Cessna O-2A Skymaster - ICM 1/48
Inviato: 2 gennaio 2022, 15:18
Buon giorno a tutti.
Eccomi in gallery con questo modello di Cessna O-2A Skymaster della ICM in 1/48.
Come già detto nel WIP, che trovate qua, inizialmente si presenta come un bel kit, ben dettagliato ed a mio avviso corretto nelle forme.
Nonostante questo ci sono dei punti da non sottovalutare se si vuole affrontare questo kit. Il primo tra tutti è la morbidezza tipica della plastica ICM che va a creare alcuni effetti collaterali tra cui il più grave è la cedevolezza dei carrelli. Io mi sono trovato un po' spiazzato essendomi accorto di questo problema solamente in un punto avanzato nell'assemblaggio del kit, un momento in cui intervenire era alquanto complesso e le mie capacità non sono poi così eccezionali. Poi bisogna osservare bene le foto perché anche alcuni pannelli di ispezione non ci sono o sono in posizione leggermente sfalsata, mancano gli stecils per i lanciatori dei razzi (al contrario dei pod delle minigun che invece sono fatti davvero bene) e, se si fanno le minigun, viene mancare anche una decal di quelle gialle della messa a terra. Nelle istruzioni, a mio avviso, è anche errato uno dei possibili esemplari da riprodurre (quello con le code rosse nello specifico, da verificare gli altri) in quanto viene rappresentato come un early, al quale è dedicata la scatola, ed invece nelle foto da me reperite si vede che è un late, nel quale cambiano dettagli importanti come la forma delle vetrature sul lato sinistro.
Nonostante questo, se si conoscono i difetti del kit e vengono affrontati per tempo e nel modo corretto, si può dar vita a un bel modello che rappresenta bene questo strano ma bell'aereo.
A tal proposito, se qualcuno volesse affrontare questo kit, mi sentirei di consigliare l'acquisto della scatola del late (ICM 48292) che contiene il necessario per realizzare entrambe le versioni, il set di fotoincisioni Eduard e i carrelli in metallo che si possono trovare di due marche, della Scale Aircraft Conversions e della Aerocraft Models. Tra le due credo sia meglio la Aerocraft Models anche se da sgrezzare un po', ma è solo un opinione personale.
Tornando al modello da me realizzato, avendo sofferto di questo momento di crisi, ne ha "artisticamente parlando" risentito e mi ha portato a finirlo come meglio potevo per non cestinarlo. Ho provato anche a creare alcuni effetti che non mi sarei azzardato a fare se fosse venuto bene. Ho provato a realizzare i fumi degli scarichi con l'aerografo anziché utilizzare i pigmenti come faccio di solito e sono venuti davvero esagerati (anche se avrei trovato una foto in cui sono davvero così), a dimostrazione che con l'aerografo devo fare ancora tanta tanta pratica. Nella parte superiore delle ali ho provato invece a simulare il calpestio dei tecnici che facevano rifornimento, basandomi su una foto degli anni della guerra nel Vietnam trovata in rete, con gli stivali sporchi della terra tipica di quelle zone usando dei pigmenti. In queste foto mancano l'antenna a filo ed i carichi subalari che ho aggiunto dopo (magari vi farò altre foto, sto studiando un modo per non essere vincolato al sole... ). Si noterà anche che alla fine un carrello posteriore è più alto dell'altro con conseguente inclinazione dell'assetto.
Vi mostro le foto lo stesso anche se non ne vado per niente fiero. Come si dice sempre... il prossimo verrà meglio.
Continua...
Eccomi in gallery con questo modello di Cessna O-2A Skymaster della ICM in 1/48.
Come già detto nel WIP, che trovate qua, inizialmente si presenta come un bel kit, ben dettagliato ed a mio avviso corretto nelle forme.
Nonostante questo ci sono dei punti da non sottovalutare se si vuole affrontare questo kit. Il primo tra tutti è la morbidezza tipica della plastica ICM che va a creare alcuni effetti collaterali tra cui il più grave è la cedevolezza dei carrelli. Io mi sono trovato un po' spiazzato essendomi accorto di questo problema solamente in un punto avanzato nell'assemblaggio del kit, un momento in cui intervenire era alquanto complesso e le mie capacità non sono poi così eccezionali. Poi bisogna osservare bene le foto perché anche alcuni pannelli di ispezione non ci sono o sono in posizione leggermente sfalsata, mancano gli stecils per i lanciatori dei razzi (al contrario dei pod delle minigun che invece sono fatti davvero bene) e, se si fanno le minigun, viene mancare anche una decal di quelle gialle della messa a terra. Nelle istruzioni, a mio avviso, è anche errato uno dei possibili esemplari da riprodurre (quello con le code rosse nello specifico, da verificare gli altri) in quanto viene rappresentato come un early, al quale è dedicata la scatola, ed invece nelle foto da me reperite si vede che è un late, nel quale cambiano dettagli importanti come la forma delle vetrature sul lato sinistro.
Nonostante questo, se si conoscono i difetti del kit e vengono affrontati per tempo e nel modo corretto, si può dar vita a un bel modello che rappresenta bene questo strano ma bell'aereo.
A tal proposito, se qualcuno volesse affrontare questo kit, mi sentirei di consigliare l'acquisto della scatola del late (ICM 48292) che contiene il necessario per realizzare entrambe le versioni, il set di fotoincisioni Eduard e i carrelli in metallo che si possono trovare di due marche, della Scale Aircraft Conversions e della Aerocraft Models. Tra le due credo sia meglio la Aerocraft Models anche se da sgrezzare un po', ma è solo un opinione personale.
Tornando al modello da me realizzato, avendo sofferto di questo momento di crisi, ne ha "artisticamente parlando" risentito e mi ha portato a finirlo come meglio potevo per non cestinarlo. Ho provato anche a creare alcuni effetti che non mi sarei azzardato a fare se fosse venuto bene. Ho provato a realizzare i fumi degli scarichi con l'aerografo anziché utilizzare i pigmenti come faccio di solito e sono venuti davvero esagerati (anche se avrei trovato una foto in cui sono davvero così), a dimostrazione che con l'aerografo devo fare ancora tanta tanta pratica. Nella parte superiore delle ali ho provato invece a simulare il calpestio dei tecnici che facevano rifornimento, basandomi su una foto degli anni della guerra nel Vietnam trovata in rete, con gli stivali sporchi della terra tipica di quelle zone usando dei pigmenti. In queste foto mancano l'antenna a filo ed i carichi subalari che ho aggiunto dopo (magari vi farò altre foto, sto studiando un modo per non essere vincolato al sole... ). Si noterà anche che alla fine un carrello posteriore è più alto dell'altro con conseguente inclinazione dell'assetto.
Vi mostro le foto lo stesso anche se non ne vado per niente fiero. Come si dice sempre... il prossimo verrà meglio.
Continua...