GB Made in Italy -Veltro_3- Ansaldo MIAS 1/35 fine 06/10/2018
Inviato: 14 gennaio 2018, 22:28
Prologo
immaginavo che la ricerca nell'universo internet a volte procura sorprese particolari e involontarie. Questa è una di quelle volte. Cercavo notizie in merito al Fronte Russo, ai reparti di volo che operarono in quel teatro. Tra le immagini compaiono anche carri armati, italiani e non. Insomma per sintetizzare mi trovo a curiosare tra carri armati leggeri, il loro sviluppo e il loro impiego.
Per dovere di cronaca devo dire che il decennio tra il 1920 e il 1930 fu un periodo di grande sperimentazione non solo per i materiali di costruzione degli stessi veicoli, ma anche di idee e una nuova concezione sullo sviluppo di prodotti bellici o finalizzati a quell'impiego.
E' questa nuova idea di utilizzo per singolo o al massimo per due soldati che vede lo sviluppo dell'industria bellica leggera.
Il Progetto Ansaldo
E' stato il più piccolo blindato costruito e con design tutto italiano. Costruito e sviluppato dall'Ansaldo nel 1935, dall'armamento versatile perché poteva essere armato con mitragliatrici binate (MIAS) o un mortaio Brixia M35 ( MORAS) e di soli 150 kg veniva spinto da un motore FRERA monocilindrico a scoppio di 250 cc, capace di sviluppare 5 hp di potenza per 5 km all'ora di velocità.
Purtroppo rimase un prototipo e quello che sono riuscito a trovare è stato un pieghevole, anche se di 14 pagine, con note tecniche, due disegni rappresentativi ( una sezione e una vista dall'alto, ed alcune foto che ne mostrano l'utilizzo e la postura che doveva assumere il soldato - mitragliere durante l'utilizzo dello stesso.
Aggiungo che le fotografie si discostano notevolmente dal disegno, come se già dal disegno alle foto del costruito ci fosse stata una evoluzione o un aggiornamento durante l'assemblaggio.
immagini postate a solo scopo di discussione fonte imgur.com, redd.it
La "basetta"
Trattandosi di un blindato rimasto allo stadio di prototipo e quindi mai utilizzato in nessun teatro bellico, il primo problema affrontato è stato come collocarlo. Le foto stesse però mi sono venute in soccorso e quindi ho immaginato la presentazione ad un "pubblico" militare del blindato stesso.
Ricavato da alcune foto dell'epoca dell'Ansaldo di Genova, ho ricostruito un angolo di questa immensa fabbrica e collocato, come se fosse appena uscito dalla stessa, il mezzo blindato.
Attorno ad esso una piccola schiera di soldati e potenziali utilizzatori e un meccanico, necessario, qualora qualcosa non funzioni o si renda necessario il suo intervento.
I dettagli del MIAS
Se il disegno mi ha aiutato per le sole dimensioni e per le poche quote, tutto il resto è stato ricavato, per funzionamento e per collocazione, attraverso le fotografie, le uniche credo in giro, dove si vede l'indispensabile. il proporzionamento dei componenti, laddove mancavano tavole o riferimenti chiari, è stato fatto attraverso anche ad un passaggio su cad per alcuni gruppi di movimento e dei cingoli in particolar modo.
La colorazione
la destinazione del blindato era pensata prettamente per l'esercito e quindi limita sensibilmente quello che poteva essere la tipologia del colore applicato del reparto a cui sarebbe stato destinato.
L'Ansaldo inoltre riponeva grande speranza sul fatto che venisse prodotto in grande serie, tanto da imporre estrema cura in ogni dettaglio sia nell'armamento che nel posizionamento e nella sua ergonomia.
Per far risaltare quindi un prodotto che a tutti gli effetti è come appena uscito dalla fabbrica, verrà colorato internamente con un grigio scuro anticorrosivo "Grigio Azzurro Scuro 3 FS 36118", mentre l'esterno il verde anticorrosivo "Verde Anticorrosione FS 34272".
