Diciamo anche che un altro motivo per cui spesso realizzo unioni di pezzi a incastro o con perni è per evitare che grattando via la vernice da pezzi che vanno colorati prima di assemblarli, si corra il rischio di grattare troppa vernice portando così a vista la plastica con risultati estetici disastrosi.
Comunque, andiamo avanti:
6. Telaio e cofano motore: Ho incollato all’interno della parte anteriore del telaio alcuni pezzetti di plasticard nei quali ho trapanato i fori per il fissaggio a pressione dei perni dei bracci della sospensione anteriore, dell’antenna e carenatura del tubo di Pitot non utlizzando il pezzo del kit ma autocostruendola con un ago da 0,3mm mentre la sua carenatura è stata realizzata con lamierino di ottone da 0,1 mm di spessore, purtroppo di questo particolare non ho foto se non del pezzo montato sul telaio e già verniciato. Ho rimosso la pulsantiera sulla centina del telaio e ne ho auto costruita una con plasticard da 1.5mm do spessore. Ho realizzato i pulsanti con tondino di plasticard da 0,6mm e gli interruttori con ago da 0,3mm , poi ho incollato la centina al telaio tenendo invece da parte il sedile. Sul sedile ho praticato i tre fori e gli attacchi, fatti con filo di rame 0,4mm e aghi di 0,8mm per le cinture di sicurezza; Ho fatto l’imbottitura con stucco epossidico Milliput e aggiunto tre pulsanti fatti con tondino di plasticard da 0,6 mm e 1 mm .
Nella parte posteriore del telaio ho auto-costruito i connettori elettrici con spezzoni di aghi da 0,9 mm 0,7mm, 0,6mm e di tubo di ottone da 1,5mm . La loro basetta a forma di elle sulla sinistra è stata realizzata con plasticard da 1mm di spessore.
Il cofano motore è stato dettagliato con le alette verticali e con gli scudi per il calore degli scarichi fotoincisi dal set di Studio 27. In questo set di fotoincisioni ci sono anche i pezzi per le pinne verticali delle alette del cofano, ma per un assemblaggio più facile ho deciso di usare le parti originali Tamiya semplicemente assottigliando la parte verticale. Facendo questo è stato necessario riempire parzialmente con del plasticard la fessura del cofano per il fissaggio delle alette.
7. Alettoni e deviatori di flusso: Ho eliminato le piccole alette interne delle paratie laterali dell’alettone anteriore e le ho sostituite con quelle fotoincise di Studio 27. Poiché ho pianificato di non incollare l’ala anteriore al muso ma di unire le due parti col solito sistema di perni ad incastro, ho fatto due fori di 0,3mm nell’ala che corrispondono ad altri due fori nei suoi sostegni nel muso, dove inserirò due spezzoni di ago di 0,3mm per unire i due pezzi: in questo modo non userò la colla ottenendo così un assemblaggio pulito e semplice. Ho poi dettagliato l’ala posteriore con i nolder fotoincisi di Studio 27 incollati con colla epossidica. Per i deviatori di flusso laterali ho scartato i sostegni della Tamiya, troppo spessi, e ho deciso di utilizzare il sostegno in fotoincisione anteriore/superiore dal set di Studio 27, mentre ho preferito auto costruire gli altri due con lamierino di ottone di 0,1mm di spessore, usando le parti fotoincise di Studio 27 come dima. Fisserò al telaio i deviatori col solito sistema degli aghi, per questo ho praticato fori da 0,5mm sui braccetti di ottone auto costruiti, mentre il braccio in fotoincisione ha già il suo foro. Il sistema per ottenere queste specie di “chiodini” è molto semplice: basta prendere un pezzetto di ago da 0,3mm un po’ più lungo di quello che servirà, tenerlo con una pinza e limare l’estremità che sporge in tutte le direzioni fino a consumarlo e far andare la limetta quasi a contatto con la pinza. In questo modo si formerà una piccolissima sbavatura sull’ago come se fosse la capocchia di un chiodino, sufficiente a trattenere insieme le parti che verranno assemblate.
8. Ruote: ho dettagliato i cerchi con valvole dell’aria auto costruite con aghi da 0,8 mm e filo di rame da 0,5 mm e con le flange fotoincise dal set di Studio 27. Anche di queste purtroppo non ho foto se non delle ruote finite che vedrete più avanti.
....ed ora si passerà alla verniciatura.....continua.....
Paolo