GB Africa 2020 - Warthog - French Dromedary Regiment
Inviato: 22 marzo 2020, 11:11
Ciao a tutti
questo è il mio "soggetto" per il GB Africa.
Storia:
Dopo aver accantonato temporaneamente l’idea di un’invasione della Gran Bretagna, Napoleone assunse il comando di una spedizione in Egitto, assegnatagli dal Direttorio.
La spedizione era finalizzata a colpire sul piano economico e coloniale la Gran Bretagna, l’avversario militarmente ed economicamente più forte, e a controllare il commercio con l’Oceano indiano.
Salpato da Tolone nel maggio 1798, Napoleone all’inizio della campagna occupò Malta, togliendola ai Cavalieri di San Giovanni, sbarcò in Egitto eludendo il controllo della Royal Navy e prese Alessandria il 1º Luglio 1798.
Il 13 luglio 1798 a Shubra Khit sconfisse l’esercito dei Mamelucchi di Murad Bey, governatore dell’Egitto per conto del sultano.
La battaglia delle piramidi
Il secondo scontro avvenne il 21 luglio 1798 nei pressi delle piramidi di Giza, dove l’armata francese sconfisse nuovamente l’esercito nemico, grazie alla sua superiorità tattica e strategica nonché all’armamento moderno e all’impiego dell’artiglieria.
L’esercito mamelucco, sebbene fosse di gran lunga più numeroso, era equipaggiato in maniera relativamente antiquata, con sciabole, archi e vecchi moschetti. Napoleone potè così occupare l’Egitto, giungendo al Cairo.
La battaglia navale di Abukir
Nella battaglia navale, la flotta inglese guidata dall’ammiraglio Nelson, distrusse quella francese all’ancora nel porto di Abukir, tra l’1 e il 2 agosto 1798.
Napoleone fu così bloccato in Egitto, senza la possibilità di poter fare ritorno in Francia con le sue truppe. Ciononostante egli proseguì l’occupazione dell’Egitto e riuscì l’anno successivo a prevenire e fermare, temporaneamente, gli attacchi inglesi e turchi.
Dalla spedizione napoleonica in Egitto trasse profitto la scienza, con la fondazione dell’egittologia da parte di J.F. Champollion. Un gruppo di oltre 150 studiosi, per lo più appartenenti alla Commission des Sciences et des Arts affiancava l’esercito francese. I resoconti dei lavori del gruppo scientifico spaziarono dalle esplorazioni archeologiche agli studi sulla storia naturale dell’Egitto, allo studio di fenomeni chimici e fisici. Questi studi furono raccolti in circa 7000 pagine di memorie. Tra le tante scoperte fatte da questi scienziati, la più importante è sicuramente il ritrovamento della stele di Rosetta.
Il pezzo:
Il figurino, della RP models, è in resina in 75mm, stampato molto bene, presenta purtroppo degli errori storici ed uniformologici.
1: Facilmente risolvibile è la presenza dell’aquila francese sul cappello (shako).
Napoleone adottò l’aquila solo dopo che si proclamò imperatore ed in Egitto non lo era.
Qui basta un colpetto di limetta e va a posto.
Ho anche un dubbio sulla fattura dello shako, forse non era proprio così, sembra uno shako in uso con uniforme europea del 1809, ma non sono molto sicuro, i libri che ho a disposizione non mi risolvono il dubbio, per cui l'ho lasciato così.
2: l’anatomia del dromedario, le gambe dell’animale non si muovono come scolpito, ma corre diversamente, qui non sono proprio capace di modificarlo...
3: La presenza del fucile sulla sinistra, qui l'errore è piuttosto grave, in realtà era sul fianco destro, ma non posso girarlo perché il "porta calcio del fucile" è stampato insieme all'arma e risulterebbe al contrario.
4: La "sabretache", la borsa porta documenti sul fianco sx, è un'altro dubbio, alcuni storici sostengono che non la portassero, altri invece sì, io gliel'ho lasciata.
5: La lancia, sicuramente sbagliata, è da reggimento ussaro (polacco???), ma sicuramente non come quella da truppe cammellate in Egitto, qui si può fare poco, quella corretta è troppo diversa per poterla modificare, o almeno io non ne sono capace.
Fatte tutte queste considerazioni, il pezzo ha gli incastri perfetti e non necessita di stucco ed è molto piacevole da dipingere.
Il tutto è dipinto in acrilici vari Vallejo, Andrea Colors, Scale 75 e tubetti di varie marche.
