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Storia di due Recuperi e colore Seggiolino Macchi 205

Inviato: 23 maggio 2023, 14:51
da Jacopo
Buongiorno

Visto il dubbio espresso ho deciso di descrivere e mostravi un po delle foto dei due recuperi di Macchi 205 dove mio padre ha aiutato (c'ero pure io ma a 11 anni non conto molto)


Iniziamo con il primo. Il 205 di Garavaldi identificativo 7-2 MM 92205 abbattuto il 13-05-1944 (recuperato nel 2000)
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Immagine postata a solo scopo di discussione fonte aereiperduti.net

Questo è stato sicuramente il più completo scavo fatto, qui è stato completato lo scavo ed ecco una carrellata dei pezzi
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Con i pezzi della fusoliera poi è stata ricomposta la suddetta sopra un intelaiatura ricreata in base ai disegni (se vedete una testa è la mia...)
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La fusoliera è stata poi esposta a Noceto nel 2001, il seggiolino per una buona parte è stato sabbiato, ma si nota che è ancora in parte Verde, come anche il Freno e Magnaghi e la paratia inferiore
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La fusoliera che vedete verrà tenuta in un museo fincè nel 2017 verrà travolta da un incendio, dal 2019 quello che resta è stato portato a Bologna al Museo della Liberazione. urtroppo buona parte della vernice rimasta conservata è andata perduta.


Passiamo invece al 205 di Satta Identificativo 1-18 (L'aereo di Visconti) Abbattuto il 24-05-1944 (recuperato nel 2000-1)
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Immagine postata a solo scopo di discussione fonte ww2aircraft.net

Qui c'è da fare una premessa purtroppo è ancora fonte di malumore, questo perchè il Fratello di Satta non vedeva l'ora di tornare a Gevova, Gorrini era li per confermare che fosse il suo ex compagno di volo, il proprietario del campo che smaniava per chiudere il tutto e all'associazione una volta tirato su il muso dell'Aereo bastava quello avendo trovato anche il pilota.
Lo scavo ha raggiunto 24metri di lunghezza per 14 di larghezza e 12 di profondità.

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Portate le casse nella nostra ex casa di campagna e iniziamo a smistare
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Iniziamo a pulire!
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Questo Recupero assieme al 205 di Garavaldi verranno esposti a Fidenza durante la festa Patronale (San Donnino)
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ImmagineMVC-002F by Jacopo Ferrari, su Flickr

Del 205 di Satta a parte qualcosa come le targhette che abbiamo in casa il sedile l'abbiamo donato a San Pelagio (c'era la targhetta ed il paracadute che sono spariti...)
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Immagine postata a solo scopo di discussione fonte wikimedia.org


Se interessa ulteriori foto ed approfondimenti basta chiedere al Babbo (Veltro_3) e vedremo di accontentare tutti

Re: Storia di due Recuperi e colore Seggiolino Macchi 205

Inviato: 23 maggio 2023, 14:56
da pankit
Grazie della condivisione Jacopo!! Davvero interessante come ritrovamento :-000 :-000 :-000

Re: Storia di due Recuperi e colore Seggiolino Macchi 205

Inviato: 23 maggio 2023, 19:46
da Aquila1411
Grazie mille per la condivisione Jacopo!

In pratica hai ribaltato le poche certezze modellistiche che c'erano sui Macchi. :-000
Però c'è sempre tempo e spazio per crescere. :-oook

Re: Storia di due Recuperi e colore Seggiolino Macchi 205

Inviato: 23 maggio 2023, 22:18
da davmarx
Grazie jac, si tratta di ricordi significativi! :-oook :-oook

P.S. Ma per Stefano il tempo non passa? Oggi è identico ad allora! :-sbrachev

Re: Storia di due Recuperi e colore Seggiolino Macchi 205

Inviato: 23 maggio 2023, 22:50
da FreestyleAurelio
Grazie per la condivisione, Jacopo.
Da come ho capito i due velivoli sono precipitati al suolo?
Sono curioso di sapere come è stato individuato il luogo dello schianto dove iniziare gli scavi ma soprattutto se siete stati i primi, nel corso degli anni, ad intercettare i relitti perchè molte parti come le ali non sono presenti.

