Rimini anni '80
Inviato: 26 febbraio 2012, 12:05
Ciao a tutti.
Visto che al momento sono in Korea , impossibilitato a proporre qualcosa di nuovo,nel riguardarmi il sito,mi sono accorto che mi ero dimenticato di postare le foto di un altro mio progetto di qualche anno fa.Ho pensato quindi di passarmi un po’ di tempo postando qualche foto,anche perché ho tutta la domenica a disposizione.
Cominciamo dalla genesi del progetto. Essendomi da poco riavvicinato al modellismo aereo e questa volta in 1/48,dopo lo Spit e il Me 109,decisi di realizzare qualcosa che mi riportasse indietro nel tempo , quando da ragazzo,mentre ero in vacanza al mare,passavo più tempo fuori dalla rete dell’aeroporto di Rimini ,che in spiaggia.
Mi ricordo i decolli accompagnati dal frastuono del J79 in full AB,le aperture dei velivoli del 23° e del 102° che si accingevano a preparare atterraggi saltellanti ,frenati da parafreni che ti rapivano lo sguardo fino all’ultimo ,quando una sgasata in curva li faceva svolazzare al bordo dei raccordi,dove gli armieri erano pronti al recupero. Nei miei sogni c’era la voglia di intraprendere la carriera di pilota. Conobbi un M.llo Armiere ,un certo Nicola Malizia ,che divenne ben presto mio corrispondente e amico ,malgrado la differenza di età. Mi regalò alcuni dei suoi libri ,che lessi con grande attenzione.Quando andavo in vacanza a Rivazzurra lo andavo a trovare e mi ricordo che aveva adottato una cagnolina trovatella che era diventata la mascotte del 23°gruppo. Si chiamava Diana. Un bel giorno mi permise di oltrepassare quella rete oltre la quale c’era l’oggetto dei miei desideri. Ebbi il piacere di incontrate il Cap. pilota Giulio Taioli ,vero pilastro del 23° per molto tempo .Di quel giorno e di quel periodo porterò sempre il ricordo.
La vita poi,si sa,gira diversamente e quasi sempre si finisce per prendere altre strade.
E cosi a 40 anni mi sono ritrovato a voler ricreare quello scenario il cui ricordo ancora oggi è nitido nella mia mente.
Sono partito da un modello Hasegawa per realizzare un velivolo del 23° ,montato da scatola,con la sola aggiunta di un seggiolino in resina,mi sembra della true Details.

Il pilota è quello per il 104 della PJ Production,cui è stato tolto il paracadute usato con i Loockeed C2 per adattarlo al nuovo seggiolino Martin Backer

Sulla verniciatura non mi soffermo ,visto che mascherai e spruzzai chissà quante volte,visto che i risultati facevano pena!!!







Una volta soddisfatto della verniciatura,( a volte è meglio accontentarsi!!!) fu la volta delle decals: un misto di Tauro e non ultimo…IL TEMUTISSIMO SET DI STENCILS PER F104 DELLA TAAAAUUUROOO (da leggersi con voce da narratore fantozziano),che oggi sostituisce la naia di una volta,quasi un rito iniziatore per chiunque voglia avvicinarsi al mondo del modellismo statico!!!

Dopo un’ ulteriore mano di Johnson Klear,equivalente inglese della Future,è stata la volta dell’invecchiamento(lavaggio con tempera diluita e numerosi “ritocchi” a pennello…si fa quel che si può,anche se mia nonna avrebbe avuto una mano più leggera!!!)



Non ringrazierò mai abbastanza mamma Hasegawa per l’assoluta assenza di qualsiasi parvenza di carico esterno ,che sprona noi modellisti ad infinite forme di autocostruzione ,oltre ad assicurare posti di lavoro nel settore della resina!!!

Cosi mi sono costruito 2 Sidewinders e 2 Sparrows(sono un po’ grossettini,ma nemmeno io sono un filo!!!)e ho modificato la wingtips a serbatoi subalari




Qualche foto del modello finito.Alla fine i Sidewinders non li ho usati,visto che come configurazione sarebbe stata alquanto inusuale.





All’inizio pensavo fare una basetta col velivolo in rullaggio ,in cui comparisse il mio amico Nicola che si avviava in testata pista per togliere le spine di sicurezza seguito dalla cagnolina Diana. La bici proviene dal set di personaggi giapponesi ICM la cagnolina dal set di personaggi RAF della stessa Casa.Nicola…non ricordo,ma ci ho lavorato un bel po’ per ottenere la posa.

Qui un’ipotesi di basetta anche se in origine era stata fatta mooolti anni addietro per un G91.

