lasciata nella forma e nella disposizione per la quale era stata progettata e non consentiva ripensamenti. Nessuna importante modifica strutturale era possibile a meno di “smontare” letteralmente l’aereo e riprogettarlo.
Questo, probabilmente, è stato il motivo principale (ovviamente non l’unico) per il quale verso la fine della guerra questo bombardiere fu soppiantato da altri modelli più grandi e potenti ma di concezione più tradizionale e più versatili in un periodo in cui l’esigenza di apportare modifiche che dessero un vantaggio tattico in combattimento era all’ordine del giorno.

Dunque, un aereo affascinante, un progetto originale con limiti e peculiarità che vale la pena di comprendere.

Ne furono costruiti molti modelli con funzioni diverse. Tra questi il mio modello (MK.VIII) che fu destinato alla ricognizione marittima con funzionalità antisommergibile. Per questo fu dotato di antenne per la “caccia” ed era caricato con bombe di profondità e/o siluri insieme alle bombe tradizionali.
In particolare il modello da me costruito era stato privato delle 2 mitragliatrici a prua per lasciare il posto ad uno spazio per l’osservazione e delle 2 mitragliatrici laterali posizionate al centro della fusoliera probabilmente per lasciare spazio alla maggiore strumentazione.

Una premessa alle foto: benché abbia fatto del mio meglio questo modello non è il mio migliore. Si lo so, ne ho fatti troppo pochi per poter fare una vera classifica ma, in questo caso, si sono sovrapposte talmente tante situazioni (tra cui un ricovero di urgenza) che averlo terminato è un vero miracolo.
Per questo chiedo venia per molte concessioni, approssimazioni e libertà interpretative che ho dovuto e qualche volta forse voluto fare.
Ho sicuramente voluto strafare nell’acquisto di accessori “Eduard” e ne ho pagato le conseguenze. Se tornassi indietro, per esempio, NON comprerei mai il kit dei portelli e del telaio del vano bombe in quanto troppo complicati da montare e, alla fine, incapaci di dare una spinta in più al modello come mi aspettavo. Sicuramente ciò che era presente nel kit era più che sufficiente a dare un aspetto credibile il modello mentre Eduard, tra errori di progetto e assurdità costruttive, ha aggiunto solo difficoltà di montaggio, almeno per un “principiante” come me.
Ho dovuto poi sverniciare completamente l’intero modello per 2 volte e ricominciare da capo. Non so come ho fatto … 😊
Alcune parti come i carrelli non sono un esempio di facile montaggio e mi hanno dato qualche difficoltà nell’individuare lo scratch building adeguato. In compenso ho letteralmente riempito gli interni (totalmente invisibili) di modifiche e adeguamenti che si possono vedere solo nel WIP perché ora è tutto chiuso dentro.
Insomma tanta esperienza che, spero, mi sarà utile nei prossimi modelli e abbia contribuito a creare un “Wellington” almeno guardabile.

Ecco le foto, siate clementi :-D:

Vickers Wellington GR Mk VIII

Fonte: https://www.memorialflightclub.com/blog ... ruary-1943

Di seguito il nostro amico terminato (il WIP qui )

GRUPPO 1














Re: Vickers Wellington Gr MK.VIII - 1/72 - Airfix

Inviato: 23 novembre 2025, 21:22
da washaki
GUPPO 2














Re: Vickers Wellington Gr MK.VIII - 1/72 - Airfix

Inviato: 23 novembre 2025, 21:24
da washaki
GRUPPO 3














Re: Vickers Wellington Gr MK.VIII - 1/72 - Airfix

Inviato: 23 novembre 2025, 21:28
da washaki
Infine, su richiesta di Paolo, un po' di immagini della zona più "aggiustata" dei miei modelli. Il vano bombe e il sottopancia in genere


















Penso sia tutto.
Grazie come sempre per tutto, soprattutto per le critiche :)
CIAO A TUTTI

Re: Vickers Wellington Gr MK.VIII - 1/72 - Airfix

Inviato: 23 novembre 2025, 22:09
da VorreiVolare
Ciao Marco, complimenti per il modello :-oook :-oook :-oook
Hai affrontato tutta una serie di situazioni anche molto pesanti, lo so bene, e so che hai sentito tutto il nostro appoggio .
Mi gusto appieno questa tua realizzazione :-woooo
Giusto una cosa, ma è solo un mio vezzo, ci vedrei bene vicino appoggiate le coperture naca dei motori ;)
Ciao :wave:
Domiziano

