Il ponte delle portaerei inglesi
Inviato: 30 aprile 2013, 19:13
Da una discussione riguardante come ambientare un aereo sul ponte di una portaerei inglese della WW2 è sorto il legittimo dubbio sul tipo di copertura dei ponti stessi, perchè le nostre considerazioni siano a beneficio anche di chi non stà seguendo il wip in questione ho pensato di spostare in questa sezione le conclusioni a cui sono giunto.
Se da un lato è piuttosto scontato che le portaerei americane,cosi come quelle giapponesi, avessero una copertura in legno, le foto di aerei della “fleet air arm” mi davano parecchi dubbi riguardo al fatto che anche gli inglesi seguissero questa regola. Secondo alcuni il fatto che una superfice metallica, sia decisamente più scivolosa e di conseguenza inadatta alla ricopertura del ponte di una qualsivoglia nave, è già di per se una indicazione sul fatto che un rivestimento in legno sia indispensabile. Alcune foto che mi sono state gentilmente spedite oltre a numerosi link che mi sono stati indicati mi hanno spinto ad approfondire meglio che ho potuto la questione.
Dico subito che prove risolutive non ne ho trovato ma numerosi indizi mi orientano verso il fatto che non c'era traccia di legno sulla maggior parte delle portaerei inglesi, anzi sembra quasi che sulla rete non ci siano grosse discussioni al riguardo in quanto il fatto è dato per scontato.
Da quello che ho capito, la differente scivolosità del ponte non era un fattore tenuto in grande considerazione, l'uso di sabbia da cospargere sul ponte di volo era comune in tutte le marine, anche sulle portaerei americane rivestite in legno. La scelta dell' acciaio fatta dagli inglesi era dettata dal fatto, che le sue portaerei sono nate per operare in acque metropolitane, e cioè nel raggio d'azione degli aerei basati a terra, lo Stuka in particolare era piuttosto temuto. Il legno è sicuramente più facile da riparare, gli americani avevano a bordo scorte di teak e personale specializzato, ma anche ordigni molto piccoli avrebbero fatto sospendere le operazioni di volo per diverse ore, cosa che non avveniva con i ponti in acciaio dove semplicemente rimbalzavano via. Naturalmente con ordigni di grosse dimensioni il discorso era completamente diverso, la INDOMITABLE (con ponte corazzato) colpita da due bombe da 500 libbre il 12 agosto 1942 durante l'operazione “Pedestal” ebbe il ponte perforato e dovette rientrare per le riparazioni, ma su una portaerei americana gli effetti avrebbero potuto essere ben peggiori. Credo di non poter inserire una scansione al rigurdo ma su “fleet air arm” della squadron signal a pag24 c'è una foto del foro sul ponte dove si vedono abbastanza chiaramente le lastre metalliche divelte della copertura. La differenza tra portaerei corazzate e non sembra data dallo spessore delle lastre stesse, la “Ark Royal” avendo la copertura molto più sottile, non lo era. L'aumento di peso in alto dato dalla corazzatura fece però diminuire notevolmente la capacità di carico su quelle successive con l'eliminazione di un livello di hangar, di un ascensore e gli aerei passarono dai 60 della “Ark royal” ai 36 delle classi successive, il dato della notevole differenza di aerei trasportati dalla marina americana e inglese va visto proprio anche nell'ottica di una diversa struttura del ponte, che d'altro canto ha dato alcuni benefici agli inglesi quando nel pacifico gli aerei suicidi giapponesi non furono mai in grado di mettere fuori uso alcuna portaerei inglese a differenza di quelle americane. Un discorso a parte riguarda le piccole portaerei di scorta inglesi, che in realtà furono realizzate su commissione in cantieri americani e che sono in tutto e per tutto identiche a quelle USA. Mi spiace di essere stato eccessivamente lungo, ma non riuscivo in altro modo a giustificare le mie conclusioni......magari in un altro momento momento aggiungo alcuni link che mi sono stati particolarmente utili.
Naturalmente qualsiasi considerazione, anche in contrasto con le mie è la benvenuta, ciao a tutti uanca
Se da un lato è piuttosto scontato che le portaerei americane,cosi come quelle giapponesi, avessero una copertura in legno, le foto di aerei della “fleet air arm” mi davano parecchi dubbi riguardo al fatto che anche gli inglesi seguissero questa regola. Secondo alcuni il fatto che una superfice metallica, sia decisamente più scivolosa e di conseguenza inadatta alla ricopertura del ponte di una qualsivoglia nave, è già di per se una indicazione sul fatto che un rivestimento in legno sia indispensabile. Alcune foto che mi sono state gentilmente spedite oltre a numerosi link che mi sono stati indicati mi hanno spinto ad approfondire meglio che ho potuto la questione.
Dico subito che prove risolutive non ne ho trovato ma numerosi indizi mi orientano verso il fatto che non c'era traccia di legno sulla maggior parte delle portaerei inglesi, anzi sembra quasi che sulla rete non ci siano grosse discussioni al riguardo in quanto il fatto è dato per scontato.
Da quello che ho capito, la differente scivolosità del ponte non era un fattore tenuto in grande considerazione, l'uso di sabbia da cospargere sul ponte di volo era comune in tutte le marine, anche sulle portaerei americane rivestite in legno. La scelta dell' acciaio fatta dagli inglesi era dettata dal fatto, che le sue portaerei sono nate per operare in acque metropolitane, e cioè nel raggio d'azione degli aerei basati a terra, lo Stuka in particolare era piuttosto temuto. Il legno è sicuramente più facile da riparare, gli americani avevano a bordo scorte di teak e personale specializzato, ma anche ordigni molto piccoli avrebbero fatto sospendere le operazioni di volo per diverse ore, cosa che non avveniva con i ponti in acciaio dove semplicemente rimbalzavano via. Naturalmente con ordigni di grosse dimensioni il discorso era completamente diverso, la INDOMITABLE (con ponte corazzato) colpita da due bombe da 500 libbre il 12 agosto 1942 durante l'operazione “Pedestal” ebbe il ponte perforato e dovette rientrare per le riparazioni, ma su una portaerei americana gli effetti avrebbero potuto essere ben peggiori. Credo di non poter inserire una scansione al rigurdo ma su “fleet air arm” della squadron signal a pag24 c'è una foto del foro sul ponte dove si vedono abbastanza chiaramente le lastre metalliche divelte della copertura. La differenza tra portaerei corazzate e non sembra data dallo spessore delle lastre stesse, la “Ark Royal” avendo la copertura molto più sottile, non lo era. L'aumento di peso in alto dato dalla corazzatura fece però diminuire notevolmente la capacità di carico su quelle successive con l'eliminazione di un livello di hangar, di un ascensore e gli aerei passarono dai 60 della “Ark royal” ai 36 delle classi successive, il dato della notevole differenza di aerei trasportati dalla marina americana e inglese va visto proprio anche nell'ottica di una diversa struttura del ponte, che d'altro canto ha dato alcuni benefici agli inglesi quando nel pacifico gli aerei suicidi giapponesi non furono mai in grado di mettere fuori uso alcuna portaerei inglese a differenza di quelle americane. Un discorso a parte riguarda le piccole portaerei di scorta inglesi, che in realtà furono realizzate su commissione in cantieri americani e che sono in tutto e per tutto identiche a quelle USA. Mi spiace di essere stato eccessivamente lungo, ma non riuscivo in altro modo a giustificare le mie conclusioni......magari in un altro momento momento aggiungo alcuni link che mi sono stati particolarmente utili.
Naturalmente qualsiasi considerazione, anche in contrasto con le mie è la benvenuta, ciao a tutti uanca