Visto che avevo già in mente di costruire un altro 104,questa volta del 102° Gruppo ein fase di armamento in linea di volo,avevo comprato il ground set Italeri,che poi è il vecchio Esci.Di questo ho tratto il trattore,dettagliato con pezzetti di plasticard.



Ed ecco l’inizio dei lavori sul secondo esemplare,questo del 102° Gruppo,che volevo raffigurare un po’ aperto.Decisi per il vano dietro il cockpit,che spesso era aperto in linea di volo,oltre a quello posteriore di accesso al motore.Qui una vista del vano dietro il cockpit ,auto costruito.

Per alloggiare un simulacro del motore ho dovuto ricreare un minimo di dettaglio interno della fusoliera…non si è mai più rivista!!!

Qualche foto della verniciatura, a testimonianza che…il modello è stato verniciato!!!



Portello del vano superiore con un minimo di dettaglio auto costruito.

Mentre costruivo il modello,nei tempi morti ho cominciato a costruire la scaletta,partendo dai soliti listelli.Ecco qualche foto.





Ed ora qualche immagine da sopra la lavatrice del modello finito.Nel mio bagno, a cavallo dell’ora di pranzo, il sole manda una luce che permette di fotografare con luce naturale.Inoltre la lavatrice si trova a meno di un metro dal mio posto preferito ,da cui posso riminare il mio operato e…”pensare”.Mia moglie non capirà mai il tipo di ispirazione che si raggiunge in certi momenti:


Il pod per bombe da esercitazione è auto costruito.Le bandierine “remove before flight”sono decals Tauro (ultima e decisiva prova del “test di sopravvivenza Tauro.)

Le bombe mi sembra fossero MK 82 del set Hasegawa…se li paghi separatamente ,mamma Hasegawa ti dà ANCHE i carichi esterni!!!I listelli sugli spigoli alari sono profilati Evergreen.

Qui si vede anche la scaletta.


Anche qui ho purgato una buona parte dei miei peccati con le decals Tauro.Il lampo blu proviene da un foglio in 1/72 dedicato agli F84 AMI.Le dimensioni sono perfette!Purtroppo non ho foto più ravvicinate del portello inferiore.

Mentre provavo il posizionamento dei vari componenti ,ho valutato anche la possibilità di realizzare una base più grande con entrambi i velivoli : uno in rullaggio e l’altro in linea di volo.lla fine ha vinto questa configurazione.


A questo punto,ho messo mano alla base:un ritaglio di pannello comprato da Leroy Merlin a 50c.su cui ho incollato riquadri di scatole per camice dalla finitura satinata,a simulare i piastroni di tarmac.Ora so che avrei dovuto tenere il tutto un po’ angolato,ma all’epoca non lo sapevo!!!

Ed ora è la volta dei ragazzi,di varia provenienza.


Questo saluterà il pilota del 23° in rullaggio.Proviene dal ground set Hasegawa

Questo aveva un cappello,ma l’ho limato trasformandolo in calvo. Proviene dal ground set Italeri.

Questo è l’autista del trattore Italeri
Questo sarà seduto sotto la fusoliera del 5-26.

Vari stadi di verniciatura.

Finiti.

Nel valutare la posizione dei personaggi,quella che mi ha dato più da fare è stata Diana. Nell’idea iniziale doveva seguire Nicola verso la testata pista,ma si sarebbe trovata proprio di fianco al 104 in rullaggio e…forse avrebbe dovuto essere molto coraggiosa.

Cosi,dopo varie prove…
…alla fine ho optato per metterla di fianco a questo specialista che con la mano la ripara ,come a proteggerla dal frastuono,oltre al trattenerla.

Adesso qualche primo piano per focalizzare sulle diverse situazioni rappresentate.Controllo della manovra di caricamento.



Il saluto fra pilota e specialista

Per movimentare un po’ ho pensato di simulare qualche pozzanghera indice di una recente pioggia

Qualche vista d’insieme mentre valutavo il lay out.



Questa foto,postata a puro scopo di discussione e tratta dal volumetto AMI 1980,mostra la configurazione tipo degli accessori presenti in linea di volo per la messa in moto dei 104.

Non avendo a disposizione disegni in scala degli accessori,ho dovuto eseguire confronti fra misurazioni sulle foto in mio possesso e sui modelli in 1/48 e rispolverare un po’ di calcoli matematici…le proporzioni .Dopo varie prove e modelli in carta…

…ho finalmente raggiunto le dimensioni che mi soddisfacevano

Sono quindi partito con l’autocostruzione dei pezzi ,partendo da vecchie carte magnetiche e listelli di plasticard.