È tutto alla prossima, quando non lo so, in sto periodo sono quasi full time impegnato con l'emergenza Covid, ciao
questo è il mio "soggetto" per il GB Africa.
Storia:
Dopo aver accantonato temporaneamente l’idea di un’invasione della Gran Bretagna, Napoleone assunse il comando di una spedizione in Egitto, assegnatagli dal Direttorio.
La spedizione era finalizzata a colpire sul piano economico e coloniale la Gran Bretagna, l’avversario militarmente ed economicamente più forte, e a controllare il commercio con l’Oceano indiano.
Salpato da Tolone nel maggio 1798, Napoleone all’inizio della campagna occupò Malta, togliendola ai Cavalieri di San Giovanni, sbarcò in Egitto eludendo il controllo della Royal Navy e prese Alessandria il 1º Luglio 1798.
Il 13 luglio 1798 a Shubra Khit sconfisse l’esercito dei Mamelucchi di Murad Bey, governatore dell’Egitto per conto del sultano.
La battaglia delle piramidi
Il secondo scontro avvenne il 21 luglio 1798 nei pressi delle piramidi di Giza, dove l’armata francese sconfisse nuovamente l’esercito nemico, grazie alla sua superiorità tattica e strategica nonché all’armamento moderno e all’impiego dell’artiglieria.
L’esercito mamelucco, sebbene fosse di gran lunga più numeroso, era equipaggiato in maniera relativamente antiquata, con sciabole, archi e vecchi moschetti. Napoleone potè così occupare l’Egitto, giungendo al Cairo.
La battaglia navale di Abukir
Nella battaglia navale, la flotta inglese guidata dall’ammiraglio Nelson, distrusse quella francese all’ancora nel porto di Abukir, tra l’1 e il 2 agosto 1798.
Napoleone fu così bloccato in Egitto, senza la possibilità di poter fare ritorno in Francia con le sue truppe. Ciononostante egli proseguì l’occupazione dell’Egitto e riuscì l’anno successivo a prevenire e fermare, temporaneamente, gli attacchi inglesi e turchi.
Dalla spedizione napoleonica in Egitto trasse profitto la scienza, con la fondazione dell’egittologia da parte di J.F. Champollion. Un gruppo di oltre 150 studiosi, per lo più appartenenti alla Commission des Sciences et des Arts affiancava l’esercito francese. I resoconti dei lavori del gruppo scientifico spaziarono dalle esplorazioni archeologiche agli studi sulla storia naturale dell’Egitto, allo studio di fenomeni chimici e fisici. Questi studi furono raccolti in circa 7000 pagine di memorie. Tra le tante scoperte fatte da questi scienziati, la più importante è sicuramente il ritrovamento della stele di Rosetta.
Il pezzo:
Il figurino, della RP models, è in resina in 75mm, stampato molto bene, presenta purtroppo degli errori storici ed uniformologici.
1: Facilmente risolvibile è la presenza dell’aquila francese sul cappello (shako).
Napoleone adottò l’aquila solo dopo che si proclamò imperatore ed in Egitto non lo era.
Qui basta un colpetto di limetta e va a posto.
Ho anche un dubbio sulla fattura dello shako, forse non era proprio così, sembra uno shako in uso con uniforme europea del 1809, ma non sono molto sicuro, i libri che ho a disposizione non mi risolvono il dubbio, per cui l'ho lasciato così.
2: l’anatomia del dromedario, le gambe dell’animale non si muovono come scolpito, ma corre diversamente, qui non sono proprio capace di modificarlo...
3: La presenza del fucile sulla sinistra, qui l'errore è piuttosto grave, in realtà era sul fianco destro, ma non posso girarlo perché il "porta calcio del fucile" è stampato insieme all'arma e risulterebbe al contrario.
4: La "sabretache", la borsa porta documenti sul fianco sx, è un'altro dubbio, alcuni storici sostengono che non la portassero, altri invece sì, io gliel'ho lasciata.
5: La lancia, sicuramente sbagliata, è da reggimento ussaro (polacco???), ma sicuramente non come quella da truppe cammellate in Egitto, qui si può fare poco, quella corretta è troppo diversa per poterla modificare, o almeno io non ne sono capace.
Fatte tutte queste considerazioni, il pezzo ha gli incastri perfetti e non necessita di stucco ed è molto piacevole da dipingere.
Il tutto è dipinto in acrilici vari Vallejo, Andrea Colors, Scale 75 e tubetti di varie marche.
È tutto alla prossima, quando non lo so, in sto periodo sono quasi full time impegnato con l'emergenza Covid, ciao