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Colorazione nera e invecchiamento
Inviato: 10 dicembre 2020, 20:10
da pensionato
Salve amici!
Riparto con un F3D-2 Skynight.
Erano quasi sempre blu nella Navy, e quasi sempre neri nei Marines. Vorrei farne uno nero.
Prima domanda: vorrei usare il Mr. Surfacer 1500 black per la sua stupenda finitura satinata ma, essendo i pannelli non troppo profondi, non è che rischio di riempirli con un paio di mani ci colore?
Come alternativa un bel nero lucido H2 Hobby Color con successiva spruzzata di X-35 Tamiya semi-gloss (di cui mi fido poco, l'ultima volta che lo usai venne praticamente lucido) o addirittura dell'opacizzante Alclad, che ha una resa eccezionale, ma un tantino troppo opaca)?
Seconda domanda: i velivoli dei Marines erano particolarmente invecchiati (forse proprio la vernice nera era sensibile), e in particolare molti pannelli erano scrostati alle giunture. Dei 2.675 metodi per rifare le scrostature, quale può essere il più adatto a "sottolineare" quasi tutti i pannelli?
Via con i suggerimenti! Giuro che li ascolterò tutti, salvo che poi deciderò io, da bravo monarca assoluto.
Re: Colorazione nera e invecchiamento
Inviato: 10 dicembre 2020, 20:35
da Master Villain
Ciao Alfredo, questo è un argomento che interessa pure me. Per il mio aggressor wraith pensavo di procedere con una base di surfacer nero (ad alta diluizione non ho mai avuto problemi di riempimento delle pannellature) e poi eseguire un postshading con grigi più o meno scuri come il nato black o rubber black. Poi può darsi che prenda una strada completamente diversa, ma magari potresti provare su un pezzo e vedere come viene.
Riesci a postare una foto di questo skynight dei Marines?
pensionato ha scritto: ↑10 dicembre 2020, 20:10
Giuro che li ascolterò tutti, salvo che poi deciderò io, da bravo monarca assoluto.

Re: Colorazione nera e invecchiamento
Inviato: 11 dicembre 2020, 8:18
da pitchup
Ciao
prima regola del nero??? Non usare mai il nero.
Per le scrostature ci sono i metodi storici oppure mediante l'uso di prodotti ad hoc.
Tra i metodi storici c'è (dopo una preventiva spruzzata di argento in questo caso) la tecnica della lacca, oppure l'uso del Maskol.
Se vuoi invece dare direttamente prima la livrea, puoi rappresentare una scrostatura mediante picchiettamento a pennello argento (una sorta di drybrushing) oppure usando una matita mina argento.
I prodotti ad hoc, invece, si passando sulla base preventiva prima di dare il colore successivo e poi si scrosta.
Personalmente bisogna capire il livello di "scrostamento" che vuoi raggiungere. Per semplici graffi, sfregamenti dovuti a manutenzione puoi agire dopo la colorazione anche solo con la matita ed il pennello. Per livelli maggiori (tipo Japponesi IIGM) bisogna invece preventivare da subito ed usare lacca, maskol o altro.
saluti
Re: Colorazione nera e invecchiamento
Inviato: 11 dicembre 2020, 10:48
da Starfighter84
pensionato ha scritto: ↑10 dicembre 2020, 20:10
Prima domanda: vorrei usare il Mr. Surfacer 1500 black per la sua stupenda finitura satinata ma, essendo i pannelli non troppo profondi, non è che rischio di riempirli con un paio di mani ci colore?
Come alternativa un bel nero lucido H2 Hobby Color con successiva spruzzata di X-35 Tamiya semi-gloss (di cui mi fido poco, l'ultima volta che lo usai venne praticamente lucido) o addirittura dell'opacizzante Alclad, che ha una resa eccezionale, ma un tantino troppo opaca)?
Sei più a rischio col nero lucido Gunze che con il Mr.Surfacer: il primo è sicuramente meno sottile del secondo che, al contrario, copre subito e con poche passate.
Ma nessuno dei due va bene per l'invecchiamento spinto che vuoi realizzare, non si dovrebbe proprio partire dal nero in effetti (come dice anche Max).
pensionato ha scritto: ↑10 dicembre 2020, 20:10
Seconda domanda: i velivoli dei Marines erano particolarmente invecchiati (forse proprio la vernice nera era sensibile), e in particolare molti pannelli erano scrostati alle giunture. Dei 2.675 metodi per rifare le scrostature, quale può essere il più adatto a "sottolineare" quasi tutti i pannelli?
Il Maskol o la tecnica del sale sono tecniche più facilmente controllabili e con risultati più "sicuri"... la tecnica della lacca (o fatta con i prodotti pronti che, in pratica, sono la stessa cosa) è più realista ma più complessa.
L'uso dell'argento picchiettato sulle superfici non mi ha mai entusiasmato, anzi... la trovo una tecnica con risultati poco d'effetto.
In alternativa le matite acquerellabili color argento... buone anche per simulare graffi o sporcizia.
Per la tecnica del Masko/sale/lacca sconsiglio vivamente il Surfacer (troppo tenace) e il nero lucido (troppo spesso)....