Piccola prova per rendermi conto dell’effetto finale

E qui il generatore è finito e verniciato.Mi ero ripromesso di dettagliarne gli interni in un secondo tempo,ma non ho mai trovato la documentazione.


E’ stata quindi la volta del compressore.Anche qui son partito dai soliti calcoli e modelli in carta per arrivare ad un mio disegno in scala,da cui ho costruito i primi pezzi.

Incollati i lati …

…ho incollato all’interno dei pezzi di sprue letteralmente annegati in Attack e farina,per avere il materiale che mi consentisse di arrotondare gli spigoli esterni

Con del tubino dell’Aeroclub tagliato a metà ho fatto i parafanghi

Poi ,poco a poco ho aggiunto i vari dettagli


Infine il primer ha evidenziato qualche imperfezione ,corretta e lisciata.

Poi un po’ di pre-shading

E il verdone che variava molto a seconda delle condizioni dell’esemplare

Qui il compressore è finito,con tutti i dettagli come il tubo arrotolato,l’estintore,recuperato da un set in resina e le ruote,prese da un 104 e modificate.

Ed ecco un paio di viste dei due carrelli


Per chiudere una vista dell’insieme .Avevo costruito anche l’estintore vecchio tipo,con i ruotoni a raggi e la barra di traino,oltre ad un attrezzo con cui si caricavano le bombette da esercitazione nel pod da esercitazione.

Sembrerà strano ,ma è l’unica foto che ho del diorama finito!!!E’ stata scattata a Cervia in occasione del 90° del 23° Gruppo,dove il diorama era esposto. Per me è stato un grande onore ed ha significato molto dal punto di vista affettivo,visto che quel giorno ho ricevuto i complimenti di tanti che,quando da ragazzo sognavo da fuori,si trovavano al di qua della rete.
Dopo 30 anni ho avuto l’inaspettato piacere di incontrare Taioli l’anno scorso ad una cena dal Baffo e si ricordava di un ragazzino…o forse è semplicemente stato cortese. Avevo portato il diorama e ,vedendolo, mi ha raccontato alcuni aneddoti sul 5-37,da lui pilotato in diverse occasioni.
Malizia l’ho sentito per telefono ed è stata veramente un’emozione ricordare i bei tempi.
Quando guardo il diorama,il mio pensiero va inevitabilmente a quel giorno in base.

Visto che al momento sono in Korea , impossibilitato a proporre qualcosa di nuovo,nel riguardarmi il sito,mi sono accorto che mi ero dimenticato di postare le foto di un altro mio progetto di qualche anno fa.Ho pensato quindi di passarmi un po’ di tempo postando qualche foto,anche perché ho tutta la domenica a disposizione.
Cominciamo dalla genesi del progetto. Essendomi da poco riavvicinato al modellismo aereo e questa volta in 1/48,dopo lo Spit e il Me 109,decisi di realizzare qualcosa che mi riportasse indietro nel tempo , quando da ragazzo,mentre ero in vacanza al mare,passavo più tempo fuori dalla rete dell’aeroporto di Rimini ,che in spiaggia.
Mi ricordo i decolli accompagnati dal frastuono del J79 in full AB,le aperture dei velivoli del 23° e del 102° che si accingevano a preparare atterraggi saltellanti ,frenati da parafreni che ti rapivano lo sguardo fino all’ultimo ,quando una sgasata in curva li faceva svolazzare al bordo dei raccordi,dove gli armieri erano pronti al recupero. Nei miei sogni c’era la voglia di intraprendere la carriera di pilota. Conobbi un M.llo Armiere ,un certo Nicola Malizia ,che divenne ben presto mio corrispondente e amico ,malgrado la differenza di età. Mi regalò alcuni dei suoi libri ,che lessi con grande attenzione.Quando andavo in vacanza a Rivazzurra lo andavo a trovare e mi ricordo che aveva adottato una cagnolina trovatella che era diventata la mascotte del 23°gruppo. Si chiamava Diana. Un bel giorno mi permise di oltrepassare quella rete oltre la quale c’era l’oggetto dei miei desideri. Ebbi il piacere di incontrate il Cap. pilota Giulio Taioli ,vero pilastro del 23° per molto tempo .Di quel giorno e di quel periodo porterò sempre il ricordo.
La vita poi,si sa,gira diversamente e quasi sempre si finisce per prendere altre strade.
E cosi a 40 anni mi sono ritrovato a voler ricreare quello scenario il cui ricordo ancora oggi è nitido nella mia mente.
Sono partito da un modello Hasegawa per realizzare un velivolo del 23° ,montato da scatola,con la sola aggiunta di un seggiolino in resina,mi sembra della true Details.

