pitchup ha scritto: 22 ottobre 2025, 7:37
Ciao
Caro Bruno sei uno stimolo per tutti noi vecchi, figli dell'autocostruzione (fino ad un certo punto). Ottimo lavoro di progettazione.
saluti
Enrico 75 ha scritto: 22 ottobre 2025, 8:27
Ciao Bruno,
Davvero complimenti per il lavoro svolto fin qui!! Sarai sicuramente un trascinatore di nuovi adepti nel mondo oscuro del 3d...
Hai pensato a rafforzare i carrelli con qualche inserto metallico al loro interno? Per esperienza sono uno dei pezzi più critici, e col tempo tendono a flettere sotto il peso di tutto il resto.
Bravo bravo bravo
Enrico
Ciao Enrico
i carrelli li ho progettati innanzitutto fondendo in unico pezzo lo pneumatico, il cerchione, gli ammortizzatori e le parti che li raccordano ai cerchioni:
In questo modo ho la massima robustezza. Da notare che lo pneumatico ha l'effetto peso ed è già opportunamente ruotato per quando l'aereo sarà posizionato a terra.
Gli steli degli ammortizzatori, che come puoi vedere sono esuberanti in lunghezza, andranno ad infilarsi nelle gambe del carrello che sono già opportunamente "svuotate" per accoglierli.
Nota di progettazione: se il diametro degli steli degli ammortizzatori è pari a 1,2mm è opportuno che lo "svuotamento" delle gambe dei carrelli non sia inferiore a 1,4mm. Bisogna cioè lasciare un margine adeguato tra le dimensioni dei vari pezzi perché in fase di stampa rimangono sempre dei residui in queste cavità e dovrò comunque agire con una punta diamantata per ricreare uno svuotamento pulito.
Per fissare adeguatamente il carrello al vano carrello ho creato (licenza modellistica) un profilo ad L sulle gambe del carrello
Questo profilo va a poggiare sul bordo anteriore del vano carrello
mentre nella parte posteriore gli steli del meccanismo di retroazione del carrello vanno ad infilarsi nella paratia posteriore
Diciamo che dovrei avere sufficiente garanzia di robustezza.
Da tener presente che le ali in resina sono cave al loro interno per cui il loro peso non si discosta granché da quelle del kit.
Grazie per le domande che mi consentono di illustrare come "ho pensato il tutto": speriamo in maniera valida.
Un caro saluto
Bruno P ha scritto: 22 ottobre 2025, 6:59
Evvai Marco!!!
Ciao Bruno,
Capisco perfettamente quello che dici.
Mi e capitato (anche in questi giorni) di dover produrre 2 pezzi uguali e, porca miseria, qualcosa va sempre storto.
Anche per questo penso alla stampa 3D, oltre al fatto che con essa si riesce a raggiungere un dettaglio sicuramente superiore.
Ho un collega che si diletta nella produzione di pezzi per il fermodellismo. A giudicare dalle difficoltà che incontra però sarà meglio che, prima di investire soldi in una stampante, mi preoccupi di imparare a progettare.
Strada lunga ma attraente.
Ciao
Marco caro
tieni presente un altro vantaggio dato dalla progettazione e stampa in 3D: la simmetria.
Prendi ad esempio in considerazione le carenature motore che ho qui illustrato: è stato sufficiente ne progettassi solo una per poi "creare" la parte gemella specchiata rispetto ad un dato asse. Lo stesso dicasi per le ali: ho progettato quella destra per poi "specchiarla" e ottenere quella sinistra cui ho aggiunto le parti che la distinguono dalla prima (la carenatura del radiatore dell'olio del motore contrale).
La simmetria la si può ottenere sia con il software di progettazione (FreeCAD nel mio caso) sia con quello che traduce il file di progettazione nel linguaggio della stampante 3D (Chitubox nel mio caso).
Ciao
washaki ha scritto: 22 ottobre 2025, 9:47
Ciao Bruno,
Capisco perfettamente quello che dici.
