De Havilland DH 100 FB52 Vampire AMI, 1:48 Trumpeter
Inviato: 11 agosto 2020, 18:37
Ciao a tutti,
finalmente, con la lingua di fuori per la calura quasi insopportabile, ho incollato il mio DH ad una basetta minimalista in vetro-polistirolo, per ovviare all'errata valutazione del peso di bilanciamento; 2 righe di storia tratte da www.Wikipedia.org: "Il de Havilland DH.100 Vampire era un caccia monomotore britannico: fu il secondo jet da combattimento britannico ad entrare in servizio (preceduto dal Gloster Meteor), ma, pur volando nella versione di serie nel 1944, non fece in tempo a entrare in linea prima della fine della guerra. Ebbe straordinaria diffusione nel dopoguerra e fu il primo aereo a reazione a essere impiegato dall'Aeronautica Militare, che acquistò i primi esemplari (FB 51) direttamente nel Regno Unito mentre, in seguito, una seconda serie (FB 52A) fu prodotta su licenza dalla Macchi e dalla FIAT. Monoplano ad ala media, il Vampire era dotato di fusoliera corta lignea assemblata in due semi-gusci principali che terminava con lo scarico del motore: questo era posto subito dietro la cabina di pilotaggio con le prese d'aria ricavate nello spessore dell'ala, direttamente a contatto con la radice alare. La parte lignea terminava in corrispondenza del bordo di entrata alare posto in prossimità della radice. L'ala era del tipo tradizionale a semi-guscio, in quanto era costituita da centine, da correnti e da un longherone in lega D.T.D. 390; essa era rivestita da pannelli in Alclad. Nei primi anni del dopoguerra, l'Aeronautica Militare cercava faticosamente di risollevarsi dalla dura prova del conflitto riorganizzando i reparti e il materiale a disposizione. Grande era quindi il desiderio dei vertici dell'A.M. di avviare un programma di ammodernamento che, dismessi i velivoli ad elica residuati bellici che costituivano la sua prima linea, potesse portare l'arma aeronautica nell'era della propulsione a reazione. La soluzione fu trovata nell'industria britannica, che in quel periodo spingeva per nuove esportazioni, e offriva cessione di know-how e licenze di produzione, di cui avrebbe beneficiato l'industria nazionale. La scelta cadde sul de Havilland DH.100 Vampire. I Reparti utilizzatori del piccolo caccia furono il 7º Gruppo Scuola Caccia, il 2º Stormo sull'aeroporto di Orio al Serio, il 4º Stormo dislocato sulla base di Napoli-Capodichino, il 6º Stormo (che aveva assorbito il 6º Gruppo, il 1º settembre 1952), i Centri Addestramento al Volo della 1ª, 2ª e 3ª Zona Aerea, il Reparto Sperimentale di Volo con base a Ciampino e il Reparto Volo Stato Maggiore."
Dopo questa bella pappardella, beccatevi la gallery:
Le decals sono di fortuna, il diavoletto l'ho rubato da un Fiat Cr 32 SMER (infatti fa piuttosto schifo), i numeri sono di una serie di varie dimensioni che mi ha fatto sputare sangue (si accartocciavano e si scioglievano con niente; rimasto senza zeri, quello della trave destra l'ho fatto con un 6 aggiustato con nero e alluminio Vallejo a pennello).
Sperando che il mio primo aviogetto vi piaccia, vi mando un salutone e vi auguro Buon Ferragosto!!!
finalmente, con la lingua di fuori per la calura quasi insopportabile, ho incollato il mio DH ad una basetta minimalista in vetro-polistirolo, per ovviare all'errata valutazione del peso di bilanciamento; 2 righe di storia tratte da www.Wikipedia.org: "Il de Havilland DH.100 Vampire era un caccia monomotore britannico: fu il secondo jet da combattimento britannico ad entrare in servizio (preceduto dal Gloster Meteor), ma, pur volando nella versione di serie nel 1944, non fece in tempo a entrare in linea prima della fine della guerra. Ebbe straordinaria diffusione nel dopoguerra e fu il primo aereo a reazione a essere impiegato dall'Aeronautica Militare, che acquistò i primi esemplari (FB 51) direttamente nel Regno Unito mentre, in seguito, una seconda serie (FB 52A) fu prodotta su licenza dalla Macchi e dalla FIAT. Monoplano ad ala media, il Vampire era dotato di fusoliera corta lignea assemblata in due semi-gusci principali che terminava con lo scarico del motore: questo era posto subito dietro la cabina di pilotaggio con le prese d'aria ricavate nello spessore dell'ala, direttamente a contatto con la radice alare. La parte lignea terminava in corrispondenza del bordo di entrata alare posto in prossimità della radice. L'ala era del tipo tradizionale a semi-guscio, in quanto era costituita da centine, da correnti e da un longherone in lega D.T.D. 390; essa era rivestita da pannelli in Alclad. Nei primi anni del dopoguerra, l'Aeronautica Militare cercava faticosamente di risollevarsi dalla dura prova del conflitto riorganizzando i reparti e il materiale a disposizione. Grande era quindi il desiderio dei vertici dell'A.M. di avviare un programma di ammodernamento che, dismessi i velivoli ad elica residuati bellici che costituivano la sua prima linea, potesse portare l'arma aeronautica nell'era della propulsione a reazione. La soluzione fu trovata nell'industria britannica, che in quel periodo spingeva per nuove esportazioni, e offriva cessione di know-how e licenze di produzione, di cui avrebbe beneficiato l'industria nazionale. La scelta cadde sul de Havilland DH.100 Vampire. I Reparti utilizzatori del piccolo caccia furono il 7º Gruppo Scuola Caccia, il 2º Stormo sull'aeroporto di Orio al Serio, il 4º Stormo dislocato sulla base di Napoli-Capodichino, il 6º Stormo (che aveva assorbito il 6º Gruppo, il 1º settembre 1952), i Centri Addestramento al Volo della 1ª, 2ª e 3ª Zona Aerea, il Reparto Sperimentale di Volo con base a Ciampino e il Reparto Volo Stato Maggiore."
Dopo questa bella pappardella, beccatevi la gallery:
Le decals sono di fortuna, il diavoletto l'ho rubato da un Fiat Cr 32 SMER (infatti fa piuttosto schifo), i numeri sono di una serie di varie dimensioni che mi ha fatto sputare sangue (si accartocciavano e si scioglievano con niente; rimasto senza zeri, quello della trave destra l'ho fatto con un 6 aggiustato con nero e alluminio Vallejo a pennello).
Sperando che il mio primo aviogetto vi piaccia, vi mando un salutone e vi auguro Buon Ferragosto!!!