Peugeot 205 turbo 16 evo 2
Inviato: 20 luglio 2015, 22:10
Dopo un anno esatto torno ad una delle mie passioni più viscerali: i rally e le auto che vi corrono, e lo faccio con un altro modello Peugeot: si tratta - come da titolo del resto - della 205 turbo 16 evo 2 Gruppo B che corse nel biennio 1985-86. E anche stavolta si tratta di un kit Heller - dato che non avevo alternative - nella classica scala 1/24. Facile da montare (del resto i pezzi sono pochi) ma inesorabilmente scarno di dettagli, caratterizzato almeno dalla possibilità di aprire cofani e porte. Non mi sono imbarcato in complicate operazioni di dettaglio (anche perché il tempo è sempre tiranno), ho soltanto sostituito i supporti dell'ala posteriore, in plastica e grossolanamente stampati, con altri in metallo, autocostruiti; inoltre - dato che le avevo già in casa - ho messo le cinture di sicurezza della Studio 27 (in tessuto adesivo, fotoincisioni e metallo bianco), dato che non c'erano nemmeno quelle standard fatte con le decals. Segnalo che il kit era purtroppo difettoso: un supporto del cofano anteriore era rotto e ne mancava un pezzo, l'ho ricostruito con del plasticard altrimenti non avrei potuto mantenerlo apribile. Dai trasparenti mancavano tutti e due i fari anteriori (probabilmente andati perduti durante la fase di imbustamento della stampata), anch'essi ricostruiti alla più o meno e "viva il parroco" con del plasticard da 0,5 mm, quindi pitturati alla bell'emeglio. Nota di demerito per le decals, penso le peggiori che ho mai visto sino ad ora: spesse, praticamente senza colla, dalla superficie reticolata e irregolare, ho faticato le classiche sette camicie per riuscire a metterle, utilizzando quantità inusitate di micro metal foil adhesive della microscale e di decal softner (che peraltro gli faceva solo il solletico, tanto sono spesse e dure).
Prima di qualche fotina del menga però...
... un pò di STORIA, come spesso fanno quelli bravi, e ogni tanto anch'io
Quest'auto di gruppo B esordisce al Tour de Corse del 1984 e da subito si dimostra l'auto da battere, nonostante l'aria apparentemente innocua dovuta alla parentela estetica con la timida e anonima utilitaria di serie da cui - in teoria - deriva. Scrivo in teoria perché il regolamento tecnico del Gruppo B concedeva possibilità larghissime di modifica: in pratica si costruivano dei prototipi estremi da competizione che soltanto nella carrozzeria somigliavano - e spesso soltanto vagamente - all'auto di serie. Si dovevano produrre - è vero - 200 esemplari con caratteristiche simili, per meccanica e prestazioni, alla versione da corsa, ma in realtà anche questi modelli sportivi erano solo lontani parenti.
Nel 1985 l'auto viene ulteriormente sviluppata: mantiene l'impostazione di telaio, trasmissione (4x4) e motore (da 1775 cc, turbocompresso, in posizione centrale-posteriore) ma è più leggera, più potente, più stabile (anche grazie alle appendici alari anteriori e posteriori), e prende il nome di evo 2 (circa 930 chili per 450 cv). Nel 1986 diventa a tutti gli effetti un piccolo mostro, con peso a vuoto di soli 910 chili e potenza massima di 560 cavalli!
E tutti gli altri dietro ad arrancare, e mica tipi qualunque: parliamo di Audi, Lancia, Ford, con "macchinoni" ben più blasonati e iconici: Audi Quattro, Lancia 037 prima e Delta S4 poi, Ford RS200.
Nel 1986 l'era delle auto Gruppo B - troppo, potenti, troppo estreme, troppo pericolose - termina, con la Peugeot che si aggiudica il mondiale Rally - sia costruttori che piloti - nel 1985 e nel 1986.
L'anno successivo inizia il lungo regno delle più "mansuete" auto di Gruppo A, e soprattutto della mitica Lancia Delta: ma questa è un'altra storia.





Prima di qualche fotina del menga però...
... un pò di STORIA, come spesso fanno quelli bravi, e ogni tanto anch'io
Quest'auto di gruppo B esordisce al Tour de Corse del 1984 e da subito si dimostra l'auto da battere, nonostante l'aria apparentemente innocua dovuta alla parentela estetica con la timida e anonima utilitaria di serie da cui - in teoria - deriva. Scrivo in teoria perché il regolamento tecnico del Gruppo B concedeva possibilità larghissime di modifica: in pratica si costruivano dei prototipi estremi da competizione che soltanto nella carrozzeria somigliavano - e spesso soltanto vagamente - all'auto di serie. Si dovevano produrre - è vero - 200 esemplari con caratteristiche simili, per meccanica e prestazioni, alla versione da corsa, ma in realtà anche questi modelli sportivi erano solo lontani parenti.
Nel 1985 l'auto viene ulteriormente sviluppata: mantiene l'impostazione di telaio, trasmissione (4x4) e motore (da 1775 cc, turbocompresso, in posizione centrale-posteriore) ma è più leggera, più potente, più stabile (anche grazie alle appendici alari anteriori e posteriori), e prende il nome di evo 2 (circa 930 chili per 450 cv). Nel 1986 diventa a tutti gli effetti un piccolo mostro, con peso a vuoto di soli 910 chili e potenza massima di 560 cavalli!
E tutti gli altri dietro ad arrancare, e mica tipi qualunque: parliamo di Audi, Lancia, Ford, con "macchinoni" ben più blasonati e iconici: Audi Quattro, Lancia 037 prima e Delta S4 poi, Ford RS200.
Nel 1986 l'era delle auto Gruppo B - troppo, potenti, troppo estreme, troppo pericolose - termina, con la Peugeot che si aggiudica il mondiale Rally - sia costruttori che piloti - nel 1985 e nel 1986.
L'anno successivo inizia il lungo regno delle più "mansuete" auto di Gruppo A, e soprattutto della mitica Lancia Delta: ma questa è un'altra storia.