Mi e capitato (anche in questi giorni) di dover produrre 2 pezzi uguali e, porca miseria, qualcosa va sempre storto.
Anche per questo penso alla stampa 3D, oltre al fatto che con essa si riesce a raggiungere un dettaglio sicuramente superiore.
Ho un collega che si diletta nella produzione di pezzi per il fermodellismo. A giudicare dalle difficoltà che incontra però sarà meglio che, prima di investire soldi in una stampante, mi preoccupi di imparare a progettare.
Strada lunga ma attraente.
Ciao
Ciao Bruno,
Concordo con quanto ha scritto sopra, è impossibile eguagliare i pezzi fatti con il 3D, è iniziata una nuova era che cambierà radicalmente il nostro hobby. Ci vorrà del tempo, ma forse neanche troppo, che i kit tradizionali rimarranno appannaggio dei collezionisti e di quei pochi (e anziani) modellisti che non evolveranno in questa direzione. Immagino un futuro dove si acquisteranno solo i programmi, stampanti e resine on line!
Avevo già espresso questo mio pensiero e ne sono sempre più convinto, immagino anche i garage svuotati dalle miriadi di scatole accumulate negli anni. La bravura del modellista si misurerà sulle sue capacità nel disegno.
Stai facendo un ottimo lavoro, complimenti!
Happy future modelling
GRAZIE Salvatore per le tue cortesi parole.
Le stampanti 3D sono destinate ad entrare sempre più nelle nostre case. Ricordo quando vennero commercializzati i primi computer e ci si chiedeva: ma che me ne faccio di un computer a casa???? Oggi chi non ce l'ha?
Le applicazioni delle stampanti 3D sono pressoché infinite: noi oggi la vediamo in ottica modellistica ma lascia che alla resina si sostituiscano altri materiali (che già ci sono in ambiti industriali) che le applicazioni si moltiplicheranno a dismisura.
A quando poi le stampanti 3D a colori? Ci ricordiamo delle prime stampanti ad aghi, termiche, a testina rotante, ecc.???? Sembra di parlare dell'antichità. Solo che oggi l'evoluzione di certi prodotti va ad una velocità ben superiore proprio perché sono le applicazioni che richiedono prodotti sempre più performanti. E le tecnologie necessarie per produrli sono anch'esse sempre più performanti.
Non mi meraviglierei quindi se nell'arco di qualche anno saremo in grado di stampare ad es. l'abitacolo di un Bf.109 direttamente in RLM02.
Potrebbe poi cambiare completamente il modo di intendere il mondo del modellismo. I produttori, anziché commercializzare i loro prodotti con i canali che ben conosciamo, potrebbero mettere a disposizione i files di progettazione piuttosto che i kit in plastica.
Vantaggi: non ci sarebbero più i magazzini di stoccaggio delle merci (esistono tecniche ideate in Giappone, guarda caso dove lo spazio è vitale, per ottimizzarne la gestione) ed i canali di commercializzazione delle stesse che incidono notevolmente sul prezzo finale; anche i tempi di vendita verrebbero abbattuti (time to market). Non ultimo, un kit rimarrebbe disponibile per SEMPRE. Per farla breve: un bel download dal sito Tamygawa e te lo stampi come e quando vuoi e nella scala che desideri.
Svantaggi: a meno di opportuni accorgimenti software, quando hai eseguito il download te ne puoi stampare quanti ne vuoi. Non hai la stampante 3D? C'è sicuramente un amico che ce l'ha. In questo modo il prezzo finale precipita e il businness sparisce, non conviene più.
Staremo a vedere.
Un caro saluto!!!
Giusto per alimentare la discussione, secondo me, almeno nella fase iniziale, saranno i "progettisti" come te Bruno, che si sono fatti le ossa prima degli altri, a rendere disponibili, prima gratis e poi a pagamento, i loro progetti.