Il pilota è quello per il 104 della PJ Production,cui è stato tolto il paracadute usato con i Loockeed C2 per adattarlo al nuovo seggiolino Martin Backer

Sulla verniciatura non mi soffermo ,visto che mascherai e spruzzai chissà quante volte,visto che i risultati facevano pena!!!







Una volta soddisfatto della verniciatura,( a volte è meglio accontentarsi!!!) fu la volta delle decals: un misto di Tauro e non ultimo…IL TEMUTISSIMO SET DI STENCILS PER F104 DELLA TAAAAUUUROOO (da leggersi con voce da narratore fantozziano),che oggi sostituisce la naia di una volta,quasi un rito iniziatore per chiunque voglia avvicinarsi al mondo del modellismo statico!!!

Dopo un’ ulteriore mano di Johnson Klear,equivalente inglese della Future,è stata la volta dell’invecchiamento(lavaggio con tempera diluita e numerosi “ritocchi” a pennello…si fa quel che si può,anche se mia nonna avrebbe avuto una mano più leggera!!!)



Non ringrazierò mai abbastanza mamma Hasegawa per l’assoluta assenza di qualsiasi parvenza di carico esterno ,che sprona noi modellisti ad infinite forme di autocostruzione ,oltre ad assicurare posti di lavoro nel settore della resina!!!

Cosi mi sono costruito 2 Sidewinders e 2 Sparrows(sono un po’ grossettini,ma nemmeno io sono un filo!!!)e ho modificato la wingtips a serbatoi subalari




Qualche foto del modello finito.Alla fine i Sidewinders non li ho usati,visto che come configurazione sarebbe stata alquanto inusuale.





All’inizio pensavo fare una basetta col velivolo in rullaggio ,in cui comparisse il mio amico Nicola che si avviava in testata pista per togliere le spine di sicurezza seguito dalla cagnolina Diana. La bici proviene dal set di personaggi giapponesi ICM la cagnolina dal set di personaggi RAF della stessa Casa.Nicola…non ricordo,ma ci ho lavorato un bel po’ per ottenere la posa.

Qui un’ipotesi di basetta anche se in origine era stata fatta mooolti anni addietro per un G91.

Visto che avevo già in mente di costruire un altro 104,questa volta del 102° Gruppo ein fase di armamento in linea di volo,avevo comprato il ground set Italeri,che poi è il vecchio Esci.Di questo ho tratto il trattore,dettagliato con pezzetti di plasticard.



Ed ecco l’inizio dei lavori sul secondo esemplare,questo del 102° Gruppo,che volevo raffigurare un po’ aperto.Decisi per il vano dietro il cockpit,che spesso era aperto in linea di volo,oltre a quello posteriore di accesso al motore.Qui una vista del vano dietro il cockpit ,auto costruito.

Per alloggiare un simulacro del motore ho dovuto ricreare un minimo di dettaglio interno della fusoliera…non si è mai più rivista!!!

Qualche foto della verniciatura, a testimonianza che…il modello è stato verniciato!!!



Portello del vano superiore con un minimo di dettaglio auto costruito.

Mentre costruivo il modello,nei tempi morti ho cominciato a costruire la scaletta,partendo dai soliti listelli.Ecco qualche foto.





Ed ora qualche immagine da sopra la lavatrice del modello finito.Nel mio bagno, a cavallo dell’ora di pranzo, il sole manda una luce che permette di fotografare con luce naturale.Inoltre la lavatrice si trova a meno di un metro dal mio posto preferito ,da cui posso riminare il mio operato e…”pensare”.Mia moglie non capirà mai il tipo di ispirazione che si raggiunge in certi momenti:


Il pod per bombe da esercitazione è auto costruito.Le bandierine “remove before flight”sono decals Tauro (ultima e decisiva prova del “test di sopravvivenza Tauro.)

Le bombe mi sembra fossero MK 82 del set Hasegawa…se li paghi separatamente ,mamma Hasegawa ti dà ANCHE i carichi esterni!!!I listelli sugli spigoli alari sono profilati Evergreen.

Qui si vede anche la scaletta.



Anche qui ho purgato una buona parte dei miei peccati con le decals Tauro.Il lampo blu proviene da un foglio in 1/72 dedicato agli F84 AMI.Le dimensioni sono perfette!Purtroppo non ho foto più ravvicinate del portello inferiore.

Mentre provavo il posizionamento dei vari componenti ,ho valutato anche la possibilità di realizzare una base più grande con entrambi i velivoli : uno in rullaggio e l’altro in linea di volo.lla fine ha vinto questa configurazione.


