Wip - Academy F-14D 1/72 nuovo stampo "Pumpkin Face"
Inviato: 13 marzo 2020, 16:37
Ciao a tutti, era da tantissimo che avevo in mente di rappresentare questo soggetto:
Ora respirate profondamente, capisco lo shock che vi ho causato ma vi prego non mi bannate, non ancora almeno...
Questa sarà un'occasione per provare diverse cose nuove, prime tra tutte: le decalcomanie customizzate che ho realizzato con inkscape basandomi sulle foto delle originali Hasegawa e poi realizzate da Fides. Sarà un'esperienza nuova e spero che possa aiutare o quanto meno interessare altri qui sul forum.
Il kit di partenza è il nuovissimo Academy in 1/72 del Tomcat (del quale penso di essere il primo qui a fare un wip). Sintesi rapida: il mio voto per questo kit è un 8 solido. La plastica è di eccellente qualità, è bello lavorarci. Gli incastri sono davvero molto buoni e la qualità dei pezzi in generale è alta, fino ad ora ho ritoccato solo qualche finezza (leggere bave di stampo qui e lì ma davvero poche). Non mi esprimo sulle forme perchè non sono adatto a questo, ma penso che siano corrette. Il dettaglio superficiale è quello che ci si aspetta da un kit del 2019/2020, fine e netto, costante su tutte le superfici. Il cockpit è impeccabile, per me aggiunte in resina qui sono superflue. Ci sono QUASI tutti i pezzi per le varie versioni. I carrelli di atterraggio e gli sportelli si inseriscono bene e sono solidi (per me cosa non da poco). Non da ultimo il prezzo: io l'ho pagato 20 euro su un sito polacco.
Passando ora agli aspetti meno gradevoli: sulla pancia dell'aereo ci sono 3 punti in cui è stata iniettata la plastica, 2 nei vani del carrello principale ed uno nell'alloggiamento posteriore degli aim-7, per riempirli ho usato il milliput e sigillato con la ciano. I taileron non stanno in posizione senza incollarli. Segni di estrattori molto diffusi sui vari pezzi, molti di questi sono in rilievo e basta un taglierino affilato per toglierli, altri vanno stuccati, in particolare sugli sportelli dei vani dei carrelli.
Poi ci sono critiche mie personali: i carrelli si possono fare solo estesi, farlo in volo chiudendo gli sportelli non è affatto scontato. Mancano i pezzi per fare i seggiolini della variante D, quindi mi sono arrangiato dei seggiolini del modello A. Le varianti più recenti arriveranno indubbiamente in futuro.
Penso di aver detto tutto, se mi dovesse tornare in mente qualcosa lo aggiungerò.
Passiamo ora al lavoro svolto fino ad ora: (purtroppo mi ruota in automatico di 180° alcune immagini e non so cosa fare...)
Cercherò di fare un soggetto il più fedele possibile ad un F-14D, ma scenderò a compromessi in base alla mia attrezzatura ed ai pezzi della scatola.
Per prima cosa ho dipinto l'interno con un grigio scuro (avrei dovuto usare il FS36231 ma il gunze H317 era finito e quindi ho ripiegato sul H75), dopodichè ho mascherato le console laterali e dipinto con un rubber black le parti nere.
Qui ho tirato fuori il pennellino e sono passato sugli elementi in rilievo con il bianco. Fatto ciò ho eseguito un lavaggio con grigio scuro e poi opaco Alclad. Per gli indicatori ho usato una gocciolina di X-22 e per gli schermi il verde trasparente. In foto non rende ma dal vivo si e mi piace tantissimo come è venuto fuori.
Anche i seggiolini, seppur sbagliati, hanno ricevuto qualche attenzione: ho dipinto a pennello le maniglie di espulsione e qualche dettaglio, in accordo ai riferimenti che ho trovato: cavetti, insegne di pericolo, le fasce ai lati dell'imbottitura... E' stato molto divertente e pure qui, il risultato finale mi piace molto, non ho aggiunto le cinture, ma sono ancora in tempo perchè il tettuccio non è fissato
Il vetro anteriore è stato leggermente tinto con il verde trasparente molto diluito. Poi ho chiuso tutto e mascherato i trasparenti, per l'anteriore il fedele nastro washi/kabuki, per la calotta ho provato il parafilm, vediamo come si comporta.
Anche le altre parti hanno ricevuto attenzioni, ma niente di meritevole di foto.
Detto ciò, spero che vi possa intrattenere la realizzazione di un modello un po' diverso dal solito o quanto meno seguire l'assemblaggio di un kit nuovo che potrà interessare moltissime persone, perchè economico e di qualità. Lo considero un tamiya scalato sia per la sua ingegnerizzazione che per il suo offrire pochi fronzoli (per me questo è un bene, per altri un male, degustibus).
