Tupolev I-4 - Zvezda - 1/72
Inviato: 3 giugno 2016, 11:25
ANT-5 (in cirillico Туполев АНТ-5) era un biplano monomotore progettato dallo TsAGI, all'epoca diretto da Andrej Nikolaevič Tupolev, e sviluppato in Unione Sovietica nella seconda metà degli anni venti.
Il suo progetto fu curato direttamente da Pavel Osipovič Suchoj, uno dei numerosi progettisti di talento che maturarono all'interno dello staff di Tupolev.
L'ANT-5 fu utilizzato dalla V-VS che lo impiegò come caccia assegnandogli la denominazione operativa I-4 (dal cirillico И-4: Истребитель -Istrebitelʹ- letteralmente combattente).
Il Tupolev ANT-4 si caratterizzava per la struttura metallica ed il rivestimento in duralluminio ondulato; era dotato di carrello d'atterraggio fisso, di tipo classico, privo di carenature. La velatura, sesquiplana presentava una considerevole differenza di superficie tra l'ala inferiore e quella superiore; gli impennaggi erano di tipo classico, con lo stabilizzatore collocato alla base della deriva.
Negli esemplari di serie il motore era lo Shvetsov M-22, versione prodotta su licenza dello Gnome-Rhône Jupiter installato sul secondo prototipo; la potenza erogata era (anche in questo caso) nell'ordine dei 480 CV.
L'armamento era costituito da due mitragliatrici di tipo PV-1 sparanti attraverso il disco dell'elica. Secondo alcuni, sarebbe stato possibile dotare il velivolo di quattro bombe da 50 kg ciascuna.

fonte: wikipedia
Sprue


Il suo progetto fu curato direttamente da Pavel Osipovič Suchoj, uno dei numerosi progettisti di talento che maturarono all'interno dello staff di Tupolev.
L'ANT-5 fu utilizzato dalla V-VS che lo impiegò come caccia assegnandogli la denominazione operativa I-4 (dal cirillico И-4: Истребитель -Istrebitelʹ- letteralmente combattente).
Il Tupolev ANT-4 si caratterizzava per la struttura metallica ed il rivestimento in duralluminio ondulato; era dotato di carrello d'atterraggio fisso, di tipo classico, privo di carenature. La velatura, sesquiplana presentava una considerevole differenza di superficie tra l'ala inferiore e quella superiore; gli impennaggi erano di tipo classico, con lo stabilizzatore collocato alla base della deriva.
Negli esemplari di serie il motore era lo Shvetsov M-22, versione prodotta su licenza dello Gnome-Rhône Jupiter installato sul secondo prototipo; la potenza erogata era (anche in questo caso) nell'ordine dei 480 CV.
L'armamento era costituito da due mitragliatrici di tipo PV-1 sparanti attraverso il disco dell'elica. Secondo alcuni, sarebbe stato possibile dotare il velivolo di quattro bombe da 50 kg ciascuna.

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