Se il mercato si espanderà nascerà un nuovo modellismo.
Ma è tutto da vedere.
Chi è portato alla manualità non riceverà piacere nello stampare un progetto solo per incollare i pezzi e sarà orientato ad abbandonare.
Viceversa chi già oggi progetta e stampa forse non avrà un grande stimolo al lavoro manuale quanto invece alla parte "disegno" per cui il magari montaggio diventerà secondario.
Non so, sono solo fantasie ma ne vedremo delle belle
Ciao
Buonasera a tutti,
L'argomento si fa sempre più interessante, forse va sviluppato nella sezione "discussioni generali", giusto per avere più opinioni in libertà e non gravare su questo lavoro di Bruno. Penso che come tutte le innovazioni rivoluzionarie avrà varie correnti a cui si allacceranno i modellisti. Dopo lo shock iniziale dove ero stato riduttivo nell'immaginare il futuro dei modellisti, kit e quant'altro, vedo invece un'evoluzione che farà comodo a tutti indistintamente, da chi modella nel modo classico, a chi si diletta col PC. Credo che questo farà bene a tutti i modellisti, dai superarcaicgiurassicboomers come me fino ai super3Dplayer come Bruno e altri che operano su questo forum.
Lancio un'idea, perché non fare in 3D gli stampi per ottenere le canopy vacuform? Credo che sia l'unico particolare non stampabile in trasparenza ed il vac (a mio parere) è ancora la soluzione ottimale.
Belle queste vostre riflessioni, sono alquanto stimolanti e lascio agli Amministratori fare da guida sul dove postarle. Su questo mio WIP non mi disturbano affatto, l'importante è discutere.
Riguardo la progettazione e la stampa 3D sono convinto sia un motivo in più affinché la platea dei modellisti si allarghi e abbracci ancor di più le nuove generazioni: magari un giovane diventa modellista perché era prima un progettista, chissà. Per un vecchietto invece come il sottoscritto è un motivo per mantenere in movimento le rotelle del cervello e non so qui esprimere la mia soddisfazione nell'aver prima progettato, poi stampato e ora nel dipingere e montare questi pezzi: è diverso dall'averli acquistati come un qualsiasi set. Per cui abbandonare l'amore di una vita, cioè quest'hobby, a favore della sola parte progettuale non è un'opzione, almeno per me.
Riguardo la stampa dei trasparenti è un qualcosa in cui vorrei cimentarmi in un prossimo futuro. Credo che per poter effettivamente capire se il risultato finale può essere quanto meno paragonabile al vacuform necessiti prima "sporcarsi le mani". Guardando per il momento il "problema" da lontano credo sia comunque necessaria una lucidatura dei pezzi stampati perché per quanto buona possa essere la stampante gli strati di posa della resina in fase di stampa, non visibili a occhio nudo, si traducono quanto meno in una certa opacità del pezzo. Parliamo comunque di resina e non di un supporto plastico. Da tener poi invece presente che in caso di tettuccio stampato in 3D è possibile anche stampare i frames a parte e liberarsi finalmente da contorni poco nitidi e lineari grazie ad una pitturazione separata. Ma ripeto, è tutto in divenire.
Lancio infine un'attenzione nei riguardi dei progetti artigianali scaricabili già oggi dal web per poi stamparseli in casa: ho visto in rete veri e propri orrori a prezzi non proprio leggerissimi, al pari peraltro di veri capolavori anche se ben più rari. Per quanto possano apparire davvero validi mi sono chiesto 1) se sono storicamente validi 2) se e come si adattano al kit che ho sul tavolo. Anche qui ci sarà un'evoluzione darwiniana che, mi auguro, metta fuori gioco le ciofecche.
Un caro saluto a tutti
Ciao Bruno
Per quanto riguarda i trasparenti, cercare di stamparli direttamente in resina è tempo e risorse sprecate, per lo meno con le attuali tecnologie e materiali a disposizione.
