

Guardando le immagini e le foto degli Spit IAF si vedono delle mimetiche veramente ridotte male... scolorite e in alcuni casi anche scrostate! una vera gioia per il modellista insomma....!!

Ci sono foto che ritraggono il mio esemplare in varie fasi della sua vita operativa: le prime lo rappresentano ancora in partenza dalla Jugoslavia dove la mimetica era già rovinata, ma con un grado di usura tutto sommato normale.
Andando avanti con gli scatti si vede un progressivo peggioramente della colorazione dopo l'arrivo in Israele: di sicuro le temperature e la sabbia del deserto non fanno bene agli aeroplani! quindi si passa da un'usura più accentuata del velivolo con vernice molto scolorita, per finire ad uno stato in cui la vernice praticamente non esiste più e dove da sotto il camouflage inizia ad apparire nuovamente i codici originale dell'Aviazione Cecoslovacca.
Ho deciso di raffigurare il mio Spit con un grado di usura intermedio diciamo... scrostature diffuse nelle zone di calpestamento sul raccordo alare (classiche di tutti gli Spit tra l'altro), chipping della vernice lungo i bordi dei pannelli piò ispezionati (quindi del motore, dei vani armi e della connessione per la corrente a 24 V sotto l'abitacolo) e largo post shading su tutta la mimetica.
Per le scrostature ho provato per la prima volta la tecnica del sale... staremo a vedere cosa ne viene fuori!

Piccolo appunto per il colore del vano armi: nonostante lo Spitfire sia uno dei soggetti più documentati e studiati al mondo, mi sono reso conto che la maggior parte delle immagini raffigurano velivoli restaurati e ritoccati con colori "moderni". Quindi risalire al colore originale dei vani armi non è stato facile e frutto anche un pò della mia intepretazione delle foto in B/N dell'epoca e dei velivoli conservati nei musei e non più volanti (forse quelli più indicativi e con colori più originali tra tutti). Alla fine ho optato per un colore alluminio... speriamo non abbia preso una grossa cantonata! se così fosse.. me ne scuso in anticipo.



Ecco un paio di scatti delle zone "trattate" con il sale. Per prima cosa ho spennellato le zone su cui cospargere il sale con una soluzione di acqua e sapone. Il sapone serve a rompere la tensione superficiale dell'acqua evitando il formarsi delle classiche goccioline. Gli Alclad formano una superficie liscia e lucida, quindi l'acqua tende a rimanere compatta... con il sapone il problema si risolve!
Successivamente ho passato il sale fino su tutte le aree "bagnate"... i chicchi si sono posati e attaccati alla superficie. Per rendere le scrostature più irregolari ho "sistemato" i chicchi di sale aiutandomi con un pennellino (anch'esso bagnato)... il verdetto finale lo avremo a verniciatura ultimata! speriamo bene...





Ed è ufficialmente iniziata la fase della verniciatura! le superfici inferiori sono state già verniciate.... non ho fatto foto per motivi di tempo. Oggi è stata la volta dell'Ocean Grey RAF... e mi sono reso conto che non è per niente un colore "facile" da azzeccare! tralasciando il fatto che tutte le pubblicazioni e riferimenti che ho riportano almeno quattro Federal Standard differenti (mentre sul verde concordano tutte), anche i colori suggeriti non sono per niente azzeccati secondo me.
Ufficialmente l'Ocean Grey RAF era codificato come FS 36182... ma nel 1941 negli stock inglesi questa tinta non era ancora presente, quindi sul campo si ricreò una tonalità simile partendo da 7 parti di 36270 e 1 parte di nero. Morale della favola... sia la Gunze, sia la Tamiya... sia l'Humbrol e via dicendo - non ricreano affatto il colore originale.
Ho fatto quindi un pò di alchimie e, in conclusione, sono partito dal Tamiya XF-66 a cui ho aggiunto il 30% di bianco per schiarirlo. Il colore dovrebbe avvicinarsi parecchio ma, ovviamente, con i lavaggi ed il post shading si stravolgerà ancora.
Bene... anche per questa sera vi ho annoiato abbastanza! domani giornata di stop causa lavoro... ne approfitto per far asciugare per bene la vernice. Stay Tuned! a preso nuovi aggiornamenti con la mimetica "finita"...