Re: Vickers Wellington Gr MK.VIII - 1/72 - Airfix

Inviato: 23 novembre 2025, 23:04
da washaki
VorreiVolare ha scritto: 23 novembre 2025, 22:09 Ciao Marco, complimenti per il modello :-oook :-oook :-oook
Hai affrontato tutta una serie di situazioni anche molto pesanti, lo so bene, e so che hai sentito tutto il nostro appoggio .
Mi gusto appieno questa tua realizzazione :-woooo
Giusto una cosa, ma è solo un mio vezzo, ci vedrei bene vicino appoggiate le coperture naca dei motori ;)
Ciao :wave:
Domiziano
Grazie Domiziano,
sulle coperture della naca hai ragione.
In effetti le ho completamente ignorate.
Cioè, le ho verniciate e preparate ma poi non le ho fotografate.
L'idea era di aggiungere al lavoro una coppia di trabattelli o scale per simulare una situazione manutentiva e giustificare così i motori aperti.
Le coperture andrebbero appoggiate al trabattello.... ma allora ci sarebbe bisogno di una ambientazione più coerente. Tipo una basetta raffigurante un prato di aviazione ...
E qui arriva il difficile. Non so nemmeno da che parte cominciare per fare una base adeguata al modello.
Ho acquistato tutto il necessario ma ancora non mi sono mai azzardato a provare.

Per un attimo mi ha anche sfiorato l'idea di chiudere uno dei due motori perché, in uno dei due, le coperture combaciano quasi perfettamente.
Ma mi dispiaceva di nascondere tutto quel lavoro e così le coperture sono finite nella scatola che contiene il modello finito.

Proverò ad impegnarmi nella costruzione di una basetta ... promesso.
Ciao

Re: Vickers Wellington Gr MK.VIII - 1/72 - Airfix

Inviato: 23 novembre 2025, 23:20
da Maw89
Ciao, per i commenti tecnici lascio a chi ha più competenza, ma posso dirti che a me piace davvero tanto???? Hai superato molte rogne viste nel wip e alla fine hai portato a casa un ottimo modello!! Ottimo lavoro!!
Nic

Re: Vickers Wellington Gr MK.VIII - 1/72 - Airfix

Inviato: 24 novembre 2025, 1:03
da washaki
Maw89 ha scritto: 23 novembre 2025, 23:20 Ciao, per i commenti tecnici lascio a chi ha più competenza, ma posso dirti che a me piace davvero tanto???? Hai superato molte rogne viste nel wip e alla fine hai portato a casa un ottimo modello!! Ottimo lavoro!!
Nic
Grazie mille Nicola
Il merito e anche di questo bel forum che mi segue come un'ombra e mi aiuta in ogni difficoltà
:-V

Re: Vickers Wellington Gr MK.VIII - 1/72 - Airfix

Inviato: 24 novembre 2025, 8:58
da Enrico59
Ciao Marco
Da perfetto ignorante del soggetto mi limito alla valutazione estetica : bellissimo!
Saluti cari
enrico

Re: Vickers Wellington Gr MK.VIII - 1/72 - Airfix

Inviato: 24 novembre 2025, 10:19
da microciccio
Ciao Marco,

nuntio vobis gaudium magnum: habemus Wellington! :-sbraco :-sbraco :-sbraco

Modello da mostrare, giustamente tronfio, all'erede ringraziandolo per il presente ampiamente valorizzato dal genitore!! ;) :-yahoo

Avendo seguito il WIP ho poco da commentare, giusto qualche punto legato:
  • alle superfici che avrei visto più opache;
  • alle sporcature di fusoliera e dei portelli dei vani bombe che avrei attenuato;
  • alle antenne del radar ASV Mark II che avrei assottigliato/sostituito per migliorare l'effetto scala;
  • ai cavi dell'antenna per cui avrei usato fili più sottili e di colore scuro (in generale erano cavi metallici).
Metti il modello in vetrina, fregatene di quanto ho scritto e passa ad altro o riprendi quanto hai interrotto.

Grazie per le foto dei vani bombe. :-pray

microciccio