Andiamo avanti con l'elica: ho deciso di non usare le decals per evitarmi la noia di raccordarle e far combaciare i bordi sulla parabola delle punte e quindi vado di mascheratura dopo aver steso una mano di primer 1000 e il nero X18 Tamiya.
Avrei potuto dare prima il bianco e poi il nero per una copertura più facile e veloce, ma anche facendo il contrario e con l'avvertenza di fare molte passare leggerissime di bianco per non fare spessore, il bianco ha coperto bene il nero.
Ho poi mascherato per realizzare la linea rossa prendendo le misure dalle decals. Per trovare il punto dove mettere la prima mascheratura ho realizzato la sagoma in cartoncino che vedete nella foto: basta appogiarla alle estremità delle pale e posizionare il nastro in corrispondenza della fine del cartoncino
Ho quindi passato una mano di metallic grey da pennarello Tamiya sul mozzo e dato alcune mani di lucido Tamiya, fatto il lavaggi sul mozzo, messo le decals, ridato 3 mani di lucido per nascondere bene le decals e riopacizzato tutto con opaco Gunze.
Infine ho dato del grigio a pennello asciutto e qualche tocco di metallic grey sempre da pennarello Tamiya per simulare una buona usura in sintonia col modello
Ho autocostruito il tubo di Pitot con due spezzoni ago da 0,6 e 0,3mm e gli scaricatori di elettricità statica con filo di rame da 0,2mm inseriti in fori da 0,3mm predisposti fin da prima della vernicitura.
L'antenna è stata realizzata col filo elastico Uschi inserito in due spezzoni di ago predisposti in fase di unione delle semifusoliere, e bloccato con pochissimo cianoacrilato dopo averlo messo in tensione.
Questo filo, nato per simulare i tiranti nei biplani, è davvero molto utile anche per creare le antenne.
Le luci sono state simulate con acrilici Tamiya trasparenti su base argento Humbrol
Paolo