Re: Storia di due Recuperi e colore Seggiolino Macchi 205

Inviato: 24 maggio 2023, 19:05
da Jacopo
Grazie a tutti :-oook :-oook Felice che piaccia! :-oook :-oook
FreestyleAurelio ha scritto: 23 maggio 2023, 22:50 Grazie per la condivisione, Jacopo.
Da come ho capito i due velivoli sono precipitati al suolo?
Sono curioso di sapere come è stato individuato il luogo dello schianto dove iniziare gli scavi ma soprattutto se siete stati i primi, nel corso degli anni, ad intercettare i relitti perchè molte parti come le ali non sono presenti.
Babbo:
Aurelio, la tua domanda non ha, purtroppo, solo una risposta. Ti posso indicare però alcuni tratti comuni di tutte le indagini per il recupero.
Ormai sono tante le associazioni più o meno titolate che hanno intrapreso questa attività di ricerca e localizzazione. Più o meno a titolo gratuito ed in forza ad un potenziale museo. Ciascuna però opera sul territorio di “nascita” per ovvi motivi come i tanti episodi e racconti, aneddoti sentiti o raccontati in famiglia.
Area di abbattimento: scelta quindi la “voce” o l’episodio, inizia il lavoro di ricerca vero e proprio.
Ricerca del MACR: per fortuna ci sono appassionati che hanno catalogato moltissimi MACR accaduti sul suolo italiano. Si possono triangolare, avute le dovute credenziali necessarie, siti specializzati USAF, RAF e Luftwaffe con tutte le info necessarie sul velivolo e sul pilota. Al tempo in cui sono stato all’interno dell’Agmen Quadratum di Lugo, ho individuato e messi su foglio Excel circa 1950 MACR accaduti in nord Italia (1943-1945), di cui circa 250 MACR completi e verificati e triangolati nella zona compresa tra Piacenza, il PO e la Romagna. Questo foglio è stato attivo e visibile fino alla chiusura del sito e lo scioglimento dell’associazione.
Indagine sul velivolo: conoscere se sia un caccia o un bombardiere ed il tipo di abbattimento è fondamentale. Anche per un caccia e, a maggior ragione per un bombardiere, conoscere la tipologia di missione, se portata a termine o meno, è fondamentale per richiedere specifiche autorizzazioni o la richiesta degli artificieri.
Ricerca testimoni: la parte più lunga e delicata è la ricerca di testimoni oculari del fatto. Serve per risalire non solo alla zona per circoscrivere poi lo scavo, ma anche per conoscere cosa aspettarsi del velivolo e le condizioni climatiche e del territorio al tempo del fatto indagato. Non solo questo perché permette di conoscere alcuni aspetti del riuso di materiale aeronautico, delle vicende successive all’evento, talvolta anche tragiche.
Indagine sul campo: inizia la parte operativa dell’indagine. In genere con il metal detector si ricercano tracce in superficie per circoscrivere la zona di scavo. Chiaramente se il velivolo è spanciato, avremo poche tracce, se si è piantato come per la maggior parte degli eventi, la natura del terreno fornirà indicazioni sulla profondità approssimativa del relitto. Alla fine l’area è delimitata e si da il via alle autorizzazioni.
Autorizzazioni e Richieste: uno scavo comporta risorse umane e di mezzi, quindi oltre all’autorizzazione del proprietario occorre avere e dare comunicazione anche a: Carabinieri, artificieri, Croce Rossa (in quanto velivolo militare), guardie municipali, delegato della regione aerea competente, Onor caduti di Roma, guardia necrofila con cassetta al seguito (costo variabile da comune a comune), delegato Ambasciata (se pilota straniero), autorizzazione del cimitero di zona per ricevimento delle spoglie del pilota, parrocchia competente per zona per la benedizione delle spoglie.
Scavo e recupero: l’inizio dello scavo comporta anche attività logistiche come poter contare su una riserva di acqua e una lancia ad alta pressione per un primo lavaggio, contenitori per il recupero pezzi, camioncino con gru per eventuale carico e trasporto pezzi, vettovaglie varie, kit primo soccorso, delimitazione area scavo e nomina del responsabile dello stesso.
Al di là della complessità del sistema burocratico, la ricerca e il ritrovamento del pilota permette anche una cosa pratica che molti dimenticano: riuscire a cambiare lo status da “disperso” a “KIA”.
E poi l’aspetto umano e dell’esperienza che si vive così come toccare con mano che la storia del pilota e del velivolo è inscindibile.

Re: Storia di due Recuperi e colore Seggiolino Macchi 205

Inviato: 24 maggio 2023, 21:11
da VorreiVolare
Tanto intrigante quanto estremamente complesso :-000
Perciò ancora di più porgo un Grazie :-woooo

Domiziano

Re: Storia di due Recuperi e colore Seggiolino Macchi 205

Inviato: 28 maggio 2023, 19:12
da Starfighter84
Le opere di recupero sono sempre affascinanti... e anche dovute se le salme dei piloti sono rimaste sepolte all'interno del velivolo.
Interessante vedere anche che i seggiolini potevano essere verdi. La domanda è... erano tutti così?

