Madd 22 ha scritto:Di sicuro il modello sarà finito per fine 2016
Mi auto quoto con le ultime parole famose, che tristezza ahaha
La maggior parte di voi sapranno che il corso di formazione professionale mi ha praticamente impedito di modellare per più di un anno.
Nonostante tutte le difficoltà verso la fine dell'anno scorso sono riuscito ad andare avanti con questo dannato F-16.
Avrei voluto iniziare un progetto nuovo, ma dopo tutta la documentazione e lo sbattimento di mettere insieme un kinetic, sarebbe stata una sconfitta.
Allora dove eravamo rimasti?
A si, il canopy
Una delle caratteristiche degli F16 di qualsiasi aeronautica del mondo è quella di avere il canopy di varie tonalità tendenti al giallo, più o meno scuro, trasparente o specchiato in base alle esigenze del teatro operativo.
Per quanto riguarda la IAF, c'è una gran varietà. Alcuni hanno il canopy più scuro, altri tendente a un ocra scuro, altri un giallo più chiaro. Quindi come sempre una foto del esemplare interessato è la soluzione migliore.
Immagine inserita a solo scopo illustrativo. Copyright nir ben yosef
Nonostante non è proprio il mio, ha la stessa configurazione notata in un'altra foto.
La parte mobile del canopy è di un ocra molto leggero. La parte fissa posteriore sembra solo più scura senza tonalità di colore.
Ho cominciato quindi a rimboccarmi le maniche, e prendendo come riferimento
questo
Wip EA-6B Il Gamma ho cercato di ottenere lo stesso risultato
Bisogna utilizzare degli inchiostri da disegno e della cera "future".
Ho utilizzato questa marca semplicemente perché già testata dall'ottimo Carmine, e non escludo che anche altre marche possano essere valide.
La difficoltà nel tingere il vetrino sta sopratutto nel trovare il giusto rapporto cera ed inchiostro, ovviamente dopo aver scelto la giusta gradazione di giallo che si desidera.
Luca Miceli, su Flickr
Ho effettuato decine di prove: prima ho lavorato solo sulla parte piccola del canopy per non sprecare la preziosa cera, successivamente ho provato anche sul pezzo più grande (dopo aver eliminato la linea di giunzione e lucidato a dovere)
L'inchiostro usato è un giallo canarino, che però risulta essere troppo chiaro e deve essere tagliato con un nero puro, così da ottenere un giallo ocra.
Inoltre la tonalità che si ottiene all'interno del contenitore trasparente in cui miscelerete inchiostro e cera non avrà la stessa saturazione una volta stesa sul vetrino.
Quindi meglio farla un pelino più scura, una volta immerso il canopy e fatto asciugare risulterá tutto più chiaro.
Per la parte fissa del canopy invece ho solo scurito semplicemente un po' la cera con il nero puro
Luca Miceli, su Flickr
Purtroppo ho da subito notato che trovare il giusto rapporto tra cera e inchiostro è abbastanza difficile.
Infatti il problema che più mi ha dato fastidio è quello relativo alla diluizione, ovvero dopo aver immerso il canopy e poggiato sulla carta assorbente, ho notato che durante l'asciugatura le parti di inchiostro si accumulano per gravità verso la parte bassa.
Luca Miceli, su Flickr
Purtroppo solo questa foto testimonia il risultato finale che non mi è mai piaciuto del tutto. In altre parole il canopy da asciutto appariva come se fosse a macchie perché l'inchiostro non si amalgama bene con la cera.
Dopo svariati tentativi ho capito che dovevo aumentare la quantità di inchiostro da aggiungere alla cera. Adesso non ho a portata di mano le proporzioni esatte che ho scritto da qualche parte ma ad "orecchio" ho riempito di cera a 3/4 il contenitore delle compresse vivinC ed ho aggiunto all'incirca 5ml di inchiostro.
Questa volta il risultato mi soddisfa a pieno, il canopy si tinge in modo uniforme e la trasparenza è tipica dell'aspetto vetrosa che garantisce la future.
Luca Miceli, su Flickr
Inoltre devo ammettere che durante le prove per la nuova miscela, non volendo aspettare che asciugasse il vetrino, ho utilizzato il calore dei fornelli (a debita distanza) per accelerare il processo.
Risultato ottimo, il vetrino è asciutto in 5 minuto e se ruotato tipo pollo allo spiedo la cera si distribuisce in modo uniforme mentre si asciuga
Successivamente ho mascherato prima l'interno e poi l'esterno anche se ho avuto un po' di difficoltà con il telaio interno che secondo le istruzioni kinetic va montato solo con il canopy aperto. Invece il mio consiglio è di non montarlo proprio, troppo spesso e fuori scala.
Luca Miceli, su Flickr
La parte fissa del canopy risulta essere un po' corta rispetto alla sua sede. Quindi o da una parte o da un'altra resterá dello spazio da eliminare, io personalmente ho scelto di unire la parte adiacente alla fusoliera e lasciare dello spazio nella parte indicata dalla freccia.
Togliere un po' di resina dal cockpit non sarà un problema è portare a filo con il montante del canopy.
Per oggi è tutto... I lavori sono comunque molto più avanti e posterò presto il resto
Saluti