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venendo all'aereo, l'asso di turno si chiamava Samuel Hammer, unico asso dell'80th FG utile per la mia collezione. Apparteneva al 90th FS
(fonte loghi http://www.asisbiz.com/usaf/USAAF-80FG.html)

Non si trovano numerosissime notizie su di lui, e in quesit mesi ho recuperato questo a fatica:
Eccolo

(fonte foto https://www.facebook.com/BurmaBanshees/)

Samuel Eugene Hammer è stato l'unico asso del 80th f.g., detto dei "Burma Banshees", operativi nella Birmania del Nord sui P40 N, un conto fatto escludendo i sei assi del 459th f.s., un quarto squadrone aggregato amministrativamente in un secondo tempo e di stanza a Calcutta, operativi nella Birmania del Sud (un'area molto più "calda") su P-38Hs.
S. Hammer fu trasferito dall'addestramento in Assam, India al 90th f.s. - 80th f.g. all'inizio del 1944. L'80th è famoso per i teschi dipinti su entrambi i fianchi del cofano motore, anche se questa noseart è meno famosa di quella da pescecane per i P40.
Il primo incontro di S. Hammer con il nemico si è tenuto il 27 marzo 1944 come gregario in una formazione che si era alzata per proteggere gli aeroporti della zona da un grande attacco ed è riuscito (così come ciascuno dei suoi 3 compagni) ad abbattere due aerei nemici in 20 minuti di combattimento ravvicinato; le vittime erano due bombardieri del tipo Nakajima Ki-49 Donryu ("Helen").
L'aereo, il White 71, marzo 1944, sarà il soggetto del modellino.
Dal maggio 1944 l'80th f.g. fu operativo dall'aerodromo di Myitkyna per difendere le vie di comunicazione Birmania-India e proteggere le linee inglesi.
Nel giugno 1944, il gruppo fu dotato di P-47D e grazie alla maggiore autonomia a luglio operava anche sulle aree di Bhamo, Loiwing e Lashio.
Il 14 dicembre 1944 Hammer, ora divenuto 1st Lt, abbattè tre caccia Nakajima Ki-44 ("Tojo") a sud di Bhamo (Birmania), divenendo asso con cinque vittorie totali.

ecco l'aereo in una foto d'epoca

(fonte http://www.asisbiz.com/)

ed ecco il profilo: da notare che l'insegna americana sulle fiancate non dovrebbe avere il bordo, a considerare la foto sopra.

(fonte http://forum.largescalemodeller.com/)
da confrontare con il profilo proposto dalla hasegawa del seriale 49


Le differenze che individuo sono quindi che non dovrò applicare decorazioni ai cerchi delle ruote, dovrò disegnare io il divertente teschio (ogni pilota aveva il suo, quello proposto dalla hase è del num 49, diverso) dovrò disegnare io il numero 71 (non impossibile) e inoltre a rigore di logica dovrei omettere la bomba e il serbatoio ma potrei essere tentato di metterlo ugualmente. infine hammer aveva due bandierine per due vittorie e le recupererò dal kit del corsair. dovrò inoltre scrivere "Ruth marie" sulla fiancata, mentre non sono riuscito a recuperare il numero seriale, probabilmente era il 29 47 dato che il numero 70 appare come numero 29 46 (ma il 9 e il 6 si vedono a malapena, quindi non mi faccio un grande cruccio)

(fonte http://www.asisbiz.com/)

Paris era uno delle migliaia di giovani americani che si iscrissero per l'addestramento al volo nei mesi immediatamente successivi l'attacco di Pearl Harbor. Due anni dopo era un pilota nel 7th FS 49th FG , con cui ha segnato la sua prima vittoria confermata, contro un Ki-43 Oscar, abbattuto su Wewak il 13 marzo 1944. Paris ha raggiunto un totale di tre vittorie sul P-40N , rappresentate da tre insegne navali giapponesi impilate verticalmente sotto la cabina di guida del suo aereo (il modello ne ha una, ma potrei trovarle le altre due, devo decidere). Ha continuato la sua carriera sui P-38s, terminando la guerra con un totale di nove vittorie confermate.

la sua Silver star cita:
For gallantry in action over the Mindoro area, Philippine Islands, on 20 December 1944. Captain Paris led a flight of three P-38 aircraft escorting a Catalina amphibian to our beachhead on Mindoro. When his wingman left the formation to pursue an enemy airplane, eight or ten hostile fighters dived out of the clouds and attacked the two remaining P-38's from all directions. During the attack, a 20 mm. shell tore a hole in the canopy close to his head. Though stunned by the force of the explosion, Captain Paris retained control of his airplane and quickly instructed the PBY to land in the bay under the protection of Allied anti-aircraft guns. Then, without regard for the heavy odds against him, he turned into the enemy formation, and while being attacked from both sides, drove a fighter away from the tail of one of the P-38's and sent the hostile plane, trailing smoke, into a cloud. Skillfully evading other attacks, he went after a fighter which was closing in on the other P-38 and destroyed the Japanese plane with a tail shot. Throughout the battle he continued to give the Catalina such close protection that the enemy fighters were unable to get at it and were finally forced to flee from the area. The bravery, skill and outstanding devotion to duty displayed by Captain Paris during this flight reflect the highest traditions of the United States Army Air Forces.

For gallantry in action over the Mindoro area, Philippine Islands, on 20 December 1944. Captain Paris led a flight of three P-38 aircraft escorting a Catalina amphibian to our beachhead on Mindoro. When his wingman left the formation to pursue an enemy airplane, eight or ten hostile fighters dived out of the clouds and attacked the two remaining P-38's from all directions. During the attack, a 20 mm. shell tore a hole in the canopy close to his head. Though stunned by the force of the explosion, Captain Paris retained control of his airplane and quickly instructed the PBY to land in the bay under the protection of Allied anti-aircraft guns. Then, without regard for the heavy odds against him, he turned into the enemy formation, and while being attacked from both sides, drove a fighter away from the tail of one of the P-38's and sent the hostile plane, trailing smoke, into a cloud. Skillfully evading other attacks, he went after a fighter which was closing in on the other P-38 and destroyed the Japanese plane with a tail shot. Throughout the battle he continued to give the Catalina such close protection that the enemy fighters were unable to get at it and were finally forced to flee from the area. The bravery, skill and outstanding devotion to duty displayed by Captain Paris during this flight reflect the highest traditions of the United States Army Air Forces.