Mi viene qualche dubbio perchè sul 205 di Satta si nota bene che sia la piastra blindata, sia il seggiolino, erano verniciati... su quello di Garavaldi la piastra mi pare in alluminio.
Guardando le foto di altri esemplari, in effetti si nota che la piastra era in alluminio... ma facendo caso ad altre, il colore spicca meno ed è plausibile che fossero verdi.

Si sa dove furono prodotti gli esemplati recuperati? erano 205 di fabbrica o ricostruiti su base di cellule del 202? come nel caso delle mimetiche Breda e SIAI, potrebbe essere che la scelta di verniciare seggiolini e piastre fosse una caratteristica peculiare dei singoli costruttori.

Re: Storia di due Recuperi e colore Seggiolino Macchi 205

Inviato: 29 maggio 2023, 11:35
da VELTRO_3
Ciao a tutti,
Domande legittime ma complesse. Durante lo studio per il recupero, si vagliano mille ipotesi ma, almeno in ambito ANR, non si hanno certezze fino al recupero dell'aereo stesso, e di due cose fondamentali: la matricola dell'aereo o la targhetta del velivolo.
Due cose che nel recupero Satta non sono emerse. La matricola del velivolo non è stata trovata, probabilmente rimasta in superficie dopo l'impatto insieme alle ali e fusoliera. Questo dubbio ha determinato poi di mantenere l'interrogativo di quale aereo fosse, fino all'ultimo colpo di benna. La parola fine, cioè "l'aereo apparteneva a Visconti", è stata messa dal MOVM Luigi Gorrini che volava come gregario anziano ed era presente al recupero.
Da quel momento si è definito fosse il 18-1 ma poteva essere anche il 23-1, altro velivolo in capo a Visconti. Se così fosse, avrebbero due livree diverse e non quella ormai definita come "tedesca". Lo scavo non ha restituito risposte. La poca lamiera era abrasa e deformata al punto che anche la sola pulizia con acqua non evidenziava nulla se non il verde anticorrosivo che si può vedere in molte foto del recupero stesso.
L'unica targa identificativa è del motore FIAT e della sua matricola (48622), e del serbatoio olio (n°157 - tipo 205), a marca Aeronautica Macchi Varese.
Dello scavo di Garavaldi invece, si è potuto determinare la matricola che ha determinato il modello velivolo e la costruzione. (vedi sotto)
MM91803 – MM92152 Macchi MC.202
MM92153 – MM92302 Macchi MC.205V di intera costruzione ed assemblaggio Aermacchi.
Di Satta abbiamo recuperato alcuni frammenti delle verifiche del paracadute Salvator, oltre al recupero dello stesso, ma del libretto del velivolo di cui parlava Gorrini, non si è trovato nulla.
Tuttavia succedeva spesso che venivano utilizzati quello che avevano ancora in magazzino in quanto alcuni componenti, specialmente componenti ausiliari come le pompe Magnaghi recuperate, portavano l'etichetta dell'assegnazione a velivoli tipo Mc 202.
Sia per Satta che per Garavaldi, entrambi Mc 205V, il seggiolino e la blindatura posteriore di acciaio balistico, pesantissimo, erano e sono colorati con verde anticorrosivo. Per Garavaldi purtroppo la poca esperienza (era il secondo recupero dopo il Me109 di FISHER), non ha giocato a nostro favore e la fretta ancora meno, in quanto parti metalliche hanno subito una sabbiatura, anzichè la più consona acqua, sapone e olio di gomito come è successo per Satta.
Aggiungo che solo dei G-55 recuperati a Carmagnola (serg. Biagini Lucio numero personale 13 nero, MM 91074), a Poirino (To)(Capitano Giulio Torresi, numero personale 51 nero, MM 91100), a Poirino (Maresciallo Ennio Tarantola, MM 91101) i sedili erano colorati in grigio lucido.
Confermato anche dal recupero del ten. Orsolan sulle colline di Piacenza per alcuni pezzi di lamiera che, a distanza di 75 anni, conservavano tracce di colore grigio.

Purtroppo anche l'accesso ai documenti pochi e riservati non è facile e, come l'esempio di Satta insegna, l'assegnazione del velivolo era più dettata dall'emergenza e dal numero di velivoli disponibili che dal rendere "unico" e personalizzato il velivolo stesso, nemmeno se questo apparteneva ad un asso come Visconti.

Re: Storia di due Recuperi e colore Seggiolino Macchi 205

Inviato: 8 luglio 2023, 19:23
da microciccio
Ciao Jacopo, Stefano,

grazie per aver pubblicato le foto e gli approfondimenti. :-oook :-oook

Avevo perso questa discussione a suo tempo :-000 e recupero adesso. :-banana

microciccio