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_DSC3036
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_DSC3040
_DSC3043 by Jacopo Ferrari, su Flickr
E questo non ammette pause
immaginavo che la ricerca nell'universo internet a volte procura sorprese particolari e involontarie. Questa è una di quelle volte. Cercavo notizie in merito al Fronte Russo, ai reparti di volo che operarono in quel teatro. Tra le immagini compaiono anche carri armati, italiani e non. Insomma per sintetizzare mi trovo a curiosare tra carri armati leggeri, il loro sviluppo e il loro impiego.
Per dovere di cronaca devo dire che il decennio tra il 1920 e il 1930 fu un periodo di grande sperimentazione non solo per i materiali di costruzione degli stessi veicoli, ma anche di idee e una nuova concezione sullo sviluppo di prodotti bellici o finalizzati a quell'impiego.
E' questa nuova idea di utilizzo per singolo o al massimo per due soldati che vede lo sviluppo dell'industria bellica leggera.
Il Progetto Ansaldo
E' stato il più piccolo blindato costruito e con design tutto italiano. Costruito e sviluppato dall'Ansaldo nel 1935, dall'armamento versatile perché poteva essere armato con mitragliatrici binate (MIAS) o un mortaio Brixia M35 ( MORAS) e di soli 150 kg veniva spinto da un motore FRERA monocilindrico a scoppio di 250 cc, capace di sviluppare 5 hp di potenza per 5 km all'ora di velocità.
Purtroppo rimase un prototipo e quello che sono riuscito a trovare è stato un pieghevole, anche se di 14 pagine, con note tecniche, due disegni rappresentativi ( una sezione e una vista dall'alto, ed alcune foto che ne mostrano l'utilizzo e la postura che doveva assumere il soldato - mitragliere durante l'utilizzo dello stesso.
Aggiungo che le fotografie si discostano notevolmente dal disegno, come se già dal disegno alle foto del costruito ci fosse stata una evoluzione o un aggiornamento durante l'assemblaggio.
immagini postate a solo scopo di discussione fonte imgur.com, redd.it
La "basetta"
Trattandosi di un blindato rimasto allo stadio di prototipo e quindi mai utilizzato in nessun teatro bellico, il primo problema affrontato è stato come collocarlo. Le foto stesse però mi sono venute in soccorso e quindi ho immaginato la presentazione ad un "pubblico" militare del blindato stesso.
Ricavato da alcune foto dell'epoca dell'Ansaldo di Genova, ho ricostruito un angolo di questa immensa fabbrica e collocato, come se fosse appena uscito dalla stessa, il mezzo blindato.
Attorno ad esso una piccola schiera di soldati e potenziali utilizzatori e un meccanico, necessario, qualora qualcosa non funzioni o si renda necessario il suo intervento.
I dettagli del MIAS
Se il disegno mi ha aiutato per le sole dimensioni e per le poche quote, tutto il resto è stato ricavato, per funzionamento e per collocazione, attraverso le fotografie, le uniche credo in giro, dove si vede l'indispensabile. il proporzionamento dei componenti, laddove mancavano tavole o riferimenti chiari, è stato fatto attraverso anche ad un passaggio su cad per alcuni gruppi di movimento e dei cingoli in particolar modo.
La colorazione
la destinazione del blindato era pensata prettamente per l'esercito e quindi limita sensibilmente quello che poteva essere la tipologia del colore applicato del reparto a cui sarebbe stato destinato.
L'Ansaldo inoltre riponeva grande speranza sul fatto che venisse prodotto in grande serie, tanto da imporre estrema cura in ogni dettaglio sia nell'armamento che nel posizionamento e nella sua ergonomia.
Per far risaltare quindi un prodotto che a tutti gli effetti è come appena uscito dalla fabbrica, verrà colorato internamente con un grigio scuro anticorrosivo "Grigio Azzurro Scuro 3 FS 36118", mentre l'esterno il verde anticorrosivo "Verde Anticorrosione FS 34272".
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_DSC3043 by Jacopo Ferrari, su Flickr
E questo non ammette pause