Come sapete,per fare questa ambientazione, avevo scelto il kit Dragon... mai scelta fu meno azzeccata! Con grande colpo "di porta coda" un conoscente mi ha chiesto di montare lo stesso modello e mi ha consegnato il Trumpetter... Quindi gli ho "regalato" il montaggio e a lui ho dato il Dragon e io mi sono tenuto il trumpetter... Quindi ora sto utilizzando il kit in 1/35 della Trumpetter , un carro merci a sponda bassa e a due assi della Dragon e due set di figurini dedicati delle stesse marche.
Mi sono, ovviamente documentato, acquistando una serie di libri tra i quali spicca per praticità e accuratezza il testo di Jan Coen WinjstoK " Leopold 28cmK5(E)"...
Normalmente, per evitare di rovinare i volumi, lavoro su delle fotocopie delle pagine che mi interessano particolarmente e che potete intravvedere sullo sfondo delle immagini che corredano il wip.
Torniamo al modello:
Per prima cosa ho assemblato i due carrelli in modo approssimativo, cioè senza aggiungere particolari delicati, in modo da avere "una base di appoggio" e poter lavorare sul carro vero e proprio.
Nell'assemblare i carrelli pensavo di riprodurre ,autocostruendo , anche la lunga e complessa rete di tubi per l'aria dei freni e di servizio, ma risultava un lavoro inutile, in quanto tutto l'impianto è incassato e inscatolato tra telaio e falso telaio. Di tutto il lavoro non si può scorgere nulla se non la parte terminale e alcune connessioni esterne.
La plastica del kit presenta pochissime sbavature, è un po' grassa e relativamente morbida. Vi consiglio caldamente di seguire attentamente le istruzioni perchè il numero di pezzi da prendere in considerazione è notevole e concentrato soprattutto nei carrelli.
Il paiolato è ben fatto e quindi non l'ho sostituito con listelli di legno.
Unica nota dolente che mi perseguiterà per tutto il montaggio sono segni di estrattore in negativo posizionati in gran numero in punti visibili e poco accessibili. Armatevi di pazienza e via di stucco e carta abrasiva.
Il bello comincia ora!
Prima di assemblare la culla e la culatta dell'arma, ho incollato le varie parti che compongono la canna per vedere se era necessaria la sostituzione della stessa con una tornita. Sorpresa! Quella in plastica è perfetta sia nelle misure che negli incastri! Per evitare dilatazioni future ho inserito un tubo di alluminio che ho "fissato" con una colata di resina. Questa soluzione mantiene rigida la lunga canna e permette di lavorarla senza che fletta e rende il tutto molto più solido. Non sempre la spesa di una canna tornita è vantaggiosa: in questo caso il peso mi avrebbe costretto a irrobustire culla e culatta, o peggio a sostituire il tutto con l'aftermarket metallico.
Soddisfatto della canna, ho proseguito senza troppi problemi (salvo i segni di estrattore) con la costruzione fin nei minimi dettagli del pezzo. Ho lasciato per ultimo il posizionamento dei tubi di lubrificazione presenti sul dorso dell'arma. Se osservate con attenzione la seconda foto da me postata, noterete che quella parte del manicotto copricanna era in fusione. Il kit è invece ovviamente liscio come "il sederino di un bebè". Ho passato della carta abrasiva fine per opacizzare la parte, e , con molta attenzione, ho pichiettato sulla stessa la famosa colla dal tappo verde per rendere la plastica rugosa...
Non pochi problemi mi ha dato invece il montaggio della struttura vera e propria: troppi pezzi da "mantenere" a squadra su quella lunghezza...
Ho deciso quindi di assemblare il più possibile a secco e tenere i pezzi "uniti" attraverso del nastro carta e incollare millimetro dopo millimetro con della colla molto liquida (ottenuta aggiungendo della trielina alla comune colla) e lasciandola "filtrare " nelle fessure. Si lo so, la trielina è cancerogena, ma non mi va di buttare 3 litri di quella roba... la utilizzo il meno possibile... anche se le colle che usiamo normalmente e il ciano non è che siano acqua minerale
