Stai facendo un ottimo lavoro, noto che dove andrà lo stemma del diavolo rosso è presente una obliterazione che non hai ancora fatto sul modello. Complimenti ancora
campo ha scritto: ↑29 settembre 2021, 10:21
noto che dove andrà lo stemma del diavolo rosso è presente una obliterazione che non hai ancora fatto sul modello.
Arriverà... sto ancora ultimando la verniciatura..!
letto tutto di un fiato, armato di taccuino per segnarmi tutti i problemi da affrontare quando faro' il mio. Ottimo lavoro e wip da manuale come al solito....
campo ha scritto: ↑29 settembre 2021, 10:21
Stai facendo un ottimo lavoro, noto che dove andrà lo stemma del diavolo rosso è presente una obliterazione che non hai ancora fatto sul modello. Complimenti ancora
Eccole qui anche le obliterazioni (realizzate con l'RLM-70, Gunze H-65)... la verniciatura posso considerarla conclusa!
(i riferimenti per i colori del timone di direzione arriveranno nel prossimo update)
Prima di proseguire con gli step successivi ho anche aggiunto i fumi degli scarichi, che sul G-14 di Bellagambi erano molto pronunciati a giudicare dalle foto. Il colore è un mix di nero opaco e NATO Brown aggiunto in diverse percentuali per ottenere diverse sfumature dei toni. Sul bordo esterno della striscia di fumo ho aggiunto, a bassa pressione ed estremamente diluito, del NATO Brown puro.
Dopo tre mani ben diluite (80% la prima, 90% la seconda... e quasi 100% l'ultima) con diluente nitro di X-22 Tamiya, il modello ha ricevuto i lavaggi ad olio. Devo dire che mi sono trovato un pò in difficoltà con la scelta dei toni, complici anche le pannellature Eduard che sono davvero molto profonde (forse troppo) e fanno apparire i colori molto più scuri.
Alla fine ho optato per un grigio medio per le superfici inferiori, un grigio scuro sulle zone in RLM 75 e Bruno Van Dyck scurito col nero per quelle in RLM 74. Sulle tante rivettature ho passato i già citati mix, ma leggermente scuriti poiché la loro profondità è ridottissima e utilizzando le stesse tonalità dei pannelli quasi non si vedeva il contrasto.
Nei pozzetti carrello devo ancora eseguire i washing... ma molto probabilmente userò la stessa miscela dell'RLM 74 solo un pò schiarita.
Mentre attendevo l'asciugatura delle due nuove mani di trasparente usate per sigillare i lavaggi, ho completato (finalmente, le maschere erano su da troppo tempo) il canopy Erla. La piastra blindata si inserisce senza troppo difficoltà ed è davvero bella... vale la pena acquistare il set fotoinciso già solo per lei.
All'interno ho aggiunto dei dettagli che, anche vedendo i lavori di altri modellisti, quasi tutti sembrano ometterli... eppure, nelle foto d'epoca che ritraggono i piloti seduti negli abitacoli, sono ben visibili:
Gli Erla Haube, a differenza dei tettucci early, potevano avere l'asta dell'antenna a filo montata direttamente sul plexiglass, come nel caso dell'esemplare da me scelto. Il sistema meccanico che tendeva il cavo stesso era davvero ingegnoso e funzionale, ed è raffigurato nell'immagine aggiunta sopra e proveniente dal manuale di manutenzione.
In pratica il filo passava all'interno dell'asta e sbucava dentro il tettuccio, all'interno di una guaina semi rigida agganciata sul frame laterale. Da lì il cavo veniva collegato alla maniglia di bloccaggio del canopy che, una volta azionata dal pilota, tirava il filo.
Se il filo fosse rimasto sempre teso, l'apertura del trasparente non sarebbe stata possibile; con questo sistema il cavo rimaneva abbastanza lasco... l'apertura stessa del tettuccio provvedeva a tirarlo senza, però, creare danni. Per tale motivo ricordate sempre che: se volete rappresentare un '109 col tettuccio chiuso a terra (che non si poteva bloccare dall'esterno), il filo dell'antenna deve rimanere morbido e mai teso. Qui si nota bene il particolare:
Al solito, lavoro di altissimo livello, mi piace moltissimo il dettaglio del dettuccio. Invece le impressioni che avevo sulla mimetica, sono svanite, si è amalgamate molto bene con lucido e lavaggi.