Chi ci ha provato, anche rivolgendosi a servizi di stampa professionali, ha ottenuto al massimo un pezzo opaco e irregolare non paragonabile certo a quelli dei kit tradizionali.
L' unico utilizzo possibile è con spessori importanti, dove si può limare e lucidare in abbondanza senza il rischio di rompere il pezzo, e comunque sarà facilissimo avere delle bolle all' interno...
La soluzione ottimale a cui sono giunto fino ad ora è quella di creare uno stampo dell' intero canopy ( trasparenti+struttura) tenendo conto dello spessore del foglio da termoformare, lisciarlo per bene, dare una mano di trasparente finale e usarlo come master per le varie stampate.
Poi in 3d creo e stampo solo il frame su cui il trasparente si appoggia, in questo modo lo posso verniciare facilmente e una volta accoppiato il tutto dovrò solo mascherare e verniciare i frame sul trasparente termoformato.
Poi come fare una buona termoformatura e quali materiali usare è tutto un altro capitolo a parte
Enrico 75 ha scritto: 25 ottobre 2025, 9:32
La soluzione ottimale a cui sono giunto fino ad ora è quella di creare uno stampo dell' intero canopy ( trasparenti+struttura) tenendo conto dello spessore del foglio da termoformare, lisciarlo per bene, dare una mano di trasparente finale e usarlo come master per le varie stampate.
Poi in 3d creo e stampo solo il frame su cui il trasparente si appoggia, in questo modo lo posso verniciare facilmente e una volta accoppiato il tutto dovrò solo mascherare e verniciare i frame sul trasparente termoformato.
Poi come fare una buona termoformatura e quali materiali usare è tutto un altro capitolo a parte
Concordo e ne approfitto per chiderti... ma come si calcola lo spessore considerando che l'acetato si "stira"? C'è una regola "spannometrica" o bisogna fare un test e misurare?
Nel caso di vetri lisci o quasi (quindi non caccia moderni ) si può anche pensare di stampare solo i frame con delle guide interne dello spessore del foglio di acetato e poi applicare i vetri dall'interno (cosi si può arrivare anche ad avere rivettature precise ecc.
Enrico 75 ha scritto: 25 ottobre 2025, 9:32
Ciao Bruno
Per quanto riguarda i trasparenti, cercare di stamparli direttamente in resina è tempo e risorse sprecate, per lo meno con le attuali tecnologie e materiali a disposizione.
Chi ci ha provato, anche rivolgendosi a servizi di stampa professionali, ha ottenuto al massimo un pezzo opaco e irregolare non paragonabile certo a quelli dei kit tradizionali.
L' unico utilizzo possibile è con spessori importanti, dove si può limare e lucidare in abbondanza senza il rischio di rompere il pezzo, e comunque sarà facilissimo avere delle bolle all' interno...
La soluzione ottimale a cui sono giunto fino ad ora è quella di creare uno stampo dell' intero canopy ( trasparenti+struttura) tenendo conto dello spessore del foglio da termoformare, lisciarlo per bene, dare una mano di trasparente finale e usarlo come master per le varie stampate.
Poi in 3d creo e stampo solo il frame su cui il trasparente si appoggia, in questo modo lo posso verniciare facilmente e una volta accoppiato il tutto dovrò solo mascherare e verniciare i frame sul trasparente termoformato.
Poi come fare una buona termoformatura e quali materiali usare è tutto un altro capitolo a parte
Enrico
GRAZIE Enrico per il tuo feedback.
Da quanto scrivi mi pongo però delle domande derivanti perlopiù dalla mia ignoranza. Perché con i servizi di stampa professionali esce un pezzo "irregolare"? E perché dovrebbe avere delle bolle all'interno?
Per come sono fatto finché non ci sbatto il grugno non sono soddisfatto.
Comunque, in effetti, la soluzione mista (trasparente con vacuform e frames con stampa 3D) potrebbe essere il compromesso ideale.
Ciao!!