Re: Hawker Sea Hunter F. Mk.4 - Plastyk 1/72
Inviato: 7 aprile 2014, 14:30
Dici? Pensavo che essendo ormai stati scritti i proverbiali fiumi di inchiostro su questi idrocaccia, fosse superfluo raccontarne ancora una volta la storia. Comunque per quelli che non avessero mai letto nulla a riguardo (beh, sì, ci sarà pure qualcuno...) ricordo i fatti principali.
Nei primi anni '50 la FAA, trovandosi surclassata in fatto di qualità dai velivoli dlla RAF, chiese alle aziende aeronautiche inglesi di sviluppare un caccia che fosse adattabile anche alle unità minori, e che non richiedesse quindi la presenza di una portaerei per difendere le varie e numerose zone calde del vasto impero inglese.
Non sorprendentemente la risposta più efficace venne dalla Hawker, che durante la seconda guerra mondiale aveva adattato i caccia Hurricane per il lancio da unità mercantili tramite catapulta. Questa volta la piattaforma prescelta fu l'elegantissimo ed efficacissimo Hunter, che fu semplicemente dotato di uno scarpone centrale retrattile che gli consentiva di decollare direttamente dall'oceano. In questo modo qualunque nave mercantile che ne avesse la necessità, non doveva fare altro che posare in mare il caccia con la gru, e poi recuperarlo una volta passato il pericolo.
Macchina poderosa, il Sea Hunter era dotato di 4 armi in caccia da 30mm, e nella versione definitiva, il Mk.4, anche di 2 Firestreak a guida infrarossa. Appena 150 esemplari furono completati, più che sufficienti a coprire le esigenze di difesa remota della Royal Navy e della marina mercantile imperiale.
Non furono mai impiegati in azione, tranne che pochi mesi prima del definitivo ritiro dal servizio. Durante la crisi di Suez del '56, questi versatili idrocaccia si rivelarono letali nei confronti degli aggressori egiziani. In particolare la loro capacità di attendere la chiamata di scramble direttamente ancorati in zone costiere protette, garantiva una copertura totale della intera zona del canale, impedendo di fatto ogni tentativo di attacco da parte degli egiziani.
L'XJ607, decorato con la DFC, è tuttora conservato in perfette condizioni nel museo di Yeovilton, in quanto titolare di ben tre abbattimenti conseguiti da due piloti diversi nel corso della campagna di Suez, tutti ai danni di MiG-15. Una leggenda mai confermata ufficialmente vuole che questo particolare esemplare fosse stato battezzato "Ariel" in omaggio alla sirenetta Disney. Non ci sono tuttavia tracce di nose art sull'esemplare. Un altro muso completo si trova invece conservato in una collezione privata a Londra. Purtroppo non si ha notizia di altri superstiti.
Nei primi anni '50 la FAA, trovandosi surclassata in fatto di qualità dai velivoli dlla RAF, chiese alle aziende aeronautiche inglesi di sviluppare un caccia che fosse adattabile anche alle unità minori, e che non richiedesse quindi la presenza di una portaerei per difendere le varie e numerose zone calde del vasto impero inglese.
Non sorprendentemente la risposta più efficace venne dalla Hawker, che durante la seconda guerra mondiale aveva adattato i caccia Hurricane per il lancio da unità mercantili tramite catapulta. Questa volta la piattaforma prescelta fu l'elegantissimo ed efficacissimo Hunter, che fu semplicemente dotato di uno scarpone centrale retrattile che gli consentiva di decollare direttamente dall'oceano. In questo modo qualunque nave mercantile che ne avesse la necessità, non doveva fare altro che posare in mare il caccia con la gru, e poi recuperarlo una volta passato il pericolo.
Macchina poderosa, il Sea Hunter era dotato di 4 armi in caccia da 30mm, e nella versione definitiva, il Mk.4, anche di 2 Firestreak a guida infrarossa. Appena 150 esemplari furono completati, più che sufficienti a coprire le esigenze di difesa remota della Royal Navy e della marina mercantile imperiale.
Non furono mai impiegati in azione, tranne che pochi mesi prima del definitivo ritiro dal servizio. Durante la crisi di Suez del '56, questi versatili idrocaccia si rivelarono letali nei confronti degli aggressori egiziani. In particolare la loro capacità di attendere la chiamata di scramble direttamente ancorati in zone costiere protette, garantiva una copertura totale della intera zona del canale, impedendo di fatto ogni tentativo di attacco da parte degli egiziani.
L'XJ607, decorato con la DFC, è tuttora conservato in perfette condizioni nel museo di Yeovilton, in quanto titolare di ben tre abbattimenti conseguiti da due piloti diversi nel corso della campagna di Suez, tutti ai danni di MiG-15. Una leggenda mai confermata ufficialmente vuole che questo particolare esemplare fosse stato battezzato "Ariel" in omaggio alla sirenetta Disney. Non ci sono tuttavia tracce di nose art sull'esemplare. Un altro muso completo si trova invece conservato in una collezione privata a Londra. Purtroppo non si ha notizia di altri superstiti.