A questo punto,ho messo mano alla base:un ritaglio di pannello comprato da Leroy Merlin a 50c.su cui ho incollato riquadri di scatole per camice dalla finitura satinata,a simulare i piastroni di tarmac.Ora so che avrei dovuto tenere il tutto un po’ angolato,ma all’epoca non lo sapevo!!!

Ed ora è la volta dei ragazzi,di varia provenienza.


Questo saluterà il pilota del 23° in rullaggio.Proviene dal ground set Hasegawa

Questo aveva un cappello,ma l’ho limato trasformandolo in calvo. Proviene dal ground set Italeri.

Questo è l’autista del trattore Italeri

Questo sarà seduto sotto la fusoliera del 5-26.

Vari stadi di verniciatura.


Finiti.

Nel valutare la posizione dei personaggi,quella che mi ha dato più da fare è stata Diana. Nell’idea iniziale doveva seguire Nicola verso la testata pista,ma si sarebbe trovata proprio di fianco al 104 in rullaggio e…forse avrebbe dovuto essere molto coraggiosa.

Cosi,dopo varie prove…

…alla fine ho optato per metterla di fianco a questo specialista che con la mano la ripara ,come a proteggerla dal frastuono,oltre al trattenerla.

Adesso qualche primo piano per focalizzare sulle diverse situazioni rappresentate.Controllo della manovra di caricamento.



Il saluto fra pilota e specialista

Per movimentare un po’ ho pensato di simulare qualche pozzanghera indice di una recente pioggia

Qualche vista d’insieme mentre valutavo il lay out.




Questa foto,postata a puro scopo di discussione e tratta dal volumetto AMI 1980,mostra la configurazione tipo degli accessori presenti in linea di volo per la messa in moto dei 104.

Non avendo a disposizione disegni in scala degli accessori,ho dovuto eseguire confronti fra misurazioni sulle foto in mio possesso e sui modelli in 1/48 e rispolverare un po’ di calcoli matematici…le proporzioni .Dopo varie prove e modelli in carta…

…ho finalmente raggiunto le dimensioni che mi soddisfacevano

Sono quindi partito con l’autocostruzione dei pezzi ,partendo da vecchie carte magnetiche e listelli di plasticard.




Piccola prova per rendermi conto dell’effetto finale

E qui il generatore è finito e verniciato.Mi ero ripromesso di dettagliarne gli interni in un secondo tempo,ma non ho mai trovato la documentazione.


E’ stata quindi la volta del compressore.Anche qui son partito dai soliti calcoli e modelli in carta per arrivare ad un mio disegno in scala,da cui ho costruito i primi pezzi.

Incollati i lati …

…ho incollato all’interno dei pezzi di sprue letteralmente annegati in Attack e farina,per avere il materiale che mi consentisse di arrotondare gli spigoli esterni

Con del tubino dell’Aeroclub tagliato a metà ho fatto i parafanghi

Poi ,poco a poco ho aggiunto i vari dettagli


Infine il primer ha evidenziato qualche imperfezione ,corretta e lisciata.

Poi un po’ di pre-shading

E il verdone che variava molto a seconda delle condizioni dell’esemplare

Qui il compressore è finito,con tutti i dettagli come il tubo arrotolato,l’estintore,recuperato da un set in resina e le ruote,prese da un 104 e modificate.

Ed ecco un paio di viste dei due carrelli


Per chiudere una vista dell’insieme .Avevo costruito anche l’estintore vecchio tipo,con i ruotoni a raggi e la barra di traino,oltre ad un attrezzo con cui si caricavano le bombette da esercitazione nel pod da esercitazione.

Sembrerà strano ,ma è l’unica foto che ho del diorama finito!!!E’ stata scattata a Cervia in occasione del 90° del 23° Gruppo,dove il diorama era esposto. Per me è stato un grande onore ed ha significato molto dal punto di vista affettivo,visto che quel giorno ho ricevuto i complimenti di tanti che,quando da ragazzo sognavo da fuori,si trovavano al di qua della rete.
Dopo 30 anni ho avuto l’inaspettato piacere di incontrare Taioli l’anno scorso ad una cena dal Baffo e si ricordava di un ragazzino…o forse è semplicemente stato cortese. Avevo portato il diorama e ,vedendolo, mi ha raccontato alcuni aneddoti sul 5-37,da lui pilotato in diverse occasioni.
Malizia l’ho sentito per telefono ed è stata veramente un’emozione ricordare i bei tempi.
Quando guardo il diorama,il mio pensiero va inevitabilmente a quel giorno in base.