A presto
Ora respirate profondamente, capisco lo shock che vi ho causato ma vi prego non mi bannate, non ancora almeno...
Questa sarà un'occasione per provare diverse cose nuove, prime tra tutte: le decalcomanie customizzate che ho realizzato con inkscape basandomi sulle foto delle originali Hasegawa e poi realizzate da Fides. Sarà un'esperienza nuova e spero che possa aiutare o quanto meno interessare altri qui sul forum.
Il kit di partenza è il nuovissimo Academy in 1/72 del Tomcat (del quale penso di essere il primo qui a fare un wip). Sintesi rapida: il mio voto per questo kit è un 8 solido. La plastica è di eccellente qualità, è bello lavorarci. Gli incastri sono davvero molto buoni e la qualità dei pezzi in generale è alta, fino ad ora ho ritoccato solo qualche finezza (leggere bave di stampo qui e lì ma davvero poche). Non mi esprimo sulle forme perchè non sono adatto a questo, ma penso che siano corrette. Il dettaglio superficiale è quello che ci si aspetta da un kit del 2019/2020, fine e netto, costante su tutte le superfici. Il cockpit è impeccabile, per me aggiunte in resina qui sono superflue. Ci sono QUASI tutti i pezzi per le varie versioni. I carrelli di atterraggio e gli sportelli si inseriscono bene e sono solidi (per me cosa non da poco). Non da ultimo il prezzo: io l'ho pagato 20 euro su un sito polacco.
Passando ora agli aspetti meno gradevoli: sulla pancia dell'aereo ci sono 3 punti in cui è stata iniettata la plastica, 2 nei vani del carrello principale ed uno nell'alloggiamento posteriore degli aim-7, per riempirli ho usato il milliput e sigillato con la ciano. I taileron non stanno in posizione senza incollarli. Segni di estrattori molto diffusi sui vari pezzi, molti di questi sono in rilievo e basta un taglierino affilato per toglierli, altri vanno stuccati, in particolare sugli sportelli dei vani dei carrelli.
Poi ci sono critiche mie personali: i carrelli si possono fare solo estesi, farlo in volo chiudendo gli sportelli non è affatto scontato. Mancano i pezzi per fare i seggiolini della variante D, quindi mi sono arrangiato dei seggiolini del modello A. Le varianti più recenti arriveranno indubbiamente in futuro.
Penso di aver detto tutto, se mi dovesse tornare in mente qualcosa lo aggiungerò.
Passiamo ora al lavoro svolto fino ad ora: (purtroppo mi ruota in automatico di 180° alcune immagini e non so cosa fare...)
Cercherò di fare un soggetto il più fedele possibile ad un F-14D, ma scenderò a compromessi in base alla mia attrezzatura ed ai pezzi della scatola.
Per prima cosa ho dipinto l'interno con un grigio scuro (avrei dovuto usare il FS36231 ma il gunze H317 era finito e quindi ho ripiegato sul H75), dopodichè ho mascherato le console laterali e dipinto con un rubber black le parti nere.
Qui ho tirato fuori il pennellino e sono passato sugli elementi in rilievo con il bianco. Fatto ciò ho eseguito un lavaggio con grigio scuro e poi opaco Alclad. Per gli indicatori ho usato una gocciolina di X-22 e per gli schermi il verde trasparente. In foto non rende ma dal vivo si e mi piace tantissimo come è venuto fuori.
Anche i seggiolini, seppur sbagliati, hanno ricevuto qualche attenzione: ho dipinto a pennello le maniglie di espulsione e qualche dettaglio, in accordo ai riferimenti che ho trovato: cavetti, insegne di pericolo, le fasce ai lati dell'imbottitura... E' stato molto divertente e pure qui, il risultato finale mi piace molto, non ho aggiunto le cinture, ma sono ancora in tempo perchè il tettuccio non è fissato
Il vetro anteriore è stato leggermente tinto con il verde trasparente molto diluito. Poi ho chiuso tutto e mascherato i trasparenti, per l'anteriore il fedele nastro washi/kabuki, per la calotta ho provato il parafilm, vediamo come si comporta.
Anche le altre parti hanno ricevuto attenzioni, ma niente di meritevole di foto.
Detto ciò, spero che vi possa intrattenere la realizzazione di un modello un po' diverso dal solito o quanto meno seguire l'assemblaggio di un kit nuovo che potrà interessare moltissime persone, perchè economico e di qualità. Lo considero un tamiya scalato sia per la sua ingegnerizzazione che per il suo offrire pochi fronzoli (per me questo è un bene, per altri un male, degustibus).
A presto